3.Dolce notte.
La mia semi-morte non fa altro che arrecare dolore, danni e dolore alle persone che mi circondano/circondavano.
Da un mese vedo i miei genitori, i miei amici e Marco entrare ed uscire da quella porta, sempre più consumati, devastati.
Mio padre non si fa la barba da allora, è pulito, ordinato come sempre, ma non si rasa da quando...
Mia madre ha smesso di truccarsi, vedo i cerchi blu sotto i suoi occhi gonfi e spenti, le sue labbra secche e le sue guance bianche.
Marco ha smesso di mangiare e giorno dopo giorno vedo cambiamenti sulla sua pelle, le cicatrici fresche sulle sue braccia perfette, gli occhi consumati dal pianto.
Un giorno ha detto una frase: Se dovessi morire, sappi che ti raggiungerei.
Ma io non voglio, non voglio che cessi di esistere a causa mia.
Quanto dolore vedo fra le mura di questo ospedale... Ieri, un bimbo si è spento proprio mentre la sua mamma gli leggeva la favola della buonanotte per farlo addormentare, il piccolo aveva quattro anni e soffriva di cuore, alle dieci di sera, l'intero ospedale ha sentito le urla disperate della madre di quella creatura, quando i medici sono entrati nella stanza era già troppo tardi. Noi, noi anime perse fra due mondi eravamo tutte riunite li, a guardare, eravamo proprio come i manichini che mettono fra gli spettatori nei programmi tv, presenti ma... inesistenti, potevamo solo guardare quella donna piangere mentre i medici tentavano una inutile rianimazione su quel povero piccolo.
Un giorno o l'altro potrei anch'io mettere un punto definitivo alla mia storia, e allora cosa accadrà alla mia famiglia, a Marco?
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