30) Segreti

Eeee... Non sono morta!
Ecco a voi il capitolo promesso, buona lettura!
♡♡♡

«Cedrick, abbiamo un problema» ecco la prima cosa che dico dopo la riunione con la Regina entrando nella stanza di Cedrick e Adam.

«Che genere di problema?» chiede leggermente preoccupato. Chiude la porta e si siede sul letto, di fronte a quello di Adam, dove sono seduta io, il quale non ho idea di dove sia.

«Harry» dico secca.

«Che centra Harry? Ma, aspetta quell'Harry? Il fratello di Ethan, James e Bonnie?» chiede stralunato, non capendo molto.

«Sì, sì!!! Quell'Harry!» mi esaspero. Insomma, la riunione non è andata come speravo. La Regina mi ha esasperata. Continua a dire che è impossibile che ci sia veramente Harry a capo del commercio di schiavi e vuole impedirmi di andare a dare un'occhiata. Voleva mandare solo Cassius e alcuni vampiri.
Sono io quella che conosce Harry, non "Cassius e alcuni vampiri!"!!

«Beh, mi vuoi spiegare cosa centra quell'Harry in tutta questa storia?» chiede ancora confuso. E come dargli torto? Sono confusa tanto quanto lui, se non di più.

«Ho interrogato quell'uomo che abbiamo catturato io e Cassius al villaggio... diceva che a capo della testa di schiavi in queste Terre è Harry» spiego. Mi porto una mano sul viso, esasperata. Cosa devo fare per fare in modo che la Regina si fidi mi me? O magari si fida troppo e non vuole che faccia una brutta fine? Forse sa qualcosa che noi non sappiamo.

«Abbiamo un problema.»

«È quello che ho detto io, Cedrick. Vogliamo ripeterlo un'altra volta, o cerchiamo di trovare una soluzione?» chiedo ad occhi chiusi, cercando di concentrarmi su... qualcosa. Qualsiasi cosa.

«Beh, non c'è molto da fare, Bella... Vai lì, lo prendi, lo porti qui e gli fai l'interrogatorio.» la sua risposta mi fa capire di non avergli detto quello che avrei dovuto dirgli.

«La Regina non mi vuole far partecipare alla missione e forse i vampiri, compreso Cassius non riusciranno a fermare Harry e se ci riusciranno, lo uccideranno... insomma... hanno bisogno di me! Non riusciranno a contenere Harry! È pur sempre un demone, e se è vero che la tratta degli schiavi la gestisce solo lui... significa che è passato al Lato Oscuro e sarà ancora più incontenibile...» mormoro, guardando il vuoto, con aria saggia e... ridicola.

«Da quando fai riferimenti a Star Wars?» Cedrick sembra sorpreso. Beh, sì, in effetti... non è da me fare riferimenti a Star Wars. Cavolo... sono messa peggio di ciò che pensavo... adesso faccio come i vecchi che hanno la mania di raccontare o fare riferimenti alla loro vita.

«Da quando in Paradiso, Bryan, il secondo anno mi ha costretta a vedere tutti i film... e direi che è stato un bene, perchè l'ho adorato.» sospiro, ricordando quando ancora ero in Paradiso e mi deprimevo come una patetica ragazzina in fase adolescenziale.

«Capisco... Ma quindi? Che facciamo?» chiede. Nel frattempo si passa una mano tra capelli e solo ora... noto il suo volto stanco, le sue gambe tremolanti, mi accorgo che non abbiamo solo un problema. Cedrick sta evidentemente male. Come ho fatto a non notarlo prima?

«Tu non farai un bel niente se non spiegarmi cosa diavolo ti sta succedendo» il mio sguardo si indurisce, cerco di scrutarlo più a fondo, ma sembra quasi avere una barriera tra me e lui che mi impedisce di aiutarlo.

Il ragazzo sospira, passandosi una mano sul volto. Vorrebbe non dirmi niente, ovviamente, ma sa di non avere scelta. Se un mio soldato sta male devo prendermi cura di lui ad ogni costo.
Lo incito, con un cenno, ad iniziare e, lui, per prima cosa, prende la copertina del suo libro.

«Durante i miliardi di anni che sono stato sulla Terra, questa cosa non mi è mai successa... è probabilmente una magia, magari di tua sorella, oppure è l'influenza delle fate... non ne ho idea. Sono un pozzo di sapere, ricordo tutte le pagine del mio libro, ricordo ogni minimo particolare ma... Non so più cosa sta succedendo dall'altra parte. È come se non riuscissi a caricare le ultime pagine, da quando siamo stati catturati ad adesso. Qualcuno mi sta impedendo di... dirti... non so, magari qualcosa riguardo la tua missione che potrebbe essere fondamentale!» ascolto ogni sua parola, sempre più assorta nei miei pensieri. Questa situazione non mi piace affatto. Non può che essere opera di mia sorella.
«Mi sento così inutile...» esclama poi il mio compagno di avventure.

