CAPITOLO 27 SENSAZIONI


Martedì 20 febbraio, sera

-9 giorni all'Apocalisse zombie

Alissa e Colin stavano facendo numerose ricerche sul pianeta che gli era stato assegnato e il tempo trascorse velocemente, tanto che arrivò già ora di cena.

La madre di Colin aveva apparecchiato la tavola in soggiorno portando già le cose che aveva cucinato.
Mandò il marito, il padre di Colin, a chiamare i due ragazzi.

Colin era intento ad ascoltare Alissa che gli stavo spiegando come secondo lei la ricerca potesse essere esposta ma soprattutto da quale materiale si poteva iniziare a prendere giù le informazioni raccolte.
Colin era ben poco interessato alla ricerca in realtà.
Guardava Alissa ma non ascoltava le sue parole.
Era incantato dalla sua bellezza, dal suo viso e dai suoi capelli.
In quel momento, in quella stanza, c'erano solo lei e lui.
Come in una meravigliosa bolla,loro ne erano al centro.
Loyd non era nei paraggi e finalmente si swntiva libero di poter stare accanto ad Alissa.
Il padre raggiunse lo studio dove i due ragazzi stavano preparando la loro ricerca e bussò nonostante la porta era solamente appoggiata

"Colin, la cena è pronta!"

Colin si distolse dalle sue fantasie romantiche per rispondere al padre

"Arriviamo subito!" Si girò poi verso Alissa

"Ho una fame!" Allissa sorrise

Alissa: "In effetti anche io a dire la verità!"

I due si recarono verso la sala da pranzo.
Alissa prese posto a tavola solo dopo che i genitori di Colin si erano accomodati. Si sentiva piuttosto in sugezione perché lei era così

Madre di Colin: " Alissa, cara, accomodati pure, io devo ancora alzarmi perché il secondo è in forno e dovrò andare a controllarlo.."

Alissa sorrise, sedendosi accanto a Colin.
Dopo un iniziale silenzio, il padre di Colin iniziò per primo una conversazione

"Così siete nella stessa classe o frequentate solo qualche corso in comune?"

Colin guardò il padre un po' perplesso

Colin: "Papà non abbiamo corsi diversi, questo accadrà al college in realtà..." Alissa rispose comunque anche se Colin aveva puntualizzato la cosa

Alissa: "Siamo nella stessa classe, e frequentiamo il laboratorio di giornalismo per il giornale scolastico.."

La madre di Colin si fece scappare un esclamazione compiaciuta

"Ah gia! Colin mi aveva parlato che un vostro compagno lo aveva coinvolto in questo progetto! Mi ha fatto piacere perché lui è sempre così riservato.. trovo che un lavoro di squadra come lavorare in un giornale scolastico sia utile per stringere rapporti di amicizia, come anche le ricerche condivise alla quale stato lavorando insieme.."

Le conversazioni si alternavano tra i genitori di Colin e i due ragazzi tra un pasto e l'altro ma Colin di certo, così come Alissa, non si sarebbe immaginato che il discorso si sarebbe spostato su Loyd e non in maniera positiva

Madre di Colin: "Sono rimasta sconvolta che non abbiano espulso quel delinquente!" Alissa si bloccò restando con il bicchiere in mano che si stava portando alle labbra

Madre di Colin: "Un disadattato del genere non è sicuramente meritevole di prendere il diploma, non capisco perché Colin lo abbia voluto salvare!
Non c'è stato modo di convincerlo a denunciarlo, mio figlio è troppo buono alle volte! Mi stupisce che quel ragazzo abbia una ragazza, mi hanno detto che la lite è stata scatenata per la gelosia di lui nei confronti di Colin..
Non invidio la famiglia di quella povera ragazza. Un violento resterà sempre un violento, potrebbe prima o poi colpire anche lei..."

Alissa restò in silenzio. Le parole della madre di Colin nei confronti di Loyd erano davvero dure e di certo non si era creato una buona fama.

