2• Ciao mi chiamo Luke

Arriviamo al locale e subito mi sistemo i capelli, ripasso il trucco per poi scendere dall' auto.

Entriamo nel locale e già la puzza di alcool e fumo invase le mie narici, tirai un sospiro prima di seguire i tre avviarsi verso le nostre poltrone su cui ci stanno già aspettando tre spogliarelliste femmine e uno maschio.

I ragazzi fanno accomodare le ragazze su di loro, mentre io mi siedo sul mio bel ragazzone capelli nero corvino e occhi color fondente, in più pettorali da urlo che si notano dalla maglietta bianca leggermente trasparente.

Mi piace.

<<Allora dolcezza che si fa?>> mi chiede il ragazzo in modo malizioso.

<<Perché non mi aiuti con un ripasso>> gli sussurro all' orecchio e lo sento rabbrividere.

Mi lascia baci su tutto il collo, mentre io gemevo e lui sorrise divertito.

Le sue mani arrivarono ai miei shorts palpandomi il sedere da sopra essi.

<<Adesso è il mio turno>> dico mettendomi a cavalcioni si di lui, muovo il bacino sul suo amichetto mentre gli mordicchio il lobo dell' orecchio sentendo il suo amichetto risvegliarsi.

<<Qua abbiamo uno eccitato a quanto vedo>> dico lasciandogli un ultimo bacio sul collo.

<<Adesso vieni con me>> dice prendendomi per il polso e incamminandosi verso i bagni maschili.

Ci chiudiamo in uno dei bagni e lui fa unire le nostre labbra con foga e possesso, le sue mani mi accarezzavano tutta mentre io tiravo leggermente le punte dei suoi capelli facendolo gemere.

Sorrido soddisfatta e lui non perso un attimo per sfilarmi la maglietta, si leccò le labbra per poi iniziare a parlare un mio seno con una mano, mentre con l' altra lo baciava e leccava.

Sono tanto eccitata, ma una voce si insinuò nella mia mente.

'Non fare cose di cui potresti pentirti'

<<Cosa è stato?>> chiedo staccandomi dal bacio.

<<Cosa?>> chiede il ragazzo confuso.

<<Una voce, qualcuno>> rispondo.

<<Sarà stata un brutto scherzo della tua mente>> risponde ed io annuisco.

<<Già. Allora dov' eravamo rimasti?>> chiedo e in un attimo mi ritrovai le sue labbra sulle mie, ricambiai il bacio con gusto finchè non ritornò quella voce.

'Fermati!'

<<Scusa non mi sento bene, alla prossima volta>> dico sistemandomi prima di uscire dal bagno sotto il suo sguardo confuso.

Trovo i ragazzi trattenuti: Ash sta baciando la ragazza palpandole culo e tette, Mike sta facendo i preliminari, mentre Cal è in pista a strusciarsi con due ragazze.

Esco completamente dal locale e mi siedo a terra appoggiando la schiena al muretto, prendo una sigaretta e neanche a portarmela alle labbra che questa viene presa e buttata a terra.

<<Ma che cazzo fai?>> chiedo girandomi come una furia verso chi ha rovinato il mio momento di relax.

Sbarro gli occhi trovandomi un ragazzo biondo e occhi azzurri, con un piercing al labbro, ma la cosa più assurda è che tiene attaccate alla schiena delle ali.

Delle ali ma cosa cazzo succede?!!

<<Tu chi cazzo sei e che vuoi da me?>> chiedo irritata.

<<Che brutto linguaggio che hai signorinella>> dice ignorando la mia domanda, mentre io sbuffo infastidita.

<<Chi sei, anzi, cosa sei?>> chiede irritata e allo stesso tempo curiosa.

<<Piacere mi chiamo Luke Hemmings e sono un angelo>> risponde ed io sbarro gli occhi prima di scoppiare in una fragorosa risata.

<<Si si se tu sei un angelo, io sono un diavolo>> continuo ridendo.

<<Beh ci stai arrivando>> borbotta ed io smetto di ridere.

<<Senti lasciami stare, hai capito?>> ordino in tono minaccioso incamminandomi verso casa a piedi nelle strade buie illuminate solo dai fari delle luci e dai fari delle macchina che sfrecciano come il vento.

<<Perché ritorni a casa da sola?>> mi chiede l' uccello.

<<Perché sono impegnati e non voglio disturbarli>> rispondo.

<<Si ma non è saggio camminare alle tre di notte, da sola e indossando quei stracci>> dice.

<<Primo mi piace camminare da sola di notte, secondo quegli stracci come dici tu mi piacciono, e terzo statti zitto>> rispondo e lui rimane zitto, finalmente quando credo di aver un po' di silenzio sorrido soddisfatta continuando a camminare, ma forse ho parlato troppo in fretta.

<<Si, ma non posso stare a guardare Dio mi odierebbe>> risponde ed io mi metto a ridere.

<<Dio? Dio non ha mai fatto un cazzo, ci credi che ha creato il mondo in sette giorni? Che gran cazzata ahahhaah>> dico sghignazzando, mentre lui sbarra gli occhi spalancando la bocca esterrefatto.

<<Non dire questa cose, capito? Dio ci ha sempre aiutato a noi tutti ti ha creato, non sei felice di essere nata?>> mi chiede.

<<Beh peccato che io sono nata da una scopata senza precauzioni tra mia madre e mio padre, quindi non saprei come risponderti>> rispondo e lui si ammutolisce.

<<Pff scopare che bel termine d' uso>> borbotta sbuffando, mentre io trattengo una risata divertita e continua a borbottare per tutta il ritorno a casa.

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