Meglio essere matti come un cappellaio che sani come chi taglia le teste ai cittadini...

"Cosa è successo?" Piagnucolò il ragazzo facendosi strada nella vecchia villa che ospitava la polizia italiana. A fianco della nobile e antica dimora stava un ospedale, tenuto su con le migliori tecnologie e alto come un grattacielo. Le vetrate nere lasciavano intravedere, ad occhi curiosi, i medici al servizio e gli infermieri vicino alle macchinette dei corridoi. Per andare in caserma, le persone dovevano per forza passarci davanti.
Nella camera mortuaria, all' epicentro del pronto soccorso, un giovane di colore piangeva una ragazza chiamata Edda. Sua sorella. Era il solo giunto al suo capezzale dagli Stati Uniti. 'Come può essere morta?' Ripeteva a sé stesso 'Come hanno potuto...fare questo a una ragazza?'.
Un uomo, coperto con la mascherina e un abito bianco, attendeva che il giovane lasciasse la stanza; per coprire fino alla testa quel corpo inerme di una giovane donna.
"Cosa è successo?" Ripeté il ragazzo, con voce così forte da udirsi per tutto l' ospedale. "Qualcuno deve dire a quel giovanotto in caserma di urlare di meno. Si ricordi che la polizia è situata vicino al nostro ospedale..." Sputò fuori l' uomo con la mascherina, rivolgendosi in italiano a un giovane di colore che conosceva solo l' inglese. "My sister..." Rispose lui, tenendo stretta la mano della morta "My Little sister...She was my sister".
"She worked!" Urlò a un certo punto, come se la camera mortuaria fosse piena fino all' orlo di gente. "She was a good girl! She worked, She was only a black person!"
"Scusami ragazzo, non capisco la tua lingua" sospirò l' uomo, mostrando una piccola ruga sulla fronte; che mostrava elegantemente i suoi 43 anni "a scuola studiavo il francese, non l' inglese..."
"She Is died...She Is died...why? Who did kill her?"
"Mi dispiace" deglutì l' altro, non sapendo che altro dire. Incredibilmente, il giovane capì "Grazzzie" disse, con tre lunghe 'zeta'.
"Italian and American Police Will help me...they Will help me, for my sister..." Detto ciò guardò di nuovo il medico e uscì, lasciandolo libero di svolgere il suo lavoro.