08.5 :: Aulin e un pelo di foreshadowing
Rega non so bona a fare capitoli comici. Giuro. Non so. Mi dispiace però volevo fare qualcosa per Aulin. 🎃
Thisbe sospirò. «Insomma, ragazzi. É il trenta ottobre, non avete organizzato proprio nulla per Halloween?» chiese, guardando Ada.
«É vero» commentò lei. Le sarebbe piaciuto mescolare i suoi scheletri nell'armadio a quelli finti.
«Che cos'è Aulin?»
Khalil la guardò curioso. Anche il resto dei presenti al tavolo le rivolse occhiate aspettando la risposta. La bionda saltò sulla sedia.
«Non sapete cos'è Halloween?!» esclamò scioccata. Ada sollevò per un breve istante le sopracciglia.
«Beh, sostanzialmente, é una festa in cui ci si veste da mostri o da qualcosa che ci fa paura! E si va in giro a bussare alle porte chiedendo caramelle»
«E te le danno?» domandò Jamil, afferrando una mela caramellata dal piatto di Kay.
«Devi dire "Dolcetto o scherzetto?" e se non ti danno dei dolcetti li spaventi. La festa é proprio domani!»
«Caramelle gratis!» esclamò Kay. «Dovremmo proprio organizzarlo»
«Strano che Thomas non vi abbia detto nulla» mormorò Ada.
«Scherzi!?». Thisbe se la rise. «Tommy ha paurissima degli scheletri»
«Che nessuno si vesta da scheletro» proclamò il principe delle nevi.
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Ryuu si mise in testa una zucca. «Abbastanza spaventoso?» chiese, girando su sé stessa.
«Fin troppo» rispose Melody, indossando una maglietta con disegnato metà cuore.
«Ricordami da cosa ti vesti tu» esclamò la rossa, guardandosi allo specchio.
«Da cuore. Cioè, se Keiichi mette l'altra metà é un cuore intero. Altrimenti é metà»
«Interessante»
La principessa si infilò delle calze a strisce. Erano arancioni e nere. «Spero di non puzzare troppo di zucca»
«Credo sia l'ultimo dei tuoi problemi. Ci vedi almeno?» domandò Melody, pettinandosi i capelli. «Dovrei aggiungere del sangue finto?» si chiese a bassa voce.
«Certo che ci vedo. E poi se ho fame posso semplicemente dare un morso»
«Ha senso»
Jamil spalancò la porta. «Tada!» esclamò, sollevando una lunga gonna gialla.
«Da cosa diamine sei vestito» commentò Ryuu, togliendosi la zucca dalla testa.
«Da Biancaneve. Non si vede? Pensavo fosse ovvio. Ho anche la mela avvelenata. Devo solo ricordarmi di non morderla»
«Guarda che ad Allouin ci si veste da qualcosa di spaventoso e Biancaneve non lo é» lo sgridò la rossa, scuotendo la testa.
«Ma Melody é vestita da metà cuore»
«L'Amore é roba spaventosa»
«Anche il cibo avvelenato»
Jamil si mise a sedere sul letto, rubando delle patatine dal sacchetto di Melody. «Sapevo che saresti venuto qui quando ho aperto il pacchetto» sospirò lei.
«Immagino che Khalil si vesta da principe azzurro» borbottò.
«Credo di sì» rispose il jinn, svuotandosi il sacchetto in bocca.
«Come sarebbe credo di sì?! Se avessi un fidanzato mi vestirei coordinato a lui tutto il tempo» bofonchiò la rossa.
«Chiedi a Kay di vestirsi da cucurbitacea come te»
«Conosci la parola cucurbitacea?» esclamò sorpresa Melody. «Inaspettato»
«Ho un manuale di cucina sulle cucurbitacee, certo che sì»
«Potete smetterla di dire cucurbitacee?»
