Le nostre anime

"Di qualunque cosa siano fatte le nostre anime,
la mia e la tua sono fatte della stessa cosa."
Emily Brontë



Un altro infinito minuto che si somma agli altri milionesimi che sono già trascorsi dal momento in cui Izuku ha iniziato a marciare animosamente avanti ed indietro, lasciando la porta della stanza di Bakugou spalancata e sbirciandoci all'interno ogni tanto, restando agitato e in attesa di una sua improvvisa ricomparsa.

I corridoi che fino a ieri sembravano lunghissimi, ora sono divenuti corti e stretti come la maglietta che indossa e che gli serra il petto facendogli sentire l'ammanco di ossigeno, portandolo a rantolare a bocca aperta con il sudore che scende in rivoli leggeri sulla schiena intirizzita.

Qualcuno dei compagni nel notare la sua evidente agitazione ha tentato maldestramente di avvicinarsi per aiutarlo in qualche modo a calmarsi, ma la buona azione ha soltanto ricevuto in cambio occhiatacce storte e borbottii sconnessi.

Todoroki non ha neppure tentato... Izuku ha riservato per lui il peggior sguardo omicida possibile, e del resto l'angelo è già abbastanza divorato da solo dai sensi di colpa.

Non riesce a non pensare al modo in cui Katsuki lo abbia guardato negli occhi prima di volarsene via, all'espressione di dolore e di sofferenza che il suo volto ha riflesso... alla sorda disperazione che il suo corpo ha emanato con ondate violente colpendolo a fondo senza bisogno neppure di essere toccato.

-Izuku?- la voce di All Might prorompe forte nel corridoio facendolo girare di scatto con un sopracciglio alzato.

-Cosa ci fai tu qui?-

-Ho bisogno di parlarti... potresti seguirmi nella stanza della preside?-

Come mai sia nella scuola, cosa gli stia per chiedere e soprattutto quanto sia a conoscenza di tutta questa misteriosa faccenda, sono domande che sente formarsi sulla punta della lingua, e stazionano lì, pizzicano la mucosa orale in attesa di essere tirate fuori.

Dal modo in cui cammina, dalla semplicità in cui ha posto la richiesta è evidente che non sia apparso qui per puro caso proprio oggi, nel giorno in cui Bakugou si è palesato per cosa è realmente.

Lo segue a distanza di sicurezza esaminandolo ed evitando di fare inutili chiacchiere, come del resto il suo patrigno sta già facendo.

Quando entrano nella stanza e all'interno oltre alla preside Izuku scorge la figura di Todoroki, arriccia il naso irritato alzando gli occhi verso il soffitto scocciato.

-Deve partecipare all'allegra riunione per forza anche lui?- Domanda indicandolo senza degnarlo di un'ulteriore sguardo.

-Siediti per favore, penso sia venuto il momento di spiegarti ogni cosa.-

Le mani gli iniziano a sudare e le gambe vacillano leggermente: cerca una seggiola portandola abbastanza distante in modo che non possano notare la sua irrequietezza, ma anche abbastanza vicina per avere la maniera di poterli osservare attentamente.

Alza il polpaccio della gamba destra appoggiandola al ginocchio di quella sinistra e con un cenno li incita a parlare.
-Quindi? Cosa stiamo aspettando? Chi inizia a spiegarmi di voi tre?-

-Scusami... io ho sbagliato.- Il tono incerto di Todoroki si alza per primo nella stanza e Izuku volta il capo nella sua direzione lasciando trasparire la freddezza ed il fastidio che sente pervaderlo.

-Ho pensato erroneamente che se ti avessi fatto innamorare di me la missione sarebbe andata, per una santissima volta, come doveva andare...-

-E tu pensavi che bastasse un misero bacio, per di più non voluto, per farmi cadere ai tuoi piedi? Mi credi così ... facile?-

-Io... io non pensavo... io... non so neppure cosa sia l'amore. Noi non comprendiamo questo genere di sentimento, non siamo fatti di dolcezza, empatia... o passione. Noi conosciamo il giusto merito, il sacrificio, il duro lavoro e la dedizione. Io proprio non riesco a capire cosa tu provi e ancor più mi risulta difficile quello che sente Bakugou nei tuoi confronti. Mi dispiace tantissimo... veramente.-

Un sospiro rassegnato lascia le labbra di Izuku e gli occhi color smeraldo vagano di nuovo verso All Might.
-Cosa c'entri tu in tutto questo casino?-

L'uomo stira un pallido sorriso prima di avvicinarsi e sedersi al suo fianco.

-Facciamo tutti parte di un enorme disegno. Tu sei l'essere umano designato a compiere la scelta futura e Bakugou e Todoroki le due fazioni opposte. Ma nei tuoi anni terreni che anticipano il grande momento, qualcuno deve controllarti, seguirti e farti crescere. Ecco, io sono il tuo guardiano.

