75. Il Patto-parte 7

In quel momento mi sentii andare a fuoco. Boccheggiai in cerca d'aria, mentre il re mi guardava con sfida.

-Fate entrare i prigionieri!- esclamò il re. Mi sedetti al mio posto e subito si Alex che Damon mi vennero in soccorso.

-Bella... Bella, sta calma- mi disse Alex. Damon prese un po' d'acqua e me la fece bere.

-Bella...- iniziò Damon, ma il padre mi invitò ad alzarmi.

-Forza ragazza!- esclamarono i presenti su quel tavolo. Mi alzai e mi diressi verso i prigionieri. Non appena ne osservai meglio, uno lo riconobbi: Valentin.

-Ti sei ridotta ad uccidere un tuo grande servitore, ragazzina... proprio un bel lavoro...-disse tossichiando. Lo guardai senza parlare, poi mi girai verso la grande sala.

-Bene... credo sia arrivato il momento di chiarire un po' di cose qui...- dissi in tono calmo, ridacchiando. Mi stavo davvero divertendo, osservando quei volti pieni di paura, aspettando che io iniziassi ad uccidere quei poveretti.

-Sì... sono la Regina dei Demoni Neri... una spietata assassina... Ho ucciso molto spesso, sapete? Non sarebbe un gran peso gravarmi di altre cinque vittime...- dissi poi passando la lama di un pugnale che una guardia mia aveva consegnato sul petto di un ragazzo, che strinse i denti per il dolore. La ferita non guarì. Feci un altro taglio, su Valentin. Guarì immediatamente... Feci un altro taglietto a tutti e non appena tornai al centro della scena ero sorridente. Ma sorridente in un modo molto inquietante.

-Ma sapete... io non sono uno spettacolo da baraccone e uccido solo chi lo merita, quindi... Oggi, per la vostra stupida festa, ammazzerò solo tre persone!- esclamai. Il re mi guardò male e io gli sorrisi di rimando.

-I due Demoni Bianchi che si sono offerti per farsi ammazzare e... il mio zietto- esclamai, poi, pugnalai dritto al cuore il Demone Bianco a cui avevo fatto il taglio per primo. Molti si misero ad urlare, ma il re, invece... Restò seduto a godere dello spettacolo.

Guardai il secondo Demone Bianco. Lui non era lì per scelta. Aveva gli occhi chiusi. Sembrava stesse pregando.

-Curioso... come mai ti hanno mandato nelle mie grinfie?- chiesi puntellando il coltello sul suo petto scolpito.

-Io... M-mi... Mi hanno... Obbligato- balbettò l'uomo. Socchiusi la bocca inclinando la testa.

-Hai una famiglia?- chiesi abbassando il pugnale. Il ragazzo aprì gli occhi, guardando il mio volto sporco di sangue.

-Una moglie e... tre figli- mormorò lasciando rilassare i muscoli. Sorrisi.

-Guarda bene questo pugnale...- mormorai lui lo fissò. Era intriso di sangue fino al manico e il sangue delineava linee rosse sulla mia mano. -In pochi secondi... deciderò se ucciderti o no, continua a pregare- gli dissi sorridendo con cattiveria. Lui chiuse gli occhi e... pronunciò dei nomi: Erika, Nicolò e Matthew e poi disse:"per l'amore della mia vita, Hailey".

Alzai il pugnale e lo calai senza pensare più a niente dopo quel nome.

Sentii un tonfo e l'uomo era a terra, libero di andare dalla sua famiglia.

-Grazie- sussurrò con le lacrime agli occhi. Gli sorrisi leggermente, poi passai all'ultimo soggetto: Valentin.

-Sei diventata abbastanza debole, non credi?- chiese respirando appena. Alzai il pugnale, ma prima che potessi calarlo lui mi fermò.

-Ti prego, Bella... Volevo un mondo di bene a mia sorella... A tua madre...- disse in preda al panico. Mi allontanai leggermente.