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Keiichi fissò la maglietta che Melody gli aveva recapitato anonimamente. Sudava freddo. Mettersela significava dire addio alla sua autostima e rilevanza sociale, ma allo stesso tempo avrebbe potuto fare battute tipo "l'amore fa paura". Ma se non l'avesse messa avrebbe perso una chance con una ragazza alquanto terrificante (era una qualità eccelsa per un sempre)
Xiaolong stava ingurgitando una fetta di torta al gelato di panino di pistacchio. «Dai, deciditi, non abbiamo mica tutto il giorno. Hey, secondo te le danno le caramelle al pistacchio?»
«Guarda che tu sei ciuccia vecchia per le caramelle» la sgridò Kay. Le voleva lui.
«Stai zitto, tu sei il Gran Maestro e vieni comunque a lezione»
«Vabe»
Il principe delle nevi si pittò la faccia di verde.
«Fai il pistacchio?»
«Faccio Frankenstein» rispose lui scocciato.
«Hai proprio la faccia da Frankenstein» commentò Keiichi, che alla fine aveva infilato la maglia e l'aveva coperta con una giacchetta di pelle nera.
«Almeno é trucco, la vostra é vera»
Khalil spalancò la porta. I tre lo fissarono. «Da cosa diamine saresti vestito?» commentò poi Kay, uscendo dallo stato di trans.
«Da diavoletto, no?». Il castano swishò i capelli.
«Hai davvero perso l'occasione di vestirti da vampiro?!»
Keiichi era scioccato. Erano tutti dementi in quella stanza, escludendo lui. Lui non lo era.
«Come sapete che...» piagnucolò il castano.
«Non so amico. Mordi il cuscino tutti le notti, cerchi in biblioteca come sistemarti i canini, hai detto che la gente con un bel collo é sexy»
«Non ho detto la gente, stavo parlando di una bottiglia strana e ho detto che ha un bel collo»
«Stai peggiorando la situazione»
«Va bene, okay, mi avete scoperto, e adesso?»
Xiaolong si attaccò dei canini finti. «Sono contenta che tu ti sia vestito da imbecille, almeno il vampiro posso farlo io»
«Beh, almeno io sono con il mio fidanzato»
«Non siete ancora fidanzati» rimarcò Keiichi.
Khalil gli diede una testata.
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Kazuha fece due buchi al lenzuolo e se lo mise in testa, in religioso silenzio. Si sedette sul letto, guardando Thisbe e Ada conciarsi per le feste.
«Da cosa sareste vestite?» domandò, per pietà.
«Ohoh, grazie per averlo chiesto. Io sono Dora l'esploratrice, e lei é Boots»
«Incredibile. Sarebbero?»
«Una bambina dall'incredibile senso dell'avventura e la sua fidata scimmia»
«Oh, wow. Incredibile»
La principessa rivolse il suo sguardo a Rossana, vestita da cetriolo. Non disse niente, ma sospirò rumorosamente.
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«Yay, andiamo a fare dolcetto scherzetto!» esclamò Thomas, vestito da Shrek Ranger.
«Evviva!» esclamò Kay.
«Ma non c'è nulla di spaventoso qui» mormorò deluso Jamil.
«Per forza, se ti vesti da principessa anziché da zombie» si lamentò il bambino, tirandogli la gonna.
«Ma gli zombie sono sempre in giro, quand'é che sbuca fuori qualcosa di veramente spaventoso?»
«Tipo?»
«Che ne so, un unicorno. Oppure...mhmmm...una fata in carne ed ossa!»
Dario fu molto contento che il suo costume da Spider-Man gli coprisse la faccia.
«Che fanno di cattivo le fate?» chiese Thomas, leccando un lecca-lecca prontamente rubato dalla tasca di Kay.
«Da dove vengo io se piaci ad una fata lei ti costringerà a diventare parte della sua corte. Di solito se sei un uomo diventi il suo...ehm, amicone»
«Non sembra male» commentò il piccolo, poi fece spallucce. «Ma se fa paura a te»
Dario si avvicinò a Kay. «Davvero?»
