67. Nel Regno-parte 10

Sentivo qualcosa di fresco sui miei occhi e ciò mi rasserenava, dato che fino a qualche momento prima mi bruciavano tutti.

Provai a muovermi, ma subito mi rimisi al mio posto perché avevo ancora molto dolore nei punti colpiti dalle pistole.

-Bella...- mi chiamò con un sussurro una voce, probabilmente Alex. Risposi con un mugolio provando di nuovo a muovermi per alzarmi in piedi, ma anche lui mi fermò.

-Aspetta un secondo... devo toglierti delle cose...- mormorò.

Iniziò ad armeggiare con non so che e ad un certo punto sentii qualcosa che mi veniva sfilato dalle braccia.

La situazione mi rendeva molto sospetta, non so se mi spiego: avevo delle cose nelle braccia!

Quando mi tolse anche il panno vidi che di fianco a me c'erano delle sacche di sangue collegate ad un tubicino che aveva una diramazione che finiva per due aghi, probabilmente quelli che avevo prima nelle braccia.

-Che avevo nelle braccia?- chiesi abbastanza stanca.

-Ti serviva del sangue- rispose senza dire nient'altro, e la cosa mi era molto sospetta...
Ma risposi con un semplice "va bene".

-Siamo ancora in tempo?- chiesi con un susurro. Lui annuì con un piccolo sorriso per poi farmi cenno di andare dagli altri.

Quando passai davanti allo specchio mi osservai. Era tutto sparito tranne... dei buchini al posto dei cristalli e il graffio del Kraken...

Seguii Alex in un'altra stanza. Era più rudimentale delle altre, esotica, con il tetto a capanna, un divano in fondo con la tv a plasma, poi, più a lato la cucina con tutto l'occorrente, un tavolo alto con degli sgabelli altrettanto alti di legno grezzo e vetro.

Ulaj e Kiara erano seduti a giocare a carte. Mi veniva da ridere vedendo la faccia tutta concentrata di Kiara che cercava di sconfiggere in vano a Ulaj, che invece sembrava tranquillo e sorrideva mostrando una fila di denti bianchi ed ordinati.

Fu proprio quello che feci. Scoppiai a ridere facendomi, così, notare dai due che alzarono lo sguardo verso di me.

-Bella!- esclamò Kiara diventando improvvisamente serena e felice.

-Ben tornata!- disse invece Ulaj alzando le braccia. Sorrisi anche io.

-Partiamo domani?- chiesi tranquilla sedendomi sul tavolo. Le tapparelle della casa erano tutte abbassate, me ne ero accorta solo dopo quella domanda...

-Sono le tre di notte... hai due ore per riposarti ancora.- mi informò Ulaj.

Dovevo sembrare molto sorpresa, perché lo ero.

-Sono stata incoscente per quanto?! Due giorni?!- chiesi stralunata.

-Un giorno e mezzo- precisò Kiara addentando un biscotto al cioccolato che successivamente presi anche io.

-Ti abbiamo preparato anche il necessario per il viaggio- continuò il discorso Ulaj. Va bene...

-Ora mangia, poi riposati ancora e tra un po' partiamo- mi disse Alex appoggiandomi una mano sulla spalla.

Sorrisi a mia volta per poi prendere un bicchiere di vetro. E versarci dentro del liquore forte, tanto per tenermi sveglia. Lo bevvi tutto d'un sorso, poi andai nell'altra stanza e mi addormentai.

...

Venni svegliata da una spintarella al braccio. Aprii gli occhi e vidi quelli magnifici di Alex. Mi alzai. Non ero perfettamente riposata, ma mi bastava per affrontare un viaggio di 24ore.

Mi porsero una sacca bianca con una corda di cuoio marrone che mi permetteva di metterla a tracolla con dentro del cibo e dell'acqua. Sarebbe bastato sicuramente per un piccolo pranzo.

-Grazie- dissi ad Ulaj e Kiara.

