🐥3. Vacanza di due giorni 🐅



Dopo quel pomeriggio passarono giorni dove Jimin aveva ripreso a ignorare Taehyung, o per meglio a rispondere solo a tratti dandogli il buongiorno e buonanotte per poi evitare ogni tipo di chiacchiera o altro, anche perché in quei giorni la situazione con Jungkook non era per niente migliorata...

Anzi sembrava che il moro avesse aumentato la dose iniziando ad andargli contro anche se lui era un grado più su, da questo suo comportamento era uscito fuori che altri avevano iniziato a ignorarlo e a volte isolarlo ma questo per lui non era un problema...

Per molto tempo aveva sempre preferito stare da solo e adesso non gli cambiava niente, aveva chi gli faceva compagnia nei momenti no e questo era proprio Yoongi, lui sapeva tutto e molte volte gli aveva detto che voleva aiutarlo parlando con il minore ma Jimin aveva sempre preferito che non lo facesse.

Quella mattina però niente e nessuno gli avrebbe fatto cambiare umore, mancava poco più di un mese nel finire il servizio ma per fortuna gli avevano accordato due giorni di vacanza per tornare a Busan dalla sua famiglia e festeggiare il compleanno del fratello...

Aveva preparato tutto e appena uscì fuori dalla caserma il suo sorriso aumentò ancora di più nel vedere due dei suoi Hyung ad aspettarlo.

«Hyung...»

«Cosa pensavi? Che mi sarei fatto il viaggio fino a Busan con te da solo? Mi serviva qualcuno come supporto morale nel sopportarti...»

Jimin ridacchiò alle parole di Yoongi avvicinandosi a lui e Hoseok che lo abbracciò subito stringendolo a lui.

«Come stai Jimin?»

«Tutto bene Hoby-Hyung... Tu ti stai dando da fare da quello che vedo... Vi siete messi di impegno tu e Jin-Hyung...»

«Certo non possiamo essere da meno di voi piccoli... Dobbiamo mostrare anche noi che valiamo.»

I due si sorrisero scambiandosi un altro abbraccio per poi entrare in macchina, per fortuna tra i tre quello che aveva più resistenza nel guidare era proprio Yoongi.

«Allora Jimin, tra poco più di un mese tu e Jungkook sarete fuori... Così potremmo tornare a divertirci tutti e sette insieme... Mi manca fare i concerti...»

Il nominato sospirò portando lo sguardo fuori mentre sentiva il suo Hyung continuare a parlare dei concerti, di come una volta tutti fuori avrebbero organizzato una grande festa, ma ci fu qualcosa che attirò la sua attenzione... Delle parole che non si aspettava di sentire.

«Come hai detto Hyung?»

«Che Taehyung ha aumentato il periodo... Pare che non finirà il giorno prima di voi ma tornerà un mese dopo... Non te l'ha detto?»

«Ecco... Diciamo che in questo periodo non ho prestato tanta attenzione al telefono...»

Yoongi alzò lo sguardo verso l'amico tramite lo specchietto retrovisore notando come il suo sguardo fosse triste di ciò che stava sentendo.

«Forse non te lo ha detto per non farti preoccupare o altro... Lo sai che Tae ha sempre un pensiero in più per te, nella nostra ultima telefonata poi mi ha detto che era preoccupato per te... Aveva chiesto qualcosa a Jungkook ma lui gli ha detto che stavi bene.»

«Si sto bene...»

Forse sperava che il tono triste non venne sentito dal suo Hyung ma non fu così perché lo vide girarsi e guardarlo con quello sguardo indagatore, uno sguardo che lui non usava mai però quando lo faceva riusciva a capire subito che vi era un problema.

«Parla... Che succede tra te e Tae?»

«Tra noi due non succede niente Hyung... Ho solo evitato di sentirlo per non appoggiarmi in questi mesi su di lui, tutto qui... Volevo cavarmela con le mie gambe...»

Fece un piccolo sorriso sperando che Hoseok lasciasse cadere il discorso, e sembrava esserci riuscito almeno per quel momento.

Passarono il resto del viaggio a canticchiare le canzoni che passavano alla radio e parlare di cosa avrebbero fatto in quei due giorni, dei futuri progetti ma del discorso fatto all'inizio del viaggio non se ne fece più parola e di questo Jimin era felice...

Una volta arrivati a casa del più piccolo vennero subito accolti dalla madre che felice li abbracciò tutti quanti come se fossero dei figli, si perché in quegli anni, oltre che essersi creata l'amicizia tra i figli, anche i genitori avevano instaurato un bellissimo rapporto di amicizia e consideravano quei ragazzi come dei veri e propri figli che amavano come loro.

