CAPITOLO 29 ESTER (parte prima)
Mercoledì 21 febbraio
-8 giorni all'Apocalisse zombie
"E così ve lo siete ritrovati davanti a casa di Alissa? A quell'ora? È ASSURDO!"
Ester guardò Colin completamente allibita dal racconto dell'amico che gli fece solamente dopo tante domande che lei gli aveva fatto e il ragazzo, esausto e scocciato, si fece sfuggire per l'esasperazione
Colin: "Senti... lasciamo stare....
La ricerca comunque è a buon punto ci vedremo oggi e domani ma molto prima così evitiamo altre situazioni del genere."
Colin consumò il suo pranzo in fretta. Non aveva voglia di rispondere ad ulteriori domande dell'amica ma Ester sembrava non volerla smettere
Ester: "Be', Loyd è sicuramente paranoico! Povera Alissa! Ma come è possibile che a lei non dia fastidio il suo comportamento? Quindi l'hai riaccompagnata a casa? Hai fatto bene! Le strade dopo le 23 sono poco sicure!
E dimmi... lei è stata bene a fare la ricerca con te? Davvero avete cenato con i tuoi? Certo che stai correndo un po' troppo! Non credi?"
Colin si alzò dal tavolo della mensa mentre Ester continuava a seguirlo e a parlare. Clarence non commentava, sapeva che sua sorella poteva essere petulante oltre ogni limite.
Guardava Colin scuotendo la testa
Colin: "Be, li conosci i miei Ester! Vogliono sapere chi frequento fuori dalla mia cameretta, la confort zone la chiamano loro.. in effetti non faccio molto.. comunque è stata una cena imbarazzante. Mia madre si era messa a parlare di Loyd come di un delinquente senza sapere che Alissa fosse la sua ragazza.. non è stato il massimo.."
Ester scoppiò a ridere
Ester: "E non è forse vero? Loyd non è certo un santo e non credo che nessun genitore vorrebbe averlo come amico dei propri figli... comunque sono allibita dalla tua decisione di non denunciarlo per quello che ti ha fatto! Non capirò mai la tua scelta!"
Colin alzò le spalle poi la guardò
Colin: "Tu piuttosto, parli parli ma ti stai organizzando per la ricerca? "
Ester sbuffò, non le andava assolutamente di lavorare ad una ricerca, la cosa la entusiasmava solamente perché avrebbe potuto attuare il suo piano che aveva ben orchestrato
Ester: " Si si, che seccatura! Non ho piacere di lavorare con lui a questa fottuta ricerca! Comunque questa sera alle 19 inizieremo..."
Colin alzò un sopracciglio
Colin: "Alle 19? Ma non è un po' tardi per iniziare una ricerca?"
Ester alzò le spalle
Ester: "Ho da fare prima..."
Colin non presto' molta attenzione alla sua risposta e saluto' lei e il fratello per correre in aula
Clarence: "Non dirmi che vuoi combinare qualcosa! Quella espressione la conosco fin troppo bene..."
Clarence conosceva fin troppo la sorella e sapeva che non c'era nulla di buono.
Ester ridacchiò mordendosi il labbro inferiore per poi salutare il fratello e correre via senza finire le ore di lezioni rimanenti. Doveva prepararsi...
Pomeriggio
Casa di Ester e Clarence
Ester era davanti allo specchio del bagno, si stava truccando con grande cura dopo essersi fatta un bagno caldo.
I suoi grandi occhi verde smeraldo si riflettevano nello specchio creando un susseguirsi di riflessi infiniti.
Si mise il mascara e un velo di ombretto color oro che faceva risaltare il colore della sua carnagione.
Aveva ben chiaro in mente quello che voleva far accadere.
Si era messa poi un abitino blu piuttosto sexy e si era messa un paio di scarpe con il tacco alto.
Più che per una ricerca, Ester si era agghindata come se dovesse uscire per una serata mondana.
Lei era sempre stata sicura di sé, si è sempre sentita quella al centro del mondo, una situazione che si era sviluppata in casa con i genitori e si era poi diramata anche all'esterno delle mura familiari.
