70. Il patto-parte 2
Ho il respiro grosso, il sangue continuava a colare dalla ferita sulla coscia e sicuramente si stava infettando. Erano passati più di due giorni. Tre in tutto da quando eravamo a Palazzo. Nessuno era venuto per darmi il cibo a parte la bambina dai capelli biondi, che però si era rifiutata di togliermi il pugnale dalla coscia. Sentii delle urla. Le riconobbi: Cole.
Cercai di muovermi e urlai il nome di Cole. Le sbarre che delimitavano la mia cella permettevano di farmi vedere gli altri prigionieri. Misero Cole nella cella di fianco alla mia.
Ringhiai dalla rabbia. Mi sporsi verso a pugnale e lo presi con i denti, poi lo lanciai attraverso le sbarre a quello che teneva Cole per un braccio e le beccò la spalla.
L'uomo urlò lasciando Cole che però si lasciò cadere a terra.
-Cosa gli avete fatto?!- urlai disperata. L'uomo sbatté Cole nella cella e si precipitò nella mia. Non appena mi arrivò davanti mi diede uno schiaffo tanto forte che mi rimasero le dita stampate. Girai la testa e rimasi in quella posizione per qualche secondo.
-Tranquillo, avrà la sua punizione...- disse una voce calma, alla porta. Quando alzai lo sguardo vidi l'uomo dai capelli rossicci. Lo guardai molto male.
-Esci e non fare entrare nessuno nelle segrete- ordinò sempre l'uomo dai capelli rossicci senza però, staccarmi gli occhi di dosso. L'uomo che mi aveva dato lo schiaffo annuì e, a testa bassa uscì dalla cella. Sentii in lontananza il suono dei lucchetti. Mi lasciai rassegnata sulla sedia, mentre l'uomo dai capelli rossi prendeva un coltello. Ricominciava la tortura...
-Sai, è un peccato...- disse iniziando a formare delle lunghe linee sulle mie braccia. -Che ti debba uccidere...- questo lo disse pressando la lama e facendo sgorgare ancora più sangue. Strinsi le mani a pugno per non far uscire nemmeno un gemito. -Sei davvero una principessa graziosa...- continuò iniziando a torturare l'altro braccio. -Ma ovviamente, sei un mostro- detto questo non riuscii nemmeno a vedere le due lame che veloci affondarono nel mio ventre. Spalancai la bocca, ma da essa non uscì nulla. Mi ricomposi, sebbene la ferocia negli occhi di quell'uomo continuava ad aumentare mettendomi in una situazione peggiore di quella in cui già stavo. L'uomo mi sciolse i capelli, facendoli ricadere sulle spalle. Me li toccò, molto delicatamente, poi ne tagliò una ciocca.
-Hai dei capelli così delicati... non si addicono a te...- disse, poi li spostò da un lato e si avvicinò ancora di più. Iniziai a ringhiare. Iniziò a tagliare la mia pelle dal polso, salendo sempre di più fino alla spalla, poi iniziò ad approfondire.
-Credo che... questo sia il nostro ultimo momento...- disse con un sorriso maligno.
-Vai all'Inferno- sibilai. L'uomo sorrise ancora. Il coltello si avvicinava sempre di più alla vena sul collo che in quel momento pulsava più che mai.
-Ci vediamo lì- disse, poi mi pugnalò nel ventre e fece per tagliarmi la vena, ma ovviamente, qualcuno riuscì a salvarmi. Entrò dalla porta Alex.
-Fermati o se no ti farò tagliare la testa in men che non si dica!- urlò. L'uomo dagli occhi rossi si allontanò da me con le mani alzate.
-Maestà, ma è il mio comp...-
-Be', sei appena stato licenziato!- sbottò spazientito Alex. L'uomo se ne andò via a testa bassa, mentre io respiravo a malapena. Avevo tre o quattro buchi nel ventre e un milione di graffi su tutto il corpo. Alex mi liberò e mi prese in braccio a mo di sposa.
-Cole... prendi... prendi Cole...- riuscii a dire tra un respiro e l'altro.
-Mi dispiace... a lui ci penseremo dopo... tu sei più importante- disse Alex. A quelle parole non potei far nulla se non arrabbiarmi.
-Ora. Tu. Prendi. Cole.- sibilai. Alex guardò me, poi l'uscita e poi con un piccolo sbuffò andò vicino alla cella di Cole. Il ragazzo stava bellamente dormendo.
-Cole, svegliati. Basta con questa sceneggiata.- esclamò Alex dopo un po'. Cole sorrise anche se con gli occhi chiusi, poi li aprì e si alzò tranquillamente sistemandosi i vestiti. Ridacchiai, ma subito smisi dato che il sangue non smetteva di inzuppare la polo azzurra di Alex e io stavo per svenire.
-Cole... avrai fatto prendere un colpo a tutti... dopo noi due facciamo una bella chiacchierata- disse Alex interpretando anche i miei pensieri.
