28
<< Che cosa stai facendo? >>
Micos si immobilizzò, aveva le telecamere tra le mani che gli vennero strappate e furono poggiate a terra sui vestiti che erano sparpagliati qua e là.
<< Non sono rotte, le hai staccate tu?
Che hai da nascondere? >>
<< Non ho nulla da nascondere! >>
<< Ah no? Ho visto che hai afferrato il coltello e stavi tentando di uccidere Austin. Per questo hai nascosto le telecamere, il primo tentativo ti è andato male >>
<< Non potevo rischiare di essere scoperto >>
<< Ma sei stato scoperto. C'era del sangue sul guanto e quel sangue appartiene a te, ti sei ferito nel tentativo di uccidere Austin e non solo, sono state rilevate le tue impronte nella sua macchina e il tuo alibi non regge. La polizia verrà a sapere tutto quello che hai fatto >>
Ormai messo alle strette Meson confessò.
<< Sì sono stato io, ma la polizia crede che sia stato Tristan, non verrà a cercare me. Io ho manomesso i freni e preso la mia macchina per portarli a casa di Tristan sapevo che a quell'ora stava dormendo, così ho scassinato
la porta e ho lasciato lì, poi ho organizzato l'uscita e lo fatto ubriacare. Mi sono messo dal lato del guidatore, ho tenuto premuto
l' acceleratore appena ho visto una macchina. Ho dato un pugno al finestrino, ecco perché ho la ferita alla mano. Questo lo sappiamo solo io e te, ma la polizia non ha prove che riguardino me e non lo saprà mai.
Anche perché non sono affari tuoi e se non la finisci di intrometterti, ti uccido come ho ucciso Austin >>
prese per il collo Micos.
Intanto in carcere Crystal che stava parlando con Tristan, vide l'uomo accasciarsi a terra.
<< N-non respiro >>
si portò le mani al collo per cercare di capire cosa stesse succedendo.
Crystal si precipitò da lui preoccupata, si guardò intorno alla ricerca di un poliziotto e lo chiamò.
Ma nessuno capiva cosa stesse accadendo, dopo alcuni minuti Tristan tossì e tornò a respirare.
<< S-Stai bene? >>
Crystal seduta all'altezza di Tristan, l'uomo annuì.
<<Ma che cosa è successo? >>
chiese la donna, l'uomo dopo essersi ripreso spiegò che sembrava che qualcuno gli stesse mettendo le mani al collo.
Meson lasciò la presa e Micos si accasciò a terra, tornò a respirare.
Arrivò Shine.
<< Shine le telecamere! >>
Micos indicò, l'angelo le afferrò, i due angeli andarono a posarle da Crystal e poi arrivarono da Tristan.
<< Hey che succede? >>
Shine vedendo Crystal preoccupata.
<< Tristan si è sentito male >>
<< Era come se qualcuno mi stesse mettendo le mani al collo >>
Micos era perplesso.
<< Quando è successo questo? >>
<< Poco fa, perché? >>
<< Quando Meson mi aveva afferrato per il collo >>
<< E come se foste collegati voi due >>
Shine stupito.
Micos informò quello che aveva scoperto.
Chi era l'assassino di Austin che faceva dispetti. Aveva visto dalle telecamere che lui aveva preso il coltello, era alle spalle di Austin, quest'ultimo si era voltato e l'assassino posava il coltello.
Aveva cercato di far ricadere le colpe su Tristan e che aveva registrato tutto dalla confessione alla minaccia finale.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top