CAPITOLO 11 IL BALLO DI SAN VALENTINO (parte seconda)


14 febbraio

Sera del ballo

L'ingresso della scuola era gremito di studenti vestiti di tutto punto per l'evento più sentito dell'anno.
San Valentino creava sempre molte aspettative e attese.
C'erano coppie, amici, e chi anche era andato da solo con la speranza che l'amore che c'era nell'aria potesse far scoccare qualche freccia a suo favore.

Cupido era un bel simpaticone, colpiva sempre a caso e inaspettatamente!

Loyd e Alissa arrivarono al parcheggio della scuola con l'auto di Loyd.

Il ragazzo dopo aver parcheggiato guardò l'ingresso della scuola. Era come mosso da onde vivaci di studenti desiderosi di divertirsi ballando e passando, chissà, una serata da sogno.
Guardò poi Alissa, che era illuminata dalla luce di un antico lampione posizionato proprio accanto alla loro macchina che la rendeva ancora più bella e risaltava la pelle chiara in contrasto con i suoi capelli color miele.
Loyd non aveva parlato per tutto il tragitto in guida. Si sentiva profondamente in soggezione e avere Alissa accanto lo rendeva ancora più teso.
Alissa dal canto suo si sentiva piuttosto in imbarazzo perché il silenzio in auto era più assordante della musica che il ragazzo aveva messo. Notava che molto spesso Loyd la guardava di sfuggita.

I due si guardarono

Alissa: " Siamo arrivati.... spero che passeremo una bella serata insieme...."

Loyd continuava a guardarla come smarrito

"Si.... sono sicuro che andrà così!"

Dopo quelle poche parole dette per spezzare l'imbarazzo Loyd scese dall'auto e andò ad aprire la portiera ad Alissa per poi porgerle il braccio

Loyd: "Avrei piacere ad arrivare così davanti alla scuola se va bene anche a te...."

Alissa se sentiva sempre più lusingata dal comportamento educato e da film di Loyd

Alissa: "Certo, fa piacere anche a me..."

Prese il braccio di Loyd e lo strinse al suo recandosi all'ingresso della scuola.

Una volta saliti i gradini furono inglobati dai festoni che erano già presenti lungo tutto il corridoio.

Si recarono alla palestra e una volta lì vennero subito travolti da mille sguardi curiosi e sorpresi, impazienti di vedere quella strana coppia a quel evento esclusivo.
Loyd si sentiva parecchio a disagio. Non era certo abituato ad essere la star della serata, di solito era quello che portava guai, e forse qualcuno tra i presenti non aveva ancora smesso di pensarlo, aspettandosi che sicuramente avrebbe combinato qualcosa.

Alissa sembrava invece disinvolta. A lei non importava cosa potessero pensare gli altri.
Era già abbastanza confusa di suo ed essere lì con Loyd la faceva sentire inebriata quanto un po' diffidente ma anche con sé stessa.

I suoi sentimenti erano in tumulto come la musica che stava riempiendo in quel momento la palestra.

La palestra era addobbata come un gigantesco altare a tema amore. Grandi palloncini a forma di cuore, festoni a cuoricini rosa e rossi, petali di rose sul pavimento e rose rosse poste ovunque che emanavano quel profumo paradisiaco di giardino in primavera.

Dava l'idea di stare su un morbido petalo fresco.


Il palco era ancora vuoto.
La band si stava preparando per iniziare a suonare per le 21 in punto.

C'erano tanti dei loro amici.
Drew era andato subito a salutare Alissa e Loyd. Era in compagnia di una bellissima ragazza dai capelli castani che sembrava essere più grande di loro

Drew: "Alissa, Loyd! Siete proprio una bella coppia! Lo stanno dicendo tutti al tavolo delle vivande!"

Alissa si sentì arrossire alle parole di Drew, se lo aveva sentito era sicuramente così, a lui non sfuggiva nulla, non per niente era il responsabile del giornale scolastico

Drew: "Volevo presentarvi la mia fidanzata, Evelina Grenweu. Lei va a Yale ....È più grande di noi di due anni...." La ragazza si avvicinò ai due sorridendo

Evelina: "E' un piacere conoscervi! Drew mi parla sempre con molto entusiasmo di voi...."
Alissa si presentò e anche Loyd se pur con poco entusiasmo perché lui era così e non perché avesse qualcosa contro Drew o la sua ragazza

Alissa: "Adesso capisco perché non degni nessuna ragazza di uno sguardo qui a scuola! Complimenti Drew!"

