VENTIQUATTRO

Abel sgranò gli occhi e si coprì la bocca con una mano. -Ma sei impazzito!- urlò subito dopo – e tanti cari saluti ai suoi buoni propositi per preservare le proprie corde vocali.

Reik scosse la testa e si spinse gli occhiali con un dito sulla radice del naso. -Lui non è nemmeno di Idstein-

-I suoi figli stanno qui-

-Vero. Ma se la situazione si facesse invivibile, probabilmente la sua ex moglie, per prima, farebbe le valigie e scapperebbe via. In Canada la situazione è diversa, più tollerante per quelli come noi-

-E a lui sbatte il cazzo, visto che è un essere umano-

-Ti ho già detto che è di parte?-

Abel aggrottò la fronte. -Odia le creature sovrannaturali-

-No. È di parte-

-Che parte? Non ti seguo-

-Allora non sono l'unico a cui sembra che il tuo amichetto stia sparando cazzate- si intromise Hauke.

-Guarda. Ce l'ha così grosso che a definirlo amichetto ci fai una figura di merda colossale- ribatté Abel.

Krista rise, Florian si grattò il naso con imbarazzo, mentre Magda sorrideva soddisfatta e Hauke arrossiva all'inverosimile, tornando ad assumere quella sua espressione da "coda tra le gambe".

Reik scosse la testa e gli accarezzò una coscia, lasciando poi la mano tra le sue gambe, ma abbastanza lontana dalle sue parti intime da permettergli di ragionare ancora in modo quasi lucido – quasi.

-La sua ex moglie è una strega. Letteralmente-

Abel sgranò gli occhi. -E i bambini?-

Reik annuì. -Solo il maschietto, ad oggi, sembra avere ereditato le capacità della madre. Quindi Baker non odia le creature sovrannaturali perché è di parte. Ne ha incontrata una stronza che l'ha ingannato, gli ha mentito e rivelato troppo tardi chi era veramente: dopo il matrimonio, quando è rimasta incinta della loro prima figlia. Ora pensa che tutti i non umani siano particolarmente stronzi-

-Poi ha incontrato pure Abel...- borbottò Hauke e il diretto interessato gli riservò un'occhiataccia.

-Avevi detto che mi sarei dovuto tenere la curiosità- protestò Abel, più per togliersi dall'imbarazzo che per muovere delle accuse reali nei confronti di Reik.

Dopotutto, gli stava risultando davvero comodo che il suo amante fosse un tipo tanto chiacchierone.

Reik si umettò le labbra e sorrise teso. -Sto solo cercando di farti capire...-

-Che questo Baker è la persona giusta- lo interruppe Magda. -Il suo figlioletto è uno stregone. Vuole bene al figlio?-

-Adora entrambi i suoi bambini- rispose Reik, annuendo.

-Quindi è di parte, sì. Ma obiettivo, perché sa che anche noi possiamo essere stronzi. Esclusa la sottoscritta che brilla di magnanimità e incorruttibilità-

-Tu!- esclamò Hauke e la lamia gli rivolse uno sguardo fulminante.

-Io e Abel. E le mie ragazze e i miei vampiri-

-Come no...-

-Ed è un poliziotto, da quello che ho capito- continuò Magda, ignorando Hauke e concentrando la propria attenzione su Reik.

L'uomo annuì. -È a capo dell'indagine sugli omicidi che si presume essere stati commessi da un licantropo-

-Presumete soltanto perché non vedete l'ora di farci fuori-

-Stai diventando pesante, Hauke, ha ragione Krista- sbottò Florian.

-Detto da te...-

-Appunto. Detto da te. Voi. Loro. Noi. Non hai ancora capito che questa situazione è pericolosa per tutti noi?! Ché ne pensi il tuo grande capo, nessuno sta attaccando indirettamente il Clan per colpire voi e solo voi. Perché non esiste un voi per quelli dell'Associazione. Se toccano voi, ci andremo di mezzo noi e tutte le altre creature sovrannaturali. Il Signor Mannaro qui presente compreso. Tutti-

-Questo...-

-Questo lo dico io. Sta cercando di dirlo Abel, l'ha detto la mia regina, lo pensiamo tutti tranne te. Perché, nonostante quello che credi, siamo tutti intelligenti qui dentro, tutti senzienti, in questo momento, e ragioniamo con la nostra testa-

Abel sgranò gli occhi. Florian era intelligente, più intelligente di quanto avesse immaginato. Non che avesse mai dubitato che potesse esserlo in quanto vampiro, ma proprio non si era aspettato che lo fosse in modo così... affascinante.
L'intelligenza lo affascinava.
Forse perché era cresciuto all'interno di un ambiente in cui esisteva un unico cretino in grado di contagiare tutti gli altri, mentre i pochissimi intelligenti – lui per primo – venivano tacciati di essere sbagliati, ma proprio non riusciva a resistere dinanzi a cose di quel tipo.

