CAPITOLO 31 ESTER (parte seconda)
Sera del 21 febbraio,
Casa di Ester
Loyd entrò nella maestosa casa di Ester ma non si sentiva molto a suo agio.
Il fatto che la ragazza si fosse presentata così ad aprirgli la porta lo aveva messo piuttosto a disagio.
Ester lo portò nel grande salotto di casa.
C'era al centro una zona relax con divani in finta pelle nera di manifattura pregiata, un tavolino di cristallo e un angolo bar non troppo distante.
Quello che però balzava più agli occhi era i ritratti di famiglia messi in bella mostra un po' ovunque in qulla grande stanza, uno posto proprio sul camino che era grande quasi come tutta la superficie del muro
"Ti piace?"
Loyd venne riportato all'attenzione dalla voce dal tono compiaciuto di Ester
Loyd: "Si fanno notare.." rispose senza mostrare alcun tipo di entusiasmo facendo alzare un sopracciglio alla ragazza che cercò però di non innervosirsi comtinuando a fingersi gentile e amichevole
Ester: "Accomodati pure, i libri sono già sul tavolino come vedi"
Loyd restò a guardare il divano un po' perplesso
"Vuoi fare una ricerca sul divano? Non mi sembra un luogo molto comodo per scrivere.. il tavolino è piuttosto basso.."
Ester fece un piccolo sorriso divertito
"Quanto sei noioso Loyd! Preferisci andare in camera mia? Non ti facevo così diretto!"
Loyd la guardò per poi scoppiare a ridere
"Camera tua? No grazie! Comunque sarebbe opportuno iniziare a fare qualcosa per questa ricerca, non credi?"
Ester lo guardò di traverso. Fu piuttosto infastidita dal commento di Loyd.
Era era quella sempre desiderata e in un certo senso, aveva iniziato a sentirsi rifiutata da lui e questo la infastidiva non poco
Ester: "Beviamoci qualcosa prima di incominciare.."
Si recò nell'angolo bar e iniziò a trafficare con bicchieri e bottiglie. Loyd sospirò
Loyd: "Non mi sembra una gran idea bere alcolici prima di fare i compiti sai.."
Ester lo guardò piuttosto scocciata mentre continuava a preparare i drink mettendo ghiaccio e limone fresco arrivando poi dal ragazzo
Ester: "Invece apre la mente e lo spirito!" Porse il bicchiere in mano con fare prepotente per poi bere il suo drink tutto di un fiato
"Allora.. Colin e Alissa in questo momento saranno insieme a fare la loro ricerca, in camera di Colin.."
Loyd stava bevendo il drink che Ester gli aveva fatto e stava per protestare per quanto lo avesse fatto carico di alcol ma sentendo quel commento appoggiò il bicchiere sul tavolino con fare nervoso
Loyd: "In camera di Colin?" Domandò guardando verso di lei.
Ester fece una piccola smorfia quasi impercettibile. Era divertita dal fatto che a Loyd bastasse così poco per perdere le staffe che era quasi dell'idea di cambiare la sua strategia. Ma poi ripenso' alla sera del ballo e a cosa aveva fatto succedere a Colin e così ritornò sulla sua idea iniziale, che riguardava solo lei e non avrebbe messo Colin in difficoltà
Ester: "Insomma, perché dobbiamo parlare di loro! Colin comunque è un ragazzo d'onore, non farebbe mai nulla di sconveniente! Quindi datti una calmata! Davvero non capisco come Alissa possa sopportare uno come te!"
Lo guardò dritto negli occhi con fare arrogante e sicuro. Quello sguardo aveva sempre suscitato nei ragazzi un certo interesse ed era certa che anche Loyd non ne sarebbe stato immune, ma con sua grande sorpresa, il ragazzo ne sembrò totalmente disinteressato
Loyd: "Be, allora? Cosa stai aspettando? Un invito scritto forse?
Io ho trovato del materiale ieri sera"
Aprì il suo pc portatile aprendo poi la schermata dei file che aveva salvato la sera prima.
Ester era ancora in piedi davanti a lui sconcertata ma non appena vide il ragazzo aprire il pc prese l'occasione per andarsi a sedere accanto a lui, molto vicino a lui, così vicino che Loyd riusciva a sentire i riccioli della ragazza muoversi sopra la sua spalla.
Non si girò subito ma continuò a parlare
Loyd: "Queste sono alcune legende che ho trovato. Potremmo aprire la ricerca con una di queste per poi andarla a sviluppare in maniera più realistica..."
Ester per un attimo restò colpita dall'idea di Loyd. Era senza dubbio un modo interessante per presentare un pianeta, tra l'altro notò che il ragazzo era pieno di materiale e appunti e questo significava che lui ci teneva veramente a fare un buon lavoro.
A lei invece non fregava proprio nulla.
L'unica idea che aveva in testa era quella di rovinare il suo rapporto con Alissa.
Per un attimo Ester si sentì una brutta persona, ma durò poco. Un attimo appunto.
Era determinata a portare a termine il suo piano e lo avrebbe fatto anche a scapito del loro rendimento scolastico
Ester: "Leggende? Me ne racconteresti una? Sono curiosa.."
Si strinse più vicino a lui, stringendolo per il braccio con la mano per poi sciogliere la stretta in una carezza lenta,sfiorando la pelle con i polpastrelli.