Colin guardò Alissa, si capiva che era profondamente a disagio per le parole dette dalla madre e anche se le ultime parole lo avevano allarmato, perché temeva che Loyd potesse scattare veramente prima o poi anche con Alissa, cercò di cambiare argomento

Colin: "Sapete, Alissa molto probabilmente entrerà a Yale..."

La notizia fece cambiare immediatamente toni a tavola e l'argomento Loyd venne accantonato

Padre di Colin: "Ma è fantastico Alissa!
I tuoi genitori saranno molto fieri di te!"
Alissa fece un piccolo sorriso portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Quel gesto lo faceva solo quando si sentiva a disagio e in quel momento lo era.

La cena finalmente terminò.
Alissa ringrazio' i genitori di Colin per il pasto offerto guardando poi il ragazzo

Alissa: "Colin sono solo le 21, ho detto a mia madre che sarei rimasta il più possibile per cercare di arrivare ad un buon punto con la ricerca.. a te va di continuare un altro po'?"
Colin la guardò entusiasta della cosa.
Temeva che la ragazza potesse essersi offesa per tutto ciò che era stato detto di Loyd ma sembrò passarci sopra

Colin: "Certo se te la senti tu direi che è ok!"
I due tornarono allo studio e continuarono con la loro ricerca.

Alissa però non si accorse che il suo telefono si era spento perché scarico e così non le arrivarono né le chiamate, né i messaggi che Loyd, in ansia pensandola insieme a Colin, le mando' sperando in una risposta che non arrivò mai.

Il tempo che trascorsero nelle successive ore però venne per lo più impuegato a parlare di tante cose.
Alissa parlò a Colin del suo trasferimento avvenuto con la madre solo circa un anno e mezzo prima, di come era stata dura per lei riprendere il ritmo scolastico in una nuova scuola e di come non fu così facile stringere amicizie. Gli parlò poi della gioia avuta quando Drew le chiese di partecipare e giornale e di come veda ciò come una dimostrazione di fiducia nei suoi confronti perché sa quanto Drew dedichi corpo e anima al giornale e che sicuramente ha voluto con lui solo persone che reputava all'altezza e della quale ha profondo rispetto.
Colin restò a soffermarsi su quella riflessione di Alissa. A lui non interessava il giornale e il suo andamento, eppure Drew lo aveva voluto nel suo team e la cosa lo aveva fatto riflettere.

Il tempo passato insieme ad Alissa in quella stanza fu così piacevole che il tempo scorse di nuovo velocemente e la cosa era reciproca visto che Alissa non si era mai neanche per un momento fermata per prendere il telefono per controllare che ore si erano fatte.
Fu una sveglia messa da Colin che la fece tornare alla realtà

Alissa: "Una sveglia?" Domandò guardando il telefono di Colin notando però l'ora

"Si sono fatte l' una e trenta??? Ma come mai mia madre ancora non mi ha cercata?" Prese il telefono e si rese conto solo in quel momento che era spento

"Oh no! Sarà preoccupata da morire!"

Si alzò di scatto dalla sedia e iniziò a raccogliere tutte le sue cose dal tavolo.

Colin cercò di darle una mano, anche lui era sorpreso di vedere quanto non si ci rendesse conto del tempo che passa quando si sta bene con una persona e con Alissa ci stava davvero bene

Colin: "Ti riaccompagno in bici, è tardi e non voglio che tu vada da sola, le strade ad un certo orario non sono sicure..."
Alissa lo guardò un po' ansiosa

"Sei sicuro? Non voglio scomodarti..."

Colin insistette

Colin: " Sei stata mia ospite, è giusto che ti riaccompagni a casa!"

Alissa sorrise al ragazzo. Era molto premuroso e trovava che in certe cose assomigliasse a Loyd. Stava bene con lui.