Si sentì arrossire e distolse lo sguardo dal vampiro, incontrando, per caso, quello divertito di Magda.

L'intelligenza è meglio di un porno.

La lamia rise.

-Hai gusti particolari- disse la donna.

-Come?- chiese Hauke, restando ignorato dai presenti.

Ho gusti molto particolari, selettivi.

Magda assottigliò lo sguardo, fissando in tralice Hauke e poi tornando a concentrare la propria attenzione su Abel.

Nessuno è perfetto. Hauke è il mio primo amore, quello frutto dell'ormone impazzito, non dell'intelligenza che mi contraddistingue.

Magda rise più forte, portandosi una mano davanti la bocca.

-Lo state facendo di nuovo!- tuonò Hauke.

Abel roteò gli occhi e fece una smorfia. -Tanto non riusciresti a capire lo stesso anche se potessi sentire la nostra conversazione per intero-

-Stronzo-

-È vero! Sono così affascinante!-

Hauke si batté una mano sul viso.

-È difficile parlare con te- sussurrò Reik direttamente dentro un suo orecchio, facendolo rabbrividire.

Abel sorrise. -Tu ci riesci benissimo- disse e gli accarezzò una guancia, notando che l'uomo stava lentamente riprendendo il suo naturale colorito roseo.

-Quindi... Baker- disse Magda.

-È simpatico come me- esclamò Abel.

-Allora è per forza la persona giusta-

-Siete folli a voler coinvolgere un poliziotto umano in questa storia- insistette Hauke.

-È già coinvolto, è a capo dell'indagine ed è il mio partner- disse Reik.

-Non è la stessa cosa, anche se mi duole ammetterlo- intervenne Florian.

-Possiamo fidarci di lui?- domandò Roberto. -Il punto è questo-

-Ci farebbe comodo un poliziotto che ci aiuti nelle indagini che stiamo svolgendo internamente. Un poliziotto da non dover rinchiudere in un bunker durante la luna piena, intendo- disse Magda. -Senza offesa, Reik-

Reik sorrise teso. Abel fu quasi certo che si fosse offeso.

-Pensi a una specie di collaborazione?- chiese l'agente e Magda annuì.

-Figurati se un poliziotto accetterebbe di collaborare con noi- sbottò Hauke.

-Io l'ho fatto-

-Tu sei mannaro e ti scopi il figlio del capoclan dei licantropi, non fai testo-

-Messa così, in effetti...- disse Reik con imbarazzo, spingendosi gli occhiali con un dito sulla radice del naso.

Abel aggrottò la fronte. Non gli piaceva il modo in cui Hauke continuava a inveire contro il suo amante, ma non disse niente a riguardo, troppo distratto dalle capriole di gioia che il suo stupido cuore aveva iniziato a fare nel sentirsi definire "figlio del capoclan", proprio da Hauke. Da uno come Hauke.

Si indispettì non poco per quella sua debolezza, ma sapeva di non poterla combattere – non in quel momento, almeno.

-Però suo figlio è uno stregone. Quindi anche a lui dovrebbe interessare questa storia esattamente come a noi. Se la revisione della Legge non passa, se il criminale di questi omicidi non viene assicurato alla giustizia, anche suo figlio è in pericolo. Se l'A.S.S.S. lo scoprisse...- disse Florian e lasciò la frase in sospeso.

Era orribile da pensare, ancora di più tentare di dirlo, quindi Abel comprendeva l'improvviso silenzio del vampiro, ma era vero che quelli dell'Associazione non avevano pietà per nessuno della comunità, neppure per i bambini. Era una cosa che tutti i presenti – ne era certo – sapevano.

-E come facciamo? Lo chiamiamo e gli chiediamo se vuole partecipare a un party con due lamia, un licantropo, un mannaro, tre vampiri e un umano super sexy?- domandò.

Krista scoppiò in una fragorosa risata, Roberto si trattenne a stento. Florian rise e scosse la testa.
Hauke no.
Apparentemente calmo e impassibile, quindi furioso.
Abel sbuffò e gli rivolse il dito medio di una mano.

