Aria di neve
Aria di neve
Jace arriva e vado a scuola con lui.
La giornata passa in fretta.
Alle 14 aspetto Stephen agli armadietti.
Mi guarda rassegnato.
《 Hai vinto! Tra un' ora a casa.》
Saltello felice.
Jace mi prende in giro; comunque anche loro oggi fanno l'albero.
Sorrido.
Abbiamo comprato Stephen ed io in un vivaio fuori Beacon un fantastico pino di circa due metri: è stato issato sulla Doggy2 e fieri lo abbiamo portato a casa.
Nel garage 10 scatole di decorazioni ci attendono.
Abbiamo spulciato un po e preso alcune cose ma non tutto.
Per le 19 è finito.
Trionfa nel soggiorno della villa.
Il profumo si sparge lieve per casa.
Decorazioni varie ed addobbi multicolore svettano maestose.
Non sarà da rivista d'alta moda ma lo abbiamo fatto con sentimento.
Mr Covenaugh ci raggiunge, va nel suo studio e torna con una scatola non più grande di un confezione maxi di kleenex.
Estrae il puntale: fatto all' asilo da Byron e diverse decorazioni fatte da Stephen da piccolo.
Le aggiungiamo.
Poi sotto l' albero porto i regali di Gonzalo: per noi tre grossi pacchetti ed uno più piccolo per Mr Covenaugh.
A Stephen ho già dato il mio mi accorgo dispiaciuta, metto quello per Byron.
La sciarpa rossa.
Domani o dopo arriverà quello per Mr Covenaugh.
Triste che manchi Byron. Per questa famiglia sarà un Natale davvero difficile.
La sera mi impongo di stare alla dependance ...non dormo...penso , voglio trovare il modo questa famiglia distrutta, possa trovare un po di pace.
Verso le sei di un nuovo fresco mattino; con la Doggy 2 passiamo a prendere Jace e Charlie: inutile lasciare tre auto nel parcheggio della scuola .
Stiamo per andare in gita.
Indosso il regalo di Stephen; lui il mio.
Due pullman privati attendono che noi studenti ed i nostri accompagnatori saliamo.
Ci raduniamo a gruppetti, come al solito.
Il signor Saltzman gira con un blocco fra le mani e spunta il nome dei presenti. Quando arriva a me scuote il capo.
Matthew Saltzman?
Sospira. Sono allibita .
Neanche lo avessi obbligato io.
Assurdo.
Verso le 7.30 con l' ovvia attesa di due ritardatari si monta sui bus.
Mentre saliamo a bordo la professoressa di scienze : Salinas, credo che si chiami, ci chiede conferma per l 'accoppiata che componga le stanze per le prossime tre notti.
Jace mi si avvicina spintonando un po la fila.
《 Kallie, lunedi non c' eri; ho scelto io per te , annuisci, INTESI?》
Mi supera e faccio un cenno affermativo alla sua schiena mentre scavalca la fila.
Quando faccio per salire mi viene chiesto se io desideri alloggiare con Megan Abrait. Mi mordo la lingua perplessa e seguendo le indicazioni di Jace annuisco.
Io non conosco nessuna Megan ne nei mie corsi , me che meno in altro modo.
Mentre rifletto sovrappensiero, ma preoccupata, percorro il corridoio del pullman in cerca di un volto amico, mi sento strattonare all' interno di una piazzola due posti dove Jace sta seduto verso il lato esterno.
Gli faccio un sorriso stanco.
Vorrei mi spiegasse.
Nonostante vi sia un sedile libero al suo fianco mi fa sedere in grembo a lui.
Poggio la testa sul suo petto , sono di traverso verso la seduta vuota, trovo il mio posticino sotto la sua clavicola, perfetto.
Nonostante le mille domande, le ultime due notti le ho passate in bianco, mi carezza i capelli ed io mi addormento con le braccia al suo collo.
Passo le successive 7 ore così .
A tratti mi sveglio ma articolo delle domande senza senso.
Dormo tra le braccia di Jace che non molla la presa e mi trattiene avvinta a sé .
Povero...dolce e caro Jace .
《 Kallie?....
Hei...facciamo una tappa...》Assimilo le parole di Jace.
Ovviamente vorrei un caffè.
Scendiamo dal pullman.
《 È la seconda volta che ci fermiamo, ma prima dormivi beata e non me la sono sentita di svegliarti. Come va?》
In realtà sono stanchissima ma gli dico di stare bene.
