Capitolo 5




Il risveglio non è stato dei migliori. Sono tutta indolenzita e ancora vestita. Sono stata la prima a svegliarmi. Anche le altre sembrano non aver dormito molto bene. Scendiamo dall'albero. Il loro sguardo è strano, quasi preoccupato...

-Che succede ragazze? Perché quelle facce? Anch'io ho dormito male ma non per questo sono triste.

Dico in modo sarcastico cercando di smuovere un po' la situazione.

-...Quindi non ti ricordi cosa è successo sta notte..?

Chiede Abbie titubante.

-Ricordare? Ma cosa state dicendo?

-Ann sta notte mentre dormivi hai iniziato ad agitarti e a dire cose strane..Inizialmente pensavamo che ci stessi facendo uno scherzo ma continuavi a chiedere aiuto e ad essere davvero spaventata..ci siamo allarmate parecchio. Poco dopo ti sei calmata e hai ripreso a dormire tranquillamente.
Eravamo insicure sul fatto di svegliarti...e alla fine abbiamo lasciato stare.

-Se è uno scherzo non è divertente.

Loro continuano ad essere abbastanza serie. Come faccio a non ricordarmi niente? Insomma, come minimo dovrei ricordare l'incubo che ha scaturito in me queste reazioni, ma niente! Che faccio adesso? Dico la verità facendo preoccupare inutilmente le mie amiche? No, non posso..

-Ah ora ricordo! Ho sognato una cosa orribile, non potete capire! Ho sognato che tutte le persone a cui voglio bene, quindi voi comprese, venivate rapite, e io ero l'unica a sapere dove eravate. Alla fine voi siete riuscite a scappare e io invece rimanevo rinchiusa per aver salvato voi. Per questo ero spaventa e chiedevo aiuto, state tranquille!

Spero di essere stata convincente...non vorrei essere considerata pazza delle mie amiche tutto il giorno. Il loro viso sembra rilassarsi. Alleluia! Tiro un sospiro di sollievo il meno visibilmente possibile.

-Va bene. Adesso andiamo che facciamo tardi a scuola.

Fa notare Eliza. Corro a casa, mi cambio, mi do una sistemata veloce e prendo lo zaino.

Arrivo a scuola in tempo. Devo ammettere che ho sempre grande tempismo, che dote!

Arrivo in classe senza fiatone.

Prima ora: storia. Ok la mia morte è imminente.

IL LIBRO.

Oh maledizione non l'ho nemmeno aperto, se mi chiede che dico? E' stato così gentile a prestarmelo..ora che ci penso non l'ho nemmeno ringraziato per avermi sorretto quando mi sentii male. Ma soprattutto devo ancora scusarmi per essere caduta come un sacco di patate su di lui quel giorno sulle scale. Wow AnnJane ottime tecniche di approccio queste!

Scrollo tutti i pensieri e mi siedo dietro Matt. C'è una buona percentuale che l'imponenza del suo corpo mi salvi dallo sguardo del professore Dixon. L'ora passa e il professore sembra concentrato solamente sulla lavagna e a ciò che scrive, cose che tra l'altro non leggo a causa della mia cecità momentanea. Mi avvicino ad Amy per copiare ciò che il professore ha scritto e lui sembra accorgersene.

-Signorina AnnJane, qualcosa non va? La lezione non è di suo gradimento?

Dio mio stavo solo copiando la lezione. A quanto pare il grande Matt non mi ha coperto abbastanza.

-Mi scusi non era mia intenzione disturbare la lezione. Non vedo bene la lavagna pertanto la mia compagna mi stava offrendo il suo quaderno per copiare gli appunti.


-Benissimo allora la invito a mettersi qua davanti.

Mi alzo e mi siedo al primo banco, difronte la cattedra. Ho appena discusso con il mio insegnate, faccio grandi progressi. Lui sembra soddisfatto, anche io lo sono. Forse essere seduti davanti non è così brutto, non considerando ovviamente Alec. Perennemente lì da quando ho memoria. Il tipico ragazzaccio che i prof vogliono tener d'occhio. Che tuttavia si differenzia per una cosa: è davvero un bel ragazzo. Il carattere è la sua pecca, ma non mi importa più di tanto perché dovrò stare accanto a lui solo per poco ancora. Suona la campana e mi alzo subito dalla gioia e per evitare la questione "libro".

-AnnJane!

Ok Ann puoi farcela. Mi giro e vedo.....

-..Alec?

-Scusami se ti disturbo, stavi andando di fretta...

Alec mi sta parlando ed è gentile, ok.

-No tranquillo dimmi pure.

Sembra abbastanza in imbarazzo non capisco perché.

-Hai da fare di pomeriggio? Ho una band e vorremmo creare un nostro logo solo che nessuno di noi sa disegnare. Ho saputo che tu sei molto brava e mi chiedevo se....

-Signorina AnnJane.

Mi sento chiamare da dietro.

-Professore Dixon.

Tiene lo sguardo basso.

-Ti posso parlare?

Ti? Mi da del tu? Ma....

-Scusi professore, finisco di parlare con il mio compagno e vengo subito da lei.

-E' urgente.

-O-ok

Mi giro verso Alec e gli faccio segno di finire la conversazione un'altra volta e un instante dopo se ne va.

-Mi dica professore.

-Non dovresti parlare con ragazzi come Alec. Ti portano sulla cattiva strada.

Rimango a fissarlo incredula per un po', tanto che lui non riesce più a tener testa.

-Con tutto il rispetto professore Dixon ma credo che questi non siano affari suoi. Con permesso.

Prendo lo zaino e mi avvio verso la porta ma vengo bloccata da un'offuscamento. Mi aggrappo alla porta della classe, passo la mano sopra il labbro e qualcosa di bagnato copre adesso le mie dite: sangue. Lì capisco che la situazione sta peggiorando. Mi giro verso il professore in cerca di aiuto. Fu davvero impressionante la velocità con cui corse verso di me tenendomi in piedi.

-P-profes..

-AnnJane rimani sveglia!

.......

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