«Pare di sí. Ma a Jamil fa paura perché usano i jinn come giullari di corte, e lui non fa per niente ridere»
«Ora aspettiamo gli altri» esclamò Thomas, sedendosi su una zucca. Il primo ad arrivare fu Khalil.
«Perché non ti sei vestito da vampiro?» chiesero in coro.
«Ma basta»
«Pensavo ti vestissi da principe azzurro»
«Io pensavo che ti saresti vestito da angelo»
«Perché avrei dovuto vestirmi da...»
«Non so, perché io mi sono vestito da diavolo?»
«Facciamo finta di niente»
«Bel costume da Biancaneve»
«Bel costume da Diavoletto»
Thomas diede una testata a Kay per lo stress. Finalmente anche gli altri apparvero magicamente.
«Andiamo!» esclamò il bambino, sovraccitato.
«Una domanda veloce» mormorò il principe delle nevi. «Se siamo tutti qua, a chi andiamo a fare dolcetto scherzetto?»
Dario fece spallucce. «Agli altri studenti?»
«Ha senso»
Keiichi e Melody camminavano affianco, ma nonostante ciò il cuore era tutto storto.
«Che carino il vostro costume da semicerchi» commentò Xiaolong, abbracciando Kazuha. Che era lì senza ragione, considerando che lo odia tutti. Prob le caramelle gratuite.
«Levati di dosso, brutta cessa» esclamò la principessa.
«Stiamo calmine con le parole, dai» mormorò Thisbe, ma Ada le pestò un piede. Avevano avuto già troppi problemi nella vita.
Alexandra e Aella si erano unite dopo.
«Da cosa saresti vestita?» si chiesero l'un l'altra, guardandosi confuse.
«Da contessa fantasma, naturalmente» commentò fiera la rosa, swishando la parrucca da George Washington.
«Woah, stupendo. Io sono vestita da acino d'uva»
«Intrigante»
Aella si passò una mano tra i capelli. «Sono sempre stata un salmone»
«Un...un salmone?». Alexandra apparve abbastanza confusa.
«Certo. Sai, quelli che vanno conto corrente»
«I Bancomat?»
«Lascia perdere»
«Aella, per Natale ti regalo un bel vocabolario. Che ne dici?»
«Woah, grazie mille! Avevo proprio bisogno di una roba del genere, non arrivo in cima all'armadio»
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«Quindi come sono le cose fra noi?». Kay si grattò la testa, imbarazzato.
«Ti pare il momento di parlarne? Proprio ad Auvulin?» lo sgridò Ryuu. Non riusciva a prenderlo sul serio perché aveva la faccia dipinta di verde e grigio. Allo stesso tempo nemmeno il principe delle nevi poteva prenderlo sul serio perché aveva una zucca in testa. Non del sale, comunque.
«Scusa. É che ci stavo pensando»
Qualcuno gli sfrecciò davanti. Era una carrozza. Nova si sporse fuori, vestito da strega.
«Ma che bel gruppetto» esclamò, giocando col cappello.
«Ma guarda un po' chi c'è» bofonchiò Jamil. Gli tirò la mela avvelenata in testa.
«Maledetto, appena posso ti stroppio» strillò il rosso.
«Non se lo faccio prima io»
Anche Domina si sporse dalla carrozza. «Suvvia, ragazzi, rilassiamoci» esclamò.
«È vestita da Cleopatra!» sibilò Khalil. «Te l'ho detto che dovevamo vestirci noi da Cleopatra e Marco Antonio»
Jamil fece spallucce. «Non ho mai sentito di Cleopatra vampiro»
«E io Biancaneve jinn»
«Bene!»
«Bene»
Domina scese con passo elegante, portando fuori anche Miranda, con aria terrorizzata.
«Abbiamo anche accolto questa povera piccola fiammiferaia per strada» esclamò.
«Sono vestita da Cappuccetto Rosso»
«Qualsiasi cosa tu stia dicendo, poverella»
«Posso avere dei dolcetti?» chiese Thomas, tirando la gonna di Nova.