-Forse sarebbe meglio che lo contattasse Reik, invitandolo qui- disse Magda.

-Tipo agguato?-

-Non voglio fare un agguato al mio partner- protestò Reik.

-Vuoi davvero invitarlo a un party con due lamia, un licantropo, un mannaro, tre vampiri e un umano super sexy? Credi che accetterebbe?- domandò Magda con tono ironico.

Reik contrasse le labbra e scosse la testa. -E agguato sia...- concesse alla fine, con un sospiro.

-È per una buona causa, non vogliamo fargli del male- tentò di rassicurarlo Abel, prendendo la mano che teneva tra le sue cosce, stringendola con dolcezza tra le proprie. Se la portò alle labbra baciandone il dorso, fissandolo dritto negli occhi, nella speranza di riuscire a tranquillizzarlo esattamente come Reik era in grado di fare con lui. L'uomo sorrise triste.

-E se dovesse rifiutarsi di collaborare? Dopo l'agguato e avergli rivelato tutto per spingerlo a collaborare con noi...?- chiese Hauke.

In quel momento Abel lo odiò. Odiava quel suo modo di spezzare ogni speranza e di risolvere tutto con la violenza. Aveva capito benissimo cosa intendesse dire. Se Baker non avesse accettato la loro proposta, lo avrebbero dovuto fare fuori? Sì, certo, perché ragionare in modo civile non rientra tra le sue capacità...

-In quel caso, come faremo per Reik, faremo per questo Baker- sibilò Magda e si alzò dalla poltrona che aveva occupato fino a quel momento.

Si mosse lentamente, con una sensualità struggente, fermandosi solo quando si trovò a un passo da Hauke. Sollevò lo sguardo su di lui. Era più bassa del licantropo – nonostante le scarpe dal tacco vertiginoso che indossava – eppure ad Abel parve immensa, forte, decisa, tanto che, a confronto, Hauke sembrava sul punto di rimpicciolirsi tanto da rischiare di sparire.

-Ci sono già fin troppi morti in questa storia e potrebbero addirittura essercene altri- disse con voce ferma, carica di una rabbia febbricitante. -Forse non ti è chiara una cosa, Hauke, ma te la spiego io, perciò ascolta bene quello che sto per dirti- fece una pausa e Hauke aggrottò la fronte. -È inutile che continui a denigrare gli altri, ad accusarli di essere il male se poi, ad ogni problema, la prima soluzione che ti viene in mente è fare del male. Non sei migliore degli altri, così-

-Io dico soltanto che non si può lasciare un testimone del nemico...-

-Non è un nemico- lo interruppe Magda. -Non sappiamo ancora neanche se sarà amico. Ma è un essere vivente. Abbi rispetto della sua vita-

-E se non volesse avere a che fare con noi? Se ci denunciasse tutti all'A.S.S.S.? Perché non pensate a questo?!-

-Perché se mai dovesse accadere, io ho al mio fianco armi più potenti di quelle della Morte stessa- e girò il viso verso Florian e Roberto, fissandoli in silenzio per qualche secondo; poi riportò la propria attenzione sul licantropo. -Non ho bisogno di uccidere nessuno per risolvere eventuali problemi- aggiunse. -E tu dovresti smetterla di minacciare chiunque di morte, perché qualcuno potrebbe anche iniziare a dubitare delle tue buone intenzioni e magari accusarti di... altro-

-Io non c'entro nulla con il caso...- disse Hauke e sussultò, mettendosi sulla difensiva.

-Benissimo. Ti credo. E adesso smettila di rompere i coglioni-

Abel batté le mani. Un vero e proprio applauso. Magda scosse la testa, mandandolo a farsi fottere, mentre Krista tornava a ridacchiare.

-Quindi adesso mi tocca chiamare il mio collega- sospirò Reik.

-Certo, zuccherino due, e sarebbe anche ora di muovere quel tuo bel culetto sodo e darti da fare-

-Zuccherino due?- chiese il poliziotto.

-Io sono il numero uno- gli spiegò Abel, mentre notava Hauke scuotere la testa.

-Sempre, il numero uno- confermò Magda.

Abel rise di cuore, fino a ridursi con le lacrime agli occhi. Se le asciugò con le dita di entrambe le mani, mentre le labbra iniziavano a tremargli.
Era bello ridere.
Da quando non lo faceva più a quel modo?
Quando avrebbe potuto farlo di nuovo?

Reik recuperò il proprio cellulare e fece partire una chiamata al numero dell'Ispettore Baker, impostando il vivavoce.

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