«Benvenuti ragazzi... Venite vi ho preparato qualcosa di caldo da mettere sotto i denti...»

«La ringraziamo Signora, ma non vogliamo disturbare... Poi penso che vogliate godervi Jimin in tranquillità...»

«Ohh Yoongi non se ne parla proprio... Entrate e venite a tavola, ci godremo Jimin dopo.»

La donna sorrise a tutti e tre ed entrò in casa seguita dai ragazzi, posarono i loro borsoni e andarono verso la cucina...

Una cosa che in tutti quegli anni non era cambiato mai nelle loro famiglie era proprio la semplicità, le loro case non erano piene di lusso o con mobili o attrezzi all'ultimo grido, no, avevano il giusto indispensabile per poter vivere...

E la famiglia di Jimin in quegli anni non aveva mai cambiato casa pretendendo di avere di più, vivevano ancora in quella piccola casa a due piani dove i due fratelli avevano passato l'infanzia, forse solo l'aggiunta di qualche elettrodomestico tipo lavastoviglie o lavatrice nuova era ciò che adesso ne faceva parte.

«Come sempre a casa tua Jimin si respira un'aria di casa vissuta... E di famiglia...»

«Non esagerare Yoongi-Hyung... Penso che anche nelle vostre sia così.»

Sia Hoseok che Yoongi si guardarono facendo subito dopo cenno di no.

«Diciamo che nelle nostre casa la situazione è differente, sì per carità ci amiamo e ci vogliamo un mondo di bene... Però, non so come dirtelo... Ma nella tua casa vi è qualcosa di diverso, l'aria che si respira è differente...»

«Yoon ha ragione, in questo caso dovresti solo dire grazie Hyung.»

Hoseok ridacchiò vedendo l'amico portare una mano dietro la nuca grattandosi per l'imbarazzo, si avvicinò e gli diede una pacca sulla spalla.

«Amico sei sempre carino quando ti imbarazzi... Dai mangiamo e poi ci sediamo fuori a parlare, ho bisogno di sapere qualcosa...»

Il tono indagatore che usò il ragazzo non sfuggì a Jimin che portò subito lo sguardo su Yoongi che in risposta gli fece spallucce.

Non disse altro facendo strada ai due amici verso la cucina dove ad attenderli vi era il fratello di Jimin che appena lo vide si alzò e gli corse incontro abbracciandolo, finalmente dopo molti mesi lo poteva rivedere.

«Ciao fratellino... Sei cresciuto in questi mesi...»

«Anche su sei cresciuto... Non in altezza, in quella ormai rimarrai a vita tappo...»

«Tuo fratello ha ragione, sei cresciuto in fisico ma non in altezza... Dovevi impegnarti anche in quello Jimin...»

Jimin fulminò il fratello e Yoongi che se la ridevano sotto i baffi, stava per rispondere a tono se non fosse stato che la madre li richiamò facendoli sedere a tavola.

«Allora figliolo, tra un mese finirai e poi cosa farai? Mi dicevi che forse volevi lasciare...»

Quell'ultima frase detta dalla madre di Jimin fece girare i suoi due Hyung che lo guardarono confusi, abbassò il viso guardando il piatto che ora era pieno di pietanze... Ne aveva discusso in una delle solite chiamate fatte con la madre di voler lasciare, tutto ciò era dipeso dal fatto di come si sentisse con il suo miglior amico...

Non pensava però che una volta a casa in compagnia dei suoi Hyung sarebbe uscita fuori, sospirò e si alzò da tavola facendo un inchino andando verso il giardino, sapeva bene che i suoi due amici lo avrebbero seguito... Sentiva i loro passi accompagnati dai loro sguardi indagatori.

«Jimin cosa significa che lasci?»

«Moccioso ti fermi e ci rispondi? Perché sei arrivato a questa decisione? No, aspetta non mi dirai che lo fai per Tae?»

«Cosa centra Tae?»

Ecco adesso doveva dare risposta anche a quella domanda di Hoseok, troppe ne stavano uscendo e lui voleva solo scappare...

Uscì in giardino e si fermò alzando il viso e chiudendo gli occhi cercando di godersi quei pochi secondi di luce solare che lo scaldavano.

«Park Jimin dimmi cosa diavolo sta succedendo... Yoon tu sai qualcosa vero?»

Il moro distolse lo sguardo sentendosi in colpa per aver detto quelle cose, aveva promesso al suo amico che avrebbe mantenuto il segreto ma appena aveva sentito che voleva lasciare la rabbia aveva preso il sopravvento.

