Sconosciuti


"L'Amore è quella cosa che tu sei da una parte,
lui dall'altra e gli sconosciuti si accorgono che vi amate"
Massimo Troisi




E' una nottata tempestata da spasmi muscolari involontari, da brividi improvvisi che si snodano serpeggianti sotto pelle, di sudori freddi e di incubi continui.

Il pozzo misterioso che accompagna oramai tutti i sonni di Izuku, continuava fastidiosamente a mostrarglisi in sogno facendogli accapponare la pelle: nella visione si poteva persino vedere lui stesso mentre distratto si appoggiava con le mani alla ghiera di pietrisco e questa, al suo flebile tocco, si sgretolava sotto le sue dita diventando immediatamente polvere leggera che si innalzava in aria disperdendosi dietro al flusso del vento.

Ed il suo equilibro vacillava, il suo cervello captava benissimo il pericolo in atto, anticipandogli il fatto che doveva impuntare i piedi per terra e spostare il peso del proprio corpo all'indietro, eppure cadeva ugualmente sempre in avanti, precipitando in quel minuscolo spazio buio e vuoto e restando sospeso nel tormento pieno di abbandono di un tempo imprecisato.

Ad un certo punto, preso dalla disperazione, aveva sbattuto malamente le coperte per terra e aveva rinunciato del tutto al sonno.

Si era alzato indossando le prime cose che gli erano capitate sotto mano e si era diretto verso il parco.

Alcuni uccellini al suono degli sbuffi seccati di Izuku che cammina tra gli alberi a testa bassa, voltano il becco impaurito sbirciando il ragazzo che infastidito dalla situazione grottesca sta arricciando il naso contrariato.

Ha bisogno di calmare i nervi e di non pensare per qualche ora a nulla, prima che il sole sorga del tutto e lui si appresti a passare l'imminente giornata odierna in compagnia di Todoroki.

Le gambe si muovono da sole, neppure si rende conto di dove lo stiano portando inconsciamente fino a quando si ritrova a sobbalzare e a guardare sorpreso il solito albero che cala in picchiata sul manto erboso.

Fa scendere lo sguardo sul grosso tronco bitorzoluto sentendosi subito meglio, per poi sgranare gli occhi allibito nello scorgere un'altra figura sedutaci sotto.

Bakugou ha gli occhi puntati verso di lui ed un sorrisino sghembo che gli fa da padrone sul viso.

-Hai deciso di darmi il tormento anche di notte?- Domanda scuotendo la testa divertito ed osservandolo in attesa della sua risposta.

-No, veramente io... non sapevo che tu fossi qui. Non riuscivo a dormire e allora... ma me ne vado via subito, non preoccuparti, io...-

-Deku...- e il nomignolo esce da quelle labbra con talmente tanta vibrante inquietudine che lui si ritrova velocemente a deglutire il magone amaro che sento repentino crescergli in gola.
-Stavo scherzando. Puoi sederti qui accanto a me?-

La testa si riappoggia stanca al tronco e gli occhi si richiudono. Izuku fa viaggiare lo sguardo sui contorni perfetti del viso del ragazzo, all'espressione sofferta che emana e senza ribattere nient'altro si accomoda di fianco a lui, scendendo e posizionandosi con le spalle talmente vicine alle sue da farle sfiorare.

Gli osserva le braccia lasciate molli lungo il corpo esaminandogli con cura il polso da cui è sparita la ferita senza lasciare neppure la minima traccia di una cicatrice.

Volta gli occhi emettendo un lungo sospiro sconsolato verso il cielo che si sta colorando di una tenera tinta aranciata, prima di riportarlo verso il viso di Katsuki che ha spalancato le iridi cremisi e sereno sta guardando verso l'alto.

-Izuku...- Mormora sommessamente richiamandolo ancora.

-Si, lo so, dovrei smetterla di fissarti in questo modo... ma tu...cavolo! Tu sei così bello... - Ribatte il ragazzo imbarazzato dall'essere stato colto in flagrante, grattandosi la testa a disagio con le guance imporporate, prima di rimanere per alcuni istanti totalmente sconvolto.

-Puoi tenermi per mano fino a che non sorge del tutto il sole?
Dopo faremmo finta come se non fosse successo mai nulla.-

Gli occhi di Izuku a quella richiesta inaspettata gli si sgranano sbigottiti ed il cuore inizia a battergli forte, ma nonostante si senta preda di un'emozione talmente forte che per qualche secondo il respiro gli manca del tutto e si trova a boccheggiare senza fiato alla ricerca di aria, neppure per un momento gli balena in mente il pensiero di non fare quanto gli abbia chiesto il pittore. La mano si avvicina subito a quella dell'altro che dolcemente fa incastrare le dita tra di loro.

