Capitolo 4
"Mentre lui le insegnava a fare l'amore,lei gli insegnava ad amare"
Filippo pov's.
Erano passati diversi giorni dall'incontro con quella ragazzina ed io,non riuscivo a trovare altri pensieri.
Insomma,sono sempre stato un bel ragazzo e le ragazze le ho sempre avute tutte ai miei piedi ma...ma lei ha qualcosa in particolare che mi continua ad attrarre.
Non ha tutto questo bel fisico, nonostante il lavoro che fa,ma forse è proprio il suo atteggiamento costantemente educato e dolce che mi attira.
Ah dannazione,ora anche una cotta per una adolescente!.
Cazzo Filippo,riprenditi.
Con otto anni di differenza non possiamo andare da nessuna parte.
E ora che sono qui,dentro il letto di un'altra donna,non riesco a connettere.
Non riesco nemmeno a lasciarmi andare completamente.
Perché i capelli che tocco sono rossi e non neri.
E anche gli occhi,sono blu,non scuri.
Non ci riesco.
Nemmeno la sua voce è simile a quella di quella giovane.
Cerco di baciarla ma....ma non profuma di ciliegio.
È la prima volta nella mia vita nella quale,non riesco a provare piacere nel fare sesso.
Insomma,se chiedete un po' in giro,le ragazze si ricordano bene di me.
Soprattutto del mio amichetto qui sotto.
E ne vado fiero:insomma,se non faccio ora le mie esperienze,quando?
Chiudo gli occhi,le stringo le mani.
Ma non riesco.
Lei continua ad ansimare,lasciandosi trasportare da un orgasmo.
Io no.
Sono qui,la fisso,mentre cerco di capire.
Che cazzo mi sta succedendo? Con una donna bella così,sarei venuto in cinque secondi netti.
Stavo uscendo di testa.
Decisamente.
<<Tutto bene?>>mi chiede,mentre io sono intento a rivestirmi.
<<È tanto che lavoro...per quello non riesco>>mento spudoratamente.
<<Filippo,ti conosco come le mie tasche. A chi stavi pensando?>>chiede.
Alicia è una donna sulla cinquantina:occhi blu e capelli rossi.
Signori,da far invidia a Jessica Rabbit.
Ci vediamo spesso,solo per sesso ovviamente:lei è separata e si diverte con quelli più giovani. Io sono single e qualche esperienza con qualcuno di più maturo non l'ho mai negata.
È molto dolce,si prende cura di ogni uomo che entra nel suo letto come se fosse suo.
<<A nessuno,sono solo stanco>>ritento ma lei sorride.
<<Piccino,sono nata prima di te e so benissimo che quando succede così.... c'è qualcosa che sta cambiando...>>mormora,mentre le passo una sigaretta.
<<Non sono fatto per l'amore. Sono solo fatto per provare piacere fisico,niente di più>>dico,aspirando il fumo.
<<Tesoro mio,tutti siamo fatti per l'amore. Dovresti provarlo almeno una volta nella tua vita. Perché è davvero bello>>
<<Ma non sono mai belle le conseguenze>>
<<Dipende da chi si mette accanto a te>>
<<Va bene,ci vediamo presto....ti ringrazio come sempre>>dico,lasciandole un bacio sulla guancia e uscendo dall'appartamento.
Due ore dopo sono in casa mia con il mio migliore amico:Lorenzo.
Io e Lori siamo cresciuti praticamente insieme:asilo, elementari e anche il liceo.
Che poi,che cazzo ci facevano due come noi al liceo,ancora non l'ho capito.
Passavamo solo perché davamo i drink gratis ai professori.
Che tipi.
Mentre sorseggio una bibita,mi arriva la chiamata da un numero sconosciuto.
<<Pronto? Sì... sì sono io,mi dica>>rispondo mentre Lorenzo alza lo sguardo dal suo computer.
La voce è una segretaria di un importante evento a Milano.
Avevo mandato un mio video in cui cantavo un mio inedito per partecipare e,dal momento che ha vinto,mi vogliono la settimana prossima per rispondere ad una conferenza stampa.
Immediatamente accetto....ma la segreteria non finisce di parlare.
<<Come? E io dove la trovo?>>.
Mi passo una mano sul viso e attacco la chiamata.
<<Allora?>>chiede Lori.
