Se tu non mi ami
"Se tu non mi ami, io ti amo abbastanza per tutti e due."
Ernest Hemingway
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Trovare dove si sia rifugiato il pittore a quest'ora del pomeriggio non è sicuramente un'impresa difficile: è seduto nello stesso identico posto in cui lo aveva visto la prima volta, nella stanza popolata da tele astratte, sistemato nel solito angolino solitario che sembra abbracciarlo e proteggerlo, immerso nella musica rock che esce a tutto volume dalle cuffie e accompagnato dal solito pennello che tiene ben serrato tra le dita.
Quando Izuku varca l'ingresso non può che restarsene alcuni minuti immobile a contemplarlo rapito, portandosi una mano all'altezza del cuore e cercando di placarne il battito convulso che non ha mai dato modo di mostrarsi in questo modo infervorato fino a ieri, giorno in cui ha perduto totalmente ogni accenno della sua usuale compostezza ed è impazzito completamente nell'istante in cui gli occhi cremisi del ragazzo si sono ancorati ai suoi.
Dovrebbe preoccuparsene... forse... è sicuramente un temibile colpo di fulmine, ma chi non ha mai voluto almeno una volta nella vita assaporare queste sensazioni brucianti, sentire le gambe che tremano al solo udire l'altro respirare e avere ben visibile nella mente l'assoluta consapevolezza che qualcosa preme, spinge e lacera il petto urlandoti a gran voce nelle orecchie che quella persona che ti trovi di fronte ti strapperà, nel bene o nel male, un pezzetto di te stesso.
Nel momento in cui Bakugou nota l'ombra scura sul pavimento, alza gli occhi verso il soffitto sbuffando rumorosamente e togliendosi adirato le cuffie dalle orecchie.
-Meh, ti sei perso di nuovo? Forse sarebbe il caso di avvertire la preside che hai bisogno di una mappa... o di una guida.-
-In verità sono venuto qui apposta perché volevo vedere te.-
Il volto tirato del ragazzo per qualche istante si tradisce arrossendo sugli zigomi e mostrando involontariamente gioia e stupore insieme, prima di riprendersi e modificarsi nel solito cipiglio irritato.
-Non eri insieme al bastardo a metà? Lui è una compagnia migliore della mia... è più educato e gentile del sottoscritto.-
Questa volta Izuku non si lascia irretire dai modi arroganti dell'altro ma senza distogliere lo sguardo dal suo, avanza con passo sicuro.
-Vorrei vedere cosa stai dipingendo.- Dichiara serio e con tono deciso.
Con uno scatto Bakugou si alza in piedi e si piazza di fronte alla tela assottigliando gli occhi con fare malevolo.
-Non puoi fare quello che ti pare qui. Se io non voglio, tu non puoi obbligarmi a mostrartela. Quindi...-
-Kacchan...- E basta quel nomignolo appena sussurrato con tono lieve che abbandona incosapevole le labbra di Izuku a bloccare Bakugou sul posto ad occhi spalancati e a portarlo ad abbassare il capo con le lacrime che iniziano a premere facendolo desistere nell'ostacolare il passaggio del ragazzo che lo sorpassa piazzandosi di fronte al dipinto.
-Ma!- prorompe mettendosi agitato una mano in mezzo ai capelli ed aspirando forte l'aria dalle narici che fremono agitate.
-Questi alberi così pieni di colori sgargianti io li ho già visti! E... non ci posso credere!
Questo è il pozzo che ogni notte termina i miei sogni... Io ci sono già stato in quel luogo! Tutte le sere mi sveglio con quel ricordo accompagnato da molto rosso, da tantissimo sangue e io...-
Un mancamento, un momento in cui la mente vacilla, gli occhi che si chiudono e di nuovo l'odore mascolino di Bakugou che lo avvolge mentre il ragazzo lo sta trattenendo stretto a se.
-Per favore nerd, non svenirmi di nuovo... si arrabbieranno ulteriormente con me...-
La guancia è appoggiata alla sua fronte, le mani sotto la schiena e Izuku ne può sentire il cuore che batte forte nel petto.
