17

Micos salutò Ellie ed entrò nel bar di Trevor.B<< Ci sono novità? >>
chiese interessato.
<< Non ancora. La sera del venti Aprile Austin era qui? >>
<< Sì, era con i suoi colleghi di lavoro. Avevano brindato e una sua collega Susy mi sembra che si chiami, era un po' brilla e stava per baciare Austin, lui cercava di scollarsela di dosso, lo chiamai e indicai la direzione dove c'era la sua ragazza >>
<< Cos è successo dopo? >>
<< Non lo so, suppongo abbiano litigato credo >>
Micos chiese di vedere la videosorveglianza e Trevor gli cedette ciò di cui aveva bisogno.
Vide la ragazza che usciva fuori e Austin che le corse incontro.
Lei aveva le braccia incrociate e viso corruciato.
<< Mi mandi un messaggio per unirmi a voi e poi ti vedo con quella che ti stava adosso! >>
<<Ellie, non mi stava addosso. Ha bevuto qualche bicchiere di troppo, era brilla, si è alzata dalla sedia e stava inciampando, cosi l'ho afferrata per non farla cadere. Non mi stava addosso >> Austin parlò tranquillo.
<< Eravate vicini e ti stava per baciare!>>
<< Ellie non è successo nulla.
Ha bevuto troppo e si è fatta scappare che ha una cotta per meb>>
<< Ah pure? Anche a lavoro ti sta cosi azzeccata? >>
<< Sì, sai come è? lavoriamo a stretto contatto. Stiamo mooolto azzzeccati...>>
la stuzzicò e rise sotto i baffi.
<< Austin! >>
lei capì che lui la stava prendendo in giro e stava scherzando.
<< Non sei per niente divertente! >>
<< Dai stavo scherzando >>
<< Antipatico! >>
Austin cercò di farla sorridere.
<< Lo sai che detesto quando qualcuno vuole farmi ridere quando sono arrabbiata...>>
Austin salì sul tettuccio della macchina si mise con la testa all ingiù.
<< Che stai facendo? >>
<< Mi metto con la testa all giù cosi le tue labbra all in giù sembreranno un sorriso >>
Ellie si mise mano in fronte e sorrise.
<< Stai sorridendo >>
<< Non è vero >> lei si tradì, lui scese dal tettuccio e si diresse verso la ragazza, la prese per mano e la trascinò con sé, le diede una foto incorniciata di loro due e un mazzo di rose rosse.
<< Per il nostro anniversario >>
Quando l'angelo finì di vedere la registrazione, ringraziò Trevor e lo salutò.

Micos andò nel carcere vide i suoi amici, raccontò a Tristan le novità e i sospetti. Si sentiva come se fosse in un film e gioì.
Tristan guardò Micos e sorrise.
Era sempre energico, vivace e allegro.
<< Grazie per quello che state facendo per me >> Tristan dietro le sbarre.
<< Sono o no il tuo angioletto? >>
chiese Micos ma era una domanda retorica, Micos volò poi atterrò.
<<. Io sono sicuro che sei innocente e ti tirerò fuori da qui! >>
<< Sei determinato >> Crystal.
<< Già è vero, hey non è che questa storia del detective ti sta dando alla testa? >>
chiese Shine che sorrideva per allegria di Micos.
<< Shh sono un ottimo detective! >>
Tutti risero.
Micos era incorregibile.
Tristan guardò l'angelo, gli occhi verdi come i suoi in cui poteva specchiarsi.
Shine e Crystal tornarono a casa dicendo che lasciavano finestra leggermente aperta quando Micos si sarebbe ritirato.
Micos era rimasto solo con Tristan.
<< Troverò chi è stato! >>
Tristan apprezzò la tenacia dell' angelo e si ritrovò a pensare chi avesse ucciso il fratello. Chi poteva essere capace di fare una cosa orribile come uccidere una persona?
Si perse nei pensieri, nei ricordi più belli passati con Austin.
Il suo caratterino vivace, la sua determinazione e il suo modo di cercare di far sorridere le persone.
Sentì un bagliore alle sue spalle, si voltò e sul suo letto vide un fiore.
Una margherita.
"È questo?" pensò, girò il fiore tra le mani. Quel fiore lo portava sempre al fratello come si trovava lì?
Ultimamente aveva chiesto a Crystal di portare una margherita al fratello.
Tristan guardò l'angelo e chiese se potava vedere da Austin se c'era ancora la margherita.
L'angelo volò via per poi ritornare pochi minuti dopo.
<< C'erano solo delle lettere, un vaso sopra e nessuna margherita >>
Micos informò, Tristan era perplesso, pensò come era possibile che fosse comparsa proprio lì la margherita?
<< Questo è il fiore che portavo sempre a mio fratello. Non so come si è trovato qui, ma mi farebbe piacere che lo tenessi tu, tieni >>
Tristan regalò il fiore all'angelo.
Per lui non era un semplice fiore, una semplice margherita.
Era qualcosa di più ed estremamente importante per lui.
Tristan aveva messo la mano fuori la sbarra per donare la margherita all' angelo.
<< Hey non sono una femmina. I fiori sono per le femmine >> scherzò.
Tristan rimase interdetto, quella frase. La mano tremò leggermente, la margherita scivolò dalle sue mani e si posò delicatamente a terra.
Tristan era scosso e Micos lo chiamò.
<< Tristan è tutto ok? Ho detto qualcosa che non va? >>
<< No Micos, e solo che...questa frase lo diceva scherzando mio fratello >>
Tristan sembrava essere da un'altra parte, raccolse il fiore e lo donò a Micos. Tutti i gesti sembravano fatti al rallentatore.
Micos prese la margherita con delicatezza e gli augurò la buonanotte.

Micos volò verso casa di Crystal.
Entrò dalla finestra, cercò il vaso, lo trovò, ci mise dell'acqua e ci posò la margherita all'interno.
Portò il vaso con la margherita in camera, lo posò sul comodino affianco a lui e se ne prese cura come se quel fiore fosse Austin.
Micos sentì di nuovo quella strana sensazione al petto di tristezza mischiato al dolore, si portò la mano all'altezza del cuore, chiuse occhi ed era come se volesse comunicare mentalmente con questa persona che era triste.
Hey non so perché sei triste. Non so chi sei, sento le tue emozioni. Riuscirai a spazzare via la tristezza dal tuo cuore e a dipingere un sorriso sul tuo volto, parola di Micos.

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