Gli spiego tutto,e lui sorride felice come una pasqua.
<<Però....vogliono che mi presento con una ragazza ed io,dove me la vado a prendere? Cioè,deve essere con me in tutte le foto e video possibili.... altrimenti fa brutto andare solo>>dico,massaggiandomi le tempie.
<<Al locale non conosci nessuna adatta?>>
<<Sono troppo come dire,esplicite,capisci? Mi servirebbe una ragazza più innocua,sincera,gi....>>mi interrompo.
<<A chi stai pensando,Fanti?>>
<<A quella ragazzetta del locale....alla fine truccata e con un paio di tacchi non dovrebbe dimostrare diciassette anni,no?>>
<<HA DICIASSETTE ANNI?>>
<<Sì ma non rompermi i timpani!>>
<<Beh.... comunque mica chiederanno l'età. Tu vai lì per la tua musica,il resto non conta>>
<<Ti piace come idea?>>
<<Sinceramente? Sì. E sai perché? Perché si vede lontano un miglio che piace anche a te>>
Armonia pov's.
Sono davanti alla porta di casa di Filippo.
È il nostro quinto incontro e già mi tremano le mani.
La scorsa volta ho sentito come se,ci fosse qualcosa di male.
E quindi sono scappata via.
Non so come spiegare,ho proprio sentito un'energia negativa pervadermi.
Come quando hai una brutta sensazione nello stomaco,ecco.
Triplicata.
Questa volta invece ho fatto pace con il cervello.
Vengo qui solo per farmi spiegare come funziona con i clienti.
E poi tanti saluti.
Almeno,dovrebbe essere così.
Non voglio mettere di mezzo il cuore in questi casi perché poi si sa:finisce martoriato.
<<Ciao>>mormoro mentre lui mi lascia entrare e ricambia il saluto.
Mi supera e come la scorsa volta,andiamo in camera.
In queste sere,i clienti mi hanno chiesto poco e niente:qualche spogliarello e basta.
Ma uno mi aveva chiesto di...di più ed io ho negato.
Ricevendo un rimprovero da parte di Raffaele.
<<Come stai?>>chiede mentre io sono persa fra me stessa e l'iperuranio.
<<Bene,sono solo un po' stanca>>dico sinceramente.
<<Io devo chiederti un favore,solo se vuoi:verresti venerdì ad un evento musicale con me? Dovresti farmi come da accompagnatrice...>>mormora.
<<Beh... si,sono di riposo...non ci sono problemi per me>>
<<Poi dopo ci accordiamo per l'orario e tutto>>dice.
Mi siedo sul letto come sono solita fare,posando la borsa accanto ad esso.
<<Cosa vuoi fare stasera?>>chiede,mentre io rabbrividisco.
<<Non lo so....fai tu...>>dico.
<<Mi dispiace per l'altra volta. Non sapevo che cosa volessi e giuro che non volevo sembrare inopportuno...quindi ho pensato che se mi dici tu cosa vuoi fare,ti senti più a tuo agio,no?>>chiede ed io ringrazio il cielo.
<<Ti ringrazio....scusami tu,sono un po' chiusa.>>rispondo.
Si siede accanto a me,ed io mi perdo a guardare quel bellissimo tatuaggio che ha sulla mano.
<<Vorrei...vorrei provare a spogliarti e...e se vuoi, fai lo stesso tu>>chiedo talmente rossa da fare invidia ad un pomodoro.
Si alza,porgendomi la mano che gentilmente accetto.
<<Di solito voi donne ci mettete di più....però se vuoi iniziare tu,non ho problemi>>dice,mentre io annuisco.
Porto una mia mano ai lati della maglia che ha,sollevandola e rivelando il suo fisico magnificamente scolpito e tatuato.
Dio,mi sento già morire di caldo.
Penso di essere così rossa da fare invidia ad un mattone.
Dannata timidezza.
Mi fermo a guardarlo un po',soffermandomi sui tatuaggi.
Sento il suo profumo e mi perdo,come sempre nei miei pensieri.
Alzo lo sguardo,incrociando il suo.
Mi tremano le mani.
Non appena le sposto sul jeans,inizio a sudare,andando nel pallone.
<<Ti aiuto,non preoccuparti>>sorride,prendendo una mia mano fra la sua,sbottonandosi i pantaloni e facendoli cadere ai piedi.
