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Il giorno dopo Micos parlò con i poliziotti riportando le prove che erano state trovate.
I poliziotti intimavano di lasciar far a loro il loro lavoro.
<< Si dà il caso che avete arrestato un innocente >>
Micos sbottò sbattendo le mani sul tavolo, si avvicinò furioso verso il poliziotto e lo prese per la maglia della divisa, lo spinse. Il poliziotto perse l'equilibrio e cadde all'indietro.
L'ala di Micos iniziò a cambiare colore.
Si abbassò all'altezza del poliziotto, puntò lo sguardo nei suoi occhi.
<< Lui è innocente mentre il vero assassino è là fuori e non mi dite che state facendo il vostro lavoro perché
ho trovato tutto ciò che riporta a Meson.È lui il colpevole. E tu che sei poliziotto libera Tristan, ora! >>
Micos era furioso, prese le bustine che contenevano le prove e le lanciò a terra e addosso al poliziotto.
Tristan chiamò l'angelo che sembrava essere da un'altra parte e continuava a prendersela con il poliziotto.
Accorsero i colleghi sentendo il trambusto e cercarono di allontanare Micos da lì.
<< Micos! >>
Tristan richiamò di nuovo l'angelo, il quale si voltò e vide lo sguardo dell' uomo tra le sbarre preoccupato. L'angelo scosse la testa, si guardò intorno e c'erano due poliziotti che lo tenevano per le braccia, l'altro a terra e le prove addosso a lui.
<< Che cosa? >>
prese atto di ciò che aveva fatto e ciò che era appena accaduto.
<< Ecco...io...n-non so cosa mi è preso >>
L'angelo si riprese dal suo stato e fu letteralmente cacciato via.
Micos non si arrendeva così facilmente, si nascose dietro al tetto.
I carcerati e poliziotti uscirono, stettero per qualche minuto fuori per poi rientrare, Micos si immischiò tra i carcerati.
<< Sta un carcerato che è appena evaso >>
Micos allarmò un poliziotto che non aveva mai visto, il poliziotto abboccò e andò a vedere e non si accorse che Micos gli aveva sfilato il berretto, si intrufolò in carcere e vide il poliziotto mettersi comodo a dormire, aspettò qualche minuto.
<< Micos che ci fai qui? >>
sussurrò Tristan vedendo l'angelo con il berretto da poliziotto.
L'angelo si avvicinò al poliziotto che dormiva, il quale diceva cose incomprensibili nel sonno, allungò la mano verso le chiavi. Il poliziotto sussultò nel sonno facendo sobbalzare Micos che aveva la gola secca, il respiro corto e aveva quasi afferrato le chiavi quando il poliziotto si girò dal lato opposto.
Micos riuscì a prendere le chiavi cercando di non farle tintinnare si diresse lentamente e furtivamente da Tristan.
Cercò tra le tante quella giusta, si voltò e vide il poliziotto ancora dormire, aveva il cuore a mille.
<< Che stai cercando di fare? >>
sussurrò Tristan e notò che anche l'altra ala stava per cambiare colore.
<< Liberarti! >>
sussurrò l'angelo ovvio, esultò sottovoce quando trovò la chiave giusta la inserì nella toppa e aprì la cella.
<< Che stai facendo? >>
Qualcuno alle sue spalle, Micos si voltò, vide poliziotto, sorrise e lo salutò, nascose le chiavi dietro la schiena.
<< Che stai facendo? >>
ripeté il poliziotto.
"dici una bugia, dici una bugia" pensò
<< No ti ho rubato le chiavi che sto nascondendo per liberare Tristan >>
L'angelo si portò le mani alla bocca.
<< Ridammi subito le chiavi! >>
L'angelo gettò le chiavi lontano,
aprì la cella interamente, afferrò per mano Tristan e si diresse verso l'uscita.
Tristan notò che un'ala dell' angelo  era diventata nera e l'altra lo era per metà.
I poliziotti li inseguirono.
L'angelo si guardò intorno, rubò la  macchina della polizia e corse per strada.
Entrambe le ali erano quasi nere.
Micos guardava dietro di lui se avesse seminato i poliziotti che lo inseguivano, guardava la strada e guardava dietro se poliziotti c'erano ancora, avevano accesso le sirene che facevano un rumore assordante.
<< Ma io ho le ali >>
si mise mano in fronte rendendosi conto che poteva evitare di prendere macchina e volare.
Una macchina della polizia l'aveva raggiunto ed era accanto.
<< Fermati! >>
L'angelo non ascoltò i poliziotti e accelerò per superarli, guardava sempre se erano dietro di lui.
<< Micos attento! >>
Tristan fece riportare l'attenzione sulla strada e Micos evitò una macchina con la quale stava per scontrarsi.

FLASHBACK
Tre persone
un uomo, una donna e un ragazzo.
Una strada.
Due macchine.
Un incidente.

Micos scosse la testa e vide che la macchina davanti a lui c'era solo un uomo al volante, frenò
improvvisamente.
Aveva il viso pallido, il cuore batteva forte, le mani ferme sul volante ed era immobile.
<< Micos tutto bene? >>
L'angelo era in trance, fermo in mezzo alla strada. Non si accorse che i poliziotti li avevano raggiunti, avevano aperto la portiera e presero i due uomini.
Tristan  fu riportato in prigione e Micos dopo essersi ripreso volò a casa di Crystal.

Aveva delle visioni e non sapeva perché, andò  a dormire o almeno ci provò, non chiuse occhio tutta la notte e qualcosa catturò la sua attenzione.
Sul comodino davanti a lui c'era una cornice di tre persone.
Un uomo, una donna e un ragazzo. Erano gli stessi della sua visione.
Il cuore tornò a battere freneticamente ed era sconvolto.
<< Non può essere. Non ci credo, non può essere vero >>

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