Capitolo sei

Il ragazzo ricavò tutte le informazioni necessarie per potersi comportare con un angelo caduto .
Era la prima volta che ne vedeva uno e , anche se era andata molto male , doveva sapere meglio come funzionava .

Aveva capito che l'obbiettivo di Levi era quello di ritornare in paradiso , dopo essere stato cacciato da dio in persona .
Il motivo non gli era ancora stato riferito .
A quanto pare, Levi era un tipo molto, ma mooolto riservato , che diceva solo lo stretto necessario.
Oppure , ciò che interessava lui.

Ed aveva scelto Eren solo perché possedeva un'anima più casta e pura delle altre che erano state infettate da qualsiasi male terreno .

Eren doveva aiutarlo nel suo intento.
Doveva aiutarlo a riottenere le sue ali .

Il ragazzo guardò l'orario sul cellulare e sgranò gli occhi , notando che era quasi l'una di notte e che tra pochi minuti sarebbero arrivati i suoi genitori .

Raccolse il soprabito di Levi , in fretta e furia, mentre l'altro lo guardava più che confuso , mancando poco che lo prendesse a calci nel sedere , dato che gli stava domandando:- cos'hai?- senza ottenere nessuna risposta da parte del ragazzo .

Eren si voltò verso lui, poggiandogli il soprabito sulle spalle , e lo guardò:- forse è meglio che tu vada via .
Non so come potrebbe reagire mia madre se ti vedesse .-

L'angelo tirò su un angolo della bocca :- almeno tua madre è una gnocca ?-

Eren reprimette l'istinto di prenderlo a pugni, per la domanda molto poco conveniente riguardante la madre, e strinse i denti :- mia madre tu non la tocchi .-
Ringhiò, mentre l'angelo alzò le mani in cielo come per scusarsi della cazzata appena detta e tirò un sospiro di sollievo, stendendosi sul letto .

-Scherzavo, comunque.
Non scaldarti troppo .
Tanto non provo l'attrazione fisica di una volta .
Di quando stavo in vita .
E , poi, se tu mi vedi gli altri non possono vedermi .-

Il castano inclinò la testa , alquanto confuso .

-Cosa intendi con non possono vederti ?- mimò le ultime tre parole tra le dita , per poi riprendere a parlare .
-eppure , io ti vedo .-
Pensò ad alta voce.

-Mi vedi solo perché sei stata la persona che ho scelto , però gli altri non possono farlo, almeno che non sia io a deciderlo .-

-mh...-
Mugoló il castano, sospirando e , nel frattempo , la porta principale di casa stava sbattendo in faccia al muro .

I suoi erano arrivati .
Difatti, sentì la voce della madre al piano di sotto che lo avvisava che era arrivata .

Il figlio non rispose , facendo finta di dormire ed era anche ciò che pensò la madre , infatti non volle andare a bussare alla porta della sua stanza , per non disturbare il suo sonno .

Eren subito si spogliò, ignorando la presenza di Levi nella stanza , il quale ancora giaceva sul letto e stava districando con il cellulare di Eren .

Il ragazzo, dopo essersi messo il pigiama , subito se ne accorse e non urlò solo per non attirare l'attenzione dei suoi genitori che stavano ancora al piano di sotto .
Quindi , velocemente, raggiunse Levi e gli strappò il cellulare dalle mani, guadagnandosi un'alzata di spalle da parte del moro.

Il ragazzo sbuffó:- è privacy.
Non te l'hanno mai insegnato ?-
Roteò Gli occhi e Levi non parlò, mettendosi sul fianco in modo tale da dare le spalle ad Eren , che si occupò di spegnere la luce prima di mettersi sotto le coperte .

-Buona notte .-
Mugugnò, affondando la testa nel cuscino ,e gli occhi si chiusero automaticamente dalla stanchezza, senza aspettare un ulteriore risposta da parte del corvino .

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