9) Okinawa-Yakabi Island

[Okay, questo capitolo si era semplicemente cancellato, si era volatilizzato dalla faccia della terra, perciò eccolo qui per voi... mi dispiace! Spero non ci siano erroriiiii!]

Il piano è il seguente: dovrò andare in sala controllo, che è al piano inferiore, a questo punto dovrò aspettare il via di Cedrick e dopo dovrò chiudere le porte della mensa. Saranno tutti lì dentro. Poi, entrambi ci dirigeremo verso la camera dei portali che io avrò aperto, lo attraverseremo arrivando nel Mondo Parallelo e a questo punto dovremmo solo cercare il portale giusto per andare in America. 

È abbastanza semplice senza contare che poi dovremmo attraversare il portale giusto, l'unica cosa che mi preoccupa è il fatto che di solito i miei piani non funzionano mai e questo è in parte un mio piano. Non mi rassicura per niente questa cosa.

-Ci sei?- chiede Cedrick attraverso un apparecchio che ho messo all'orecchio, che abbiamo... preso in prestito da alcuni Angeli di Pattuglia. La voce del ragazzo/libro è metallica, ma riesco bene a sentire che sta sussurrando.

-Sì, un corridoio e sono davanti alla porta di controllo- sussurro a mia volta, premendo sull'apparecchio, proprio come mi aveva detto di fare Cedrick, anche se nemmeno lui era molto esperto. Mi sporgo leggermente e con mia sorpresa noto due guardie all'esterno della sala controlli. Nessuno sta mai a guardia della sala controlli. Qui si mette male. Mi ritiro leggermente, per poi premere di nuovo sull'apparecchio. -Cedrick, ci sono due guardie davanti alla porta...- sussurro, cercando di non farmi sentire.

-Anche qui ci sono più guardie del solito- sussurra lui. Qualcosa non va per il verso giusto.

-Stendiamoli- dico sicura. Poi mi correggo. -Senza ucciderli- ecco, così va meglio.

-Ricevuto- risponde lui, poi cala il silenzio e capisco che è entrato in azione. Prendo un bel respiro e riacquisto il sorriso furbo che sempre mi aveva accompagnato in ogni battaglia. Si torna la Bella di prima. La Regina Cattiva. Questo posto è troppo bianco per me. Faccio spuntare l'illusione ottica e successivamente prendo lo zaino tra le mani, per non fargli sospettare di nulla. A passi lenti mi faccio vedere dalle due guardie che subito si mettono in posizione.

-Ragazzi! Non scaldatevi!- esclamo, allargando le braccia. I due mi guardano le mani, coperte dai guanti neri. -Sono venuta qui in pace... voglio solo entrare in quella stanza- continuo, avvicinandomi e preparandomi a combattere.

-Bella, vai a mangiare, è da tanto che non ti alleni, le tue ali non funzionano e siamo due contro una, ti conviene andartene- dice una delle guardie abbassando la guardia. Non riesco a smettere di sorridere osservando l'illusione ottica dietro le mie spalle.

-Su questo vi sbagliate di grosso- mormoro scuotendo la testa. L'illusione scompare facendo indietreggiare i due uomini, sorpresi. Continuano a guardarmi da capo a piedi, increduli di quel che vedono. Anzi, forse le loro espressioni sono più che sorprese... direi terrorizzate. -È stata una decisione difficile, ma alla fine... non mi servivano a nulla- dico con un'alzata di spalle, li osservo per un po', poi allargo le braccia, mollando il mio zaino che finisce in un angolo del corridoio. -Chi si fa avanti per primo?- chiedo, con furbizia. Uno dei due fa un cenno all'altro che sia avvicina con una pistola in mano che mi punta al cuore. Spara. Sono sorpresa che abbia sparato, lasciando stare il fatto che siamo giù in Paradiso... a meno che non mi vogliano mandare giù agli Inferi cosa che non gli perdonerei mai. Mi libro in volo, con un salto. Nessuno si accorge di niente e io riesco ad atterrare sul suo braccio che fa un rumore davvero piacevole: crack. Cade a terra, tenendoselo stretto. L'altro si fa avanti con un pugnale, cercando di colpirmi. Non sono bene addestrati in quanto ad Angeli da Pattuglia, perciò è molto semplice farlo cadere a terra con uno sgambetto, per poi piantargli il suo stesso pugnale nel braccio. Li immobilizzo e con un paio di calci e pugni li faccio svenire. Ho il loro sangue sui guanti.

Non avevo detto di essere delicati...

Apro la porta di controllo, dove fortunatamente non c'è nessuno. Prendo i due uomini e li trascino dentro, dopodiché chiudo la porta e mi siedo sulla scomoda sedia davant ai computer. In uno schermo ci sono le telecamere. Vedo Cedrick alle prese con degli uomini. Se la sta cavando, velocemente cancello la parte del video dove c'è Cedrick che lotta e disattivo la telecamera, poi faccio lo stesso nelle altre davanti alla mia camera, davanti alla sala di controllo e per finire mi rilasso.