-Ci vedremo presto, questo non è un addio- mormorò al mio orecchio Ulaj mentre ci abbracciavamo. Poi fu il turno di Kiara e lei sussurrò un 'ciao' triste mentre percorreva la mia schiena formando grandi cerchi come per consolarmi.

Io ed Alex ci incamminammo imponendoci di non voltarci. Andammo avanti verso il castello che già si intravedeva, giallino e imponente. La lunga distesa di erba era interrotta alcune volte da un boschetto di alberi.

-E se volassimo?- chiesi infastidita dal dolore alle gambe. Erano passate almeno tre ore, il castello pian piano si avvicinava, ma molto lentamente. Alex e lei avevano continuato a restare zitti per tutto il tempo, concentrandosi di più sul terreno su cui mettevano i piedi.

-Ci avvisterebbero. Vuoi essere fermata ancor prima di salvare Damon?- disse Alex facendo una domanda retorica. Me ne stetti zitta e continuai a camminare aumentando, però, il passo. Il castello continuava a farsi più vicino, ma qualcosa non andava nel verso giusto. Il fianco. Sentivo il sangue fuoriuscire dalle mie vene. Non so che cazzo avesse quel kraken, ma sicuramente niente di buono. Anche dopo l'intervento di quella strana bambina, non era passato quel grande graffio... Sospirai rumorosamente, ma improvvisamente mi fermai e tossii. La pancia mi faceva malissimo. Alex mi guardò preoccupato, ma io scossi la testa. Dovevo arrivare immediatamente al castello. Non potevamo fermarci per i miei lamenti.

Continuai a camminare cercando di fare piccoli respiri per non far uscire più sangue del dovuto. Alex non diceva niente e proseguiva il suo cammino.

Sembrava inquieto, alcune volte mi lanciava delle occhiate, aveva capito che stavo male ma continuava a stare zitto. Sapeva che odio quelli che mi aiutano. Odio quelli che hanno pena di me. Perché io sono forte e quello che feci quel giorno fu... una grande cazzata.

-Stiamo per arrivare. Cos'hai intenzione di fare?- chiese Alex rompendo il silenzio dei nostri passi e di foglie rotte. Aggirai un albero e poi risposi.

-Andiamo lì... e poi diciamo ad Helena che... non può sposarsi con Damon!- sparai a caso. Alex scosse la testa.

-L'improvvisazione ti sarà di buon aiuto- disse sorridendo, ricordandosi della mia frase detta a Damon quando ancora dovevo scappare dall'Accademia. Quanti ricordi! Ne è passato di tempo! Ridacchiai facendo bruciare il fianco, smisi quasi subito e continuai a camminare velocemente.

...

Passarono altre ore. Era mezzogiorno passato. Eravamo sotto il castello. Nascosti dietro degli alberi.

-E ora?- chiese Alex guardando le cinque guardie davanti al portone. -Ce ne saranno sicuramente anche su- continuò cercando di allungare lo sguardo.

-Cos'è che avevi detto tu? L'improvvisazione sarà di buon aiuto? Bene- detto questo uscii facendomi vedere dalle guardie e facendo imprecare Alex. Si in quel momento sono stata molto stupida, più delle altre volte, devo ammetterlo...

-Chi sei?- chiese una guardia prendendo una di quelle strane pistole che utilizzavano anche nell'arena.

-Ma come? Non mi riconoscete? Sapete che mi offendo? Anzi no, sono già offesa di non essere stata invitata al matrimonio- ecco, quando dissi quello mi sentii Malefica della Bella Addormentata... Ma vabbè... sentii anche il suono della musica della cerimonia. Giusto in tempo, ma dovevo sbrigarmi.

-Mi chiamo Bella, sono la figlia del Re dei Demoni Neri. Ora mi lasciate passare?- chiesi ovviamente sapendo la risposta. La guardia sparò e mi beccò il fianco.

-Cazzo! Ma tutti lì dovete beccare?!- urlai piegandomi in due. Dov'è Alex?! Proprio mentre lo pensavo sentii un piccolo gemito provenire da su, alzai poco lo sguardo e vidi il ragazzo che aveva messo KO le guardie di vedetta. Bravo. Mi rialzai e preparai una barriera.

