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Talia non smise un secondo di ridere, mentre Luke scendeva le scale di corsa con lei in braccio.
Scesero in strada, e il freddo pungente di una notte di fine Gennaio punse la pelle della ragazza.
Rabbrividì, mentre l'ultima risata si spegneva sul suo viso.
Luke la mise finalmente a terra, ma le prese la mano l'istante dopo.
Ma Talia, che non aveva nessuna intenzione di essere corteggiata, si liberò dalla sua stretta.
Si incamminò davanti a Luke, ora silenziosa, quando in avanti scorse... erano veramente Jason e Piper?
Lei era appoggiata alla macchina del ragazzo, e lui le stava raccontando qualcosa, lei rideva tantissimo e lui faceva degli strani gesti con le braccia.
Talia si nascose dentro un vicoletto, sentendo chiaramente la presenza di Luke alle proprie spalle.
-Che stai facendo?- domandò appunto il ragazzo.
-Spio mio fratello. Fai silenzio, oppure ci scoprirà.
Luke rise sommessamente:- Jason ha perso la testa per Piper, lo sai vero?
Talia si voltò, premendosi l'indice sulla bocca invitandolo a tacere.
Ma lui la ignorò, uscì dal vicolo e raggiunse il suo amico.
Talia sbuffò. Stava iniziando a detestare quel ragazzo. Perché diamine si sarebbe dovuta far accompagnare da lui? Il giorno dopo sarebbe dovuta tornare a casa di Percy per recuperare il suo pick-up.
Uscì anche lei dal vicolo, affiancando Piper e appoggiandosi all'auto.
Luke stava parlando di football, Talia alzò gli occhi al cielo. Piper se ne accorse e sorrise:- Bella serata. Mi sono divertita moltissimo, te?
-Sono stata bene. Posso farti una domanda strana?- rispose la ragazza dagli occhi blu elettrico.
-Certo.
-Perché hai accettato di uscire con mio fratello?
Piper rise:- È un bel ragazzo, ed è stato convincente. E poi ci conosciamo da una vita. È stato più un ritrovarci.
Talia la guardò interrogativa, quindi Piper si spiegò:- Abbiamo studiato insieme all'università, avevamo il corso di chimica in comune. Ci siamo trovati bene...
Talia iniziò a ridere:- Siete stati insieme?!
Piper annuì:- Per circa sei mesi. Poi sono andata a fare un corso di specializzazione in Connecticut... le cose sono diventate complicate, così ci siamo lasciati.
-Per la distanza?
-No... vedi, tuo fratello era sempre impegnato, e anche quando ci sentivamo andava sempre di fretta. Mi sono sentita messa da parte.
-Jason non mi ha mai parlato di te.
-Davvero? Io invece parlavo di lui a tutti. Mi rendeva così felice... quando è finito tutto, quasi non riuscivo a crederci. Eppure siamo qui- diede un'occhiata veloce a Jason- e la serata di stasera mi ha confermato che l'alchimia che avevamo non si è mai spenta, nonostante siano passati due anni.
Vedremo come andrà.
Talia guardò negli occhi Piper.
Doveva aver sofferto per colpa di Jason, ma aveva scelto di dargli una seconda possibilità.
Si erano lasciati perché lui era diventato assente, scostante.
Possibile che i ragazzi fossero così ottusi da non riuscire a capire che le ragazze non desideravano altro che la loro attenzione?
-Forse è ora di andare.- disse Luke in quel momento, interrompendo il flusso dei suoi pensieri.
Si voltò verso Talia, e la ragazza annuì.
Piper e Jason li salutarono, poi i due ragazzi si diressero verso l'auto di Luke.

***

-Sei stata silenziosa per tutto il tempo. Qualcosa non va?- chiese Luke, dopo aver parcheggiato la sua auto davanti il condominio di Talia.
Lei lo guardò, perdendosi per un istante nei suoi occhi color cielo.
Ma fu questione di un attimo.
-Sapevi che Jason e Piper sono stati insieme due anni fa?
Luke aggrottò le sopracciglia:- Sì, mi ha accennato qualcosa.
-Si sono lasciati perché lui non le dava la giusta dose di attenzione.
È una cosa orribile.
Il ragazzo rise.
-Non c'è niente da ridere!
-Scusa, ma non capisco dove sia io tuo problema. Hanno avuto un incidente di percorso, è normale. Poi si sono ritrovati... E molto probabilmente si rimetteranno insieme.
-Jason è stato un idiota.
-Jason ha sbagliato, oppure Piper chiedeva troppo?
-COSA?!
-Intendo... spesso le ragazze quando si mettono con un ragazzo, pretendono di essere il loro chiodo fisso. Ogni loro pensiero deve essere rivolto a voi. Ma noi abbiamo anche altri pensieri per la testa.
-Ma davvero?! Il campionato di football è più importante di noi donne?!
-Il campionato di football non significa nulla.
Intendo problemi.
Jason mi ha detto che in quel periodo era impegnato con l'apertura del locale. Arrivava a casa alle 23,00 e spesso dormiva anche vestito per quanto era stanco.
Con questo non voglio giustificarlo... Ma non siete tutto ciò cui pensiamo sempre. Capisci?
Talia non rispose.
Era un ragionamento senza né capo né coda.
-E fidati- riprese Luke- anche Jason ci è stato male. Ti sei mai chiesta perché non abbia una relazione da circa due anni? Non l'ha mai dimenticata. E troverà il modo di riaverla.
-Lo spero.- rispose Talia, prima di scendere dalla macchina.
-Ehi, non mi saluti nemmeno?! - urlò Luke, ma Talia lo sentì appena, perché il rumore della portiera che veniva chiusa soffocò l'urlo.
Si diresse verso il portone del suo condominio, per poi voltarsi quando udì i passi di Luke dietro di sé.
-Non ho intenzione di farti entrare.
-Ma io non voglio entrare.
-E allora sali in macchina e vai a casa tua.
-Prima voglio che tu mi dia la buonanotte.
-Tu sei matto- sorrise Talia.
-Sono diversamente normale. È tutta un'altra questione.
Poi si avvicinò a lei, e le sfiorò appena la guancia con le labbra:- Piacere di averti conosciuta, Talia Grace- sussurrò.
Poi si voltò, scendendo i pochi gradini.
-Ma non avevi detto che volevi la buonanotte?- urlò allora Talia.
Luke sorrise, beffardo, e nonostante fossero quasi le 3,00 del mattino il suo sorriso illuminò la notte.
Poi senza dire una parola si infilò in macchina, e diede gas, lasciando Talia senza parole ma con uno stupido sorriso che combatteva per spuntare sulle sue labbra.

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