Chapter 12
Il mattino seguente è la sveglia a destarmi dal sonno.
Mi alzo sul divanetto su cui mi sono addormentata e mi dirigo verso il bagno,dove mi cambio,mettendomi la divisa.
Mi lego i lunghi capelli rosa in una treccia e sono pronta.
Scendo in cucina e faccio una colazione veloce prima di correre fuori per paura di perdere il bus.
Attraverso la via e salgo sul pullman proprio mentre le porte si stanno chiudendo.
Sospiro e mi siedo su una poltroncina.
Dopo aver calmato il fiatone appoggio la testa al finestrino e mi incanto a guardare il panorama.
Sono persa ad osservare il sole salire nel cielo quando,per qualche secondo noto su un cartello un disegno: una croce con delle rose avvolte attorno.
Cerco di ricordare perchè mi sembri così famigliare quando una senzazione bruciante comincia a crescere nel mio petto,facendo aumentare il battito cardiaco.
Non so per quanto tempo duri ma appena scendo dall'autobus la senzazione comincia a scemare,fino a scomparire.
Cammino verso la scuola tirandomi le braccia come quando si fa strecching e facendo un sonoro sbadiglio.
"Sai,ci sindovrebbe coprire la bocca quando si sbadiglia."
Una voce maschile mi raggiunge dalle spalle.
"Uhm? Oh bhe,mi sono mai concentrata sul galateo."
Rispondo con voce stanca e sento Shubaru ridacchiare.
"Sei tornata Natsuko Oishieda eh?"
Mi volto verso di lui e alzo un sopracciglio,confusa.
"Cosa intendi,sono sempre stata quì."
Lui sorride lievemente e scuote la testa.
"Niente,fai finta di nulla."
Dopo qualche secondo alzo le spalle e mi dirigo verso la scuola piena di studenti.
"Allora ti muovi o devo prenderti per le orecchie?"
Chiedo mentre mi posiziono meglio lo zaino,mi volto e lo vedo che cerca evidentemente di camminare come se non ci conoscessimo.
Sbuffo e mi avvicino a lui,fissandolo nelle lenti dei suoi immancabili occhiali da sole,che afferro dall'attaccatura centrale,sfilandoglieli cosi velocemente che non fa in tempo a femarmi.
Alla sua faccia stupita faccio un ghingo e me li metto nella cartella.
"Ora muoviti o faremo tardi a lezione,in più devo trovare Inori,chissa dove si è nascosta..."
Dico mentre lo afferro per la cravatta e lo tiro dietro di me come se fosse un cagnolino al guinzaglio,fregandomene delle sue repliche.
Mentre camminiamo la gente ci osserva ma io li ignoro,come al mio solito.
"Andiamo puoi smetterla?"
Mi chiede esasperato.
"Solo se mi prometti che cercherai di comportarti come una persona normale."
Detto questo mi volto verso di lui,dannazione,è davvero alto. Gli tiro la cravatta per fargli arrivare il viso davanti al mio.
"E smettila di vergognarti quando esci in giro nascondendoti okay?"
Lui mi fissa per qualche secondo,cominciando ad arrossire e annuendo.
"Bene. Ora andiamo in classe,è possibile che Inori sia giá li."
Gli lascio la cravatatta di colpo ed insieme ci dirigiamo in classe sotto lo sguardo stupito dell'intera scuola.
"Uffa! Ma dove si è cacciata quella?"
Urlo esasperata mentre attraversiamo i corridoi della scuola.
Ci fermiamo davanti alla porta,ma prima di aprirla mi volto verso Shubaru.
"Posso chiederti una cosa?"
Dico fissandolo.
"Tu ed Inori vi conoscevate già?"
Lui sembra stupito dalla mia domanda ma non risponde.
Sbuffo e apro la porta.
Inori è seduta al suo solito posto e appena mi vede sorride,e,appena vede Shubaru,diventa seria.
Scuoto la testa e mi vado a sedere vicino a lei.
"Cosa ci facevi con a lui?"
Chiede con evidente nervosismo nella voce.
"L'ho incontrato mentre venivo quà e abbiamo parlato."
Le spiego mentre tiro fuori i libri dallo zaino.
Lei si avvicina ancora di più.
"Di cosa?"
Sbuffo esasperata e mi volto a fissarla.
"Che cos'hai? Mi spieghi da quando sei così paranoica? Di cosa vuoi che abbiamo parlato?"
Lei si ritrae di scatto con un espressione indecifrabile sul viso.
Sospiro,cercando di calmarmi,gli scatti d'ira non fanno bene a nessuno.
"Perché non ti fidi di lui? È una brava persona,un po' snervante ma non è cattiva."
Dico fissandola.