«Nemmeno a pensarci, Cedrick. Non sei affatto inutile. Non sarei qui se non fosse per te. Posso provare con un contro incantesimo!» cerco di tranquillizzarlo. Se la mente di Cedrick è annebbiata, è perché qualcuno vuole nascondergli qualcosa!
Il suo sguardo si rasserena leggermente, mi sorride, anche se i suoi occhi non mi trasmettono nulla, non riesco più a sentirlo vivo. Già, sembra proprio non essere più tra noi.

«Cosa vorresti provare?» chiede senza credere veramente che qualcosa possa funzionare.

«Conosco tutti i controincantesimi esistenti su questa Terra, qualcosa la troverò» sbotto innervosita. Sono già pronta a ricevermi una sua brutta occhiataccia, ma niente, il suo sguardo rimane vuoto, a fissare il muro.

«Ti ringrazio Bella...» sospira, passandosi una mano sugli occhi. «Fai così tante cose per noi... per me... E io ti nascondo una delle verità più grandi...» aggrotto la fronte, e gli faccio cenno di continuare. «Sai, quando vedevo le tue avventure, leggevo delle tue gesta non proprio da eroina perfetta, non pensavo che saresti stata... Così. Insomma, sei gentile, pronta a sacrificarti per tutti, regali sorrisi persino alle guardie in corridoio.» alza lo sguardo su di me. Sembrava impazzito, ma la verità è che voleva solo rispondere a delle domande. Ed io sento invece il cuore battermi all'impazzata, sento il sangue pompare più volecemente nelle vene e l'ansia salire e salire. Cosa vuole dirmi di preciso? «I-io credevo che tu fossi diversa! Pur sempre un Demone Nero! Pur sempre una stronza cazzuta che mette al tappeto chiunque le rivolga la parola, che uccide chiunque le faccia un torto!» ora aveva le braccia allargate e la bocca socchiusa. «Cosa è successo, Bella? Prima non ti ricordavi gli incantesimi, agivi per istinto, non te ne fregava nulla delle parole, ti lasciavi trasportare da ciò che era il tuo cuore, anche se conteneva solo rabbia, odio e vendetta.» si ferma per riprendere fiato, mentre io sono paralizzata dalla sorpresa. Perchè mi sta dicendo tutto questo? «Senza offesa Bella, ma devo dirti la verità: tu non hai mai amato nessuno in quella tua vita. Solo Alex, all'inizio, poi Damon è stata un'illusione, tu pensavi di amarlo, anzi, volevi amarlo perché pensavi che avrebbe potuto cambiarti, che quel cuore trasformatosi in pietra dopo la morte del tuo unico, vero grande amore avrebbe potuto tornare quello di un tempo. Poi Harry, ma di lui meglio non parlare, vero? Con lui hai solo giocato la parte della ragazza dolce che lo consola perché era quasi la fine del mondo, ma poi non c'è stata ed è stato facile dimenticarlo...»

«Cedrick, si può sapere che ti prende?!» riesco finalmente ad urlare. Ma lui continua a sputarmi malvagità su malvagità. Perché?

«E prima c'è stato Cole» al solo udire quel nome mi vengono le lacrime agli occhi. «Il tuo demone nero, così lo chiamavi, giusto? Quasi un figlio per te.» respira furiosamente, come se l'ossigeno nella stanza non gli basti.

«Cosa diavolo mi vuoi dire, Cedrick?». Ci troviamo in piedi l'uno di fronte all'altra, lui con il fiatone ed io con il cuore a mille.

La verità. Mi sta solo svelando tutta la verità su di me.

«Avevo giurato di non dirtelo, ma non mi importa più.» chiude gli occhi e poi li fissa sui miei. «Hai sentito un'attrazione per Cole, un legame materno, questo perché è legato a te, sangue del tuo sangue.»

Silenzio.

Non ho più aria nei polmoni, ormai. Non è possibile.

«Cole... come può essere imparentato con me? Non ho mai avuto figli!» chiesi incredula. Non riuscivo a capire. Come era potuto succedere?

Ma Cedrick scosse la testa.

«È tuo nipote». Oddio.

Mi passo una mano tra i capelli, con un mare di emozioni nel petto.

«Mia sorella? Cole il figlio di mia sorella? Perché nessuno si è degnato di dirmelo? E Lux? Oddio...» e mentre cerco di metabolizzare il tutto, Cedrick si risiede, prosciugato per un motivo a tutti ignoto.

«Mi dispiace Bella...»

Ma non ci voglio pensare. Non voglio parlarne più. Non adesso. Voglio solo fare quello stupido controincantesimo.

«Tranquillo, dispiace a me per il controincantesimo che sto per usare. Pizzicherà un po'». Detto questo inizio a recitare e la sua mente inizia a essere ripulita da qualsiasi residuo magico esterno.

Gli fa male, ma non urla.

Bene.

E ora che so la verità su Cole, ma anche sulla me del passato, voglio solo un po' di calma.

