CAPITOLO 24 DECISIONI
"Non potete capire quanta gioia si possa provare nel rivedere un proprio caro in una situazione del genere..
Jenny l'aveva provata. Era andata a casa sua con la speranza di ritrovare sua madre viva. Un viaggio decisamente pericoloso da affrontare per lei e i bambini, ma non si può giudicare!
Mi ricordo la sua espressione quando si era avvicinata al divano
"MAMMA!" esclamò per poi piangere di gioia.
La madre di Jenny era nascosta dietro al divano. Si ci era praticamente buttata non appena aveva sentito i rumori che abbiamo fatto entrando si era allarmata, ma vedendo la figlia scoppiò anche lei a piangere andando subito ad abbracciarla
"Jenny! O santo cielo sei viva! Ogni giorno speravo e pregavo perché tu stessi bene..."
Quell'abbraccio fu una delle cose più vere che io abbia mai visto, dopo quello di Loyd con Alissa, ma quello fu per un'altra circostanza..
La madre di Jenny era una donna piccola di statura, con i capelli castani e piuttosto magra. Jenny era decisamente più alta
Jenny: "Mamma che bello vedere che stai bene! Ma come hai fatto a sopravvivere qui da sola? Perché non sei andata al distretto militare?"
La donna mi guardò salutandomi
"E tu chi sei ragazzo?" Mi domando' incuriosita per poi rivolgersi alla figlia
"È il tuo ragazzo?" Jenny sembrò piuttosto in imbarazzo per quella domanda. Fece una piccola risata per poi rispondere
"No. Lui è Colin. Ci ha aiutato con lo scuolabus quando la ruota si era bucata.." la madre la guardò perplessa
"Scuolabus?" Ripeté guardando la figlia.
Jenny le raccontò tutto. Che durante quella mattina stava portando i bambini ad una uscita didattica in una fattoria ma che poi le cose sono andate come sono andate e che ora sta viaggiando con questi bambini e l'autista dello scuolabus
"Dio mio Jenny! 12 bambini? Non puoi assumerti una responsabilità così.. e quando finirà la benzina o le scorte che avete cosa pensi che farete?
Devi portarli subito al distretto militare. Loro hanno i mezzi per poter affrontare questa situazione.
Io non me la sono sentita di andare senza di te. Quei maledetti telefoni si sono tutti spenti diventando completamente inutili! Ti ho aspettata Jenny, ero convinta che saresti tornata a casa!"
Jenny abbracciò nuovamente la madre ma poi dovettero prendere un importante decisione
Jenny: "Mamma non possiamo rimanere qui. Tu non puoi restare qui da sola... "
La donna guardò la sua casa. Immaginavo cosa stesse pensando.
Abbandonare la propria casa con la consapevolezza di non tornarci più è devastante.
Ci fu un attimo di silenzio ma la conversazione venne interrotta da uno sparo.
Jenny si mise ad urlare
"I BAMBINI!"
Corremmo fuori dalla porta.
Ted stava sparando ad un gruppo di zombie che si era trascinato intorno allo scuolabus.
Mentre ero girato Jenny urlo' nuovamente ma questa volta perché uno zombie la stava per aggredire.
Fu in quel preciso istante che usai la pistola centrando in pieno la fronte di quel essere che cadde a terra privo dell'ultima parvenza di vita che aveva.
Jenny restò ferma sul posto, pallida come un lenzuolo sbiadito dai troppi lavaggi.
Ted aveva fatto fuori tutto il gruppo di zombie, ma i bambini stavano piangendo per lo spavento preso.
Dalla porta della casa di Jenny uscì la madre.
Si era raccolta qualche vestito e portato qualche effetto personale.
Si ci avvicinò
"È ora di recarci al distretto militare.."
Commentò guardando la scia di sangue che usciva dai cadaveri di zombie.
Jenny annuì.
Una volta saliti sullo scuolabus furono fatte le dovute presentazioni
Ted: "è bello poter avere un'altro aiuto per darsi il cambio alla guida.." commentò guardando la donna che semplicemente sorrise.
Jenny cercò di tranquillizzare i bambini insieme a sua madre che restò colpita da quanto fossero effettivamente piccoli.
Lo scuolabus riprese il suo viaggio, questa volta però aveva una meta.
Io restai in silenzio per i primi minuti.
C'era sempre la voce rassicurante di Drew che accompagnava il viaggio tra musica e ricordi. Parlò di una ragazza e un ragazzo dal carattere difficile, e poi di un buon amico, Colin.. alzai lo sguardo verso la radio. Drew stava sicuramente sperando che attraverso la radio qualcuno gli rispondesse, qualcuno di noi.
Guardai Jenny e gli comunicai che avevo deciso di non seguirli al distretto militare perché volevo trovare i miei amici.
Ricordo la sua espressione. Un mix di delusione e tristezza
"Capisco bene Colin cosa provi.. di pure a Ted dove vuoi che ti lasci. Però.. promettimi che starai attento!"
Non ero molto tranquillo.
Seguire loro sarebbe stata la via più facile, ma non potevo andare a rinchiudermi senza cercare prima qualcuno do loro.
Il mio desiderio più grande era quello di ritrovare Alissa o sapere almeno che fosse al sicuro e poi desideravo rivedere Drew..
Salutai i bambini, Ted, la madre di Jenny e poi Jenny e alla fine mi feci lasciare vicino ad una do quelle radio che mi diceva Ted. Non sapevo se fosse quella giusta ma volevo provarci.
Mentre stavo andando per la mia strada lo scuolabus si fermò.
Jenny era scesa perché non voleva avere un rimpianto.
Venne incontro correndo e senza dire niente mi baciò.
Restai assolutamente sopraffatto da quel gesto, piacevolmente sopraffatto
" Ci rivedremo Colin!" Mi disse poi ritornando di corsa sullo scuolabus.
Lo guardai allontanarsi. Non l'ho più vista da quel giorno.
Spero che ora sia al sicuro al distretto militare, lei e i bimbi.
Si, una ragazza mi aveva baciato e non era Alissa e per un po' non pensai a lei ma a Jenny, lei provava qualcosa per me, aveva voluto dirmelo con quel bacio.
Era stata una decisione difficile abbandonare lo scuolabus dei bambini, ma sentivo che dovevo farlo.
Mi ritrovai così nuovamente solo, a combattere per la sopravvivenza con un futuro incerto e la consapevolezza che forse, quello che cercavo, poteva non esserci..
intanto mi risuonavano nella mente le note dell' ultima canzone che avevo ascoltato prima di scendere messa da Drew, Starlight dei Muse...
Dal diario di Colin Ston
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