13
Luke si sbattè la porta alle spalle.
Imprecò, sottovoce, prima di prendere il telefono e comporre un numero.
-Ehi, Ethan.
Sono io.
-Che vuoi?- rispose il ragazzo che Luke aveva chiamato.
-Oggi sono entrato nel seminterrato dello Star.- sorrise.
Nonostante tutto, in fondo baciare Talia gli era piaciuto. E grazie al suo spirito di osservazione, era riuscito a studiare il luogo senza dare nell'occhio.
-Dannazione, come hai fatto?! Sei un mito.
Hai scoperto nulla?
-Non molto.
Da qualche parte però potrebbe esserci un tunnel. Anche se è un ambiente chiuso e senza finestre... Non so, mi sembrava di sentire degli spifferi. Dovrò tornarci.
-Portami con te.
-Ethan... - Luke cercò un modo per dissuadere l'amico- nelle tue condizioni...
-Solo perché quella sgualdrina mi ha tirato una freccetta in un occhio, non significa che io non sia più in grado di fare nulla.
E poi ha colpito anche te alla spalla. O sbaglio?
-La tua situazione è più grave. Ti rendi conto che diventerai cieco da un occhio?- si passò una mano fra i capelli.
-Il capo ci ha dato degli ordini. Dobbiamo portarli a termine insieme.- replicò Ethan.
-Senti, non saprei nemmeno come farti entrare.
-Tu ce l'hai fatta. - rispose Ethan, poi attaccò.
Luke si passò una mano sul viso.
Posò il telefono, dirigendosi poi in cucina.
Ma chi glielo aveva fatto fare?!
Stava mettendo in pericolo sé stesso e i suoi amici. Per cosa, poi? Per sentirsi realizzato, forse?
Forse aveva solo voglia di riscattarsi da una vita che lo aveva trattato troppo male.
Suo padre aveva lasciato sua madre a crescerlo da solo, e lei era impazzita per il dolore.
Era scappato di casa più volte, senza mai trovare il suo posto nel mondo.
Ma valeva veramente la pena mettere in pericolo tutto ciò che aveva conquistato con tanta fatica?
Talia.
La stava ingannando.
Era giusto tutto ciò?
Talia.
Talia.
Talia.
Ripeté il suo nome, sussurrando.
Talia.
Talia.
Talia.
Alzò la voce, e continuò finché il suo nome non diventò un urlo.
Urlò talmente forte da far tremare le pareti, più volte.
Sospirò, ascoltando il rumore del silenzio.
Quella ragazza... gli era piaciuta dal primo istante.
Quale persona affronterebbe da sola due rapinatori, armati per di più?
Sarebbe stata una follia, per chiunque.
Ma non per lei.
Aveva raccolto le potenziali armi, aveva preso tempo.
E poi aveva reagito.
Luke sapeva già prima di conoscerla che la posta in gioco era molto alta.
Aveva tradito Percy.
Quella sera non si aspettava di certo di ritrovarsi davanti Talia.
E non si aspettava nemmeno che fosse così carina, vista da vicino.
Quell'aria sprezzante di tutto, così simile alla sua, ma al contempo diversa.
Lei non stava tradendo nessuno.
E nonostante Talia cercasse di nasconderlo, anche con lei la vita non era stata buona.
Aveva perso suo padre, suo fratello, e sua madre.
Solo anni dopo era riuscita a ritrovare, casualmente, Jason.
Certo, ma lei non si era persa d'animo.
Aveva trovato il suo posto, in un mondo dove niente è facile, dove bisogna lottare per ottenere qualcosa, nonostante tu ne abbia pieno diritto.
Talia Grace era una combattente.
Talia Grace era una cacciatrice.
Talia Grace era irraggiungibile.
Talia Grace lo avrebbe fatto uscire di testa.
Talia Grace era tutte queste cose.
E lui?
Lui era solo Luke Castellan.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top