Senza saperlo

"Ti ho amato prima di saperlo
e forse è solo così che si ama."
P. C. Freitas


Una passata di giallo brillante, un'altra di vivido arancione che si va a mescolare con quella di prima, e prende subito forma un abbozzo di macchia informe dalle tonalità accese che abbraccia quasi la totalità della tela.
Il pennello che si muove incerto su quella strana immagine dai colori talmente sgargianti da sembrare un enorme sole estivo.

-Cosa sarebbe questo schifo che stai dipingendo, nerd?-

Un sonoro sbuffo risentito esce dalla labbra di Izuku che storce la testa di lato per esaminare attentamente l'immagine che stava provando a riprodurre ma che adesso non riesce più neppure lui a capire cosa sia diventata.

-Doveva essere una riproduzione retorica della saggezza.-

Una risatina sinceramente divertita si alza dalla gola del pittore che scuote la testa sconcertato.
-A me sembra più un enorme schifoso limone maturo.-

-Sai che non sei simpatico per nulla?! Non sono capace a farlo e oltretutto mi hai costretto tu a starmene qui seduto a dipingere per due noiosissime ore!-

-Io non ho costretto proprio nessuno! Sei tu che vuoi passare per forza del tempo in mia compagnia!-

La testa dai morbidi riccioli verdi di Izuku ricade sulle spalle tristemente portandosi dietro nella discesa il braccio e il pennello che si abbassano verso terra sconfitti: lui comprende perfettamente che il ragazzo stia cercando di tenerlo distante e che questo suo modo sempre aggressivo che ha di interagire con lui sia probabilmente una sua forma di difesa, ma il suo corpo è fatto di carne, di sangue e di una moltitudine di sentimenti intensi che non ha mai provato prima, e questo suo modo di trattarlo lo sta seriamente facendo soffrire.

Forse sta calcando troppo la mano... forse obbligarlo a trascorrere insieme del tempo non è la soluzione giusta per arrivare a capire le cose...
Forse il pittore non lo vuole neppure accanto...?

-Aspetta che vengo lì vicino e ti insegno.-

La frase non fa in tempo ad arrivare alle sue orecchie che il petto di Bakugou si è già appoggiato veloce alla sua schiena e Izuku sente il caldo che emana la sua pelle che si arradia come una macchia d'olio dal suo corpo al proprio e percepisce l'altra mano che tremante si appoggia alla propria e gliela rialza indirizzandola nuovamente verso la tela.

-E' sbagliata la prospettiva e anche il modo in cui muovi il polso.
Devi tenere il manico tra le dita con delicatezza e fare lunghi tratti lisci, uniformando le pennellate ed evitando che le setole vadano in direzioni diverse. Poi, quando hai finito, alzi il pennello in modo che sfumi leggermente il tratto finale. –

Gli occhi di Izuku si muovono lentamente percorrendo la mano che stringe la sua, seguendo i muscoli e le vene di quel braccio muscoloso rimasto nudo fino alla spalla, fino a piegare la testa lateralmente ed osservare incantato il viso che sbuca dal suo dorso ed è vicinissimo al suo.

Le iridi color smeraldo si soffermano sulle lunghe ciglia chiarissime e sulle labbra strette tra di loro ed il cuore gli prende a martellare nel petto fortissimo. Rialza lo sguardo lentamente incatenandolo al rosso fuoco dei suoi occhi.

Nell'ultimo ricordo che aveva avuto ieri, lui si era dichiarato al pittore ma non gli è ancora ben chiaro se anche lui fosse effettivamente interessato, visto che il tutto era terminato senza avere ricevuto in cambio una sua risposta.
Anche se ripensandoci bene, probabilmente adesso non gli interessa neppure più di tanto saperlo perché quello che senza dubbio può confutare è che questo sentimento di amore che prova è sempre stato presente nel suo cuore, ed ora è pronto ad esplodere travolgendo tutto quello che gli capita sotto tiro.

Solo a sentirlo così vicino mille sensazioni lo stordiscono lasciandolo inerme, come se si fosse seduto sui binari in attesa consapevolmente di essere raggiunto da un treno in corsa, come se una vertigine continua lo portasse a guardare il precipizio e nonostante la paura, non vedesse comunque l'ora di saltare per lanciarsi nell'ignoto.