«Ti paio mica un dispencer di caramelle, moccioso?» chiese.
«Era una semplice domanda, pomodoro isterico»
«Brutta bestiola!» esclamò il principe di cuori, cercando di acchiapparlo.
«Meraviglioso il costume da scimmia» squittì Domina.
«Grazie» rispose Ada. «Anche il tuo é molto bello. I peli sono veri?»
La regina della notte sorrise e non disse niente, ma il tic all'occhio esprimeva un disagio.
Lorina era vestita da paguro. Si intromise nella conversazione. «Thisbe, avresti dovuto avvertirmi. Mi sarei vestita da Swiffer»
«Grazie Lorina» rispose la bionda. «Ma non c'è n'è bisogno»
«Dure le relazioni tra ex, vero?» commentò Kay, dando una gomitata a Ryuu. Il rosso lo prese a badilate.
«Okay, sta andando tutto allo scatafascio» commentò Keiichi, guardandosi attorno.
«Macerie e resti» rispose Melody.
«?»
«Ma c'eri e resti. Keiichi ma non sai nulla delle relazioni eterosessuali? Ma sei gay davvero?»
«Da quando la sessualità si basa su frasi del genere?!»
Melody pianse.
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«Meno male che ci siamo calmati» esclamò Thomas, rilassato. «Ora possiamo semplicemente prendere i dolcetti»
«Puoi lasciare quella mela avvelenata?» chiese Khalil, guardandolo armeggiare con quella roba.
Il bambino sospirò e la buttò dietro di sé. Bussò alla stanza di qualcuno.
«Buonasera» esclamò Morticia. «Qual buon vento ci porta da queste parti?»
«Dolcetto o scherzetto?» esclamò il bambino.
«Dolcetto» rispose lei, dandogli delle caramelle.
«Evviva!» esclamò Thomas, mettendole nel suo sacchetto.
«Proseguiamo» commentò Kay, prendendolo per mano.
«Dammi il sacchetto, sembra molto pesante» sibilò Jamil. Una volta preso scartò una caramella e la mise in bocca. Manco due secondi e cadde a terra.
«Erano avvelenate?» chiese Thomas, triste. Non poteva mangiarne neanche una.
«Così pare»
Ryuu gettò Jamil nel cestino dell'indifferenziata. Andarono avanti, ma Khalil rimase indietro. Andarono a prenderlo nel sentire il rumore di una zip che si abbassava.
«Almeno non é tipo caduto in un pozzo, altrimenti poi era più difficile recuperarlo» si lamentò Ryuu, trascinandosi il bidone della monnezza dietro e guardando male Khalil.
«Gli stavo solo mettendo la giacchetta addosso»
«Avrei detto i pantaloni»
«Non so, non succede nulla di interessante» mormorò Thisbe.
«Stai zitta che l'ultima volta che é successo qualcosa di interessante abbiamo fatto il remake dell'Era Glaciale»
Kay ci rimase male. Thomas gli diede un calcio nello stinco. «Te l'ho detto che dovevamo vestirci da Elsa e Anna»
«No»
«Almeno Elsa e Jack Frost?»
«Non mi piace Elsa. É una fichetta»
«Tu sei una fichetta, testa di cazzo» strillò Thomas. «Non insultare Elsa!»
Ryuu aprì la bocca e poi la richiuse. «Ma queste parole da dove vengono?» bofonchiò.
Keiichi guardò altrove. Si innervosiva spesso con la settimana enigmistica.
«Però ha ragione» commentò Melody.
«Direi che abbiamo fatto abbastanza per Aulvuin» aggiunse Dario, separando Thomas e Kay.
«Ma abbiamo preso le caramelle solo da una persona!» si lamentò Domina.
«Ma erano avvelenate»
«E ne hanno fatto fuori solo uno» si lamentò lei. Accortasi di essere osservata, sorrise. «Scherzavo, boo!»
Miranda raccolse la mela avvelenata. «Il prossimo che apre bocca si becca un passaggio dritto per Comalandia»
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