🌹Anima d'Alba [4 di 4]
Quando la piccola Zara uscì, Vanni si volse verso Amina e sghignazzò.
«Stavi facendo i tuoi bibbidibodidibù?» chiese, riferendosi alla vera natura di strega della moglie.
Inarcando un sopracciglio, Amina piegò le labbra in un sorriso misterioso.
«Carina questa» ribatté divertita. «Volevo capire cos'avesse» e sospirò portandosi la mano sinistra al viso. «Vanni, in questi giorni... cerchiamo di starle accanto, ok?».
Lui diventò serio e incrociò le braccia davanti al petto, facendo tendere il tessuto della camicia a scacchi che indossava.
«Suo padre mi ha spiegato cosa è successo e farò la mia parte» replicò. «Comunque... almeno un bacetto me lo dai prima di andare?».
Lei ridacchiò, gli diede uno schiaffetto leggero sulla spalla e poi posò le labbra su quelle di Vanni in un bacio breve ma affettuoso.
«Ora vai» disse, spingendolo con gentilezza. «Giacomino ha finito di preparare la cena».
«Agli ordini» rispose Vanni. «Chiudi tu qui?».
Lei sospirò. «Sì».
Poi abbassò lo sguardo e lanciò un'occhiata alla carta del futuro di Zara, l'unica che non aveva rivelato né letto. Alla fine, Amina poggiò la mano destra sulla carta... e la volse.
Lei sollevò le sopracciglia. Osservando l'arcano, un'ombra le attraversò il viso. Amina rimase immobile per un attimo, il cuore che batteva più forte. Infine, ripose le carte insieme alle altre e uscì dalla stanza, spegnendo la luce dietro di sé.
L'arcano rimase nascosto, un altro segreto che Amina avrebbe custodito, questa volta che riguardava il futuro di Zara.
* *
fine (?)
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