04.5 :: Cenevrenzola

«Ora della nanna! Tempo di una favola!»
«Grazie lucertolona, sto benissimo. Kay mi ha fatto la sua tisana al finocchio quindi sto bene»
«É proprio vero che si é cosa si mangia» commentò la dragonessa, poi si mise a raccontare comunque.

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C'era una volta, in un regno lontano lontano, un ragazzo orfano. Sua madre era morta di colesterolo, e suo padre di noia. Avevano lasciato indietro un bambino abbastanza rompiscatole, il cui nome era Khalil...ma siccome la sua nuova famiglia adottiva era simpatica, lo chiamava Haidar. Haidar odiava essere chiamato Haidar.

Dunque, venne adottato da una matrigna super figa e dragonesca di cui il nome non ci é pervenuto. Ad ogni modo, Haidar aveva due fratellastri. I loro nomi erano Anguillastro e Surgelato. Erano molto cattivi con lui, e siccome aveva un vestiario che ricordava una ragazza truzza, l'avevano ribattezzato Cenevrenzola e lo costringevano a fare cose terribili tipo nutrire i ratti e lavare i bagni pubblici di Roma Termini ecc ecc

Un giorno non proprio bello il principe Azzurro decise di organizzare un ballo per trovare un futuro sposo. Anguillastro e Surgelato avevano intenzione di tenersi il più lontano possibile da Azzurro, ma la matrigna super figa li costrinse a vestirsi per andare al ballo, nella speranza di togliersene almeno uno di mezzo.

«Posso andare anche io?» chiese invece speranzoso Haidar, che voleva andarsene di casa il prima possibile.
«Cenevrenzola, assolutamente sì» spiegò la matrigna, buttando a terra un sacco di noci. «Ma solo quando avrai contato tutte queste noci e le avrei messe nel sacchetto»
Haidar era disperato. Era allergico alla frutta a guscio secco. Credo.

Mentre il resto della famiglia andava via, Cenevrenzola si mise a contare le noci. Improvvisamente un bagliore gli abbagliò gli occhi. Era apparso un uomo.

«Io sono Dario, e sono il tuo fato padrino» disse con un dolce sorriso. «Ti vedo vittima di una famiglia noci-va»
Haidar lo fissò.
«Era solo una battuta in-noci-ente» aggiunse Dario.
«Voglio andare al ballo» disse Haidar.
«Guarda che nessuno ti ha costretto a rimanere qui e contare noci. Cioè, puoi anche andare via se vuoi» commentò il fato.
«Sì ma non posso andarci con questi sandali» pianse Haidar. Haidar odiava i sandali.
«Ok» disse Dario, e trasformò i sandali e scarpette di cristallo.
«Wow» esclamò Haidar.
«Ti devo cambiare pure abiti?» chiese Dario. «Perché al momento puzzeresti un po' di taleggio»

Vabbè. Capellone se mi stai ascoltando non puzzi di taleggio però al prossimo spruzzo di profumo al gelsomino uso le tue corde vocali come spaghetti.

Dicevo.

Dopo magiche magie, Dario trasformò una noce in una zucca. Haidar non era proprio sicuro dell'attendibilità del fato madrino, ma tanto gli stava già andando male, al massimo rischiava di essere bastonato sui denti. Dopo aver trasformato la zucca in una carrozza perché le noci a carrozza sono antiestetiche, Haidar e Dario salparono per il ballo.

Una volta arrivati Dario mise una mano sulla spallina di Haidar. «Per ovvie ragioni questa sera il tuo nome sarà Cenevrenzola. Altrimenti i tuoi fratellastri ti riconosceranno»
«Ok» disse Cenevrenzola.
«A mezzanotte torniamo a casa perché sennò rischiamo che chiude la metro e io non voglio rimanere bloccato a Tor Bella Monaca»

Dopo queste confessioni, Cenevrenzola spiò Azzurro.
«Quello è il principe azzurro?»
«Sì»
«Ma é azzurro...cioè letteralmente»
«Sei quello furbo della famiglia vedo»

Non scoraggiato dai problemi cardiovascolari del principe, Cenevrenzola si avvicinò a lui. «Ciao»
«Ue» rispose Azzurro. «Puoi sposarti? Non vedo il buffet»
Non era sicuro che Azzurro fosse alfabeta, quindi prese quello spostarti come una proposta di matrimonio.

Imbarazzato, corse via, perdendo una ciabatta. Dario lo vide. «Perché corri così? Sei inseguito da uno stormo di orsi?»
«Mi ha chiesto di sposarmi!» esclamò.
«Chi?»
«Stocazzo»

Dario sparì, lasciandolo a piedi. A piede, visto che aveva perso un sandalo.

Cenevrenzola pianse. Azzurro prese lo stivaletto. Mentre controllava il dietro vide il numero.
«Uela ma che é, Bigfoot?» commentò. Haidar lo sentì e si gettò giù da un ponte per la gioia di Anguillastro e Surgelato.

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«Perché muoiono sempre tutti?»
«È il genere di finale che piace a Brontolona»
«Puoi raccontarmi la storia in cui Ryuu usa il teaser su Kay?»
«No. Ma posso raccontarti la storia di sai chi?»
«Chi?»
«Stocazzo»

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