Non prova un minimo di imbarazzo,anzi,mi sorride sfacciato.
Porta una sua mano sul fondo del mio abito,iniziando a tirarlo su, lentamente,mentre le sue dita sfiorano le mie gambe.
Sfila del tutto il mio abito,mentre io vorrei semplicemente sparire da qualche parte.
Il più lontano possibile da questa situazione.
<<Carino il fiocchetto>>sorride,indicando il fiocco che c'è fra le coppe del reggiseno.
<<Mi piacciono i tuoi tatuaggi...>>mi complimento mentre sento caldo.
Fa un caldo cane qui dentro.
Troppo.
Si siede sul letto,invitandomi a sedermi sulle sue gambe e,anche se titubante accetto.
Prima o poi dovrò prendere un minimo di confidenza.
<<Sei bella>>dice,e questo complimento mi arriva come un pugno secco allo stomaco.
E forse,se lo dice lui,ci credo un po' di più.
<<Un cliente ieri mi ha chiesto di toccarlo ma io,non ne ero capace....la prossima volta mi insegni?>>chiedo e lui annuisce.
<<Stasera voglio farti provare una cosa...non è niente di che,ma è davvero bello>>dice,mentre con un movimento rapido mi ritrovo sdraiata sotto di lui.
<<Ti sei mai toccata?>>chiede direttamente nel mio orecchio ed io nego.
Sorride sul mio collo,lasciandoci sopra un bacio.
<<Mai,mai?>>chiede di nuovo ed io mi sento dannatamente confusa.
Non riesco a capire più niente.
<<Qualche volta...>>rispondo sinceramente.
È capitato insomma....vergine sì ma,ho provato qualche volta.
Solo per sentire cosa si provava.
Ma non mi è mai piaciuto.
Infatti l'avrò fatto sì e no tre volte.
Perché poi mi sento dannatamente sola e mi viene da piangere.
Mi lascia un bacio sul torace,mentre mi parla ancora.
Ancora,ancora e ancora.
Io quella voce la sento fin dentro l'anima.
E più mi ripete frasi sconce,più il mio cervello si fonde.
<<Posso provare a toccarti? Non ti tolgo niente...>>chiede ed io annuisco.
Nessuno mi ha mai toccata,davvero.
In molti ci hanno provato ma, ho sempre negato.
<<Non puoi proprio baciarmi?>>chiedo in un secondo di disperazione.
Lo vedo vacillare un po',per poi sentenziare un "No".
Da sopra le mutandine mi accarezza e io mi sento strana.
Cioè,strana ma in senso positivo.
Chiudo gli occhi,mentre la mia intimità inizia a pulsare.
Mi sento così....così bene.
Trattengo un po' il fiato,mentre lui continua lentamente,osservandomi.
<<Mi sento strana... perché sono così...umida?>>chiedo,mentre lui sorride.
<<Ti stai eccitando, è normale>>risponde per poi continuare<<...mi viene voglia di fare un sacco di cose>>aggiunge,mentre io stringo le gambe.
Mi sento così scombussolata,dal suo tocco,dalla sua voce e dal suo profumo che mi sento in paradiso.
Diminuisce i movimenti,per poi smettere del tutto.
Non mi ha fatta venire,ma non mi ha nemmeno fatto provare un piacere diretto.
Per la mia piccola esperienza,beh, è stato piacevole.
Certo,fosse stato con l'amore della mia vita sarebbe stato magnifico ma,tante volte va così.
Si riveste ed io lo imito.
<<Oggi ho fatto sesso con una donna bellissima>>dice,rompendo il silenzio tra di noi.
<<Buon per te...>>rispondo,non sapendo cosa dire.
<<Il fatto è che....niente lascia perdere. Quindi per venerdì dicevamo,facciamo che ci troviamo qui per le nove emmezza?>>chiede ed io annuisco.
<<Va bene,devo vestirmi in una maniera particolare?>>.
<<No,se vuoi portati dietro un po' di rossetto rosso,l'altra sera stavi bene con quello...>>sorride,per poi aprirmi la porta.
<<Ci vediamo allora>>dico,mentre lui si infila le mani nelle tasche.
<<Ciao Armonia>>sussurra.
<<Ciao Filippo>>.
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