"Tu non li conosci!"
Dice quasi urlando.
"Tu si?"
Dico fredda e lei si ammutolisce.
Dopo qualche secondo entra il professore ed io ricomincio a mettere a posto i quaderni.
"Okay,muoviamoci,che sto morendo di fame."
Dico alzandomi dalla sedia diretta a mensa seguita da Inori.
Mi guardo velocemente attorno,ma di Shubaru non c'è traccia.
Forse sarà già a mensa.
Penso tra me e me.
Arriviamo a mensa,prendiamo il cibo e ci dirigiamo ai nostri soliti posti,quando noto Shubaru e gli altri,mangiare su una panchina fuori.
Okay,forse questa sarà la peggiore idea che potrò mai avere.
Prendo Inori per la camicia e la trascino fuori.
Quando ci avvicinamo abbastanza saluto Shubaru con la mano,ma noto che tutti si sono ammutoliti.
Shubaru di risposta mi sorride.
"Possiamo mangiare con voi?"
Chiedo.
"Cosa?!?"
Un coro formato da Inori,la tipa coi capellli azzurri e Shubaru mi riempie le orecchie.
"Se non volete ce ne andiamo."
Dico fredda ma Shubaru mi ferma con la mano.
"No tranquilla,siediti pure,solo...non ce lo aspettavamo ecco..."
Dice grattandosi la nuca imbarazzato.
Alzo le spalle e mi siedo vicino a lui con Inori di fianco.
Ovviamente nessuno parla,e c'è una tensione inusuale.
"Allora...Violet giusto?"
Chiedo alla ragazza coi capelli azzurri,che alza subito lo sguardo arrossendo facendomi scappare una risatina.
"Tu fai coppia con Inori giusto? Su che cosa volete fare il vostro progetto?"
Lei aspetta un attimo prima di rispondere.
"Su coloro che continuano nonostante tutto."
Dice imbarazzata abbassando lo sguardo. Deve essere una di quelle persone dolci e innocue. Una di quelle che perdonano tutto e tutti.
"Bello,davvero un bel tema,avete avuto davvero un ottima idea."
Dico cercando di sembrare più gentile possibile.
"Grazie."
Dice,poi mi volto verso quella che dovrebbe essere sua sorella,che continua a mangiare tenendo lo sguardo basso.
"E voi invece? Scusate davvero ma non mi ricordo i vostri nomi."
Okay,l'essere gentile ed educata non mi si addice proprio. Lei alza lo sguardo e punta i suoi occhi azzurri su di me. Occhi pieni di disprezzo e anche un po' di disgusto.
"Mi chiamo Iris."
Dice fredda,okay,lei deve essere l'esatto opposto di sua sorella.
"Bene Iris,tu con chi fai il progetto?"
Dico cercando di sembrare amichevole.
"Non credo siano affari tuoi."
Dice ghingando furba.
Okay,calma,ricorda gli scatti d'ira non fanno bene a nessuno.
"Lo fa con me."
Dice il ragazzo coi capelli verdi e gli occhi dorati.
"Bene,e posso sapere qual'è il vostro argomento..."
Dico cercando di ricordarmi il suo nome.
"Mi chiamo Alexander."
Mi corregge lui e io gli sorrido.
"Grazie Alexander,allora,su che cosa baserete la vostra ricerca?"
"Sulle persone che proteggono gli altri."
"Wow,avete avuto davvero un idea fantastica."
Dico sorridendo e sento alla mia destra Shubaru ridacchiare.
"Tu cos'hai da ridere?"
Dico ostile.
"Oh nulla,tranquilla."
Dice continuando a ridere.
Continuiamo a discutere finché laa campanella non ci riscuote e Inori mi trascina letteralmente via.
Mentre ci avviciniamo alla nostra classe lei mi piazza davanti a lei.
"Ascolta,non te lo ripeterò una terza volta,stai lontana da Shubaru e da tutti loro okay?"
Scuoto la testa.
"Perché? Cosa credi ci sia di tanto pericoloso in loro da odiarli?"
Dico in un impeto di rabbia.
La calma di prima è andata a farsi fottere.
Lei mi osserva per un po',come se fosse indecisa fra il dirmi qualcosa o meno.
Dopo un po' si allontana e ricomincia a camminare.
"Lascia che ti spieghi una cosa:nessuno è ciò che sembra."
Dice prima di allontanarsi,lasciandomi da sola nel corridoio.
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Okay,eccomi quà con un capitolo lungo! Yeeeeeeeee!
Sono felice che la storia vi piaccia e bho. Un bacione!!!
P.S ragazzi buon Natale!!! (Anche se in ritardo)
P.P.S NALU IS THE WAYYYYYY
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