La luce del sole rende più evidente il confine tra ciò che è, e quello che si desidera. Essa divide ciò che può mutare da quello che resta sempre uguale, perpetuo.
Sembra quasi irreale ciò che i miei occhi stanno guardando; qualcosa di così perfetto che pochi crederebbero possibile.

Ogni linea s'interseca in modo perfetto col resto, poi torna a curvarsi nel punto esatto che dona forma impeccabile.

È lì, proprio lì, sospeso tra la realtà e la fantasia, che attende un segno. Solo allora la mente vola:
Una mano scende per quei sentieri delineati, il respiro è sospeso. Freddo. Un filo di metallo disturba il torpore dato dal calore, ma è in un certo senso piacevole. Un alito di vento sposta i capelli e li lascia volare leggeri nell'aria. Il respiro ritorna più profondo, caldo; accarezza i pensieri e prepara all'esplosione dei sensi.

Le labbra s'incontrano. Anche l'aria sembra divenire più calda, quasi bollente.
Lo sai, l'hai sempre saputo. Quello che c'è è reale, ma non è mai stato affrontato.
Siamo lì, ma non ci siamo, in attesa di qualcosa che forse non arriverà.

Eppure ci credo.