2 settimane dopo.
"Signorina,ha visite..."
La voce di Sara,l'infermiera, mi distrae dal libro che stavo leggendo.
"Visite?"
Dico sconcertata,posando il libro vicino a me.
La vedo annuire facendo spazio ai visitatori.
La prima ad entrare è una ragazza dai capelli arancioni e gli occhi rosa.
Sembra stia per mettersi a piangere.
"Natsuko..."
Sussurra correndo verso di me,abbracciandomi e scoppiando a piangere.
Subito dopo entra un ragazzo con dei folti capelli neri e violacei e gli occhi verdi che mi guarda estasiato con gli occhi lucidi.
Perché tutti piangono?
Gli umani sono così sentimentali...
Annuisco alla voce,ultimamente mi sembra impossibile ignorarla,così ho deciso di assecondarla.
"Natsuko stai bene?"
Mi chiede la ragazza.
Suggerimento,lei si chiama Inori ed è la tua migliore amica. Vediamo se la trovo...
Dice,in effetti a parte la mia famiglia non ricordo nulla,ma la voce mi ritrova tutti i ricordi che mi occorono.
Eccoli!
La sento esclamare ed un secondo dopo tutti i ricordi tornano,sin da quando ci siamo conosciute la prima volta fino alla scoperta dei suoi poteri.
Insieme ad essi arrivano anche quelli legati al ragazzo... Shubaru credo.
"Inori?"
Chiedo fissandola vuota e lei annuisce.
"Si sono io! Mio Dio ero così preoccupata!"
Dice ricominciando a piangere,seguita da uno sbuffo annoiato della voce.
"Natsuko,stai bene?"
Mi chiede Shubaru,osservandomi dubbioso,istintivamente stringo gli occhi e lui sbarra leggermente gli occhi.
Ops,scusa ma non mi è mai piaciuto questo qui,è troppo astuto.
Si giustifica la voce,ogni tanto capita che i nostri comportamenti si fondano.
"Sono contento che ti sia svegliata..."
Dice abbassando lo sguardo a terra e stringendo le sue mani in pugni.
Lo osservo,mi sembra di ricordare che ci fosse anche lui il giorno in cui la mia casa prese fuoco.
"Anche io."
Gli dico sorridendogli,lui alza lo sguardo puntando i suoi occhi su di me.
"Mi spiace..."
Sussurra ed io alzo un sopracciglio confusa.
"Di cosa?"
Chiedo.
"È soltanto colpa mia se sei quasi morta,se avessi usato i miei poteri forse saresti stata bene..."
Dice con le lacrime agli occhi,che si stanno colorando in un rosso cremisi.
Si avvicina sfiorando con le dita  la cicatrice sul mio viso.
"Se avessi fatto qualcosa ora avresti ancora il tuo occhio..."
Dice accasciandosi vicino ad Inori che lo guarda dolcemente.
Strano mi sembrava che quei due si odiassero.
Lui stringe il lenzuolo tremando.
"Io...è colpa mia se ora sei così..."
Mi irrigidisco immediatamente, la voce ha ragione,è molto astuto.
Un sorriso dolce mi cresce sulle labbra ed appoggio una mano sulla sua testa cominciando ad accarezzarlo.
"Non devi scusarsi..."
Entrambi mi osservano.
"Ora sono più forte,lontana dai sentimenti e dalle paure,tutto grazie a questo..."
Dico indicando il mio occhio.
Ma sei pazza?
Loro mi osservano timorosi,ricominciando a piangere.
Sospiro leggermente mentre osservo i miei amici piangere sul mio letto.