《 Mi spieghi chi è Megan...Megan vattelapesca? 》Non ricordo nemmeno il suo cognome.
Ride.
《 La tua compagna di stanza!》afferma.
Raggiungiamo gli altri che hanno occupato una enorme tavolata in una tavola calda.
Arriccio il naso.
《 Chiarissimo!》dico ironica.
《 Ne parliamo dopo...ok?》 mi sussurra mentre prendiamo posto.
《 Ma buongiorno! 》
《 Ecco la bella addormentata!》
Mi salutano Charlie e Clarissa.
Molly mi fa un cenno con la mano.
Reprimo uno sbadiglio.
Connor ridacchia.
Mentre gli altri pranzano io mi scolo due tazze enormi di caffè e spilucco un muffin ai mirtilli.
Marissa mi fissa già da un po' .
Poggia il viso sulle mani e mi chiede.
《 Starai in camera con Megan Abrait? Non credevo la conoscessi...hai amicizie decisamente particolari.》
Vorrei risponderle male ma sotto il tavolo Jace mi stringe il ginocchio ed allora annuisco soltanto .
《 Beh è la ragazza di Kevin e lui è un tipo in gamba!》 risponde per me Jace.
E chi cavolo è Kevin?
Devo trovare il modo Jace mi dia delle risposte.
Ascolto gli altri commensali e scopro che Molly starà in camera con una certa Safia, mai sentita .
Ok che lunedì con Connor ce la siamo data a gambe levate ma queste novità mi suonano davvero strane.
E perché non avrei potuto stare con Molly?
...forse avrebbe capito il mio disagio notturno senza che io passi per pazza con una perfetta estranea.
Cerco Charlie con lo sguardo, di solito sono lei e Cloe a darmi informazioni su studenti che non conosco.
La trovo intenta a fissare Stephen...
alzo gli occhi al cielo.
Cloe invece digita messaggi alla velocità della luce persa nello schermo del suo cellulare, sicuramente ad Albert.
Vedo Clarissa invece che mi guarda: le indico un' uscita e lei capendo il tacito messaggio si alza.
《 Vado in bagno.》 dico a Jace.
Clarissa mi si affianca.
《 Puoi chiarirmi cosa mi sono persa?》 le chiedo .
Arriviamo al bagno che è deserto. Incrocia le braccia al petto e pretende che le spieghi prima perché lunedì ho bigiato visto che tutti mi avevano visto sotto il castagno.
Le faccio una sintesi su Jace, Amanda e Charlie.
《 Coooosa?》è esterrefatta.
《 E non lo hai preso a schiaffi prima di perdonarlo?》
《NAH.. . ma sono ancora in tempo, con chi cavolo mi ha incastrata in camera? Perché Marissa alludeva sicuramente a qualcosa! Ed io odio non sapere.》le dico.
《 In breve : Kevin gioca a lacrosse con Stephen e con Jace, quando entrerà ufficialmente in squadra. Megan è la sua ragazza, punk direi se vuoi darle un etichetta. Qualche anno fa l' hanno beccata sul retro della scuola che si fumava degli spinelli con dei balordi. Da allora non è benvista.
Nessuno di noi ha ancora capito perché Jace abbia detto a Molly l' altro giorno a mensa di accettare la proposta di Safia quando è venuta al tavolo ad invitarla a condividere la camera con lei.
Tutti credevamo steste insieme.
Safia era amica di Molly i primi due anni poi si sono trovate a concorrere per le stesse borse di studio e la competizione le ha allontanate...credo!
Se c 'è dell' altro non ne sono a conoscenza.
Se non sbaglio...fu la professoressa Salinas a trovare Megan fatta nel cortile della scuola.
La terrà d occhio. Temo.》
《 Fantastico!》 esclamò io al colmo dello stupore.
Cosa passa per la testa di Jace non mi è chiaro per niente.
Usciamo dal bagno e raggiungiamo gli altri che stanno uscendo dal locale.
Jace mi circonda le spalle con un braccio.
《 Credo tu mi debba una spiegazione.》 affermo.
《 Kallie...fidati di me e non fare troppe domande.
Piu tardi ti sarà tutto chiaro.》
Seguiamo gli altri e saliamo sui pullman.