-L'hai uccisa tu- sussurrai con un piccolo sorriso. -L'hai uccisa tu!- urlai poi incavolata. L'avevo sempre saputo. Era ovvio. Mio zio aveva fatto in modo di farla sposare con il re dei Demoni Neri e poi l'aveva uccisa per prenderne il potere da consigliere.

-No, aspetta Bella, io non sono veramente tuo zio, io l'amavo m-- troppo tardi la lama stava nel suo ventre mentre io la giravo e lui non riusciva a parlare, anzi, non riusciva nemmeno a respirare, boccheggiava in cerca di aria, cercando altri secondi di vita.

-Lo so...- sussurrai. Il mio falso zio mi guardò con una strana smorfia, tra il doloroso e l'incredulo. -Ma il potere è più importante, vero?- sussurrai ancora, mentre le lacrime minacciavano di scendere. Un rivolo di sangue scese dalle labbra di Valentin, ma lui non si risparmiò di farmi vedere il suo sorriso beffardo. Urlai e... Rificcai la lama nel cuore che si fermò. Per sempre.

Mi girai e vidi tutta la sala in piedi, che mi fissava.

-Lo spettacolo è finito, signori e signore!- esclamai inchinandomi.

-E gli altri?- chiese il re. Gli sorrisi.

-Ma certo... Me ne ero quasi dimenticata...- schioccai le dita e quelli che avevo lasciato in vita scomparvero, andando dove davvero dovevano stare. Assieme alla loro famiglia.

-Sono all'Inferno?- chiese Helena. -So che ne sei capace, dato che ci sei stata nel Purgatorio- continuò facendo ridacchiare alcuni.

-Ti ci mando te nel Purgatorio...- dissi io, facendo ridere molte persone. -E comunque sì ci sono passata per l'Inferno... ma, come disse Winston Church:"Se stai attraversando l'Inferno, fallo a testa alta".- detto questo feci per andarmene, ma la voce del re mi fermò.

-Manca la sorpresa!- esclamò. Mi bloccai guardandolo incuriosita.

-Noi vinceremo la guerra grazie a te e grazie a quello che sai fare!- urlò. Tutti esplosero in un grande applauso, mentre io alzai un sopracciglio.

-Facci vedere che sai fare!- continuò.

-Ma certo!- esclamai. Mi avvicinai a lui, poi urlai. Il re cadde e per poco non sbatté la testa... Tutti si tapparono le orecchie, ma io continuai. Quando finii misi le mani sporche di sangue sui miei fianchi.

-Mi sento più stronza del solito oggi- esclamai, poi me ne andai i camera mia ad aspettare che i miei amici mi raggiunsero dopo essersi ripresi.

...

Dopo dieci minuti mi ero già stesa sul letto, con le mani ancora sporche di sangue e il pugnale, anch'esso intriso di sangue, che girava sulla mia testa, comandato dalla mia mano.

-Stai bene?- chiese Damon, entrando in camera mia. Sorrisi senza nemmeno girarmi.

-Sì, bhe, ho appena ucciso due uomini!- esclamai ridacchiando come una pazza.

-Hai fatto bene a uccidere Valentin...- intervenne Luna, con voce tremante. Mi alzai di scatto, prendendo il pugnale prima che potesse uccidermi.

-Che ha fatto?- chiesi preoccupata. Luna mi guardò sorpresa per poi sgranare gli occhi, capendo che Cole non mi aveva detto niente.

-Cole non ti ha detto che...- mormorò. Damon abbassò la testa, assieme a Lefko, loro sapevano, mentre io e Alex li guardavamo senza capire.

-Cos'è successo?!- chiesi di nuovo alzando la voce. Luna sussultò. Bhe, in effetti avevo ancora il pugnale in mano...

-Bryan... Bryan è morto-

SPAZIO AUTRICE:
No ragazzi, non sono ancora morta!
Sono viva ma vi giuro che al college non c'era nemmeno tempo di scrivere una parola che arrivava qualcuno a ricordarti che c'erano da fare i compiti e soprattutto spegnevano il wifi alle 10:30 quindi niente capitoli per due settimane!

Spero di esservi mancata e al prossimo capitolo che arriverà presto, spero♥

BYE BYE☆★☆★

Da Benny♥

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