Anche Izuku ora alza la testa verso il cielo, sentendosi improvvisamente in pace con il resto del mondo e sapendo di trovarsi finalmente dove doveva essere da una intera vita. Un sorriso soddisfatto gli si apre sul viso mentre ragiona sulla possibilità che ora potrebbe seriamente crollare il mondo attorno a loro, potrebbe aprirsi una crepa ed inghiottirli, che a lui andrebbe bene lo stesso.






-Hai delle occhiaie terribili, non hai per caso dormito stanotte? –

Le iridi eterocromatiche di Todoroki scavano a fondo nel viso sbattuto di Izuku che è pallido e incorniciato dai molti riccioli ribelli tutti annodati tra di loro.

-Ho fatto un pochino di fatica... si vede molto? - Risponde sbadigliando sonoramente e strofinandosi con un polpastrello la palpebra gonfia.

-Abbastanza. Ti andrebbe lo stesso di fare una passeggiata all'aria aperta o pensi di crollarmi a metà strada per terra?-

-Direi che dovrei farcela.- Ridacchia di rimando sicuro cacciandosi le mani in tasca e ciondolando a passi lenti al suo fianco.

-Di cosa vorresti parlare oggi?-

-Vorrei approfondire cosa sono stato chiamato a fare.
Fin ora ho compreso che tu sei una specie di angelo e Katsuki pressuppongo che sia invece un diavolo e quindi immagino di nuovo, con la mia mente aperta e fantasiosa, che voi due siate la rappresentazione astratta del bene e del male.
La mia decisione definitiva su cosa influirà?-

-Su come vivranno gli esseri umani come te nel prossimo secolo... se in pace o in guerra.-

Un lungo fischio lascia la bocca di Izuku che scuote la testa meravigliato.
-Cavolo, ma allora si tratta di una questione molto seria...-

-Già...- Ribatte Todoroki guardandolo seriamente e cercando di districare l'enigmatica espressione compiaciuta che oggi il ragazzo sfoggia apertamente.

-Diciamo che non avresti dovuto sapere fino alla fine a quali fronti noi apparteniamo, ma solo sapere che rappresentazione due fazioni opposte, e avresti dovuto scegliere uno di noi due facendoti guidare dal tuo intuito.
Con il passare dei secoli, qualcosa nell'iter naturale si è incrinato, alcune decisioni che non sarebbe dovute essere prese si sono sovrapposte ad altre e alla fine di tutto, sono anni che tu dai sempre la stessa identica preferenza.-

- Mmmm, capisco. Ed in che modo dovrei scegliere? Usando.... che cosa?-

-Quello che guida tutto il creato e gli esseri viventi... il cuore ovviamente.-

Una leggera risatina lascia le labbra di Izuku che porta il viso verso il cielo sorridendo felice.
-Allora se non volete che scelga Bakugou, siete tutti fregati anche questa volta.- Dichiara schiettamente mordendosi il labbro inferiore.

-Perché lo hai baciato l'altro giorno?-

La domanda rimane sospesa nell'aria, la frase si mischia con il rumore dei passi che continuano leggiadri sul selciato e Izuku ragiona sulla risposta da dare cercando di nascondere sotto ad un tono cordiale l'irritazione crescente che sente invadergli il petto nel percepire il tono astioso nascosto da Todoroki.

-Perché sono innamorato di lui.- Afferma secco arricciando il naso.

Una mano gli si aggrappa prepotentemente al braccio portandolo a fermarsi di botto.
Todoroki ringhia arrabbiato mentre gli caccia in volto gli occhi che sono diventati cocenti dalla collera.

-Come fai a dirlo se non lo conosci neppure? Vi siete visti quante volte?... tre o forse quattro?-

-Io non so spiegartelo, ma ho sentito che c'e' qualcosa di profondo che ci lega, qualcosa che esiste da prima ancora che nascessimo noi. Quando le nostre labbra si sono sfiorate, una scossa invisibile ha attraversato il mio corpo e la mia mente facendomi sentire.... completo.-

La mano ancora aggrappata al suo braccio lo stringe più forte, si arpiona alla pelle e la tira verso di lui facendolo gemere dal dolore e portandolo quasi a scontrarcisi addosso.

-Tu non sai riconoscere i sentimenti... non sai neppure di quello di cui stai parlando! Sei stato creato solo per adempire al tuo destino, proprio come Bakugou. Voi credete di aver trovato l'amore ma nulla di quello che sentite è vero e io te lo posso dimostrare.
Adesso ti chiarisco una volta e per tutte  che non importa chi sia che lo faccia, ma che la sensazione che provi è sempre la stessa.-
Dichiara serio facendo collidere in un attimo le labbra con le sue .

