92. La Guerra - parte 2

-Bella!- urlò una voce alquanto familiare alle mie orecchie. Mi girai di scatto, in tempo per ricevere Cole diretto tra le mie braccia. Lo strinsi a me con tutta la forza che avevo in corpo.

-Cole... piccolo Demone Nero- dissi dandogli un bacio sulla guancia, lo pulì con rabbia, per poi tornare a guardarmi con un bambino quando vede il padre tornare da lavoro (non che io ne sappia qualcosa...).

-Lei è tua sorella?- chiese il ragazzo, indicando Hailey, che ci guardava perplessi.

-Sì- risposi sorridendo. Il bambino arricciò il naso, come contrario a questa cosa.

-Non ti assomiglia affatto. Tu sei più bella- disse con tutta sincerità, continuando a guardare Hailey, che ridacchiò leggermente imbarazzata.

-In effetti... siamo nate da madri diverse- ammisi, lanciando un'occhiata ad Alex, che ancora parlava con suo padre di varie strategie per l'attacco.

-La tua deve essere stata un Angelo molto bello- disse il bambino. Socchiusi la bocca, sorpresa del fatto che lui sapesse che mia madre fosse un angelo. Improvvisamente, quando mi girai, Hailey stava parlando con un soldato, che ben presto la scortò, probabilmente nella sua capanna. La lasciai sola. Se la speva cavare. Feci scorrere lo sguardo e vidi Harry assieme a Luna, chiacchieravano sommessamente, cercando di non farsi sentire dalla gente circostante. Feci tornare la mia concentrazione su Cole, che anche lui si guardava intorno.

-Hai notizie di Theresa e Lux?- chiesi, abbassando la voce.

-Sono qui, nell'accampamento, ma non sono stati accolti con enfasi- rispose il ragazzino con gravità nella voce.

-Oh mio Dio! Stanno bene?!- chiesi, stavolta con il volume della voce leggermente alto. Alex si girò verso di me, preoccupato, forse già sapendo a chi mi riferivo. Cole non fece in tempo nemmeno  parlare che già mi dirigevo verso Alex con impeto.

-Cos'è successo a Theresa e Lux?- chiesi. Alex socchiuse la bocca, senza sapere cosa dire. Cole mi raggiunse, fermandomi.

-Stanno bene! Hanno solo rischiato di ferirsi gravemente quando tanti soldati gli avevano puntato un fucile al cuore! Bella, di questi tempi è normale che le precauzioni siano molto alte. E se solo non ci fosse stato Alex, a quest'ora sarebbero morti!- disse il ragazzino, facendomi riacquistare la calma. Chiusi gli occhi scuotendo la testa. Sicuramente era solo il troppo stress. Mi scusai con Alex.

-Ho bisogno di riposo... saranno lunghi giorni e l'ultimo sarà quello decisivo- mi fermai per qualche secondo. -Ma prima accompagnami da Lux e Theresa- chiesi con gentilezza a Cole. Il ragazzino sorrise, per poi incamminarsi trotterellando, verso un tendone di tela giallo. Un colpo per i miei poveri occhi.

Non appena entrai sentii il brutto odore dell'acqua ossigenata e quando mi guardai intorno vidi strane boccette. Tutte molto simili ma con una targa diversa. Sulle barelle c'erano dei soldati in preda agli spasmi, forse a causa di quell'attacco non previsto, per ultimi c'erano Theresa e Lux, che parlavano mano nella mano. Lei seduta sul letto di lui, che non riusciva ad alzarsi. Corsi da loro, fondandomi sulla rossa.

-Theresa!- esclamai, troppo felice di rivederla sana e salva dopo tutto questo tempo [SEMPRE!!! Okay, lasciamo stare gli spazi autrice di una pazza]. Lei mi accarezzò i capelli con affetto, mentre ancora teneva ben stretta la mano di Lux, incapace di muoversi. Non appena mi staccai incontrai i suoi occhi lucidi. -Mi spiace molto per Bryan- sussurrai, mentre anche i miei occhi si riempivano di acqua salata. Lei annuì, per poi tirare su con il naso. Non ho mai conosciuto una parte di lei così. Prima era felice, o almeno, per quello che potevo saperne io. Bryan la completava, erano gemelli! Le due teste rosse che spiccavano fiere in mezzo ai branchi di gente comune. I miei piccoli ibridi. Perché, ammettiamolo, sono una persona molto vecchia e ho bisogno di riposo per la mia schiena scricchiolante (okay, no. Non esageriamo).

-Lux!- esclamai poi, abbracciando il ragazzo. Lui tossicchiò leggermente, ma sorrise. I suoi capelli color cenere erano arruffati e appiccicati al volto stanco. Gli occhi nocciola guizzavano da una parte all'altra osservando il posto in cui si trovava, per poi scrutare me e Theresa, la quale aveva gli occhi azzurro ghiaccio che brillavano dalla felicità. Probabilemnte di vedere vivo Lux.

-State bene?- chiesi, sorridendo. Entrambi annuirono, poi Theresa prese la parola.

-Dovremmo chiederlo a te! Sei tu quella appena tornata dall'Inferno!- esclamò allora. Sorrisi imbarazzata.

-Sto bene, anche se il re mi ha dato la notizia che tra una settimana ci sarà la battaglia decisiva- dissi, mentre il tono diventava sempre più grave.

-Ma... È il compleanno di Cole!- esclamò allora Lux. Quasi non lo riconoscevo. La voce era roca e il labbro inferiore era spaccato. Una ruga di rabbia si era disegnata sulla sua fronte. Gli feci segno di stare zitto e in tanto mi girai per vedere se Cole era ancora nei paraggi. Lo vidi che stava aiutando a guarire una donna. Evidentemente non aveva sentito nulla. Era in fondo alla stanza ed era piuttosto concentrato sul suo lavoro.

-Lo so... lo festeggeremo prima della battaglia, e anche quando ne usciremo vincenti- dissi con un grande sorriso, per rassicurarli, anche se non convinceva nemmeno me. I due annuirono sorridendo, o tirando le labbra; questo termine sarebbe più appropriato. Non sono molto brava a rassicurare le persone... Li salutai con un bacio sulla guancia e andai via, dicendo a Cole che sarei andata da mia sorella. Lui non volle seguirmi, dicendo che avrebbe aiutato lì. Quasi quasi non riconoscevo più il demone che stava in lui.

Uscii dal grande capannone giallo scuro, per poi chiedere ad una guardia la mia tenda. Sicuramente io e mia sorella la condividevamo. Entrai e la vidi dormire profondamente. Mi dispiaceva svegliarla... Ma era il momento di studiare quella maledetta formula, altro che riposarsi... Le toccai la spalla e non feci nemmeno in tempo a chiamarla che stava per tranciarmi la mano.

-Scusa... Ehm... Dobbiamo studiare la formula...- dissi di scatto attirando la mano a me, massaggiandola, come per constatare se fosse tutto realmente a posto.

Lei annuì, alzandosi e porgendomi un libro.

-È questo, e questa la formula- disse, fin troppo felice. Annuii e il mio pomeriggio continuò così.

•••

SPAZIO AUTRICE:

Vi informo che domani ci sarà l'ultimo capitolo di Angelo degli Inferi, mentre dopodomani L'ULTIMO! Ho deciso di fare così perché volevo finire di domenica e quindi... boh! Se commentate tanto faccio il sequel :P Vi voglio bene!

Un bacio :)

Benny!

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