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-Buon giorno telespettatori! Benvenuti finalmente nel tanto agoniato anno 2048! Il 100' anniversario del Nuovo Regno! Come ben sapete il nostro Presidente ha organizzato per quest'anno speciale molti avvenimenti speciali che vi elencheremo giorno per giorno! Speriamo che vi possiate godere quest'anno al meglio ed entrare in pieno nell'idea che ha questa celebrazione: "Viviamo per chi ci protegge,proteggendo chi è sotto di noi".
E questo è tutto per oggi! Ci risentiamo tra un'ora. Sempre quì su-
Il viso sorridente del conduttore scompare lasciando lo schermo nero.
La giovane emise un sospiro buttando il ''telecomando ultrasottile per un televisore ultrasottile''come lo chiamava Louis,sul divano e a malavoglia,e con estrema lentezza,si alzò,dirigendosi verso il frigorifero.
Prese una lattina fresca dal frigo e su diresse in balcone,si appoggiò alla balconata di vetro ed osservò il cielo,l'unica cosa del Mondo Esterno è permesso vedere,in quell'istante uno stormo di uccelli irruppe nella visuale della ragazza,che sorrise lievemente prima di bere un altro sorso dalla sua bibita.
Si scompigliò appena i capelli che fuoriscivano ribelli dalla sua coda,socchiudendo gli occhi e guardando il panorama davanti a se.
La distesa di terra e abitazioni che si mischiavano con fiumiciattoli e piccoli campi grandi quanto campi da calcio che a loro volta si accostavano ad enormi grattacieli di vetro collegati l'un l'altro da passerelle sopraelevate.
Spinse il suo sguardo ancora​ più in la,ammirando i boschetti che crescevano inglobando parte del distretto 32,osservò i treni passarci attraverso con incredibile velocità e silenziosi come gatti,passando sopra abitazioni un attimo e sparire sottoterra il secondo dopo,come delle montagne russe pubbliche.

Anno 2048 eh?
Erano già passati così tanti anni?

                               ~∆~

-Natsuko! Hey!- una voce squillante proveniente dalle sue spalle la destò dai suoi pensieri,riuscendo  a superare il volume della musica che usciva dalle sue cuffiette.
La ragazza si levò le cuffiette e si voltò verso la voce che la stava chiamando concentrandosi su una chioma di capelli arancioni che si parò davanti a lei,appoggiandosi alle ginocchia con le mani, cercando di parlare nonostante il fiatone.
-Wow! Da quando vai veloce?- le  chiese la ragazza di fronte a lei,strappandole un sorriso - Sei tu che sei diventata troppo lenta. Dovresti fare più esercizio Inori - disse dandole le spalle e continuando a camminare verso la scuola,sicura che la ragazza la stesse seguendo. Infatti dopo qualche secondo se la ritrovò di fianco,senza più il fiatone che le sorrideva con allegria - Comunque sia,buon centesimo anniversario del Nuovo Mondo! Mia cara Suko! - disse abbracciandola per qualche secondo;Inori la osservò per qualche secondo per poi girarsi verso la scuola saltellante come suo solito
- Allora,andiamo in classe? - Natsuko annuì e insieme si diressero verso la loro scuola.
L'edificio scolastico Protecant era una fra le migliori scuole della regione settentrionale,costruita con enormi costruzioni rettangolari e bianche, piene zeppe di finestre enormi,così grandi da essere ogni tanto le pareti stesse le finestre,da cui si poteva vedere passare ragazzi e ragazze di età diverse diretti verso le loro classi,trasportando cartelle,libri,chiaccherando o leggendo il programma giornaliero sul Dayreminder.
Il giardino della scuola era costernato da un enorme varietà di alberi e piante provenienti da tutto il Vecchio Mondo,che circondavano l'istituto,permettendo ad esso di ottenere elettricità da esse tutto l'anno.
Sulle diverse panchine su cui erano seduti gli studenti,che proprio come Natsuko ed Inori,sono costretti ad indossare la divisa della scuola: una camicia nera con una cravatta rossa, pantaloni lunghi fino alle caviglie anch'essi neri e delle sneaker grigio scuro ai piedi,inoltre sulla camicia era cucita una tasca in corrispondenza cuore,sul quale era impresso lo stemma della scuola: un giglio bianco tenuta dritta grazie a due mani. Esso era anche il tatuaggio semi-permanente che ogni studente aveva tatuato sul torso della mano una volta ammesso alla scuola.