Sfarfalla le ciglia varie volte, mordendosi a forza il labbro inferiore fino a farselo sanguinare cercando di lottare con tutte le sue energie per stare lontano dall'oblio dei sensi che sente pervaderlo e quando capisce di esserci riuscito si stacca dalle braccia calde dell'altro, guardandolo consapevolmente negli occhi.
Si avvicina con il naso annusando la pelle chiara di Bakugou che gli rievoca torte fatte di vaniglia e cannella che lui non ha mai assaggiato, di anfore straripanti di spezie dimenticate e di incredibili posti lontani, aspettando con il fiato sospeso il momento in cui le mani dell'altro lasceranno il suo corpo e lui si sentirà nuovamente incompleto.
Ma appena una mano si stacca, un dito si appoggia sulla sua guancia e lui non può fare altro che scandagliare stupito quegli occhi rossi lucidi e il volto corrucciato in una espressione dolorosa.
-Non dovresti essere qui... con me. Devi stare con Shoto.- Dichiara serio schiarendosi la voce, rimettendolo in piedi e allontanandosi di alcuni passi.
-Sai, sembro uno stupido nerd con la pressione bassa, ma posso assicurarti che non lo sono e questa cosa l'avevo già intuita. Cosa sono tutti questi misteri, come mai io non devo avere contatti con te, cosa sta succedendo qui dentro?
Io e te ci siamo già conosciuti... prima?-
Le mani del pittore corrono al pennello, lo intinge in alcune tinte scure, prima di rimettersi seduto nella sua postazione e riporre la sua totale attenzione alla tela.
-Sabato andrai ad assistere con Shoto al saggio che narra delle leggende del posto?-
-Si...-
-Allora forse capirai qualcosa di più e potrai parlarne con lui.-
-Io non voglio farlo con Todoroki! Io voglio farlo con te!-
-Maledizione Deku! Perché devi sempre essere così ostinato!-
-Perché hai deciso di chiamarmi Deku?-
-Beh... tu senza chiedermi il permesso mi chiami Kacchan.-
-Ma il mio è un nomignolo affettuoso, il tuo è una cattiveria gratuita...-
-Ma io sono cattivo.- Ed un primo bacio gli atterra sul naso.
-Soprattutto con te. Con te sono sempre cattivissimo.- La mano che si intrufola sotto la sua maglietta, una prima risatina soffocata dovuto al solletico delle dita sulla sua pelle e le labbra che si incontrano a metà strada dando il via ad un lunghissimo bacio.
Le guance di Izuku prendono fuoco mentre distoglie velocemente lo sguardo da quello di Bakugou che è rimasto con il pennello fermo in aria a scrutarlo incuriosito.
-Come mai tutto d'un tratto hai il viso arrossato e non mi guardi?-
-Nulla, io... - Izuku deglutisce pesantemente guardandosi attorno agitato mentre si picchietta un polpastrello sulla fronte.
-Ho pensato ad una modo per sistemare le cose tra di noi che potrebbe... come dire... accontentare entrambe le parti.-
-Spara.- Risponde Bakugou abbassando la mano ed osservandolo serio.
-Io dividerò il mio tempo libero tra te e Todoroki. In questo modo avremo tutti quello che vogliamo.-
-Ma...-
-Non è contemplato nessun ma. Se mi dici di no, non passerò neppure un misero minuto insieme a lui.-
Un sorrisino impertinente si apre sul viso di Bakugou che guarda ammirato l'espressione perentoria del ragazzo, le braccia incrociate davanti al petto, lo sguardo deciso e la postura rigida.
-E' per caso un ricatto quello che mi stai proponendo?-
-Ti sbagli di grosso... Semmai è un accordo.-
-Va bene, fammici pensare fino a domani mattina.-
-Sono convinto che a loro andrà bene... Kacchan.-
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-Cioè lui ti ha detto proprio espressamente queste testuali parole? E ti ha chiamato persino... Kacchan?-
Bakugou alza un sopracciglio verso l'alto prima di annuire con la testa e agguantare una mela dal cestone della frutta sul tavolo dandoci un rumoroso morso sopra.