-Cedrick, tutto a posto?- chiedo all'apparecchio. Sento un respiro affannato, poi la voce metallica di Cedrick.

-Tutto regolare... Lo sgabuzzino è pieno e chiuso a chiave, perlustro la zona e ti chiamo quando puoi chiudere- dice, continuando a respirare affannosamente.

-Sei ferito?- chiedo, preoccupata.

-No, ma questi non erano semplici Angeli di Pattuglia, hanno avuto un addestramento speciale...- risponde, facendomi stare più tranquilla. Ha insistito lui a farmi fare la parte che lui riteneva più "semplice", però mi è dispiaciuto un po'. Passano minuti, che impiego a cercare di lavarmi i guanti, anche se non si nota bene il liquido rosso.

Meno male che ho portato dei guanti di ricambio... Sei in realtà.

-Ora!- sento sussurrare di scatto al mio orecchio. Salto in aria dallo spavento, ma mi affretto a infilare i guanti e a bloccare il portone della mensa. Schiaccio molti pulsanti e sblocco illegalmente molti file, ma dopo dei secondi, vedo nella telecamera della mensa (l'unica che ho lasciato accesa) l'immagine delle porte che si chiudoni velocemente. Apro la porta del portale, già pronta per schizzare fuori. Fatto!

Esco dalla porta, chiudendola a chiave, recupero il mio zaino e inizio a correre verso la sala dei portali. Dopo un paio di minuti di corsa per i corridoi tortuosi sento dei passi leggeri. Mi volto leggermente e faccio in tempo a vedere Cedrick, che mi sorride. Bene, tra poco saremo fuori. Wow! Niente è andato molto storto per ora! Entro dentro la stanza e... Vengo spiaccicata al muro.

Ritiro quello che ho detto.

Apro gli occhi e davanti a me ci sono Lefkò e Bryan.

-Dove pensi di andare?- chiede la principessa, inclinando la testa.

-Via da questa prigione- ringhio con rabbia. Mi tolgo i guanti velocemente, facendo indietreggiare l'Angelo. Bryan, invece, se la sta già vedendo con Cedrick che mi lancia delle strane occhiate.

-Non le userai- dice Lefkò, più spaventata che sicura di sé stessa.

-Se ce ne sarà bisogno, sì- rispondo con tranquillità, mettendo i miei guanti nello zaino. Mi alzo e la guardo con tristezza. -Fammi indovinare...- dico appoggiandomi con non schalance alla parete. -Il mio incantesimo non è durato su Bryan che si è ricordato che mi sono tolta le ali- dico sospirando, mentre Cedrick continua a trattenersi dallo stendere Bryan. Il ragazzo rossiccio è bravo... Ma non abbastanza per competere con un ragazzo/libro nato chissà quanto tempo fa.

-Esattamente- dice l'Angelo, portandosi da un lato i capelli argentei con delle ciocche azzurre.

-Lefkò, ho già un piano per salvare Alex e voi non potete tenermi qui per sempre!- dico, iniziando a scaldarmi -Sono qui da cinque anni- continuo, scandendo ogni parola. Mi avvicino pericolosamente. Lefkò mi guarda dal basso, dato che è qualche centimetro più bassa di me.

-Veniamo con te- dice l'Angelo. Bryan e Cedrick si bloccano di colpo, guardano straniti Lefkò.

-No- dico, incrociando le braccia.

-O veniamo con te, o tu torni in camera tua- mi ricatta. Alzo un sopracciglio, per niente spaventata.

Allargo una mano verso di lei, per poi farla volare a qualche metro da terra.

-Non avrei problemi a farti fuori, Lefkò- dico con calma. -Ma va bene- continuo con un'alzata di spalle. La lascio cadere a terra poi mi dirigo verso il portale. È un grande cerchio al centro della stanza, poi ce ne sono molti altri, ma da quello che ho studiato, a noi serve questo.

-Io non ho mai detto che verrò- dice però Bryan.

-Ma lo farai perché vuoi salvare Luna e tua sorella- continuo.

-Mi hai tolto le parole di bocca- dice lui facendosi avanti dopo qualche tentennamento. Lefkò e Cedrick mi affiancano.

-Lefkò, il portale per l'America è solo nel Mondo Parallelo, non è vero?- chiedo, girandomi verso di lei.

-Sì, si trova in una delle isole cinesi, nell'arcipelago di Okinawa, Yakabi Island- risponde lei, sicura, rincuorandomi. Sapevo dove dovevamo andare, ma per essere sicuri...

-Bene... Si va in Cina-

ѕpazιo aυтrιce: mi dispiace per quel che è successo con i capitoli, spero che tutto sia sistemato <3 <3 <3 Avete letto tutti anche il capitolo 7? Sono nei casiniiiii

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