Capitolo ventisei
Sciolse le dita da quelle di Levi e si scagliò contro l'uomo che l'aveva abbandonato.
L'avrebbe pagata amaramente.
Il padre l'avrebbe pagata per ciò che aveva fatto .
Aveva fatto stare male la donna a cui aveva promesso l'eternità.
Aveva fatto stare male suo figlio naturale.
Li aveva abbandonati entrambi per stare con una donna che , forse, faceva solo finta di amare .
Era ad un passo ; pronto a scagliarsi addosso a lui .
Ma , per non attirare l'attenzione della gente il cui scopo era quello di godersi le vacanze natalizie, venne fermato da Levi per un braccio e trascinato via .
-Lasciami .-
Si dimenò il minore , mentre Levi strattonó voracemente il braccio di Eren senza dire nulla .
La gente guardava .
Guardava e borbottava tra di loro, facendo innervosire maggiormente il maggiore .
-Levi !
Voglio dargli una lezione !-
Urlò poi, ricevendo il silenzio ancora una volta in risposta .
Cercava di fare tutto il possibile per sfuggire dalla presa ferrea del corvino, contorcendosi ed imprecando contro di lui , vedendo man mano la figura di suo padre allontanarsi .
Levi si limitò a lanciare un'occhiata gelida a chiunque osava guardare loro, facendoli subito voltare dall'altra parte.
Lo condusse a casa, entrando subito dentro e portando il ragazzo nella sua stanza , dove lo fece sedere sul letto .
Il ragazzo fremeva ,con gli occhi liquidi e sgranati dalla rabbia , quasi sul punto di scoppiare a piangere.
Le mani chiuse a pugno dalle nocche talmente bianche che facevano invidia alla pelle del corvino.
La mascella contratta.
Lo guardava con odio.
Guardava Levi con odio solo perché non gli aveva permesso di fare ciò che davvero voleva .
Quest'ultimo sospirò rumorosamente, sedendosi vicino al ragazzo, e passò la mano fra i suoi capelli, attirandolo poi verso di sé in un abbraccio stretto .
-Ho dovuto.-
Sussurrò a bassa voce , continuando a coccolare il ragazzo che non disse ancora nulla.
Stava mettendo le parole insieme per creare un discorso coerente e conciso, senza risultare troppo sgarbato.
-Volevo picchiarlo.-
Disse in modo roco a causa della rabbia , stringendo ancora di più i pugni .
-E cosa ottenevi in cambio , se lo facevi ?-
Chiese Levi .
-Non ritornava mica .-
Continuò poi .
-Avrebbe avuto ciò che meritava .
Avrebbe sperimentato ciò che noi abbiamo passato senza di lui.
Avrebbe sentito lo stesso dolore che la mamma ha passato quando lui se ne andato di casa .-
Ringhiò parola per parola con disprezzo, a denti stretti , sputacchiando per la rabbia che ancora invadeva il suo corpo.
-Eren ...-
Gli afferrò il viso tra due mani , facendolo voltare verso di sé , e lo guardò dritto negli occhi , parlando con lentezza disarmante.
Dopotutto, Levi era anche bravo in questo : tenere sotto controllo le situazioni.
Era un abile calcolare che prevedeva prima di agire .
Una lacrima solcò il viso del ragazzo, ma lui fu più abile a scacciarla via prima che poteva scorrere sul collo.
-...Il passato è passato.
Dimentica .
Aiutami a conquistare le ali ed io ti aiuterò a parlare con tuo padre.-
Un impeto di rabbia impossessò il corpo del ragazzo.
Come poteva pretendere ciò da lui?
-Non credevo che fossi così egoista .-
Riuscì a sussurrare, prima di alzarsi dal letto e trascinarsi verso la porta della stanza .
Levi lo chiamò, ma lui non si girò; anzi, aprì la porta e fece per andare fuori dalla stanza.
Il corvino , con lo stomaco aggrovigliato su se stesso, facendosi coraggio, riuscì a bloccarlo per un lembo della maglia , dopo essersi alzato dal letto.
Poteva essere stato egoista , sì, ma non era sua intenzione quella di ferirlo .
-Mi dispiace ....-
Disse solo, facendo sgranare gli occhi al ragazzo che , a bocca spalancata, si girò verso di lui .
-Non era mia intenzione farti capire di usarti .-
Non abbassò la testa , ma lo guardò dritto negli occhi .
Eren, in quegli occhi inespressivi , lesse sincerità e pentimento.
Si lanciò sull'uomo e lo abbracciò stretto a lui :- ti credo ... -
L'altro gli diede alcune carezze sulla schiena a palmo aperto, socchiuse gli occhi , lasciandosi trasportare dal calore di quell'abbraccio , e tirò su un angolo della bocca .
-Grazie...-
Sussurrò in modo talmente basso che nemmeno Eren, che si trovava così vicino a lui, riuscì a sentire.
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