Drew ed Evelina sorrisero guardandosi. Si capiva che c'era molto coinvolgimento tra di loro, anche perché le loro mani erano intrecciate da quando erano arrivati.
Loyd vide quel particolare e senza pensarci troppo prese la mano di Alissa tenendola stretta alla sua. Alissa lo guardò provando una sorta di piccolo brivido che le percorse la schiena ma senza pensarci su, ricambiò quella stretta di mano tendosi a quella di Loyd e in quel preciso momento lui le accarezzò il dorso con il pollice sorridendo come emozionato. Erano piccoli gesti che con la confusione generale nessuno aveva notato, nessuno tranne Drew, che sorrise dolcemente vedendo la scena. Era felice del fatto che forse un amore era sbocciato nel suo piccolo laboratorio di scrittura e coinvolgeva proprio il ragazzo che gli era stato affidato dal professore per farlo integrare. Loyd era a rischio espulsione per i vari casini che aveva combinato durante l'anno scolastico ma alcuni professori si erano esposti per lui convincendo il preside che si poteva recuperare e che un espulsione poteva solo causare ulteriori problemi al ragazzo e così iniziò per Loyd la sua 'riabilitazione' scolastica. Non si capiva la fonte del suo disagio anche perché era il figlio di due stimati avvocati della città ma c'erano cose della vita di Loyd che nessuno avrebbe mai potuto sapere.
Drew aveva un po' indagato sulla vita di Loyd, il suo animo da giornalista ficcanaso era troppo predominante nel suo essere per non farlo, ma quello che aveva saputo lo tenne solo per se'.
Era certo che Alissa poteva curare le sue ferite con la dolcezza e la spensieratezza che portava con sé.

I quattro poi si disperso perché Evelina voleva correre in pista a ballare, ma Loyd e Alissa si sentivano ancora non proprio a loro agio quindi optarono per fare un altro giro prima di buttarsi nelle danze.

Ester e Clarence erano arrivati insieme.
Ester aveva deciso di andare al ballo con un amico di vecchia data che non frequentava la sua scuola.
Clarence invece aveva ricevuto tantissimi inviti e non volendo scegliere decise di andare da solo, avrebbe ballato poi con qualcuno lì, se gli sarebbe andato
Una volta arrivati non poterono fare a meno di guardare Alissa e Loyd al tavolo delle vivande che si scambiavano di tanto in tanto qualche timido sguardo

Ester: "Che ti dicevo Clarence! È così palese che stanno insieme quei due! Guarda lui come la guarda. È come se volesse proteggerla da tutto.... e Alissa, i movimenti del suo corpo parlano per lei! Come gli sta accanto, come si tocca i capelli.... STANNO INSIEME! E probabilmente hanno anche già....."

Clarence la bloccò subito

"Blaaa! SMETTILA SUBITO! Non mi va che quel pensiero mi rovini la serata!"

Ester scoppiò a ridere

"MA CHE TI FREGA! AHAHAHA"

Clarence sospirò

"Mi spiace per Colin.... non è nemmeno venuto al ballo per evitare di vederli insieme...."

Ester scosse la testa

"Mica stavano insieme! E comunque poteva venire! ANZI! Adesso lo chiamo...
Sta a vedere come lo faccio correre qui!...."

Clarence guardò la sorella preoccupato

Clarence: "non penso sia una buona idea...."

Ester non lo ascoltò assolutamente e fece partire la chiamata al numero di Colin.

Colin se ne stava in camera sua a riordinare le sue cose.
Si era organizzato la sua serata anti San Valentino, pizza a domicilio e film Horror scelto su Netflix.

Quando gli suonò il telefonino non guardò nemmeno chi lo stesse guardando, rispose subito credendo fosse il fattorino della pizza

"Scendo! Sono 18.90 giusto?" Stava tirando fuori le banconote dal suo portafoglio quando una risata lo filmino'

"AHAHAHA! Ma che stai dicendo Colin? Non mi dire che hai ordinato la pizza? E pensi di mangiarla da solo lì?...."

Colin sembrò innervosirsi

"Cosa vuoi Ester? Perché non ti godi la festa lì e mi lasci in pace?"

Ester in quel momento guardò suo fratello con aria subdola e divertita

Ester: "Sai.... Alissa aveva chiesto a me e a Clarence se eri venuto con noi..... sperava fossi qui...." Il suo tono era un po' cantilenato ma convincente. Colin si bloccò con il portafoglio tra le mani. Aveva il telefonino appoggiato tra l'orecchio e la spalla
Colin: "NON DIRE STRONZATE!"

