Anita
"Visto che faccia? Raul, peccato non si possa parlare in giro di questo scherzo! Davvero, sei stato proprio un grandissimo, geniale bastardo!"
Anita non riusciva a trattenersi, dallo sghignazzare scomposta.
Era sua, la carta d'identità iscritta, suo il nome che compariva nell'elenco dei giudici. Castana, fisicamente molto simile ad Angelica, un po' d'astuzia era bastata a farsi passare per la ragazza che era uscita dalla cabina e incautamente era scomparsa nella toelette.
E Angelica non era riuscita a spiccicare parola, sbalordita, nel veder proclamare vincitrice la squadra di Raul, Giorgio e Anita.
Imbambolata, aveva visto il bruno strizzarle l'occhio e passare il braccio alla vita dell'altra ragazza, spremendosela contro ridendo. Fulminata, Angelica era fuggita via col volto in fiamme quasi finendo sotto una macchina, accecata dalle lacrime.
"Camere comunicanti ce le daranno in Sicilia?", aveva chiesto Anita accarezzando il fusto al suo fianco e guardando ammiccante l'altro."Così vi ringrazio a dovere entrambi, questa vacanza a Taormina la sogno da settimane".
"Perché non una sola stanza a tre letti, piuttosto... io e Giorgio lavoriamo benissimo in coppia, bellezza", le aveva risposto Raul con voce roca.
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