Chiudendo gli occhi inspira forte il suo odore che profuma di casa prima di avvicinare il viso e le labbra a quelle dell'altro ragazzo che rimane al contatto per qualche istante smarrito prima di spostarlo brutalmente con una spinta.

-Ma che cazzo stai facendo?-
Urla rosso in volto portandosi una mano all'altezza del cuore e artigliandosi la maglietta tra le dita.

-Io... ti sto baciando, va bene?! Ne avevo voglia e lo abbiamo già fatto mille altre volte prima di oggi, e non provare a mentirmi e a dirmi che non è vero! L'ho visto molto bene nei miei fottuti ricordi!-

-Merda, Deku! Stai incasinando ancora di più le cose di quelle che già lo sono!-

Bakugou si allontana muovendosi agitato a grandi passi per la stanza, infilandosi le mani tra i capelli e quasi strappandosi alcune ciocche dorate strattonandole verso il basso in un gesto di pura preoccupazione. Si osserva il polso da cui inizia a formarsi un lungo taglio prima di appoggiarci l'altra mano sopra e andare a schiantarsi con le spalle al muro.

Scende fino a terra con il sedere, alzando le ginocchia e facendoci scendere la testa in mezzo.
Il respiro è forte e affettato, il petto si alza e si abbassa in veloci rilasci e non riesce quasi neppure a parlare e a riprendere il ragazzo che si è andato a sedere nuovamente di fianco a lui.

-Sei un Ten'nin ?- Gli chiede sussurrando appena Izuku mettendosi nella sua stessa posizione ma tenendo gli occhi ancorati al suo viso ancora nascosto tra le gambe. Passano alcuni secondi in cui il pittore cerca di regolarizzare il respiro producendo rantoli con grandi sforzi.

-No, non lo sono.- Il capo viene rialzato immediatamente e gli occhi cremisi si aggrappano disperati a quelli verdi dell'altro che ci legge dentro talmente tanta angoscia da mozzargli il fiato in gola.

-Te lo avevo già detto la scorsa volta e ho cercato di fartelo capire più volte senza essere troppo diretto.
Ma visto che non tu proprio non vuoi comprendere la situazione, dovrò essere per forza di cose più schietto possibile.
Io non rappresento il bene ma il male.
Tu ti senti attratto da me ma in realtà non lo sei, sono le armi del maligno che ti confondono e ti fanno sembrare di amarmi, ma non è così!-

- Quante cazzate che dici! Se così fosse veramente, se tu volessi farmi del male come racconti, perché cavolo me lo staresti dicendo? Io ti ho visto nella mia testa, e avevi le ali bianche uguali a quelle di Todoroki... e se lui è buono lo sei per forza di cose pure tu!
Sei o non sei un angelo?-

-Non lo sono più. - Dichiara sofferente Bakugou distogliendo lo sguardo e spostandolo sulle sue amate tele.
-Ho fatto una cosa che non dovevo fare e sono caduto in disgrazia.-

-Ecco perché non vogliono che passiamo del tempo insieme, hanno paura che tu possa portarmi dalla parte sbagliata...

- Non è solo per quello.-

-Beh... ma cos'hai fatto? C'entro per caso io in tutto questo? Se è colpa mia mi dispiace che tu...-

-SMETTILA DI PENSARE A ME E FAI QUELLO CHE SEI STATO CHIAMATO PER FARE!-
Le urla fanno trasalire Izuku che osserva ad occhi sgranati gli occhi pieni di rabbia dell'altro ragazzo che si porta una mano sul viso asciugandosi una lacrima che ha deciso di uscire inaspettata.

-Non starmi addosso, non baciarmi, non provare sentimenti nei miei confronti.
Io sono l'emblema della corruzione dell'anima e porto solo il peggio con me. Pensa a te stesso e a tutti gli altri che credono in te. Questo è quello che devi fare.-

Izuku affina lo sguardo scrutando più attentamente come Bakugou stia nascondendo un'espressione dolorante in viso e notando atterrito la scia rosso sangue che il ragazzo sta cercando di trattenere con una mano ma che fatica a nascondere visto come stia colando dal suo braccio in copiose goccioline verso il pavimento.

-Per oggi abbiamo finito. Non ho più voglia di stare con te e qualsiasi cosa tu possa dirmi non mi convincerà del contrario. - Dichiara secco alzandosi a fatica da terra.