-Sì... dopo. Ora pensa a salvare Bella e a tele trasportami dove cavolo vuoi- sbuffò Cole facendo un piccolo sorriso. Alex alzò gli occhi al cielo e pronunciò una piccola formula. In men che non si dica Cole era scomparso e il ragazzo stava correndo verso l'uscita. IO sentivo la vista sempre più offuscata e le palpebre sempre più pesanti. Non resistevo più.
-Tranquilla, riposati pure... ora ti curo io...- mi sussurrò Alex all'orecchio. Sorrisi leggermente per poi lasciarmi cullare dalle braccia di Morfeo.
...
Mi svegliai. Non fu una bella sensazione. Mi bruciava tutto. Aprii gli occhi e subito incontrai la luce del sole. Mi coprii con la mano finché non riuscii ad abituarmi. Mi avevano cambiata... avevo dei jeans molto scuri e una maglietta totalmente bianca. Feci una smorfia di disappunto, poi guardai sotto la maglietta e le fasciature sulle braccia.
Volevo alzarmi. Mi misi seduta spingendo con le braccia e poi mi alzai dal letto. Non ero ben stabile sulle gambe, perciò cadetti sul muro sbattendo abbastanza forte la testa.
-Ahia...- borbottai toccandomi la nuca. Sbuffai e andai verso la porta. Aprii leggermente per vedere se c'era qualcuno, ma non mi sembrava di vedere o sentire nessuno, quindi uscii. Ero a piedi scalzi e sicuramente non ero in buone condizioni...
-Devo assolutamente avere un bell'aspetto!- sussurrai a me stessa, poi con uno schiocco di dita sentii i miei capelli allungarsi e poi diventare boccolosi. I miei vestiti divennero invece... bianchi. Tutti bianchi.
-Mi sento un fantasma...- mormorai guardandomi abbastanza schifata. La mia pelle si poteva mimetizzare con i vestiti!!!
Continuai a camminare controllando a destra e a sinistra tutti i corridoi, sentivo il bruciore delle ferite anche sulle ali, quindi le sbattei un po'al vento, ma questa non fu una delle più grandi idee che mi sono mai venute in mente...
Un vaso di ceramica sicuramente molto costoso, proveniente dalla Cina e che nessuno sarebbe mai più stato in grado di avere... cadde giù dalla sua piccola colonnina di esposizione.
Sentii delle urla e in pochi secondi venni circondata dalle guardie e dal Re in persona. Che onore!
SPAZIO AUTRICE SUPER IMPORTANTISSIMO!
Buonsalve a tutti ragazzi e ragazze! Volevo scusarmi delle mie assenze prima del capitolo prima di questo perché non mi sono ricordata di fare lo spazio autrice, il problema è che ho avuto dei problemi con il cellulare, quindi scrivevo con il computer ma non riuscivo a pubblicare. Ecco, detto questo volevo farvi notare che ho cambiato la copertina del libro e che me l'ha fatta... LaPilly02! Un applausooo! Fa delle copertine fantastiche, se avete voglia andate a dare un'occhiata al suo libro di copertine... sono davvero bellissime!
Ora arriva la parte più importante: non so se ho già fatto la pubblicità del mio nuovo libro, ma comunque la scrivo lo stesso... HO PUBBLICATO UN NUOVO LIBROOOOOO!
Si chiama Nira ed ecco la super trama che ho messo due ore a scrivere:
Lei non è una ragazza normale, come in tutte le storie del resto... ovviamente non lo sapeva. Viveva nell'ignoranza totale, pensava di essere una ragazza che sentiva voci strane ovunque e sembrava una pazza, cosa che in realtà non era normale, ma facciamo finta di sì. Tutto accadde quando in seconda media un gruppo di vampiri la trovò.
Già i Cacciatori di Demoni l'avevano rintracciata, ma non l'avevano detto al Custode della ragazza, Raphael, che di fatto era un vampiro. La migliore amica di Nicole, Marta era, infatti una Cacciatrice di Demoni, la controllava e non la faceva finire nei guai. Un giorno, Nicole stava andando a scuola con la sorella e si scontrò contro un ragazzo. Edoardo. Andava in terza media, mentre il fratello, David in seconda, come lei, ma la ragazza non l'aveva mai notato. Tra Edoardo e lei nacque subito qualcosa e non appena la ragazza scoprì di essere divisa nella sua classe quando mancavano le prof, fu come un colpo di fulmine.
Nel frattempo arrivò un nuovo ragazzo, ma non era lì per caso. Era un Cacciatore di Demoni, il cugino di Marta ma il problema era che lui, con suo padre era uno dei traditori al Consiglio dei Cacciatori. Volevano rapire Nicole, come praticamente tutti quelli che stavano attorno alla nostra protagonista. Edoardo e David, infatti erano sotto la tortura di una maledizione e per romperla i due dovevano bere il sangue di una ragazza speciale. Chissà chi era...
Anche i vampiri volevano prenderla e attuare la sua trasformazione, mentre i Cacciatori volevano prenderla per non farla trasformare dai vampiri.
Tutti avevano un piano, ma chi tra di loro riuscì a completarlo?
(Questo SPAZIO AUTRICE è il migliore in assoluto)
Siate commentosi e stellinosi!
Bye bye
∆∞ Da Benny ∞∆
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