Loyd iniziò a sentirsi a disagio. Stava per alzarsi ma quando voltò il volto verso di lei notò che il suo viso era praticamente a pochissimi centimetri di distanza dal suo.
Ester cercò di guardarlo con fare malizioso.
Loyd si rigirò subito dall'altra parte capendo l'intento della ragazza
Loyd: "Penso che l'alcol non ti abbia fatto bene Ester.. dovremo rimandare questa ricerca a domani, magari in biblioteca.."
Ester gli prese il mento con l'indice e il pollice per girare il viso del ragazzo di nuovo verso il suo.
Loyd in quel momento si sentì frastornato, un po' per quel drink carico di alcol e un po' dalle forme che fuoriuscivano dall'abito blu di Ester, tanto che non riuscì a sottrarre dal bacio che la ragazza gli diede subito dopo.
Loyd la spinse via alzandosi di scatto
Loyd: "Ma che ti prende!! Sei impazzita??"
Ester lo guardò divertita
Ester: "Non dirmi che non ti è piaciuto? I miei baci sono difficili da dimenticare.."
Loyd la guardò completamente spiazzato da quel suo comportamento così arrogante
Loyd: "Gli unici baci che non riesco a dimenticare sono quelli di Alissa!"
Iniziò a prendere le sue cose con fare frenetico e a buttarle dentro lo zaino.
Ester, adirata per quella affermazione fatta da Loyd andò verso di lui
Ester: "Sarà divertente spiegare ad Alissa perché mi hai baciata.."
Loyd la guardò di traverso
"SEI TU CHE HAI BACIATO ME!NON IL CONTRARIO, E NON È STATO RICAMBIATO ESTER! NON MI PIACI NON MI SEI MAI PIACIUTA! SEI SOLO UNA RAGAZZINA VIZIATA E PREPOTENTE CHE SI ATTEGGIA A DIVA MA IN REALTÀ NON SOPPORTA NESSUNO!"
Ester a quelle parole tirò uno schiaffo così forte al ragazzo che il rumore del colpo risuonò per tutta la stanza.
In quel momento entro' Clarence con diversi sacchetti di abiti
Clarence: "Ester sono a casa! Mamma e papà non ci sono? Ho una fame! Ma nessuno ha preparato da mangiare? Se sapevo mi sarei fermato al sushi con gli altri.."
Il suo sguardo cambio' quando vide Ester davanti a Loyd , lei con l'aria furiosa e lui che si teneva la guancia con la mano
Clarence: "Ester! Ma cosa sta succedendo qui?" Domandò preoccupato sapendo bene che la sorella aveva combinato sicuramente qualcosa.
Ester diede le spalle a Loyd andando verso il fratello
Ester: "Il bel playboy mi ha baciata senza permesso! Povera Alissa! Se lo venisse a sapere.."
Loyd scatto' guardando Clarence
"TU! TU HAI BACIATO ME! E FURIOSA PER QUELLO CHE HO DETTO CHE PENSO SU DI TE MI HAI ANCHE COLPITO!"
Clarence guardò la sorella. Era stanco delle sue scenwggiate e di come voleva mettere nei guai le persone
Clarence: "Ester, Loyd dice la verità?"
Ester scoppiò a ridere
"Certo che no! Possibile che non vuoi credere a tua sorella? Sono sconvolta, davvero!"
La ragazza cercava di usare il solito atteggiamento che usava lei per far sentire in colpa il fratello o i suoi genitori per averla vinta sempre lei.
Ma questa volta Clarence era molto risoluto
Clarence: "Perché ti saresti messa un abito da sera per fare una ricerca di scuola? Uno dei più scollati.."
Ester lo guardò alzando un sopracciglio
"Be', ora mi dovrei vestire come pensi tu? Davvero Clarence arriveresti a tanto?"
Clarence non le rispose.
Andò da Loyd, il suo labbro inferiore si stava gonfiando
Clarence: "Mi spiace Loyd. Mia sorella tende ad essere manesca quando non ottiene quello che vuole.."
Andò a prendere del ghiaccio nell'angolo bar, lo avvolse in un tovagliolo e lo porse al ragazzo
Clarence: "Tieni Loyd. Forse sarebbe meglio che la ricerca te la facessi da solo e spiegare al professore che tu insieme siete incompatibili.."
Loyd guardò il ragazzo. Erano gemelli ma, oltre all' aspetto, non avevano nulla in comune, tanto meno il carattere
Loyd: "Grazie Clarence.. spero solo che.."
Non terminò la frase. Era certo che Ester avrebbe il giorno dopo detto a tutta la scuola quello che voleva far credere al fratello, che era stato lui a baciare lei finendo per farlo litigare con Alissa.
Se ne andò, guardando Ester con fare minaccioso. La ragazza lo salutò agitando le dita della mano sinistra, un saluto di scherno, fatto con un sorriso che sembrava quasi un ghigno malefico.
Clarence lo accompagnò fuori fino alla sua macchina
Clarence: "Se dovesse dire qualche cavolata ad Alissa interverrò. Non mi piace che mia sorella giochi con i sentimenti delle persone.."
Loyd lo guardò, voleva ringraziarlo ma ero troppo in ansia.
Si limitò ad annuire per poi entrare in auto, accese il motore e cercò di lasciarsi alle spalle quella serata così assurda che gli avrebbe portato sicuramente altri guai.
Continua
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