Adesso siedo accanto a Jace ho decisamente riposato abbastanza e questi dubbi non mi consentirebbero di riposare oltre.
Mi infilo una cuffietta dell' ipod, Jace l' altra ed ascoltiamo le hit, la musica di Connor ci porta altrove.
Verso le 18 arriviamo con il tramontare del sole in una baita immensa ricoperta di neve.
Il paesaggio è fiabesco e se non fossi ancora perplessa per la mia compagna di stanza apprezzerei maggiormente l'incanto del posto.
Jace mi lascia dopo un frettoloso bacio dicendomi di stare vicino a Megan.
Peccato che io non sappia assolutamente chi sia.
《 Kallie Davenport?》
Mi giro.
Una ragazza con dei lunghi capelli verdi e giallo seppia mi guarda dall'alto del suo metro e ottanta.
Veste un giaccone militare con degli anfibi slacciati.
《 Megan?》le chiedo.
Avrebbe anche un viso gradevole se non si fosse fatta impiantare come minimo 5 piercing su naso, sopracciglia e bocca.
La seguo trascinando la valigia su una stradina asfaltata ripulita dalla neve che conduce all'ingresso della baita.
Stanno smistando ed assegnando le chiavi degli alloggi.
La prof Salinas da a Megan la chiave della nostra camera 215.
Facciamo due rampe di scale.
L'ambiente è davvero confortevole: legno perlinato di faggio chiaro ovunque.
L ' illuminazione nei corridoi è fioca data da delle appliques a muro a forma di lanterna.
Megan apre la porta della camera.
Al centro un grazioso letto matrimoniale, un armadio due ante, uno specchio, due comodini ai lati del letto ed un comò capiente.
Una grande finestra preannuncia una vista mozzafiato sulle piste da sci.
Megan ha già appoggiato la sua valigia sul letto e ne estrae il contenuto.
Dopo la mia piccola ricognizione mi accingo a fare lo stesso.
《 Che stai facendo?》 mi chiede lei.
Persino la sua voce mi mette a disagio.
Non le rispondo perché mi squilla il telefonino; anche il suo suona.
Lo guardo perplessa...è Jace...ora gli risponderei male temo.
Megan riattacca; sorride e va alla porta.
La apre.
Entrano Jace e Kevin.
《 Tutto a posto ragazze?》Ci chiede Kevin.
Annuisco.
Il tipo con Jace non mi è famigliare, proprio non mi dice nulla.
Jace prende la mia valigia ed esce dalla camera mentre Kevin controlla il corridoio.
Kevin porta dentro la sua.
Seguo Jace a bocca aperta.
Non facciamo un metro.
Siamo sull' uscio della camera di fronte.
Loro hanno la camera 216.
I ragazzi si salutano e Jace chiude la porta della nostra camera.
Ora mi è tutto chiaro.
Rido saltandogli al collo.
《 Potevi dirmelo!》 dico sulle sue labbra.
Scuote la testa.
《 Ti ho lasciata crogiolarti un pochino...non potevo permetterti di dormire altrove.》
《 Come facevi a sapere che avremmo avuto le camere adiacenti?》
《 Beh in base alle lettere dei cognomi e al fatto che Kevin, in palestra mi aveva confidato che la Salinas avrebbe messo Megan vicino alla sua stanza. Una delle uniche singole è la 217.
Ma non temere staremo attenti.》
Mi butto sul letto.
《 Evvai...si dorme !》annuncio entusiasta.
Jace inarca un sopracciglio.
《 Kallie non diciamo nulla agli altri, non dovremo proprio mentire; eviteremo di parlarne però, non voglio nessuno passi dei guai per il mio accordo con Kevin.》
《 Certo!》.
Rotolo sul letto e lo guardo.
Sta in piedi.
Mi fissa.
Si abbassa verso di me e mi spoglia il giubbotto.
Scalcio gli stivaletti e li lascio cadere a terra.
Tendo le braccia a Jace.
Sale sul letto e mi stringe a sé .
Non resisto e infilo le mie mani gelide sotto la sua felpa.
Per un attimo rabbrividisce, poi fa la stessa cosa con me.
Le sue mani ghiacciate salgono languide sulla mia schiena.
Gli allaccio i fianchi e lo attiro ancora di più a me.
Gli mordo il labbro e lui mi stuzzica la pancia.
E mi bacia.
Mi perdo.
Il mio maglioncino finisce a terra in un attimo.
