~Capitolo 26~

Angelica

"Merda merda merda!"
Strillò Susy all'improvviso
Io mi girai a guardarla
"Che problemi hai?"
"Ho sbagliato la linea dell'eyeliner! Porca miseria!"
Risi e mi avvicinai per aiutarla
"Tranquilla ci penso io"
In quel momento Lindsay uscì dalla porta del bagno, lasciandosi dietro una forte scia di profumo
"Ammirate la regina"
Disse girando teatralmente su se stessa, facendoci vedere il suo vestito da tutte le angolazioni.

Era un abito lungo, giallo accesso, con lo scollo a cuore ricoperto di brillanti.
La gonna invece era liscia e abbastanza aderente, infatti, fasciava perfettamente le sue curve. I capelli color mogano erano acconciati in delle morbide onde.
"Bellissima"
Dissi tornando all'eyeliner di Susy
Lei alla fine aveva deciso di indossare l'abito azzurro.
Era stretto in vita, con lo scollo a barchetta, che le metteva in evidenza le spalle e il collo sottili.
La gonna ampia, di raso, aggiungeva volume alla sua figura rendendola simile ad una principessa del settecento.
I suoi capelli scuri erano legati in un semi raccolto, adornato con uno splendido fermaglio.

"Tutto qui?"
Chiese Lindsay delusa
Io sospirai mentre finivo di sistemare Susy
"Sei straodinariamente sexy Linds"
Disse lei ancora ad occhi chiusi
"Ma se te nemmeno mi hai visto!"
Protestó la ragazza
"Lo immagino"
Esclamò Susy ridendo
"Grazie Ange"
Aggiunse quando si vide allo specchio con l'eyeliner sistemato.

Anch'io scrutai il mio riflesso.
Avevo scelto un vestito rosso, perchè con i miei capelli sono pochi i colori che ci stanno bene.
Era aderente con una scollatura a goccia sul davanti e una molto più profonda sulla schiena.
Se mi giravo potevo benissimo vedere le enormi cicatrici che mi erano state inferte pochi giorni fa.
In effetti avevo scelto quell'abito quasi in segno di sfida.
Non dovevo vergognarmi di quelle cicatrici, perchè erano il segno della mia forza.
Erano associate ad un ricordo terribile, certo, ma rappresentavano anche la mia vittoria.
Ce l'avevo fatta. E dovevo mostrarlo al mondo.

L'abito era anche decorato da dei punti luce sul petto e sulla schiena.
La sua forma a sirena evidenziava la mia vita stretta, e i fianchi più generosi.
I miei capelli, ancora corti, erano sciolti, e leggermente ondulati.

"Saremo le più belle del ballo"
Esclamai sorridente, andando ad abbracciare le altre.
In quel momento bussarono alla porta
"Ragazze dovete andare, o farete tardi"
Ci informó mia madre.
Ci sorrise osservandoci
"Siete davvero bellissime"
Mormorò commossa
"Grazie mamma"
Dissi io andando a abbracciarla.
"Grazie Marion!"
Esclamarono Susy e Lindsay
"Adesso arriviamo"
La rassicurai staccandomi dalla sua stretta.
Dopo un ultimo sguardo allo specchio uscimmo tutte dalla mia camera e scendemmo di sotto, dove ci aspettavano i nostri accompagnatori.

Beck, Greyson e Josh, il ragazzo di Susy, erano in soggiorno a parlare.
Se ve lo state chiedendo sì, Lindsay andrà al ballo con mio fratello.
Come è potuto succedere? Non lo so nemmeno io, ma già mi piacciono come coppia.

"Ragazzi avete finito di poltrire? Dobbiamo andare"
Esclamò Susy impaziente
Loro si voltarono a guardarci
Le loro espressioni a metà tra la sorpresa e l'ammirazione erano veramente stupende.
Subito si alzarono sorridenti dal divano. Anche loro erano molto elganti con gli smoking perfettamente stirati.
Nel taschino avevano lo stesso fiore che io e le ragazze avevano stretto al polso.
"Prima che ve andiate dobbiamo fare le foto"
Disse allegro mio padre con un enorme macchina fotografica in mano.
Uscimmo tutti in giardino e perdemmo venti minuti buoni a fare foto di ogni genere.
Io con Susy e Lindsay, tutti insieme, solo i ragazzi, ognuna con il suo cavaliere.
Alla fine salutammo i miei e ci avviammmo al ballo.

La scuola aveva scelto come location una sala da ballo, molto grande e arredata con gusto.
Era al terzo piano di un grande Hotel di Londra, da cui si poteva godere di una bellissima vista.
Le finestre erano grandi e dalla forma ogivale. Le pareti bianche erano inondate da una bellissima luce soffusa. La pista era gremita di studenti, il soffitto decorato con dei nastri dorati, sul palco un DJ suonava a tutto volume.
Per la sala erano sparsi dei tavolini circolari, in modo da permettere alle persone di sedersi e mangiare il cibo del buffet.

"Allora questo è il piano"
Disse Lindsay rivolgendosi a tutto il gruppo
"Andiamo a ballare tutti insieme, e solo qundo ci sono i lenti siete autorizzati a limonare e a ballare in coppia. Tutti chiaro?"
Scoppiai a ridere annuendo
"Sì dai è l'ultima grande festa, dobbiamo divertirci tutti insieme"

E così fu.
Le canzoni erano sempre azzeccate, veloci e coinvolgenti.
Ballai con i miei amici e Beck, saltando e ondeggiando a ritmo. Ci scatenammo come si fa in una discoteca.
Poi verso mezzanotte ci fu il primo lento della serata.
Ero esausta, e avevo anche bevuto.
Gli altri erano nella mia stessa situazione, ma continuammo a ballare, abbracciati.
Appoggiai la testa sul petto di Beck.
Sentivo le sue mani che mi accarezzavano la schiena nuda.
Mi sentivo davvero bene. In pace con il mondo.
Anche il mal di testa, dovuto all'alcool, aveva iniziato a essere meno pressante.
Come se volesse farmi godere al massimo quel momento.
Non conoscevo la canzone, e non riuscivo a capirne le parole, ma era una bellissima melodia dolce, quasi simile ad una ninna nanna.

"Ti ho detto che sei proprio bello oggi?"
Chiesi all'improvviso alzando la testa e guardando Beck
Lui sorrise
"Tra i due quelle bella sei te"
Disse dolcemente
Non sapevo che dire, non ero mai stata brava a gestire i complimenti
"Quanto hai bevuto?"
Domandai quindi senza motivo.
Forse perchè ero ubriaca, o forse perchè volevo sviare il discorso
"Non ho bevuto niente"
Rispose fieramente
Io riappoggiai il capo sul suo petto muscoloso
"Sei proprio una suora"
Sussurrai divertita
"Al massimo un prete"
Esclamò lui ridendo

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