Hey Meddison, svegliati tesoro!" apro gli occhi e la vedo davanti a me: "che ore sono mamma?". E lei risponde: "oggi è il giorno dell'esame, devi muoverti!". Con uno sbuffo mi alzo pesantemente dal letto e mi avvio verso la cucina per fare colazione: sciroppo d'acero e pancake con una buona tazza di latte caldo. Prima di uscire mi guardo allo specchio: i miei diciotto anni mi fanno sembrare più grande: capelli rossi ondulati e occhi verdi oliva. Esco di casa: vedo Noah, il mio migliore amico, al fondo della strada e gli faccio un cenno della mano per salutarlo. "Oggi è un grande giorno, non vedo l'ora di scoprire il potere del mio amuleto" mi dice soddisfatto. Senza nemmeno avere il tempo di rispondere, Noah mi tira per un braccio e saliamo sulla piattaforma volante senza cavi e in un attimo ci ritroviamo nella stazione aspettando che la metrovolante passi. In lontananza la vediamo arrivare a tutta velocità. Siamo pronti: ci teniamo per mano e al tre saltiamo proprio dentro la prima carrozza. Non si ferma, continua il suo percorso sulle rotaie sospese sulla strada, in modo che piano piano il nostro sguardo abbandoni la stazione. Sotto il pavimento di vetro della metrovolante, si vedono i grattacieli della metropoli che scorrono velocissimi sotto i nostri piedi. Noah mi fa un cenno di prepararmi, e allora capisco che siamo arrivati. Uno, due, tre... e saltiamo giù dal treno che subito dopo scompare dietro il palazzo sul quale siamo atterrati. Davanti a noi sorge l'imponente scuola da cui si intravedono le navicelle che portano alle aule di vetro sospese nel cielo. Ci dirigiamo verso le piattaforme. "Meddy, io adesso ho combattimento, ci vediamo dopo per l'esame." "Io vado sulla navicella dell'Armetica, a dopo!".