Sotto lo stemma c'era la targhetta con scritto il nome e la classe di ogni alunno,in una calligrafia elegante e comprensibile.
Le due ragazze erano oramai all'entrata scolastica quando notarono una discreta folla di studenti impegnati a parlottare fra di loro
- Hey...gurdate là...- disse un gruppetto seduto su una panchina mentre uno di loro con la mano stava indicando indicando qualcuno - Si...dicono che quest'anno li lasceranno entrare nelle scuole private oltre che pubbliche ,inaudito! - un'altra voce. Natsuko si voltò verso la direzione indicata dal ragazzo e capì il perchè di tutto quel fragore.
Un gruppo di ragazzi con i capelli colorati stavano passando attraverso alla folla di studenti che continuavano a bisbigliare fra di loro,senza preoccuparsi di poter essere uditi dai protagonisti del fastidioso bisbiglio.
Anche se Natsuko era abbastanza sicura fosse quello lo scopo.
Molti di loro camminavano con lo sguardo a terra,quasi dispiaciuto,come anche solo stare in mezzo ai normali fosse un reato. Anche se in fondo fino a qualche hanno fa lo era...
Altri tuttavia,si muovono a testa alta in mezzo agli studenti,con orgoglio ed apparente tranquillità,che nel frattempo si erano divisi a metà per farli passare,soprattutto il ragazzo che guidava il piccolo gruppo colorato: un ragazzo alto e magro con i capelli neri ma tendenti al viola e al blu,con qualche ciocca di un rosso intenso,quasi bordò e la carnagione così chiara da sembrare la ceramica di cui erano fatte le bambole più antiche,mentre i suoi occhi erano nascosti da un paio di occhiali da sole con la montatura giallo canarino,in contrasto con la divisa nera e i suoi capelli.
Fu quando il moro raggiunse il cancello d'entrata che un ragazzo alto e con la belle abbronzata,si diresse con sicurezza dal gruppo dai capelli colorati,staccandosi dagli altri studenti. Natsuko lo riconobbe immediatamente,Connor si posizionò davanti ragazzo con gli occhiali e gli sorrise spavaldo - Hey caramelle! Come ve la passate in superficie? chiese avvicinandosi sempre di più - Immagino che sia dura per degli errori come voi vivere in mezzo alla gente normale vero? - il moro continuò a stare zitto e Connor si avvicinò ancora di più mettendosi a pochi centimetri dal suo viso - Allora cosa c'è reietto? Il tuo ratto domestico ti ha tagliato la lingua? - disse continuando a sorridere,probabilmente convinto di starlo spaventando. Il moro sospirò,evidentemente annoiato e spostò gentilmente Connor con la mano,allontanandolo da lui - Ti puoi spostare per favore? Ti puzza l'alito.-
disse con disinvoltura,facendo ridacchiare qualcuno. Natsuko sorrise osservando divertita la scena. Sin da bambini Connor è sempre stato un idiota viziato,convinto che il mondo giri attorno a lui, senza dimenticare l'intelligenza pari a quella di un di un verme.
Il ragazzo moro continua a camminare con tranquillità,seguito dagli altri quando venne preso per il colletto della camicia da Connor e costretto a voltarsi verso di lui - Hey reietto! Con chi credi di avere a che fare eh? Lo sai chi sono io?- disse scuotendolo,ma lui non da segni di paura,sembra semplicemente,annoiato - un idiota con manie da protagonismo? - Connor strinse i denti e,quasi senza volerlo tirò un pugno sullo zigomo del giovane davanti a lui, scaraventandolo per terra e facendogli volare via gli occhiali che si ruppero a contatto con il suolo.