Ester rincaro' la dose, aveva capito di aver ottenuto l'attenzione di Colin
Ester: "TE LO GIURO SULLA MIA CAMICIA PREFERITA! Alissa mi sembrava molto delusa che tu non ci fossi... se fossi in te lascerei la pizza al fattorino e correrei qui... magari potrai avere il tuo ballo con lei.... non ti piacerebbe?"
Colin restò in silenzio, il suo riflesso allo specchio dell'armadio mostrava quello che stava facendo subito dopo quelle parole. Iniziò a cercare qualcosa lanciato nel letto, si diede una pettinata veloce e si guardò

Colin: "ora ti saluto Ester!" Chiuse la chiamata.
Ester fece un piccolo sorrisino soddisfatto

Ester: "Sta per arrivare...."

Clarence non capiva

"Scusa ma perché hai fatto questa cosa? È TERRIBILE!"

Ester sospirò per l'atteggiamento sprovveduto del fratello

Ester: "se c'è qualcosa che può fare per avere la sua Alissa è proprio a questo ballo... domani non ci sarà possibilità di tornare indietro...."

Clarence continuava a non capire. Era solo preoccupato che questa cosa potesse procurare solo guai. Due galli in un pollaio, li immaginava così in quel momento e nella sua mente non era affatto una bella situazione.

La festa proseguiva con la musica che era partita coinvolgendo tutti i presenti.
Alissa non appena iniziò una delle sue canzoni preferite si mise a ballare sul posto. Loyd la vide, sorrise

Loyd: "Vuoi che andiamo a ballare?"

Alissa lo guardò

"Se ti va..."

Loyd non se lo fece ripetere. Prese la mano di Alissa e si avviò con lei verso la pista ma non appena arrivarono la musica cambiò in una romantica e lenta. Tutte le coppie intorno a loro iniziarono a stringersi muovendosi sulla melodia di quella canzone.

Alissa e Loyd rimasero fermi guardandosi.
L'emozione stava salendo tra i due perché sarebbe stato inevitabile finire come gli altri.
Loyd si avvicinò a lei

"Vuoi ballare?"

Alissa si avvicinò di più

"Si...."

Si presero le mani e niziarono a ballare insieme.
I loro visi erano vicini, così vicini che si potevano quasi sfiorare.
Loyd con un po' di incertezza si fece coraggio e avvolse il suo braccio intorno alla vita di Alissa per portarla più vicino a lui.
In quel momento tutti non fecero cre posare gli occhi su di loro.
Era la coppia della serata, il Re e la Regina di cuori indiscussi. Le luci si alternavano al ritmo della musica, e i due sembravano danzare come in un carillon fatato.

Colin era in bicicletta diretto verso la scuola.

Si era vestito elegante e aveva preso una rosa da un fiorista che aveva trovato ancora aperto per darla ad Alissa.
Non aveva le idee molto chiare di come si sarebbe posto ma la sua proiezione mentale era ottimista.

Arrivò di gran carriera davanti alla scuola. Fece cadere la bici senza neanche guardarla e corse dentro diretto verso la palestra.

Alissa e Loyd stavano ballando ancora stretti insieme, si era creato un piccolo vuoto intorno a loro perché tutti erano rimasti colpiti dalla loro sintonia e volevano dare a loro il giusto spazio.

I due non si erano accorti di nulla.
Alissa però era curiosa di sapere cosa stesse passando nella testa di Loyd

Alissa: "Loyd.... come mai hai deciso di chiedermi di venire al ballo con te?...."

Loyd fu spiazzato da quella domanda. Se gli e lo avesse chiesto il giorno prima probabilmente la sua risposta sarebbe stata completamente diversa. Ma le cose erano cambiate. Nel suo cuore e nella sua mente in quel preciso istante, le cose erano cambiate e così non rispose con delle parole ma con un bacio.
Alissa si sentì come se avesse le vertigini ma in positivo.
Si lasciò baciare mentre tutti rimasero stupiti e coinvolti da quella situazione.



Tutti... tranne Colin....


Colin era arrivato esattamente in quel preciso istante.

Restò pietrificato. Alissa e Loyd avvolti in un bacio appassionato mentre c'era chi li fotografava o gli faceva un video.

Ester e Clarence restarono a guardare la scena impotenti.
Ester aveva capito di aver combinato un casino, ma le sue intenzioni non prevedevano quel bacio.

Colin se ne andò così come era arrivato.
Fece cadere la rosa a terra.
In quel momento Alissa alzò gli occhi, forse aveva avvertito la sua presenza, o chissà. Lo vide. Si staccò da Loyd che non capi' subito cosa stesse succedendo, realizzò che Alissa si era allontanata.
La vide tra la folla di studenti che ballavano dirigersi verso l'uscita della palestra e la seguì.

