la dimensione bazar

Il grande Guru aveva mostrato a Leyla la dimensione nella quale avrebbe dovuto operare la dimensione Bazar.

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In quella dimensione vi era al comando della capitale uno stregone oscuro di nome jafir,aveva messo tasse altissime e la popolazione faceva la fame per arricchirsi lui,chi osava contraddirlo usava contro il suo scettro che aveva un potere oscuro capace di polverizzare all'istante chiunque.
Jafir era alto magro,pelle scura e molto cinico,aveva abiti costosi ed eleganti pagati con le tasse dei cittadini.

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Aldrin era un ladro alto,magro ma con un fisico sportivo,si procurava cibo rubando e stava cercando di convincere il popolo ad andare contro il tiranno Jafir ma fallendo ogni volta in quanto il popolo aveva paura di lui e del suo enorme potere oscuro.
Aldrin vestiva con abiti poveri ma comodi ed era molto agile.

Era mattina e come al solito andò al mercato per rubare del cibo.
Il suo preferito era la frutta in quanto un alimentazione sana gli permetteva di essere più agile ed avere più energie.
Arrivò ad una bancarella che vendeva frutta,rubó dei prodotti ed iniziò a scappare.
Il commerciante lo vide e inizió ad urlare.
-Guardie,guardie,aiuto!!!
Jafir aveva delle guardie che lo proteggevano e stabilivano l'ordine nella povera metropoli dove a causa della povertà gli scontri sociali erano all'ordine del giorno.
Le guardie videro Aldrin e lo iniziarono ad inseguire.
-Ti prenderemo una volta per tutte!
Gli urlarono dietro.
Aldrin inizió a scappare,si arrampicò su una tenda di un bazar e iniziò a correre per i tetti.
Da terra le guardie continuavano a seguirlo.
-Non mi prenderete mai!
Disse Aldrin facendo una linguaccia alle guardie ma proprio in quel momento la tettoia nella quale era saltato cedette e lui cadde a terra.
Era in un vicolo cieco e le guardie lo accerchiarono.
-Ora sei finito,per aver rubato più di una volta ti uccideremo.
Aldrin stava tremando ma si udì una voce.
-Io non credo proprio.
Dai tetti scese Leyla.
-Vedetevela con me mascalzoni.
Le guardie ridettero.
-Se proprio ci tieni a morire anche tu sarai accontentata.
Le guardie si avvicinarono a Leyla.
Lei appoggiò a terra il bastone,si sospese in aria tramite esso e con agilità prese a calci e mise k.o tutte le guardie.
Aldrin non credeva ai suoi occhi.
-Ma cosa? Chi sei?
-Le presentazioni a dopo.
Leyla prese per mano Aldrin,si arrampicarono di nuovo sui tetti e iniziarono a scappare di nuovo.
-Dove alloggi? Portami alla tua tana.
-Posso fidarmi di te ragazza misteriosa?
-Ti ho salvato la vita vedi un po' tu.
-Va bene vieni.
I due corsero per i tetti per chilometri finché non arrivarono alla periferia più estrema della metropoli.
Aldrin viveva in un pianerottolo di una casa abbandonata.
-Ecco questa è la mia dimora donna misteriosa,ora posso sapere chi sei e perché mi hai salvato?
-Piacere sono leyla e per ora ti basta sapere questo.
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Nel castello di Jafir.
-Padrone una ragazza ha fatto fuori le nostre guardie,era insieme a Aldrin il ladro.
-Di nuovo lui? Finora ho lasciato correre e ho tentato solo di mettergli paura  ma ora ha osato troppo.
-Come intende agire?
-Me ne occuperò io personalmente.
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Leyla e Aldrin avevano mangiato e si stavano allenando nella tana di lui.
-Non sei male leyla,direi che sei più forte e agile di me complimenti.
-Puoi ben dirlo Aldrin.
Rise Leyla.
In quel momento Aldrin sentì dei rumori.
-Ssssh Leyla sento dei rumori sospetti,nascondiamoci.
In quel momento entró Jafir.
-Inutile che ti nascondi Aldrin so che sei qui,non farmi perdere tempo.
Aldrin da dietro cercò di colpirlo ma con il suo scettro Jafir lo bloccò in aria grazie ad un raggio oscuro.
-Credevi non ti avessi visto povero illuso?
-Grrr vuoi uccidermi? Fallo velocemente.
-Hahahahaha,con tutti i casini che mi hai combinato in questi anni,non ti ucciderò velocemente,ti porterò con me e ti torturerò davanti a tutti,sarà un ottimo messaggio di terrore per tutta la popolazione.
Leyla scese dall'alto e cercó di colpire Jafir a sorpresa ma Jafir,sempre col suo scettro la colpí in petto con il raggio oscuro,leyla cadde.
-Non so chi sei ragazzina,ne da dove vieni ma ti conviene farti i fatti tuoi, stavolta ti è andata bene,ma la prossima volta non sarò così gentile.
Detto ciò Jafir andò via con Aldrin.
"Aniá,Aniá,perché non riesco ad attivarti" pensò Leyla prima di svenire.
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Jafir arrivò al suo castello con Aldrin,disse alle guardie.
-Mettetelo nelle segrete, farò un evento in pubblica piazza domani,tutto il popolo dovrà essere presente.
-Si signore
Dissero le guardie prendendo Aldrin privo di forze e portandolo nelle segrete.
"Bene domani finalmente ucciderò l'oppositore e darò un forte segnale a tutto il popolo"
Pensò Jafir giocando con il suo scettro oscuro,vi era un simbolo inciso sopra.
PS (Pepe Satan).

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