Oltre alle persone che hai conosciuto in questa scuola, ci sono altri esseri non umani che si muovono indisturbati nel tuo mondo e che vorrebbero bloccare la missione prima ancora del tempo, generando ancora più confusione di quello che tu e l'angelo caduto Katsuki siete riusciti a creare, senza volere, negli ultimi secoli.-
Dichiara scuotendo la testa divertito.
-Ci sono demoni che si intromettono nelle normali vicende del creato cercando di ucciderti prima del tuo arrivo alla scuola e tentando di seminare il vero caos.-

Un dito si intrufola in mezzo alla chioma ribelle ed Izuku si arriccia un boccolo su un dito, apparentemente distratto.
-La morte dei miei genitori era prevista?-

-No. Questa volta purtroppo è stata necessaria. Loro ci hanno attaccati di sorpresa e noi non potevamo salvare entrambi e tu eri... anzi sei... la nostra assoluta priorità.-

Incredibilmente le parole non gli fanno neppure tanto male, il fatto che abbia perso i genitori perché è stato obbligato a fare qualcosa che non ha mai avuto possibilità di scegliere, il modo settico in cui è stato cresciuto, la sua totale apatia nei confronti degli altri e della vita in generale, non lo tocca neppure poi molto.

Gli occhi vagano nel contorno della stanza, soffermandosi su un piccolo quadretto colorato: in realtà niente lo scuote nel profondo se non sapere cosa sia successo con Bakugou.

-Va bene.- Risponde scrollando le spalle e sbattendo le ciglia varie volte.

-A te non interessa.- Dichiara All Might ridendo e alzando le braccia al cielo come a sentenziare l'ovvio.
-A te importa solo conoscere i fattacci che ci hanno portato ad allontanarti dal tuo Bakugou.-

La preside si schiarisce la voce attirando l'attenzione di Izuku che la esamina a fondo riscontrando nel viso solitamente imperturbabile una punta di sgomento e portandolo ad emettere un leggero ghigno soddisfatto.

-Signorino Midoriya, come le avevamo già chiarito, noi non abbiamo nulla contro l'angelo caduto, ma vede... per un essere celeste non è corretto provare dei sentimenti di... affetto... verso un... ehm... un essere umano. Voi siete diversi da come lo siano noi... Gli angeli devono adempiere al loro lavoro nella maniera migliore e senza nessun cambiamento di sorta.
Se iniziamo a farci impietosire dalla compassione, a farci piegare dai sentimenti o a farci corrompere dall'amore... noi non possiamo compiere quello che siamo stati chiamati a fare.

Voi due vi siete in qualche modo legati, le vostre anime si sono scelte e si sono unite in un modo indissolubile e di conseguenza la sua scelta finale è stata sporcata da questo... ehm, sbaglio di percorso.

Ogni volta che lei ritorna qui da noi, è sempre più consapevole di cosa siete stati, e con il tempo sono iniziati ad affiorare i ricordi ed il vostro sentimento non solo non si è raffreddato ma si è addirittura rafforzato.
L'essere supremo che ci governa ha tentato di farvi tornare in qualche modo al punto di origine, prendendo alcuni rimedi definibili... abbastanza estremi.-

-Estremi?- Domanda interessato abbassando la gamba Izuku e guardando negli occhi All Might che si sta mordendo nervoso un'unghia della mano.

-Beh, ha regredito Bakugou facendolo diventare un angelo caduto e ha deciso che ogni volta che tu tornassi e scegliessi lui, la tua decisione ti portasse ad una morte immediata...-

Un brivido improvviso increspa la pelle del corpo di Izuku che deglutisce a disagio.
-Alla mia... morte?-

-Non saresti tornato sulla terra a vivere la tua esistenza mortale finalmente in maniera normale, come tutti i ragazzi della tua età, ma al contrario saresti perito in mezzo alle braccia del tuo amato e sempre nello stesso identico modo. Suicidandoti...-

Izuku abbassa lo sguardo per terra sotterrato pesantemente dall'amara inquietudine che riconosce e che popola i suoi sogni: le ultime parole gli vorticano nel cervello portandolo a rabbrividire di paura.

-Ma anche questo ostacolo non è servito a nulla: siete collegati e i vostri spiriti non si vogliono più lasciare andare.-

-E se... se anche questa volta scegliessi lui cosa succederebbe?-

-Visto cos'è successo negli ultimi secoli, il divino ci ha dato un ultimatum.- Dichiara Todoroki serio.

-La tua missione finisce qui, oramai sei stato compromesso e sarà l'ultima volta che ti reincarnerai. Passerai la scelta ad un altro essere umano che è già stato designato.
A te in definitiva non cambia poi nulla: una volta scelto, tornerai comunque nel mondo terreno a finire la tua vita mortale e nella prossima reincarnazione sarai un normale ragazzo, senza pensieri tormentati da visioni e ricordi.

Per Bakugo e tutti noi sarà un pochino diverso... subiremo una degradazione e lui probabilmente sarà eliminato dal creato.-

-Eli.. eliminato?- balbetta Izuku portandosi una mano alla bocca scioccato.