Insieme alla sua felpa.
Lui sotto non indossa nulla.
Io una canottina in pizzo.
Mi slaccia il reggiseno ed anche questo finisce per terra.
Le nostre mani non smettono di rincorrersi sulla pelle nuda lasciando scie di fuoco.
Ho il fiato corto.
Mi ribalta e mi fa sedere sui sui fianchi.
Con una mano sfila l 'elastico dai mie capelli che gli cadono sul petto.
Mentre con le mani prende il bordo della canotta e sale; qualcuno bussa inopportuno alla porta.
Jace mi attira a se protettivo.
Come se questo indesiderato disturbatore potesse entrare.
《 5 minuti e poi giù per cena.》urla una voce che non riconosco.
Jace sospira.
Io rido sulla sua bocca.
Mi sposta una ciocca dietro l 'orecchio e scuote il capo guardandomi.
Salta in piedi.
《 Avresti dovuto disfare la valigia. Lo faremo dopo. Ti serve qualcosa?》Mi chiede.
Annuisco mordendomi il labbro.
《Tu!》
Mi gratifica con un enorme sorriso.
《 Non possiamo fare tardi.》
Chiude gli occhi e li riapre frustrato.
Gli salto sulla schiena e mi lascio sciovalare a terra.
Ci vestiamo e dopo che ha controllato il corridoio esco anche io.
Afferro la sua mano e scendiamo nel salone per cena.
Molly ci raggiunge e mi presenta Safia: una ragazza di origini indiane con lucenti capelli neri ed un viso simpatico.
Lei starà al tavolo con le sue amiche.
Molly ovviamente, con noi.
Raggiungiamo il gruppo che si è accapparrato il tavolo più lungo della sala e ci permette di stare insieme.
Mi guardo attorno e nonostante il discreto lusso, sembra una versione più chic della mensa scolastica, non per la location ma per i gruppi che si sono formati.
Chiacchieriamo piacevolmente ; per dopo cena è prevista una passeggiata verso il centro del paese montano. Non vivono quassù nemmeno 500 persone: mi informa Molly che ha già preso informazioni sul luogo.
Verso le 22 è previsto il coprifuoco.
Saltzman sembra prendere in maniera schifata il suo ruolo di tutore.
Dopo cena in attesa dell' uscita: nell' atrio colgo l 'occasione di parlare con lui.
《 Professore!?》
《 Ofelia.》
Sorrido.
《 Come mai qua?》
《 Bella domanda?》
Jace mi raggiunge e cinge la vita in un tenero abbraccio da dietro.
Matthew Saltzman mi guarda e scuote il capo.
Resto a bocca aperta.
《 Che problemi ha? 》 mi chiede Jace.
Batto le ciglia perplessa.
《 Non lo so ancora.》 ammetto.
Gli altri ci raggiungono.
Stephen saltella per scaldarsi.
Jace mi attorciglia la sciarpa al collo.
Molly mi si avvicina ma Adam le afferra una mano e lei è costretta a deviare verso di lui.
Il nostro gruppo esce.
Si congela.
Ci sono - 5 gradi e nella notte la temperatura scenderà ulteriormente.
《 Kallie....》 Connor mi chiama.
Mi si affianca.
Jace ci lascia soli.
Lo guardo in attesa.
《 Non dovrei chiederdertelo ma domani sulle piste gli facciamo il culo a strisce agli altri?》
《 Non posso Connor! Adoro sciare ma la frattura alla mano potrebbe non saldarsi se facessi degli sforzi, devo stare a riposo.》 gli confesso desolata.
《 Sarà forse per la prossima volta allora tigre.》
Parlottiamo di Daniel, del ballo e del luogo, suggestivo ma molto piccolo; in mezz' ora abbiamo visitato tutto il visitabile.
Facciamo ritorno alla baita.
Il cielo è cosparso da milioni di stelle e la notte è incredibile quassù.
Cammino per un po' in silenzio ammirando la magnifica stellata.
Purtroppo Byron si sta perdendo anche questo: constato tristemente.
A New York é quasi impossibile ammirare il cielo : le luci della vita notturna, accese a tutte le ore, lo rendono opaco e distante.
So da Molly che non si è mai fatto vivo con Adam.
Sabato verso le 18 hanno il volo, lui e Stephen.. ..chissà cosa troveranno al loro arrivo.
Scaccio il pensiero.