Il ragazzo si alzò da terra ma non contrattaccò,e con calma si diresse  verso gli occhiali ormai rotti,osservò gli occhiali per qualche secondo,con gli occhi coperti dal ciuffo,sbuffando appena -Sai,questi erano nuovi...-
Disse indicando gli occhiali con l'indice. Connor sbuffò esasperato,incrociando le muscolose braccia e sorridendo al ragazzo -Sai,non potrebbe importarmene di meno degli occhiali di un reietto come t- Connor interruppe la sua frase finendo a terra a seguito di un pugno del moro che ora,gli stava sopra.
Ora che non aveva più gli occhiali il ragazzo poteva mostrare i suoi occhi verdi come il prato più rigoglioso che venga in mente e compatti come se qualcuno li avesse dipinti di una sola ed unica dose di colore,essi erano privi di sfumature o venature,l'unico colore differente era per l'iride grigia scura all'interno.
-Sai non sono un tipo manesco,se decidi di chiedermi scusa posso anche lasciarti andare tutto intero - disse sorridendo e Connor in risposta gli sputò addosso - Neanche per sogno,mostro - dopodichè lo spinse via con un calcio.
Ad un tratto con la coda dell'occhio Inori vide una professoressa avvicinarsi alla folla e richiamò l'attenzione di Natsuko strattonandole la camicetta,la ragazza guardò Inori confusa prima di capire ed irrigidirsi.
Se li beccasse saremmo tutti nei casini.
Pensò e velocemente passò attraverso la folla,arrivando in poco tempo in prima fila e posizionandosi in mezzo ai due ragazzi che si fermano immediatamente,guardandola con occhi sgranati.
- Adesso basta.- disse fredda,passando lo sguardo da un ragazzo all'altro,fermandosi particolarmente sul Karafuru.
Il ragazzo la osservò,evidentemente stupito,non si aspettava che qualcuno intervenisse - Perchè dovrei darti ascolto? - disse  incrociando le braccia al petto e fissandola a sua volta.
Natsuko scosse la testa,sorridendo freddamente - Andiamo,sembri un ragazzo intelligente. Non dovresti compromettere la tua carriera scolastica per un gorilla come Connor -
Disso indicando il ragazzo dietro di lei,che rispose con un esclamazione bloccata sul nascere da uno sguardo della giovane - Connor,non dimenticarti che non mi faccio nessun problema a spaccarti il naso,di nuovo,quindi fai un favore a tutti e stai zitto. - Lui sembra stupito,ma non ribatte,mentre il moro continuava ad osservarla con serietà.
-Che succede quì?- una professoressa si fa spazio tra gli studenti osservando i tre ragazzi.
Nessuno risponde.
-Allora?- chiese di nuovo,la ragazza si guardò attorno e poi alzò la mano con rassegnazione - Colpa mia.- esclamo,facendo sobbalzare il ragazzo Karafuru -Sono caduta e questo ragazzo mi ha dato una mano e Connor si è messo a fare una scenata come al solito.- la professoressa sembra titubante,ma dopo qualche secondo sospira e si volta verso l'edificio - Okay va bene. Su! Tutti in classe! Alcune lezioni cominceranno a breve!- disse prima di girare i tacchi e scomparire nell'edificio.
Natsuko corse velocemente via da lì,prendendo Inori sottobraccio e trascinandola all'interno della scuola.
Una volta entrate le due ragazze si appoggiarono alle porte dei bagni dove si erano rifugiare e Natsuko si lasciò scivolare a terra.
Solo dopo qualche secondo girò il voltò verso Inori e notò che lei aveva lo sguardo basso e gli occhi lucidi,e con una mano andò a toccarle la spalla -Inori? Stai bene?- Lei anniuì lievemente -Sei sicura? Mi dispiace averti lasciata sola  prima,ma quando vedo Connor fare il gradasso sai come reagisco...- disse cercando di farsi perdonare,anche se non saperva bene per che cosa.
Ad un tratto Inori si sporse verso di lei e la abbracciò e dopo un'attimo di esitazione,Natsuko posò la mano sulla sua testa e comincio ad accarezzarla,rispondendo all'abbraccio.
Inori sorrise appena,asciugandosi le lacrime con le mani osservando la sua migliore amica,poi lentamente si tirò su,seguita da Natsuko e Inori la osservò per qualche secondo sussurrando un "grazie" che era sicura che lei avesse sentito.

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