-Del tutto.-

-E se invece facessi la scelta... giusta?-

-Tornerà ad essere un angelo celeste e tornerà a fare quello per cui è stato chiamato a fare insieme a tutti noi.-

-Ok, allora vi propongo un patto.-

-Non siamo andati benissimo fin ora facendoli!- Sbotta Todoroki alzandosi dalla seggiola e guardando fisso la preside.

-Lasciateci liberi di stare insieme come meglio vogliamo adesso fino al tempo stabilito.
Non voglio più che lui stia male, ne voglio sentire commenti o allusioni su di noi... Passerò comunque del tempo anche con Todoroki facendomi spiegare le varie tappe che dovrò intraprendere... ma voglio poter stare con Bakugou nel modo che preferisco...-

-E cosa ci guadagniamo in cambio?.-

-La scelta su Todoroki ovviamente.-

-Devi essere sicuro di volerlo, non è così facile come sembra.-

Un ghigno sicuro appare sul volto di Midoriya che ride per alcuni secondi amaramente da solo.

-Pensate che saperlo morto non sia uno stimolo abbastanza convincente per me?
Visto che non mi interessa neppure come vivrò la prossima vita dato che non mi ricorderò più di lui, per me potete pure tenervela. Anzi, ve la offro io in pegno... Mi basta essere sicuro che Katsuki vivrà ancora e passare questo ultimo tempo senza pensieri con lui. Vi prego, lasciateci vivere come vorremmo in questo breve lasso di tempo che ci rimane e io vi prometto che avrete in cambio tutto quello che volete.-







E' riuscito a strappare un accordo, il prezzo che ha dovuto pagare in definitiva non ha poi nessuna importanza, perché sapere che lui vivrà è sufficientemente appagante per renderlo convinto di quello che ha appena fatto.

Quando raggiunge la camera e dalla porta chiusa sente arrivare alcune voci ovattate, si catapulta verso la stanza con il cuore in gola.

Si ferma di botto davanti all'uscio, sistemandosi con una mano i riccioli ribelli, mettendosi una mano a coppa davanti alla bocca ed alitandoci dentro per poi annusarne l'odore, lisciandosi con un palmo i pantaloni.

Espira agitato fuori l'aria dal naso varie volte, socchiudendo gli occhi prima di girare con mano tremante la maniglia della porta.

-Come ti senti ora? Stai bene...?-

Kirishima è in piedi affianco al letto di Bakugou che ci si è steso sopra, con un braccio appoggiato sul volto a coprirgli gli occhi.

-Come cazzo potrei sentirmi bene?-

-Vuoi... hai bisogno di qualcosa?- Chiede ancora alzando lo sguardo nel sentire il movimento e notando Izuku fermo all'ingresso con l'indice della mano posizionato all'altezza della bocca.

-Sinceramente l'unica cosa di cui avrei bisogno in questo momento ora non c'è.-

-Beh, allora sei una creatura estremamente fortunata perché é appena arrivato qui.- Ribatte con un enorme sorriso facendolo drizzare a sedere sul letto.

Izuku risponde alla frase lasciandosi cadere la mano lungo il fianco prima di salutare con un cenno Kirishima che silenzioso si dirige svelto verso la porta chiudendosela alle spalle e avanzando sicuro verso Bakugou.

-Ciao piccolo nerd. Io...-

-Stai zitto Kacchan.-

Borbotta Izuku prima di piegare la schiena e fiondarsi sulle sue labbra. Bakugou rimane qualche istante interdetto: risponde passivamente al contatto, stringendo i denti e aspettando il momento in cui il taglio si formerà e dovrà sorbirsi non solo il dolore terribile ma anche un'altra noiosissima predica.

Si stacca portandosi in alto il braccio ed osservandolo confuso, prima di girarsi verso Izuku che sta sghignazzando compiaciuto della sua espressione smarrita.

-Ma cosa...?-

-Non ti succederà più nulla... io e All Might abbiamo stretto un patto.-

-Un altro? - Domanda lui sbuffando infastidito.

Izuku si fa spazio sul materasso per sedersi accanto e portarsi più vicino.
Con un dito gli sfiora la pelle dell'avambraccio portandolo a rabbrividire intensamente.

-Non ti faranno più del male e io e te potremo stare insieme quanto e come vogliamo.-

-Cos'hai dato loro in cambio?- Chiede preoccupato fermandogli la mano e portandosela verso le labbra.
Gli lascia un bacio sul palmo, poi un altro, prima di portarsela verso la guancia e chiudere gli occhi felice al contatto.

-La scelta su Todoroki.-

-E hanno accettato così? Fidandosi della tua parola? Non ti hanno chiesto... nient'altro?-

-Mmmm...- Mente Izuku muovendo un polpastrello sulla pelle candida delle guance.

-C'è qualcosa che non mi convince in questa storia, ma fanculo! Ci penserò domani!-

Dichiara secco infilando le mani nei riccioli verdi dell'altro e portandosi con uno scatto il suo viso attaccato alle labbra.

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Un altro pezzettino di me?

Chi mi conosce sa che la citazione sopra viene da uno dei miei libri preferiti.

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