-Ve l'ho appena detto. Questo Izuku è diverso dagli altri... ricorda quasi tutto quello che è successo tra di noi...- Dice a tono basso prima di arrossire timidamente sulle guance e sbattere impercettibilmente le lunghe ciglia chiare a disagio. - ... e mi sta seriamente facendo preoccupare. Potrebbe arrivare il momento in cui saremo obbligati a spiegargli tutta la situazione molto prima del previsto.-
-Santi numi! Allora siamo proprio spacciati!-
Dichiara Todoroki lasciandosi cadere sulla seggiola e stropicciandosi concitato un occhio con le dita.
-In realtà non è proprio così.- Dichiara Kirishima guardandoli a turno, sovrappensiero.
-Forse si è incaponito dietro a Bakugou perchè nessuno di voi due vuole che lui ci passi del tempo... forse è solamente un capriccio... Se invece accettassimo tranquillamente la sua proposta, e nello conoscersi con Katsuki, lui si mostrasse nei suoi confronti burbero, stronzo, antipatico...-
-Cioè come in realtà è...- Borbotta Todoroki facendogli un plastico sorriso arrogante e rigirandosi di nuovo verso l'interlocutore dai denti aguzzi che continua il discorso senza ribattere all'insinuazione.
-...magari questo Izuku potrebbe smetterla di essere fissato con il bel pittore maledetto... che ne dite?-
La preside si massaggia le tempie ad occhi chiusi meditando velocemente su quale potrebbe essere la decisione più semplice e corretta da adottare.
Sono trascorsi troppi anni da quando non è stata intrapresa la via giusta, da quando quel maledetto di un ragazzo ha fatto l'unico errore che non è concesso agli essere supremi come loro, cioè di innamorarsi di un mortale, ed in questo modo ha incasinato tutta la loro missione. Magari questa volta però potrebbe andare diversamente.
Devono tentare il tutto per tutto anche a costo di lottare contro loro stessi.
-Va bene. Da sabato faremo partire la doppia frequentazione. Shoto ti puoi fermare un attimo qui da me?-
Bakugou e Kirishima si guardano confusi per alcuni secondi negli occhi prima di lasciare la stanza con piantate le iridi della preside nella loro schiena, che attende paziente che siano totalmente fuori dalla porta prima di alzarsi ed appoggiarcisi con le spalle contro.
-Ho bisogno di farti una domanda.
Fino a che cosa sei disposto a rischiare per arrivare al successo dell'impresa?-
-Che domanda oziosa... a tutto ovviamente.-
-Potremmo allora dover barare.-
-Ma.. Signora, la mia natura non mi permette di farlo... e poi...
Io riesco a leggere nei suoi occhi cosa vorrebbe da me e le anticipo che Bakugou ne soffrirà moltissimo. Gli angeli caduti non riescono a reggere al dolore causato dai sentimenti, e lui sono già secoli che sta soffrendo senza sosta...-
-E se questo dovesse essere l'unico modo fattibile per salvare l'umano e probabilmente persino noi stessi? Non sappiamo cosa succederà se Izuku dovesse scegliere di fidarsi nuovamente di lui... Noi abbiamo un dovere verso l'intera popolazione della terra.
Comprendi bene cosa ti sto chiedendo?
Se tradire l'angelo caduto fosse l'unico modo per salvarci tutti, tu non lo faresti?-
Todoroki non è stato creato per ingannare, per mancare di parola, per fare il doppio gioco.
Sente una morsa dolente nello stomaco che gli serra le viscere e lo porta a percepire un moto di bile salirgli prepotente fino in gola.
Acconsente a testa alta deglutendo varie volte.
-Va bene, tenterò... Cercherò prima dello scadere del tempo di far scrivere il mio nome su quella pergamena usando ogni mezzo disponibile, anche a costo di dover fare soffrire qualcun'altro.-
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Shoto e' un pochino stronzo, ma sta facendo quello che deve fare.
Lo state un pochino odiando?
Pure io comunque 🤣
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