16

Micos si svegliò, aveva dormito come un ghiro, pensò tra sé e sé nel tentativo di parlare con questa  persona che sentiva avere il cuore tiriste.
"Vorrei tanto sapere cosa ti rende triste e portarti sorriso sul tuo volto"
<< Shine anche tu hai avuto delle visioni quando sei diventanto un angelo? >>
<< No >>
<< Sentivi emozioni di qualcun altro?>>
<< No >>
<< Allora sono pazzo? >>
Micos con fare teatrale, Shine scosse la testa.
<< Micos non sei pazzo, e solo che è strana questa situazione. Non ci capisco più niente >>
<< Io sono il più confuso di tutti >>
Dopodiché si diressero nel carcere da Tristan, l'uomo sorrise nel vederli.
Crystal era leggermente intimorita.
<< Prima di finire qui dentro hai notato qualcosa di strano in tuo fratello? >>
<< No >>
<< Partiamo dall'inizio >>
incitò l'angelo, Tristan annuì, guardò i presenti ed iniziò a parlare.
<< Mio fratello mi chiese di prestargli la mia macchina perché la sua era ad aggiustare, gli diedi la mia macchina e mi feci venire a prendere dai miei colleghi. Il tardo pomeriggio stavo a lavoro >>
<< A che ora sei andato a lavoro e a che ora hai finito? >> chiese Micos.
Non c'era nessuna punta accusatoria nel suo tono, ma solo semplice interesse per capire come erano andate le cose.
<< Dalle sedici alle diciannove>>
<< I tuoi colleghi conoscevano Austin?>>
<<Sì perché qualche volta è venuto da noi, lo conoscevano tutti. Era un tipo che si faceva riconoscere >>
<< Poi dopo il lavoro cosa è successo?>>
<< Austin mi aveva inviato messaggio dicendo che non tornava a casa, ma usciva con i colleghi, poi sono tornato a casa, guardavo la tv finché il cellulare non ha squillato e...e mi hanno dato la notizia >>
Lo sguardo di Tristan si incupì.
<< Mi avevano detto che aveva avuto un incidente e pochi giorni dopo mi sono trovato la polizia in casa e il resto lo sapete già >>
<< A che pensi Micos? >>
Shine notando l'angelo pensiero e riflessivo.
<< Se Tristan era a lavoro per di più senza macchina perché l'aveva
prestata al fratello, e casa sua è abbastanza lontano dalla pizzeria dove lavora il fratello...>>
<< Aspetta come fai a saperlo? >>
<< Sono volato fin casa di Tristan prima...come avrebbe fatto ad arrivare lì e manomettere i freni?
E tornare indisturbato a casa?
Supponiamo che un collega di lavoro dava un passaggio a Tristan. Anche se avesse chiesto di accompagnarlo in pizzeria dove lavora Austin e manomesso freni, avrebbe avuto un testimone e rischiato di essere scoperto e se avesse chiesto di lasciarlo li, sarebbe tornato a piedi. Come già ho detto casa di Tristan e lavoro di Austin sono abbastanza lontani. Prima che me lo chiedi di nuovo sono volato a casa di Tristan e fuori la pizzeria per questo so la distanza >> Micos si rivolse a Shine.
<< Dunque non può essere stato Tristan, da casa sua al lavoro di Austin è lontano. Con la macchina arrivi più velocemente >> Micos.
<< Credi che sia stato qualcuno che conosceva le abitudini dei due fratelli? >>
Crystal prese parola, a Micos sembrò che si fosse accesa una lampadina.
<< Tristan chi altri sapeva gli orari di lavoro oltre ai tuoi colleghi? >>
<< Non lo so >>
Si fece dare l' indirizzo del luogo in cui lavorava.

Micos trascinò Shine e Crystal fuori.
<< Torniamo subito! >>
voltandosi verso Tristan.
L'uomo guardò gli occhi verdi dell' angelo e c'era qualcosa in quei occhi che conosceva. Qualcosa di familiare.
<< Che vuoi fare? >>
Shine e Crystal che erano stati trascinati via senza spiegazione.
<< Ricostruire la scena >>
Micos che arrivò al lavoro di Tristan, parlò con il collega il quale spiegò che Tristan era a piedi e l'aveva accompagnato a casa e poi era andato via.
Micos fece notare che se Tristan finiva alle diciannove, il tempo di mettere ordine locale si facevano le venti.
Se il collega lo accompagnava a casa, Tristan andava a piedi fino alla pizzeria dove lavorava il fratello, anche se il collega lo avrebbe accompagnato in pizzeria da Austin, ma a quell'ora c'era marea di gente, o qualcuno avrebbe notato qualcosa di strano o la folla avrebbe aiutato a non accorgersi di nulla?
Poi sarebbe tornato a casa.
Aveva visto che impiegavano troppo tempo per arrivare fino alla pizzeria dove lavorava Austin, se andavano a piedi e poi dove nascondeva freno manomesso se tornava a piedi?
L'assassinio era avvenuta tra le 01:30-2:00.
Sì aveva tutto il tempo per arrivare alla pizzeria, manomettere freni e tornare a casa, ma c'era qualcosa che   non quadrava.
Quando Austin era uscito la sera del suo omicidio, era con la macchina di Tristan e i freni erano ancora  funzionanti.