Alla cocca di papà non si negava mai nulla. Clarence ne era purtroppo consapevole e non c'era mai partita contro sua sorella.
Fin da piccoli lei le aveva vinte tutte.
Non si sa in realtà come mai si era creata questa situazione, ma più i due crescevano e più la situazione era netta ed evidente.
Ester così crebbe sicura di sé e molto capricciosa, la tipica ape regina.
Eppure c'era una cosa che non aveva fatto da ape regina, crearsi un gruppetto di api operaie..
Il suo egocentrismo era così forte, che non aveva voglia di avere intorno altre ragazze, in effetti, non si era mai vista a scuola parlare con qualche ragazza o fare gruppetto come si ci poteva aspettare da una persona come lei.
Aveva per lo più amicizie superficiali, senza troppo impegno da ambo le parti, amiche del momento ma senza entrare in troppe confidenze, il tempo di una storia su Istagram o di un Tik Tok giusto per dire "c'ero anche io".
Queste erano le amicizie che prediligeva Ester.
Eppure Ester aveva grandi legami.
Nonostante sembrasse avere in superficie un rapporto di supremazia verso suo fratello, in realtà ne era profondamente legata. Erano gemelli, quindi il loro legame era molto forte.
Guai a chi lo teattava male o se ne prendeva gioco.... Lei avrebbe agito subito e avrebbe riportato la situazione alla normalità.
Ester era piuttosto temuta da chi la conosceva perché si sapeva come era fatta e come agiva.
Così era con Colin.
Il rapporto con Colin era di profonda amicizia.
Conoscendosi fin dalle elementari, essendo diventato il migliore amico di suo fratello, di conseguenza lo era diventato anche di lei.
Così si era messa in testa che Colin, da quando aveva saputo della sua passione per Alissa, doveva assolutamente mettercisi lui e Loyd doveva essere eliminato nella vita di Alissa.
Ester è cattiva? Dipende dai punti di vista.
Lei agisce secondo ciò che crede sia giusto secondo la sua idea di giustizia.
Così, aveva preso quella situazione della ricerca insieme a Loyd come un' opportunità per farlo litigare con Alissa.
Forse Alissa ci sarebbe rimasta male, ma poco importava perché tanto avrebbe avuto Colin a consolarla... Ma queste erano tutte idee di Ester...
Il buon senso dice che mai bisognerebbe inteomettersi tra una coppia, e poi stiamo parlando Della Coppia!
Loyd si stava avviando con la sua auto verso casa di Ester.
Non era particolarmente felice perché la considerava una porta guai.
Sapeva di diverse litigate che aveva avuto con alcune ragazze per i motivi più disparati.
Non sapeva assolutamente che la sera del ballo aveva convinto lei Colin ad andare, creando poi tutta quella situazione che si era creata. Se lo avesse saputo però o anche solo immaginato, Loyd probabilmente avrebbe preferito prendere un brutto voto che buttarsi in una situazione che si sarebbe prospettata difficile per lui.
Parcheggio' accanto alla casa di Ester.
Un villone di una certa dimensione.
Loyd non era particolarmente intimorito perché casa sua era molto più grande.
I genitori di Ester e Clarence erano impegnati in attività bancarie o qualcosa del genere.
Possedevano anche due delle agenzie immobiliari più grandi della città, quindi il lussu era comprensibile.
Arrivato davanti alla porta di casa, prese un respiro profondo, sperava di concludere in fretta quella ricerca e di correre da Alissa o almeno chiamarla dalla tranquillità della sua camera.
Suonò il campanello.
Davanti a sé, si trovò una ragazza che sembrava vestita per una serata importante e non per fare una ricerca di astronomia
Loyd: "Ester! Stavi uscendo?" Domandò piuttosto perplesso sperando che in realtà fosse proprio così.
Ester sorrise guardandolo
Ester: "No, ti stavo aspettando, entra pure..."
Il suo tono era morbido e caldo, voleva darsi un certo tono da ragazza sensuale, il suo piano, chiaro fin da subito, era quello di far cacare Loyd tra le sue braccia solo per farlo litigare con Alissa e quella sera lo avrebbe fatto accadere ad ogni costo
Continua
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