•••

Cedrick è in infermeria, in una sottospecie di coma. Si sveglierà tra un paio di giorni. Ma, a mia discolpa, quello che ho utilizzato era l'unico controincantesimo capace di fare ciò che volevo: ripulirlo da qualsiasi influenza.

E io sono seduta su una comoda panchina sotto un bianco gazebo nel maestosissimo giardino delle ninfe. È davvero una meraviglia. Fiori di ogni tipo, colore sono accostati l'uno all'altro, creando una perfetta armonia.
Non mi sono mai sentita più in pace con me stessa di così. C'è persino un picolo ruscelletto e poi una dolce musica, lontano dal giardino, ma posso ancora sentirla. Mi rilassa.
Non vedevo una cosa tanto bella da... Beh, molto tempo.

Sono qui da un'ora o poco più. Adam è già passato per chiedermi cosa fosse successo e io gli ho detto che qualcuno aveva compromesso Cedrick con la magia e gli ho fatto un controincantesimo.
Niente dettagli, un bene per tutti.
Ancora non potevo crederci. Cole! Il mio piccolo Cole, figlio di mia sorella. Mio nipote. Ecco perché mi sono sempre sentita legata a lui. Ora capisco tutto.
Mia sorella, riuscita a scappare dall'Inferno in qualche suo modo, cerca di cambiare vita, si innamora, ma di un Demone Bianco. Rimane incinta e vuole nascondere tutto perche papà non l'avrebbe mai accettato e Lucifero stava venendo a prenderla. Insomma lascia il bambino a una donna del posto che già aveva un bambino ibrido e se la fila, trovando poi il "vero amore" in Lucifero. Semplice. E del tutto da lei.

«Hai combinato un bel casino con il tuo ragazzo libro... arrabbiata?» la voce di Cassius mi sorprende. Mi volto verso di lui, sospirando.
È bellissimo come sempre, anche se ha un'aura fredda, che mi traspette distacco e tristezza. Sono esseri interessanti, i vampiri. Non avrei mai creduto in una cosa del genere.

«Sono successe un bel po' di cose... ma Cedrick non c'entra niente. Qualcuno con la magia l'aveva bloccato e io l'ho aiutato. Quelli che vedi sono solo effetti collaterali. Niente di preoccupante, dovrebbe sviegliarsi tra un paio di giorni» rispondo semplicemente. Poi torno a guardare con ammirazione il bellissimo giardino delle ninfe.
Non ho molta voglia di parlargli, sinceramente. Spero che se ne vada, anche se so, che non succederà. È uno testardo e con le proprie idee, per quello che ho potuto capire.

«Così mi rincuori, davvero.» dice sarcastico. Poi si siede di fianco a me e resta ad osservarmi.
Ecco, lo sapevo.
Testa dura!

Non so a cosa stia pensando, vorrei, ma leggere la mente dei vampiri è più difficile che con i demoni: sono più complessi e sinceramente non ho voglia.

«Se ti ha mandato qui la Regina... riferiscile che sto bene» sbotto, infastidita dalla sua presenza e dai suoi occhi, che sembrano volermi penetrare sino al midollo.

È una sensazione dannatamente strana e irritante.

«Non mi ha mandato la Regina. Che ti possa sorprendere o meno, sono qui di mia spontanea volontà.» dice tranquillamente. Se il suo obbiettivo era quello di sorprendermi, l'aveva fatto: questo non me lo sarei aspettata. Mi congratulai con un leggero sorriso, chiedendogli silenziosamente di andare avanti.

«Ti ho osservata durante l'interrogatorio. Dannazione, non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso!» esclama, forse con troppo entusiasmo.

Beh, nessuno mi aveva mai detto che quando facevo la pazza piscopatica non riusciva a staccarmi di dosso!
Un po' strano direi, ma comunque un complimento accettato.

«Sei stata fantastica. Sei potente. Non ho mai visto nessuno di tanto potente in vita mia.» dice con sincerità. «E poi, insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro al villaggio!» sospira osservando anche lui le rose davanti a noi. Già, mi sono divertita al villaggio. Mi ci voleva proprio una bella lotta come quella.
«Insomma: ho convinto la Regina a farti venire con noi da Harry... Ho capito che vi conoscevate e che quindi sai come trattarlo.» detto questo si alza, lasciandomi lì seduta, ancora più sorpresa di prima.

«Beh, grazie!» rispondo, confusa.

«Ah! E ho detto sì! Vi aiuteremo a tornare a casa! Il nostro esercito è ai vostri comandi, principessa!» urla, dato che ormai è oltre il gazebo.

«Regina! Sono una Regina, Cassius» gli urlo dietro, scherzando. Mi risponde con una forte risata e poi urla ancora: «Domani mattina, alle sei fatti trovare pronta!»

«Ci sarò!» gli urlo di rimando.

Oh, Harry caro, ti sei messo in un bel guaio!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top