L'angelo ritornò in pizzeria dove lavorava Austin.
I quattro colleghi li salutarono ed erano perplessi, ma Micos era ancora di più.
Quelle persone
La sua visione.
<< Sei qui per Austin vero? Ma ti abbiamo già detto tutto >>
<< E poi il colpevole è stato arrestato no? >>
<< Sì ho sentito anche io che la polizia ha arrestato il fratello. Avevano trovato prove che riportavano a lui >>
<< Già il colpevole è stato arrestato non so cosa vuoi da noi >>
<< Il presunto colpevole non è il vero colpevole >>
I quattro colleghi sbiancarono,
spalancarono occhi e bocca.
Derek armeggiava con il cellulare ed era nervoso.
<< Oddio quindi l'assassino è ancora in giro? >>
Susy sconvolta si accasciò sulla sedia e Marissa si avvicinò alla donna.
<< Sì >>
<< Oh il mio povero Austin. Certo non stavamo insieme, ma come già sapete avevo una cotta per lui ed è terribile...chi può aver fatto una cosa del genere? >>
<< Non ne ho idea >>
<<D-Davvero?...>>
Marissa deglutì e poi concluse la sua frase.
<<...l'assassino... è ancora in giro? >>
Micos annuì.
<< È assurdo! >>
Meson che aveva finito di sistemare e ascoltò Micos.
Derek continuava a messaggiare nervoso al cellulare.
<< Derek è tutto ok? Che succede? >>
<< Ehm...niente! >>
Derek informò che doveva prendere un po' d'aria.
<< Tu hai avuto una lite accesa con Austin vero? >>
<< Sì...oh aspetta cosa stai insinuando? Non sono stata io a uccidere Austin! >>
Marissa si innervosì.
<< È la prima cosa che dicono gli assassini >> Meson fece notare.
<< Stai zitto! >> Marissa agitata.
Susy si era ripresa leggermente dallo shock, continuarono a sistemare e addobbare il locale.
<< Dopo la vostra lite accesa, cos è successo? >>
<< Niente, perché me lo chiedi? Ho già parlato con il tuo amico Shine.
Io e Austin abbiamo chiarito, è la stessa cosa che ho detto al tuo amico >>
Micos la ringraziò e andò da Susy.
<< A te piaceva Austin ed eri gelosa di Ellie giusto? >>
<<Ehm...io, sì è così, un giorno ho bevuto un bicchiere di troppo. Ero un po' brilla, stavo inciampando e Austin mi afferrò per non farmi cadere, stavo per baciarlo, ma lui mi aveva spostata perché era entrata la sua ragazza >>
<< Ellie? >>
<<Sì, volevo a tutti costi Austin tutto per me, volevo essere io al posto di Ellie. Lo so forse era un po' egoistico da parte mia, ma sai quando avevo cotta per lui non pensavo a niente e nessuno >>
Susy fini di sistemare i tavoli.
<< Meson tu odiavi Austin per quale motivo? >>
<< Aspetta ti correggo, lo odio ancora >>
<< Come fai a odiare una persona che è stata uccisa? >>
<<Austin mi stava sulle scatole okay?>>
<< Be' se lo odi un motivo c'è no? >>
<< Sono tanti i motivi >>
<< Se lo odi così tanto saresti arrivato anche ad ucciderlo? >>
<<Hey frena frena. È vero che lo odio, ma non avrei mai ammazzato una persona. Non so chi sia stato ad ucciderlo, ma se dovessi incrociarlo gli darei il cinque >>
Micos uscì fuori e vide Derek posare il cellulare in tasca.
<< Hey è tutto ok? Che succede? >>
<< N-niete! >> rispose nervoso.
<< Sicuro? >>
<< S-sì, ora dovrei lavorare >>
Rientrò in pizzeria.

Micos bussò a casa di Ellie.
<< Ciao, tu sei Micos vero? Entra pure >>
L'angelo si accomodò e notò sul tavolo una foto incorniciata.
Ellie si accorse che Micos stava guardando la foto.
<< Lui è Austin >>
Ellie passò la foto incorniciata a Micos il quale l'osservò.
Era un uomo dai capelli castani, occhi verdi e sorriso sul volto.
<< Era un uomo dal cuore d'oro, sempre disposto ad aiutare e portare sorriso sul volto degli altri. Metteva allegria a tutti >>
Ellie sorrise nel ricordare Austin e i suoi occhi brillavano. Era ancora innamorata di lui.
<< Suppongo che sei ancora legata ad Austin >>
<<Sì tantissimo>>
<< Ti posso chiedere una cosa? >>
<< Certo >>
<<VTu conosci Susy? >>
<< Sì, la collega di Austin, so che aveva la cotta per lui, la capisco sai, come si fa a non amare un tipo come Austin >>
<< Quindi tu sapevi che lei avesse una  cotta per lui? >>
<< All'inizio no. Austin mi aveva inviato messaggio dicendo che usciva con i colleghi e se volevo unirmi anche io, cosi lo raggiunsi e li vidi vicini, ci sono rimasta male pensavo che mi stesse tradendo, quando poi lui mi è venuto incontro e mi ha spiegato che lei si era ubriacata e voleva baciarlo, ma lui se le scollata di dosso dicendogli che era fidanzato con me. All'inizio ero scettica non gli credevo, però i suoi occhi esprimevamo sincerità e quindi era tutto chiarito >>
<< Dove vi eravate incontrati? >>
<< Al bar dove lavora il suo miglior amico. Da Trevor>>
<< Che giorno è successo questo?>>
<< Venti Aprile >>
Micos era sconvolto, i due si guardarono senza proferir parola e passarono intensi minuti fin quando fu Micos a prendere parola.
<< Tre giorni prima dell uccisione! >>

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