Prologo

"Apri questa cazzo di porta!" la voce di Will mi intimorisce come mai prima di adesso, ma mi impongo di mantenere la calma mentre i suoi pugni colpiscono il battente.
Non l'ho mai sentito così furioso e per quanto mi faccia paura so che devo affrontarlo.
All'ennesimo contraccolpo decido di aprire o c'è il rischio che veramente butti giù la porta.

Mi ritrovo Will a pochi centimetri dal viso, ansante e scarmigliato, con un lieve accenno di barba, i muscoli messi in evidenza dalla maglia grigia fin troppo aderente, gli occhi infuocati, i pugni contratti.

Bello oltre ogni immaginazione.

Ho il cuore in subbuglio, le mani sudate e tremo come una foglia, e l'unica cosa cui riesco a pensare è che non è accettabile che un essere umano mi faccia quest'effetto.
Incontrare i suoi occhi, sentire il suo profumo non è mai stato così difficile come in questo momento.

Sono due settimane che mi evita e fa più male perfino della guerra che mi ha fatto finora.

"Due settimane che mi evita perché lui ha una ragazza," mi ricorda una vocina nella testa.
Una ragazza che stringe, bacia e abbraccia davanti al mondo intero.
Tutte cose che invece io ho avuto col conta gocce.
Forse ci fa anche l'amore.
Il mio cuore precipita, perché davvero non posso sopportarlo. Un conto è che mi ignori, un conto è che abbia un'altra, che la tocchi... la desideri.
Mi sento esposta e vulnerabile come non mai.

Alcuni studenti forse svegliati dal rumore osservano la scena dall'uscio delle loro stanze, ma nessuno osa intervenire; Will è più che intimidatorio nei panni del cattivo ragazzo.
Lo è sempre in realtà. Perfino nei panni dello studente modello. Perfino quando fa jogging.

Sempre.

Indietreggio all'interno della stanza permettendogli così di entrare.
Non perde tempo e senza preoccuparsi di chiudere la porta, annulla in un baleno la distanza che c'è fra noi.
"Cosa non ti è chiaro del dovermi stare lontana?" chiede freddamente afferrandomi per le spalle e scuotendomi in malo modo.

Sussulto. Avrei preferito uno schiaffo a queste parole.
Apro la bocca per parlare, ma non riesco ad articolare alcun suono.
Non riesco a difendermi, perché mi rende estremamente fragile.
Le braccia nel punto dove stringe mi dolgono, il cuore sembra volermi schizzare fuori dal petto.

"Stammi lontana!" ripete per la seconda volta "sta lontana dalla mia famiglia e soprattutto sta lontana da Mel."

Eccolo il nome capace di creare un baratro nel mio petto.
Fino a poche settimane fa non volevo arrendermi all'idea che lei fosse importante.
Ho dovuto sbatterci la testa.

Abbandona la presa così velocemente che incespico e mi riverso sul pavimento andando a sbattere un gomito contro la scrivania.

Mi massaggio l'arto dolorante, mentre gli occhi mi si inumidiscono e piccole stille salate emergono in superficie.

È così fra noi adesso... e penso di essere stata una stupida, perché lo sapevo bene fin dall'inizio... i tipi come lui, neanche guardano le ragazze come me.


Note autrice:

Eccocci al prologo di questa storia.
Cosa ne pensate di Will? Cosa sarà successo fra i due?

Quale sarà il passato doloroso di Kath?

E Will ha qualche scheletro nell'armadio?

Chi ha sofferto di più?

#Anime avverse#

Ditemi cosa ne pensate!
🙂🙂🙂

A presto 😘
Cinzia

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