Entro nella baita e trovo Megan ad aspettarmi con Kevin, la raggiungo sorridente.
Noto la Salinas non perde una sua mossa allora chiacchero con lei del paese e delle varie attrazioni esso offra, avviandoci verso gli alloggi.
Girato l' angolo guadagnamo le camere.
Ognuna la sua.
Un sorriso d 'intesa .
Jace mi abbraccia.
Vorrei la mia mente non corresse sempre a Byron: mi sento tesa ed in ansia per la visita di Adam e Stephen a New York....e se non riuscissero a farlo ragionare?
Jace mi agita una mano davanti al volto.
《 Scusa ero sovrappensiero.
...ehm dicevi? 》gli chiedo.
《 Sto riempiendo la vasca, fatti un bagno! Intanto svuoto la valigia .》
Lo guardo ridacchiando.
《 Cosa farei se non ti avessi? 》
《 Ma tu mi hai Kallie.》
Raggiungo il bagno.
Lascio il giubbotto ad un gangio della porta principale.
《 Sono io a non avere te.》 le parole di Jace sono un sussurro mentre chiudo la porta del bagno, sulla mia schiena.
Mi ci appoggio di peso.
Le sue parole fanno male...sente anche lui che non gli appartengo interamente, una consistente parte di me vive ancora per Byron...nonostante lui non mi voglia più.
Mi spoglio goffamente, aggiungo del sapone liquido e dopo avere pinzato i capelli sulla sommità del capo mi stendo in vasca.
Socchiudo gli occhi :sommersa dalla schiuma e dal tepore, inizio ad abbandonare le tensioni della giornata.
《 Hei.》
Sobbalzo.
Mi porto il braccio sano al volto.
Jace sta in ginocchio davanti a me,
Arrossisco.
La schiuma cela le mie nudità.
《 Ho bussato...ma sei altrove.. .o sbaglio? Comunque ti ho portato della biancheria pulita. 》
Non replico.
Sono troppo cosciente della situazione.
Con il pollice mi carezza la guancia ed io fremo.
《 Non hai tolto il laccio al collo? Kallie.》 la sua voce è bassa, roca, carica di desiderio.
Poggio la mia mano sul suo viso e lo bacio, avvicinandolo a me.
Sospira , fa uno sforzo enorme ma si tira indietro.
《 Fai in fretta o rischi di raffreddarti.》 così dicendo esce.
Mi sciacquo velocemente.
Mi ha portato l 'accappatoio, l 'intimo ed il pigiama.
Una volta vestita lo raggiungo.
Sta sdraiato nel letto , a petto nudo.
Accenna un sorriso al mio arrivo ...mi arrampico sul letto e lo raggiungo.
Gli levo il telecomando di mano e lo lascio scivolare a terra.
Mi sdraio su di lui.
Poggia delicatamente le mani sui miei fianchi.
Ci fissiamo per un lungo istante.
Questo ragazzo meraviglioso per qualche inspiegabile motivo mi ama...
Mi chino lentamente ed inizio a lasciare una scia di baci dal mento al collo e verso la clavicola, il mio posticino speciale.
Jace mi infila le mani nei capelli e li libera.
Freme al mio tocco ed i suoi versetti mi rendono più audace.
Con le mani sfioro il suo petto, gli addominali e non smetto di baciarlo.
Infila il braccio sotto la maglia del mio pigiama e preme la mano sulla mia schiena sale e scende in maniera squisitamente invitante.
Ad un certo punto mi serra la vita con il braccio e mi stende sotto di lui.
Sposta alcune ciocche dal mio viso ed inizia a slacciarmi la camicetta del pigiama.
Deglutisco e non smetto di fissarlo.
Lui a suo volta mi guarda cercando un segnale da parte mia di incertezza.
Attiro il suo viso al mio e lo bacio avida.
Il cuore batte impazzito e sento il suo esplodere nel petto.
Mugulo di piacere sotto le sue carezze.
Sento quanto mi desidera.
Nonostante l 'impaccio dei vestiti, sento quanto mi voglia.
Mi metto in ginocchio e sfilo la camicetta slacciata, lui mi guarda come se fossi una dea.
Per un attimo mi sento inadeguata davanti l 'immensità del suo amore per me.
Cosa vedrà lui nei miei?
L incertezza.
Amo Jace.
Me lo ripeto nella mente .