-Sentite razza di imbecilli, non solo vi ho salvato il vostro caro principe, ma in più non mi ricordo dove ho messo la mia spada e questa...- presi un grande respiro. -È una cosa molto grave che purtroppo capita spesso.- ammisi. Le guardie si guardarono in contemporanea e vennero da me.

Tre

...

Due

...

Uno

...

Viaaa!

Partii immediatamente con un calcio sulla mandibola ad una guardia facendola svenire, poi mi occupai degli altri quattro e intanto scese anche Alex a darmi una mano. Quando finimmo tirai fuori dal mio fianco la pallottola e guardai Alex come per dire:"Entriamo, ma dopo io svengo e tu mi salvi, okay?" Lui annuì divertito. Mi feci avanti e mi sistemai la coda. Mi piacevano le entrate di scena. Presi un grosso respiro e aprii di scatto il grande portone.

-Scusate! Siamo in ritardo per la festa!- dissi molto ad alta voce allargando le braccia- tutti si girarono spaventati a guardarmi, poi quando mi videro si misero ad urlare e io a ridere. -Ma come! Scappate dal vostro Re?!- dissi ancora riuscendo a sovrastare tutte le altre voci. Nella sala calò il silenzio e io sorrisi. Guardai l'altare e vidi Damon sorridente mentre Helena era alquanto arrabbiata. Mi feci da parte facendo vedere Alex. Aveva una faccia davvero felice.

-Lui è morto!- urlò qualcuno.

-Ti sembra un cadavere chiunque sia l'idiota che ha parlato?!- urlai girandomi verso la voce. Alex si mise a ridacchiare.

-Io ho salvato il vostro principe, il primo, ed ora, come una brava ragazza, vado a salvare anche il secondo da una sanguisuga- dissi guardando Helena. Si sentirono dei mormorii e delle risate sommesse, poi i miei passi che avanzavano, affiancati da quelli di Alex. Ad un certo punto però il padre di Alex e Damon si fece avanti e Alex si fermò di botto.

-Ci parli tu?- gli chiesi in un sussurro. Lui annuì e io passai di fianco al padre di Alex come se nulla fosse. Salii sull'altare e affiancai Damon.

-Ben tornata Bella- disse sarcastico Damon. Risi e lo abbracciai davanti a tutti che sgranarono gli occhi.

-Allontanati da lui!- strillò Helena. Mi staccai leggermente e guardai la ragazza con un sopracciglio alzato. -Come ti permetti di toccare mio marito!- urlò ancora avvicinandosi minacciosamente.Detto ciò cercò di darmi un pugno, ma con quel grande vestito beccò solo l'aria intorno a me.

-Che ne dici di rotolare giù?- detto ciò le diedi una leggera spinta sulla pancia e lei perse l'equilibrio non riuscendo a recuperarlo a causa delle scarpe, probabilmente col tacco, e del vestito.

-Prendetela!- urlò il padre di Alex. Quest'ultimo era stato fermato da due guardie che lo tenevano fermo da dietro e continuava ad urlare contro al padre e mi diceva di scappare.

Provai ad aprire le ali, ma un proiettile le beccò e io caddi a terra. Provai a rialzarmi, ma vidi solo Damon fermato da altre due guardie e altre tre che mi circondavano. Cercai di evocare una barriera o anche un piccolo incantesimo, ma una guardia mi lanciò un proiettile nel cuore e dopo aver sgranato gli occhi li chiusi sentendo le urla di Damon e Alex.

SPAZIO AUTRICEEE:
Sarò veloce: ho pubblicato una nuova storia che si chiama Nira. È la mia bozza migliore e forse è amche più bella di Angelo degli Inferi. Ve lo giuro. Se qualcino vuole può passare a leggerla o se qualcuno scrive potrebbe farmi pubblicità? Grazie a tuttiiii♥

Siate commentosi e stellinosi★↓↓

Bye bye♧♣☆★♡♥

Da Benny♥






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