capitolo 13

Ritorna una di quelle strane visioni di cui ormai non ho più timore, anzi, mi incuriosiscono sempre di più: sono seduta su un divano e quando intravedo i capelli rossi della bambina del quadro sul camino, mi accorgo di trovarmi nella stessa casa in cui sono svenuta pochi secondi fa, ma non sono con la mia famiglia, ho almeno non quella che conosco. I due adulti che sono seduti vicino a me, sono gli stessi che sono rappresentati con la bambina nel quadro. Sto guardando il telegiornale insieme a loro e mi fanno capire di essere i miei genitori da come si comportano con me e da come mi assomigliano; è tutto così strano! All'udire il richiamo di mia mamma, apro gli occhi: sono coricata, la testa appoggiata sulle ginocchia di Nathan e tutto intorno a me c'è la mia famiglia. Sono molto preoccupati per me, ma faccio capire loro che sto benissimo. Una voce da dietro interrompe il bel momento: "Chi siete? Non muovetevi, non ho paura di usarla!". Un uomo sbuca dal nulla, pronuncia quelle parole indicando una mazza che regge tra le sue mani. I nostri occhi si incontrano e istantaneamente l'uomo abbassa la mazza, il suo sguardo minaccioso si trasforma completamente, mi guarda felice e con tono dolce esclama: "Meddison?!" lo riconosco: è l'uomo comparso nella prima e nell'ultima visione che ho avuto. Prova ad avvicinarsi a me, ma viene fermato da mio padre che, dopo avergli dato uno spintone, grida: "Si allontani da mia figlia!". Sono molto confusa ma l'uomo, provocando in me una tempesta di domande, mi rivolge uno sguardo: "Sono io suo padre!". Rimango come paralizzata, mi giro verso i miei genitori, o almeno quelli che credevo che fossero fino ad oggi. Klaus e Malia si scambiano strane occhiate: "Klaus, è arrivato il momento di dirglielo!" dice lei a lui. "Mamma, papà... che succede? Conoscete quest'uomo?". I miei genitori e l'uomo, accompagnato dalla moglie mi accompagnano sul divano per parlarmi e spiegarmi tutto. Inizia Victoria, la moglie di David, cioè l'uomo, o mio padre; non so nemmeno io a chi devo credere: "Meddy, ci sei mancata tanto! Non ti trovavamo più! Ero preoccupata...". David la ferma capendo che mi stava mettendo a disagio. Mio padre Klaus, che sembra il più calmo nonostante la situazione, prende la parola: "Ok, adesso ascoltami bene Meddy, tutto quello che ti dirò ti sembrerà assurdo, anche io e Malia siamo molto confusi ma non preoccuparti, andrà tutto bene."

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