Salto in piedi e sfilo anche i pantaloni del pigiama.
Lui mi guarda e fa lo stesso.
Restiamo ai due lati opposti del letto per un istante a fissarci: lui in boxer io con gli slippini con le ranocchie: i nostri respiri sono affrettati.
Alza il piumone e mi invita a coricarmi al suo fianco.
Esito un istante poi lo raggiungo....
spegne la luce.
Mi attira contro il suo petto, mi sento estremamente vulnerabile ma anche succube di questo desiderio che aleggia fra noi.
Azzerro le distanze ed aderisco al suo corpo.
Sento tramite la stoffa dei suoi boxer quanto sia eccitato.
Nonostante il languore che dilaga dal centro della mia femminilità ho un accenno di paura.
Jace mi bacia deciso ed io mi ancoro alla sua schiena.
Scendo con le mani esplorando il suo colpo scultoreo.
Le sue mani scendono sulla mia schiena , mi afferra per le natiche e mi stringe a sé.
《Jace...》ansimo.
Poggia la sua fronte alla mia.
《 Tranquilla Kallie...non accadrà stasera...》
Mi acciglio ma lui nel buio non può vederlo.
Col fiato corto glielo chiedo....perché..
《 Sei qui a metà...ed io voglio tutta te stessa quando sarà .》ammette.
Mi da un ultimo bacio.
《 Girati e dormi!》
Non replico, mi giro aderisco al suo fisico perfetto sentendo premere la sua eccitazione sui reni.
Poggio il capo sulla sua spalla e cerco di addormentarmi.
Le sue braccia mi stringono la vita.
Ha ragione.
E mi spiace sia così chiaro per lui questo mio amore parziale.
Merita di essere amato e di avere accanto una persona che voglia lui e lui soltanto.
Mi sento triste all' improvviso.
Jace si rilassa nel sonno e stranamente, nonostante la sua presenza, io non riesco ad addormentarmi.
Il cellulare vibra insistente.
Mi libero dall' abbraccio di Jace senza svegliarlo.
Vado nel bagno a rispondere alla chiamata di un numero a me sconosciuto.
" fra 30 minuti nel solarium della baita.
Sii prudente ...."
Ascolto le istruzioni.
Cosa non può aspettare domani ?
L 'angoscia mi sale e scorre e nelle vene.
Jace dorme beato, le labbra dischiuse, è di una bellezza disarmante.
《Perdonami Jace!》sussurro al suo profilo.
Apro la cassettiera ed indosso la prima maglia che trovo. Prendo una maglietta a maniche lunghe, mi fa da mini abito.
È di Jace, sorrido.
Lascio la luce del bagno accesa con la porta socchiusa così riesco a muovermi , senza svegliarlo e così sarà anche al mio ritorno.
Calzo gli stivali imbottiti ed il giaccone rosso con cappuccio bordato di pelliccia che mi ha regalato Stephen.
Mi muovo nella semioscuritá e nel più assoluto silenzio.
Estraggo la chiave della camera dai suoi calzoni che giacciono a terra e con il cellulare nell' altra mano lascio la stanza.
Nel corridoio non c è nessuno.
Logica vuole il solarium sia nell' attico, mi ci avvio.
Il cappuccio cela la mia identità; incontro una coppia in là con gli anni che raggiungono la loro camera, mi supererano distratti.
Un indicazione mi guida.
Il solarium è sul tetto.
Apro una porta in legno e ferro pesantissima .
Una folata di vento mi sferza il volto .
Mi guardo attorno devo essere in anticipo.
Il cielo è magnifico.
Un trilione di stelle brillano come luci intermittenti, maestose su una coperta dai colori glaciali ma unici.
《 Ofelia?!》
《 Ma-Matthew! 》balletto.
Il freddo è pungente e mi raggela la pelle nuda delle gambe esposte.
Il professor Saltzman mi si avvicina.
Poggia un plaid sulle nostre spalle accostate.
Gliene sono grata, ho sottovalutato le rigide temperature.
《Qualcuno ha trafugato il tuo dossier scolastico...tre giorno fa.》
lo ascolto interdetta.
《 Non avevo molti altri modi di comunicare con te...essendo un accompagnatore, invece godo del privilegio di avere il numero di telefono di tutti i mocciosi viziati della Beacon , ed essere qui.》
《 Che succede?》mi chiede lui .