Izuku sbatte le ciglia sconvolto dimenandosi e portando una mano in alto.

Si stacca rosso in volto e caricando il gesto, rilascia un sonoro schiaffone sul volto di Todoroki che indietreggia meravigliato nel vedere lucidamente l'espressione di puro disgusto che emana il viso di Midoriya.

-Sei sicuro di essere tu il buono? Perché a me sembri soltanto uno stronzo... e se questo era il tuo modo per cercare di portarmi dalla vostra parte penso che tu abbia perso una buona occasione per fare altro.-

-Midoriya... io...-

-Giusto per fartelo sapere... Sei nel torto marcio perché non ho provato neppure lontanamente le stesse cose che sento anche solo quando guardo di sfuggita Katsuki.-

Le gambe si voltano e si muovono veloci sul terreno: Izuku stringe i pugni furioso allungando i passi e cercando di non ascoltare l'altro ragazzo che continua a seguirlo e a balbettare scuse incoerenti.

-Ti prego aspetta, non volevo farlo. Me lo hanno imposto loro!-

-TE LO HANNO IMPOSTO? Ma che cavolo di giustificazione ti stai inventando! C'ERI TU QUI CON ME! C'ERI TU CHE MI HAI TENTATO DI BACIARE!-

-Baciare?-
La voce roca di Bakugou raggiunge i ragazzi portandoli a bloccarsi di botto.

Entrambi dirigono il viso verso la voce greve alle loro spalle notando come alcuni compagni stiano assistendo alla scena con la bocca aperta e le espressioni atterrite.

-Tu lo hai baciato?- Domanda il pittore stringendo le labbra tra di loro verso la figura di Todoroki che apre e chiude la bocca varie volte senza riuscire ad articolare alcun suono ma non riuscendo a nascondere l'espressione colpevole.

D'improvviso serra gli occhi stringendoli tra di loro quando con una falcata il pittore si avvicina e gli afferra sgarbatamente il braccio alzandolo verso il suo viso ed esaminandolo minuziosamente.

-Era questo quindi il vostro piano da commettere alle mie spalle, giusto?
Cercare di circuire Izuku e farlo innamorare di te... tanto tu con lui puoi fare il cazzo che ti pare perché tu non verrai mai punito come invece succede al sottoscritto, meh?-

Gli rilascia il braccio immacolato lanciandolo in basso con foga, digrignando i denti tra di loro e prendendo tra le dita il mento di Todoroki che riapre gli occhi spaventato.

-Lo sapevi benissimo che gli angeli caduti non sopportano il dolore del tradimento... e lo vuoi sapere dopo questo schifo come cazzo mi sento adesso?-

Domanda retoricamente afferrandogli la mano e appoggiandogliela al suo petto all'altezza del cuore che picchia forte nel costato.

-Ho il cuore spezzato a metà dalla delusione e dalla rabbia..
Sai cosa dannazione vuol dire amare qualcuno ma non poterci stare insieme perché sei un maledetto essere celeste e hai una missione che sei obbligato a compiere?
E questo sentimento non è contemplato per te nell'universo di merda perfetto in cui sei stato costruito...- prorompe lasciandogli andare la mano e chiudendo gli occhi rabbrividendo.

-No, certo che non lo sai.. non lo sai tu, ne la preside, ne tutte le altre comparse di merda che sono qui attorno a noi. Voi non sapete un cazzo di cosa si provi ad annullarsi per qualcuno, di come ci si senta ad amare così tanto un altra persona da desiderarla per tutta un'intera e lunghissima esistenza .-

Izuku si muove svelto appoggiandogli una mano sulla spalla per toccarlo, ma Bakugou si scosta subito con un lamento.

-Non toccarmi.... non adesso. Non dopo che hai appoggiato le tue labbra alle sue... non quando hai ancora addosso il suo sapore.- Dice fremendo di rabbia e abbassando gli occhi colmi di lacrime al terreno.

Bakugou si muove all'indietro, scuotendo la schiena e facendo sbucare all'improvviso delle enormi ali decorate da piume chiare e scure. Il colore bianco del piumaggio è a tratti attraversato da un nero brillante che le rende ancora più incredibili di quelle di Todoroki. Gli occhi rosso rubino brillano come due fari accesi in mezzo al volto dalla pelle nivea.

-Aspetta , ti prego! Non andartene...- Lo implora Izuku.

-Provo talmente tanto dolore dentro di me che se resto qui ancora un solo istante, l'unica cosa che potrei fare è distruggere anche quel poco di buono che rimane di me e metterti ulteriormente nei guai.

Non sono arrabbiato con te Deku, ma ho bisogno di allontanarmi subito prima di commettere un danno irreparabile.-

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