cap.1 L'incontro

PROLOGO

Sono sola e distrutta,ormai non ce la faccio più.

pesavo di avere delle vere amiche ma così,per caso, ho scoperto che mi usavano...e basta

Stavo con loro,sempre le consideravo la mia vita, le uniche persone con cui confidarmi,ma loro parlavano alle mie spalle.

Oggi è domenica, dovevo andare a comprare il regalo per il compleanno di mio fratello che si stà avvicinando,quando le vedo passeggiare in villa che ridevano.

A quel punto mi è cascato il cuore "perchè non mi avevano chiesto di andare con loro?" è stata la prima domada che mi sono fatta "perchè?cosa ho fatto?"

Ancora non sapevo cosa stesse per succedere ma lo avrei saputo presto,decisi di seguirle e di rimandare il mio impegno a dopo.

Quando iniziarono a parlare di me in un modo non proprio piacevole una lacrima rigò il mio viso,ma quando le parole divennero più forti, dette da loro,le mie migliori amiche,o almeno quelle che credevo le mie migliori amiche,mi ritrovai a piangere.

Mi asciugai le lacrime e con ancora un minimo di dignità andai da loro.

Quando mi videro sobbalzarono e il loro fastidioso sorrisetto scomparve.

"come avete potuto?"chiesi con le lacrime agli occhi

"non è come pensi..."disse subito una di loro venendomi in contro

"no eh?spiegate allora"

"noi..."cominciò lei per poi portare il suo sguardo sulle altre ragazze chiedendo aiuto

"ah smettiamola con questa storia" intervenne lucy, la ragazza che più mi era stata vicina in questi anni

"è tutto vero,sei una sfigata e non puoi negare la realtà."disse alzando il tono della voce facendo girare verso di noi un po' di persone

"sparisci,tu non puoi stare con noi e delle ragazze come noi non possono stare con te,non vogliamo averti tra i piedi ,e ora allontanati."gridò ancora senza un briciolo di pietà

"non puoi parlare con noi qui,soprattutto conciata cosi!" disse ancora facendo dei passi indietro come se fossi malata "abbiamo una reputazione noi"

Le lacrime sono ormai aumentate e senza pensarci 2 volte vado via senza voltarmi ancora

CAP.1

È così che mi ritrovo su una panchina, nascosta trà gli alberi ,sperando che non mi veda nessuno e continuando a pensare ancora a quello che mi è successo con le lacrime agli occhi.

"Ciao" sento
appena tolgo le mani dal mio viso la figura di un ragazzo mi compare d'avanti

"chi sei?ti hanno mandato loro?vuoi prendermi in giro? vuoi picchiarmi per caso?" chiedo a raffica ancora con le lacrime agli occhi

"bene,sappi che non mi importa,fai quello che vuoi" continuo lanciandogli un'occhiataccia

"ma cosa?" chiede lui fissandomi dall'alto al basso

"si può sapere cosa vuoi?" urlo alzandomi dalla panchina

"niente" Dice sconvolto porgendomi un fazzoletto.
Lo prendo con violenza e mi asciugo le lacrime per poi vederlo sedersi accanto a me

"cosa ti è successo? " chiede mantenendo le distanze forse per il mio precedente comportamento

"niente di cui dovresti interessarti" rispondo con il solito tono freddo,questa volta senza preoccuparmi di guardarlo

"okok,me ne vado,pensavo solo ti servisse aiuto" dice per poi alzarsi e rimanermi difronte per qualche secondo,aspettando qualche reazione da parte mia.

"scusa...scusami,è solo che" cerco di rimediare al mio fantastico carattere,infondo non ha fatto niente,chiunque sia " è una lunga storia" dico ancora per poi portare il fazzoletto ad assorbire le poche lacrime che sono ancora sul mio viso

"beh,ho tempo..."dice incitandomi a parlare.

Lo fisso per un po' pensando a cosa potrebbe mai succedere se mi sfogassi raccontando tutto ad uno sconosciuto e mi decido a cominciare

Dopo un pò finisco di raccontare questa maledetta storia e con mia sorpresa comincio a sentirmi gia meglio.

Lui,questo ragazzo che fortunatamente mi ha notata,non ha distolto un attimo lo sguardo dal mio anche se sono sicura che si sia annoiato, e non poco.

"grazie"dico rivorgendogli un piccolo sorriso

"e per cosa?"chiede lui ricambiando

"mi hai ascoltata tutto il tempo e non hai fatto domande...non riescono a farlo tutti" mi complimento,infondo è vero,mi è stato molto d'aiuto, come forse non lo sarebbe stata neanche un'amica

"allora ho un dono particolare" dice ridendo per poi continuare a parlare "ma non mi hai ancora detto come ti chiami"

"candy"rispondo stringendogli la mano che mi stava porgendo

"piacere louis" si presenta anche lui per poi alzarzi"ti va di fare un giro? mi dispiacerebbe lasciarti quì così"

"No,non preoccuparti,anzi in realtà avrei da fare e poi...conciata così? No,forse è meglio di no" dico fissando il fazzoletto ormai diventato nero a causa del poco trucco che mi ero messa

"dai....non stai poi così male"

"mi è colato tutto il trucco" ridacchio "in questo momento anche se fossi la ragazza più bella dell'universo mi farei schifo da sola"

"schifo...nah,non ti si addice come parola" ride facendomi un occhiolino,per poi alzarsi e piantarsi d'avanti a me

"wow,ok" rispondo stranita,credo di non aver capito il senso delle sue parole...o se l'ho capito deve avere qualche problema mentale.

"Dai,sspetta,ti aiuto" mi sfila il fazzoletto e si piega verso di me

"ma nono,non serve"dico velocemente provando a mantenere le distanze, ma prende un altro fazzoletto e mi si avvicina comunque

"chiudi gli occhi" Mi dice e avendo poca scelta seguo il suo ordine.

"ecco,finito....ho fatto un capolavoro,ammettilo"dice qualche secondo dopo porgendomi il pezzo di carta con cui aveva cercato di togliere il poco trucco rimasto dal mio viso

Gli sorrido timidamente per ringraziarlo e senza pensarci due volte accendo la fotocamera interna del mio telefono per specchiarmi. La figura di una ragazza orribile vi compare dentro e spengo velocemente il telefono provando ad immaginare che quegli occhi rossi circondati da una sfumatura nera, non siano i miei.
I miei capelli sono ormai scompigliati e il mio labbro ha un leggero taglio al lato della bocca...non ricordo neanche di essermelo fatto.

"hai solo tolto un pò di trucco"dico ritornando alla realtà cercando di dimenticare il mio aspetto

"sono un maschio,diciamo che non lo faccio spesso"risponde lui e ridiamo.

Pensandoci lo conosco da meno di mezz'ora e mi ha gia fatto tornare il sorriso...che sia un angelo?

vestito da passante...che mi portò via dicendomi...........coooooooooooosì,meravigliosooooooooooo

ma come non ti accorgiiiiiiiiiiii,di quanto il mondo siaaaa,meravig...no ok,ora stò letteralmente sclerando

"andiamo?"dice lui interrompendo i miei strani pensieri

"va bene" rispondo senza pensare e comunque ancora un po' incerta lo seguo.

passeggiamo da circa mezz'ora,quando...

SPAZIO AUTRICE

spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e scusate se l'ho finito in questo modo ma ho in mente un colpo di scena per il prossimo.

ciaoooo

#bluangel





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