«Hyung... Forse è il caso che ti siedi... Devo dirti una cosa importante...»

Contò fino a tre per poi girarsi e guardare il suo Hyung, se voleva stare tranquillo e avere una mano nella sua scelta doveva dire la verità e questo il suo amico lo meritava.

«Di cosa vuoi parlare?»

«Prima che ti dica la verità, voglio che tu mi prometta di non giudicarmi fino alla fine... Poi potrai darmi contro e odiarmi, potrai dirmi di tutto...»

«Jimin così mi preoccupi... Che succede?»

Le sentiva bene la preoccupazione nelle parole di Hoseok, come sapeva bene che una volta uscita fuori tutta la situazione forse lo avrebbe perso come amico.

Lo fece accomodare e grazie al supporto di Yoongi, che in tutto ciò si mise seduto al suo fianco tenendogli la mano, gli raccontò tutto ciò che era successo e cosa stava portando tutta quella storia.

Mentre raccontava ciò che era successo poteva vedere come nello sguardo del suo Hyung molti sentimenti si facevano strada: rabbia, tristezza, delusione per poi tornare alla rabbia... Sapeva che forse lo avrebbe perso ma ciò non lo fermò dal dire tutto...

«Questo è tutto... So che ora mi odierai, non ti fermerò dall'andare via e capirò...»

Non alzò lo sguardo non volendo affrontare lo sguardo del suo amico, la sua ancora era proprio il suo Hyung che in tutto il tempo non aveva smesso nemmeno un attimo di tenergli la mano.

«Jimin... Tutto quello che mi hai detto... Da voi due non me lo sarei mai aspettato...»

«Lo so... La colpa è mia però, lui... Lui non ha colpa...»

«Oh smettila di difenderlo Jimin... Jungkook non è più un bambino che devi coprire ogni sua magagna... È adulto e deve prendersi le sue responsabilità...»

«Yoon ha ragione...»

Quell'unica frase detta con rabbia mischiata a un briciolo di dolcezza fece alzare lo sguardo al ragazzo che lo portò in quello del suo Hyung.

«Entrambi avete sbagliato, non dico che tu non abbia le tue colpe... Ma non è giusto che tu stia subendo tutto ciò, che ti renda colpevole fino al punto di lasciare quando lui non si prende nemmeno la briga di assumersi la sua colpa... Sono arrabbiato con te, non perché sei andato a letto con lui... Cioè si lo sono perché non dovevate farlo... Ma sono arrabbiato perché mi hai tenuto nascosto tutto ciò...»

Hoseok allungò la mano prendendo quella del suo amico stringendola.

«Non sono allo stesso livello di Taehyung come soulmate... Però siamo migliori amici, siamo cresciuti insieme in questi anni... Ma per te ci sono... Da oggi avrai anche me come spalla.»

«Io... Hyung g-grazie mille...»

Dopo mesi altre lacrime scesero lungo il suo viso, lacrime di tristezza mischiate a gioia per quelle parole...

Si alzò avvicinandosi al suo Hyung abbracciandolo, nascose il viso nell'incavo del suo collo e continuò a lasciar scendere le lacrime.

«Dai Jimin-ah... Se continui a piangere lo farò anche io... Poi Yoongi-Hyung deve asciugare le lacrime a tutti e due...»

«Sai che felicità... Sto facendo i salti mortali...»

Il ragazzo ridacchiò tra le braccia del suo Hyung così come i suoi amici.

«Ti ringrazio Hyung... Non sai quanto le tue parole mi rendano felice...»

«Lo so perché ti conosco Jimin, ma come sei stato sincero con me dovrai esserlo anche con Tae... Lui merita la verità...»

«Lo so, volevo parlargli quando era uscito Jin-Hyung ma la paura di perderlo e stata più grande... Quindi sono stato zitto... Poi ho pensato di parlargli una volta tornati ma a quanto pare devo aspettare ancora visto che lui ha aumentato il tempo di addestramento...»

«Forse però puoi parlargli domani...»

Jimin si spostò dal suo amico e rivolse il suo sguardo verso Yoongi che distolse lo sguardo.

«Di cosa parli Hyung?»

«Visto che tu non gli rispondevi lui ha chiamato me... Abbiamo parlato e gli ho detto che tu saresti stato a casa oggi e domani...»

«Hyung... Ti prego dimmi che non l'hai fatto?»

«Domani verrà qui... Per la precisione domani pomeriggio...»

Se fino a quel momento sembrava che potesse tirare un sospiro di sollievo, dopo quella conferma da parte del suo Hyung sentiva il terreno sprofondare...


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