Capitolo 13
"Quindi...tu saresti un Angelo caduto?" chiese Sam con una voce calma.
"Proprio così. Sono caduta secoli fa, prima che nascesse Cristo."
"E quando allora?" si avvicinò Dean, guardandola sospettoso.
"Beh, avete presente quando mio fratello Lucifero ha indotto Eva a mangiare la Mela dell'Eden? Ecco, io mi trovavo nel Giardino in quel momento, e Gadreel ha creduto che io stesso complottando insieme a lui e...eccomi qui."
"E perché ci stavi cercando? Zaccaria ti ha ordinato di starci alle costole come...Castiel?" chiese Dean.
"No. É stato Gabriele a chiedermi di tenere il tuo culo fuori dai piani di Michele. Lo sai cosa accadrebbe nel caso tu dovessi dire 'sì' a mio fratello?"
"Mh...no?"
"Evviva la Terza Guerra Mondiale. E penso di essermi spiegata." concluse Eyael prima di sedersi su uno dei due letti.
"Va bene," continuò Sam "hai sete?"
"No, grazie. Da quando Gabriele mi ha ridato la mia Grazia, non ho bisogno di bere, ne' di mangiare, ne' di dormire."
Passarono un paio di minuti prima che Eyael diede fiato alle sue parole.
"Avete del Jack Daniel's? O del Ballantine's?"
I due la guardarono senza parole, come se non avessero sentito bene.
"N-no. Ma se vuoi andiamo al bar e ci spariamo qualche shot." propose Dean con un sorriso in volto, quasi non gli sembrasse vero.
"Sembra una buona idea. Andiamo?" e si rialzò in piedi dal letto.
"Andiamo." ripetè un'ultima volta Sam.
Tutti e tre uscirono dalla stanza del motel, incamminandosi verso il primo bar della città; i Winchester non staccavano gli occhi da Eyael, e lei lo notó.
"Ditemi una cosa, avete intenzione di fissarmi ancora per qualche minuto oppure finchè non crollate dal sonno?"
"Eh? Ma noi non ti stiamo fissando, vero Sammy?" il più anziano dei due Winchester chiese sostegno al minore, il quale non fece altro che balbettare, facendo ridere Eyael.
"Peró, non ci hai detto come ti chiami."
"Mh? Oh, giusto! Perdonatemi," smise di camminare e si giró a guardarli, tendendo loro la mano "mi chiamo Eyael e sono un Angelo del Signore." e sorrise.
I due le strinsero la mano, ancora increduli per essersela trovata davanti la porta.
"O meglio," si corresse lei "lo ero. Ve lo racconteró dopo il motivo, adesso voglio solo un buon bicchiere di Whiskey."
"Va bene." concluse il discorso Dean.
Arrivarono davanti un bar che sembrava rimasto agli anni novanta ed entrarono. L'interno era completamente diverso: mobili in legno di quercia e d'ebano, un juke-box con della musica alla Febbre Del Sabato Sera, un barman anziano e delle cameriere di un'età maggiore di quarant'anni.
"Hey, July." disse una delle cameriere guardando i tre dalla testa ai piedi.
"Sì, cocca?" gli fece l'anziano.
"Abbiamo clienti!" rispose la seconda cameriera.
"Ah," li guardò e loro fecero lo stesso, specialmente Eyael "vedo, vedo. Bene, come posso aiutarvi, giovincelli?" chiese in seguito.
"Tre Jack Daniel's, per favore." rispose Eayel, scrutandolo da cima a fondo come se gli dovesse leggere nell'anima.
"Oh, roba forte! Ottima scelta, ragazza."
I tre si sedettero al bancone e l'anziano li servì.
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