《 Chi può volere il mio dossier?》 gli chiedo allibita.
《 Credevo questo me lo potessi dire tu , Ofelia. 》
Scuoto il capo perplessa.
I criceti iniziano a lavorare nel mio cranio.
《 Dall' esterno?》
Ora è lui a scuotere il capo.
Chi diavolo può essere interessato al mio fascicolo personale?
《 Cosa vi si trova esattamente?》
chiedo.
Più informazioni ho più sarò in grado di comprendere, forse.
《 Baf : scuola di appartenenza, ma non nel tuo caso, voti del precedente semestre, corsi, persone a cui rivolgersi in caso di emergenza, valutazioni e segnalazioni da parte del corpo docenti, ...nulla più mi pare.》mi dice lui.
Dall' interno?
Ragiono velocemente.
Non arrivo a nulla.
Marissa?
So di non piacerle ma nelle ultime settimane pare avermi tutto sommato tollerato...da quando non c 'è più Byron.
Glielo dico.
Mi tende un breve fascicolo.
La luce del lampione mi consente una sommaria lettura .
Il rapporto sulla condotta disciplinare di Byron a New York; la richiesta di consulto archivio e collaborazione interscolastica per procedure da attuare.
Leggo e soffro.
Ha fatto a botte per una ragazza: i dettagli non emergono.
...il mio cuore sanguina a questa lettura.
Ha fumato nei bagni della palestra.
Byron ha iniziato a fumare?
Ha mandato un docente a farsi fottere per un commento sulla sua vita privata.
Chiudo il fascico e glielo rendo.
《 Ofelia....amare Otello fu dura...ma cercare di consolarsi con ....
qualsiasi cosa tu creda di fare porterà all' epilogo di una tragedia....non voglio giudicarti...sono qui come relatore delle tue memorie...ma cerca nel tuo cuore la verità!》
Piango.
Penso a Jace. E penso a Byron....lui ha fatto a botte per un 'altra.
Vorrei urlare !
《Mi ha definita un errore.》ammetto sconsolata.
《Chi più amiamo... più feriamo!
Aspetto una relazione a breve ed ho un brutto presentimento.
Domani starò con te e le altre che non andranno sulle piste da sci.
Cerca di capire chi ti vuole male, per esperienza di solito è nella cerchia degli amici.》
《Grazie Matthew !》 gli stringo il braccio.
《Ofelia, sei la figlia che vorrei!》ride triste.
《Ora vattene!》 mi dice e tira fuori una bottiglia di un liquido ambrato da bersi. La poggia sul parapetto ed il suo sguardo si perde ...lontano.
《 Lasciami ricordare la mia Magda .》sussurra al vento.
Lo lascio e scappo all' interno della baita .
Mi fermo un istante .
Non posso dire a nessuno cosa abbia fatto Byron senza rivelare la fonte e nemmeno ammettere il terrore che qualcuno cerchi di capire la mia identità per farmi del male.
Mi sento in trappola.
Raggiungo guardinga la camera.
Entro di soppiatto.
Sfilo il giubbotto.
Jace accende la luce.
Sta seduto sul letto, il viso crucciato.
Lo guardo e non so che dire .
Apro la bocca per cercare una giustificazione attendibile, poi la richiudo...non voglio mentirgli.
Chiude gli occhi e li riapre, me li punta addosso.
《 Sai cosa mi fa sperare un giorno tu...tu sarai mia...? ...il fatto che torni da me, nonostante tutto torni sempre; non voglio chiederti nulla. Vieni sotto le coperte sei mortalmente pallida . 》 mi dice dolcemente.
Non ho una risposta adeguata.
Mi avvio mesta .
Mentre mi infilo nel letto spegne la luce.
Mi attira a sé ed impercettibilmente rabbrividisce assorbendo il gelo che mi attanaglia le membra. Io attingo al suo calore ed alla sua cieca e folle fiducia.
Sono una persona orribile.
Tremo, mi tiene stretta a sé.
Mi rilasso e cedo al conforto lui solo sa darmi.
Mi addormento .
Mi sveglio.
Credo sia l 'alba.
Mi sistemo nell 'abbraccio di Jace, durante la notte non mi ha mai lasciata.
Sfrego il naso contro il suo petto.
Nel sonno mi ha fatto rotolare sul suo corpo ed io aderisco trovando il mio posticino speciale, mi lascio cullare da questo calore famigliare.
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