Presero le bici e iniziarono a pedalare.
La strada era deserta e c'era solo silenzio intorno a loro

Colin: "Ti immagini un apocalisse zombie in una situazione del genere?"

Alissa lo guardò di traverso

Alissa: "Non dirlo nemmeno per scherzo Colin! E non mettermi paura perché effettivamente questa atmosfera mi inquieta molto..."
Colin la guardò. Avrebbe voluto dirle che ci sarebbe stato lui a proteggerla dagli zombie nel caso, ma non se la sentì di dirlo perché era una cosa troppo privata che lo avrebbe messo allo scoperto. Si limitò a ridere comtinuando a pedalare intrecciandosi con la sua bici, giocando a chi andasse più veloce, c'erano solo le loro risate lungo quella via.

Ma l'entusiasmo di Colin si smorzò non appena da lontano vide Loyd appoggiato al muretto della casa di Alissa.

Anche Alissa smise di ridere, restando sorpresa dalla presenza del ragazzo a quell'ora davanti a casa sua.

Lo raggiunse per prima

Alissa: "Loyd! Che succede? Come mai sei qui?" Domandò preoccupata credendo che qualcosa avesse così tanto sconvolto il ragazzo da correre a casa sua.
Loyd sembrava nervoso.
Fissava Colin con fare stizzito

Loyd: "Il tuo telefono era spento..."

Alissa lo guardò spiazzata per quella risposta

Allissa: "Non mi sono accorta che fosse scarico... Comunque sto bene, Colin si è assicurato che arrivassi a casa mia e mi ha accompagnata.."
Rispose a Loyd non pensando che il ragazzo stesse per fare una scenata di gelosia.
Colin aveva capito che la situazione stava prendendo una brutta piega e decise di scendere dalla sua bici per togliere Alissa da quella situazione

Colin: "Loyd il tempo è volato. La ricerca ci sta facendo impazzire e richiede molto più tempo di quello che si può immaginare..."

Colin sapeva che Loyd voleva litigare probabilmente, ma non si pose in maniera per accendere quella scintilla che avrebbe fatto scoppiare un nuovo casino.
Loyd lo guardò un po' contrariato.
Temeva che il suo amore nei riguardi di Alissa e aveva pura che si fosse dichiarato.. ma capì che Colin non aveva alcuna intenzione di portargliela via, almeno era l'impressione che stava dando

Loyd: " Sei stato gentile... A riaccompagnarla a casa. Bravo Romeo!" Gli diede una pacca amichevole sulla spalla. Colin restò confuso da quel atteggiamento.
Loyd era un mistero per molti.
Fu infastidito però dal suo modo di fare.
Alissa era senza parole perché temeva che tra i due si potesse ricreare la situazione della sera del ballo. Guardò Loyd, gli sorrise

Alissa: "Si è fatto veramente tardi... Io andrei a letto.. ci vediamo domani a scuola ragazzi grazie... Per esservi preoccupati per me.." disse stringendosi le spalle in evidente imbarazzo per la situazione. Mai avrebbe pensato di doversi ritrovare al centro di una disputa tra due ragazzi.

Loyd la guardò. Colin in quel momento, dal modo in cui la stava guardando, capì che il ragazzo ne era profondamente innamorato e la cosa lo rese triste in quel momento

Colin: "Allora buona notte anche voi.."

Risalì sulla sua bicicletta sfrecciando via da lì.
La bolla in cui era con Alissa poco prima si era scoppiata, facendolo cadere nella realtà al suo esterno.
Loyd e Alissa...

Intanto Loyd si mise davanti alla porta, non voleva far entrare Alissa

Loyd: "Niente bacio della buona notte?" Gli sussurrò guardandole le labbra.
Alissa sorrise

Alissa: "Se proprio devo..." Commento' con tono scherzoso per poi baciarlo.
Provava un sentimento molto forte per lui, ne era ormai innamorata e non riusciva a resistergli.

Si salutarono per darsi appuntamento il mattino seguente a scuola.





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