Colin stava scendendo ormai gli ultimi gradini quando la voce di Alissa lo fece bloccare

"Perché vai via?" Colin si girò verso di lei non capendo perché lo avesse seguito

Colin: "perché sei qui?" Poi vide Loyd dietro di lei che stava scendendo i gradini per andare verso di loro

Loyd: "Perché siamo qui?" Domandò guardandoli confuso e piuttosto indispettito.

Alissa guardò prima Loyd poi Colin.

Colin scosse la testa e continuò a scendere i gradini per andare a prendere la bici e andarsene, ma Loyd lo bloccò

Loyd: "hei Romeo.... potresti almeno salutare..." Colin lo guardò con rabbia

"TI HO DETTO DI SMETTERLA DI CHIAMARMI COSÌ! IDIOTA!"

Non si sa cosa fosse scattato in quel momento nella testa di Loyd. Forse la parola IDIOTA o forse il fatto che Colin avesse interrotto qualcosa di importante per lui, ma subito dopo quella frase, Loyd scattò come una molla verso Colin sferrandogli un pugno in pieno volto per poi saltargli sopra continuando a colpirlo.
Alissa iniziò ad urlare

"LOYD! SMETTILA! LOYD FERMARTI!"

Le grida di Alissa fecero accorrere diversi studenti fuori dalla scuola che iniziarono a fare il tifo chi per Loyd, chi per Colin, creando una sorta di tifo da arena che fece allertare i professori che erano di guardia e che corsero subito verso i due bloccamdoli fisicamente e facendoli staccare immediatamente.
I due si guardarono ancora rabbiosi, Loyd però sembrava più rabbioso di Colin.
I professori chiamarono le rispettive famiglie dei due ragazzi.
Loyd prima che arrivasse il padre a prenderlo cercò di avvicinarsi ad Alissa ma lei lo guardò come se fosse un mostro o un alieno, quello scatto di violenza l'aveva fatta spaventare. Fu totalmente inaspettato e l'aveva delusa, delusa tantissimo

Alissa: "Perché lo hai fatto?" Le domandò sconvolta. Lui la guardò capendo che quello che si era creato prima era svanito in un secondo

Loyd: " Non lo so, non volevo che restassi con lui...."

Lei lo guardò con un'espressione dura

Alissa: "HANNO RAGIONE A DIRE CHE SEI UN VIOLENTO!"
Loyd La guardò dritta negli occhi per poi allontanarsi ferito da quelle parole che sembravano pesare come macigni sulle sue spalle.
Intanto suo padre era arrivato. Salì sull'auto che sfrecciò via. Alissa rimase a guardare la strada deserta confusa e arrabbiata.

Colin era sdraiato a terra. Gli sanguinava il naso e non aveva le forze per rialzarsi. Loyd era stato piuttosto incisivo con i colpi che gli aveva sferrato ma la cosa che detestava di più era che non era riuscito a colpirlo nemmeno una volta. Era sicuramente abituato a fare a botte e si capiva.

Alissa andò verso di lui

Alissa: "stai bene? Mi spiace...."
Colin la guardò cercando di riprendersi

"Ti spiace? Ma tu non hai fatto niente!"
Alissa abbassò lo sguardo

Alissa: "Non sarei dovuta uscire.... "

Colin la guardò

"Perché lo hai fatto?"

Alissa sembrava cercarsi una risposta nella sua testa ma non ne aveva nessuna razionale o che avesse un minimo di senso

Alissa: "Non lo so..."
Colin si riappoggio' con la testa sull'asfalto sospirando mentre sua madre era arrivata correndo verso di lui

"O MIO DIO! CHI È QUEL TEPPISTA CHE HA RIDOTTO COSÌ MIO FIGLIO! E VOI IMSEGNATI DOVE ERAVATE??? FARÒ UN ESPOSTO AL CONSIGLIO COMUNALE!!! Vieni Colin, andiamo in ospedale! Non puoi restare così!" Colin allontanò la mano della madre che voleva aiutarlo a tirarsi su

Colin: "Ce la faccio da solo, non c'è bisogno di andare in ospedale! Voglio solo tornare a casa!"

Prese la sua bicicletta e sparì anche lui mentre gli studenti erano tornati tutti dentro, tranne Clarence ed Ester

Clarence: "Sei contenta adesso? Hai rovinato la serata a tutti!"
Ester restò a guardare la strada deserta, stava incominciando a piovere

Ester: "apocalisse dei sentimenti.... non volevo che andasse a finire così...."

La musica intanto era ripartita, più forte e pulsante, la festa proseguiva.

Il ballo di San Valentino aveva aperto nuove strade, nuove situazioni o chissà...

Continua

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