Izuku rimane seduto sul pavimento da solo, immobile nella stanza silenziosa a ripensare a quello che è appena successo.
Prima il taglio non c'era e ne è assolutamente sicuro: il braccio era teso vicino al suo, la mano appoggiata alla propria e avrebbe notato se ci fossero state ferite di quel genere.

Ancora misteri, ancora tasselli che non si incastrano tra di loro e tanta, troppa sofferenza.

E dovrebbe seriamente mettere in ordine i pensieri e accettare l'idea che Bakugou rappresenti probabilmente il male, ma non gli crede e anche se lui fosse davvero il diavolo in persona a lui non cambierebbe assolutamente nulla perché l'unica cosa che vuole e che non ha mai voluto così tanto fermamente in vita sua, è stare con lui fino alla fine dei suoi giorni.








-Cosa cazzo è questa porcata che mi è successa adesso?-
Domanda Bakugou osservandosi il taglio da cui continua a sgorgare del sangue, mordendosi l'interno guancia e cercando di placare il dolore che sente invadergli il braccio.

-Hai avuto contatti ravvicinati con Midoriya per caso?- Chiede All Might portando la preside e tutti i sui compagni presenti alla discussione a trattenere il fiato sconvolti.

-Io.. si ma... è stato lui! Lui mi ha baciato!-

-Katsuki! Abbiamo fatto un accordo! Tu devi...!- urla Todoroki infervorato venendo subito bloccato da un forte ringhio dall'altro.

-Io lo conosco perfettamente il nostro fottuto patto! Lui non deve scegliere me... ma io non posso farci nulla se si ostina a cercarmi e a voler passare del tempo insieme... e io non riesco a tenerlo lontano!
Dannazione! Come diavolo dovrei riuscire a farlo? Sono ancora innamorato pazzo di lui!- Grida mentre che alcune lacrime iniziano a rigargli il volto.

All Might si avvicina al ragazzo sospirando piano e con una mano passa sopra al braccio del pittore facendo rimarginare velocissimamente la ferita che smette anche di pulsare e di causare dolore.

-Ho dovuto prendere delle precauzioni per essere sicuro che non succedesse più nulla tra di voi, o nel caso che accadesse come poi e' realmente andata, almeno tu me lo venissi a dire subito. Mi dispiace Katsuki farti del male, ma tutto questo è accaduto per il vostro innaturale amore, per colpa di un sentimento che non sarebbe mai dovuto esistere tra voi due, e ogni volta che avrete un qualsiasi contatto fisico amoroso da adesso in poi capiterà la stessa identica cosa.
Io capisco quanto possa sembrarti crudele questa mia decisione, ma in quanto giudice supremo io sono costretto a farlo.-

Una mano si appoggia al mento del ragazzo alzandolo verso la sua altezza. All Might raccoglie dalle guance bagnate le calde lacrime che gli si sono appoggiate sopra pulendole con dolcezza.

-Se Izuku dovesse scegliere di nuovo te, morirebbe di una morte violenta appena presa la sua decisone come del resto gli sta accadendo ogni volta da secoli, e tu non vuoi che succeda di nuovo tutto questo, vero?-

La testa bionda mima un no mentre un rumoroso singhiozzo gli sconquassa il petto.

-Per non parlare del fatto che dobbiamo ripristinare il giusto equilibro e se di nuovo sbaglieremo, saremo tutti puniti per non averlo fatto.
Angelo caduto, l'entità superiore che ci governa è molto adirata con te e non aspetta altro che sbatterti fuori definitivamente dal creato. Un altro passo falso e probabilmente non sarai più perdonato... vuoi morire per caso anche tu?-

-Se a Izuku dovesse succedere di nuovo e non dovesse più reincarnarsi, si... voglio poterlo fare anche io.-

Un urlo di angoscia lascia la bocca della preside che si lascia cadere sulla seggiola esterefatta.

-Ma che sciocchezze stai dicendo. Lui non può morire, è immortale come tutti noi... vero All Might?
Bakugou non puo' morire vero?-
Domanda Kirishima in preda al panico guardando atterrito il volto dei presenti tutti stretti in un silenzio terrificante.

-Vai a farti una doccia e lavati il sangue dalla maglietta. Per stasera è meglio che rimani in camera tua a meditare sulle tue ultime parole e sui turbamenti che stai causando ai tuoi amici.-
Dichiara All Might guardando preoccupato la schiena del pittore che si allontana con passo risoluto dalla stanza.

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