- 3 -

Mi sveglio  alle dieci. Entro in salotto e vedo Azzurra stesa sul divano con la borsa del ghiaccio sulla caviglia, Ambra inginocchiata accanto a lei che le fissa il piede. Questa scena mi fa ridere. Azzurra subito mi riporta alla realtà:

«Allora, cosa avete fatto tu e il dottorino dopo che sono andata in stanza?»

«Dottorino? Perché non mi avete chiamata!»

«Non ti abbiamo chiamata perché eri un po' impegnata! Allora Alice, dimmi che sono curiosa!»

«Niente di che. Mi ha raggiunto in terrazzo, abbiamo chiacchierato. Stasera lo rivedo dopo il lavoro.»

«Allora hai fatto colpo!»

«No Ambra, non ho proprio intenzione di far colpo su nessuno!»

«Perché non la smetti. È passato un anno da quando Paolo ti ha lasciata. Meriti anche tu un po' di felicità! Da quand'è che non stai con un uomo, da quand'è che non ti lasci un po' andare!»

«Dai Ambra...»

«No, mi dispiace intromettermi ma Ambra ha ragione. E poi l'hai visto? È un figo da paura! Ti ha aspettato fuori al locale, solo per parlarti, devi scioglierti un po'!»

«E dimmi Alice, come si chiama?»

«Non lo so, non me l'ha detto. In realtà per tutto il tempo che abbiamo chiacchierato non ho avuto modo di chiederglielo, come se non ne sentissi il bisogno. Quando è andato via gli ho chiesto come si chiamasse e lui mi ha detto: "te lo dico domani!"»

«Mi piace già!».

Guardo le mie amiche. Sono sempre troppo ottimiste quando si parla di ragazzi e di me, io però non riesco mai ad essere d'accordo con loro sull'argomento. Vado a fare una doccia, mi vesto con i miei panni da casa, voglio stare comoda. Preparo il pranzo insieme ad Ambra, pollo al forno con le patate, il nostro pranzo della domenica. Improvvisamente mi arriva un messaggio su Whatsapp dal gruppo del Dynamo, subito clicco sulla chat:

Dynamo:

Mirko : Ragazzi buongiorno, mi dispiace scrivervi a quest'ora ma devo vedervi alle quattro. Riunione straordinaria. Ci tengo che ci siate tutti ci sono importanti novità e preferisco parlarne da vicino.

«Cosa c'è Ali, novità? »

«Devo andare al locale alle quattro, c'è una riunione, Mirko vuole vederci.»

«Sarà per mezzo del virus! Ragazze venite qua, in tv c'è l'edizione straordinaria del TG.»

Ambra e io ci avviciniamo ad Azzurra. Ci sediamo sul divano ad ascoltare le parole del Presidente Conte:

«L'Italia è zona rossa. Si decreta la chiusura di tutte le attività commerciali, fatta eccezione per gli esercizi che vendono generi di prima necessità, quali alimentari e farmacie. È fatto divieto di uscire se non per andare a lavoro o per situazioni di assoluta necessità. »

Ci guardiamo negli occhi. È  impossibile, è assurdo. Non sta capitando realmente, è tutto uno scherzo. Invece è proprio la realtà. Non ho ancora capito realmente cosa tutto questo voglia dire. Mangiamo in silenzio. Rimaniamo così fino a che si fa ora per me di andare alla riunione al locale. Quando arrivo, sono già tutti lì, la situazione è tesa. Mirko, il proprietario prende la parola:

«Ragazzi, come ben sapete siamo in Pandemia. Sono vietati gli assembramenti ed è stata decretata la chiusura di locali come il nostro. Vi ho fatto venire qui per pagarvi l'ultima settimana. Non voglio lasciare le cose in sospeso, non si sa quando ci rivedremo.»

Prendiamo i soldi. Sistemiamo i tavoli sotto il muro e alziamo le sedie. Rassettiamo qua e là in modo da facilitare le cose nel momento in cui avremmo poi riaperto. Solo in quel momento ci penso, quella sera mi sarei dovuta vedere con il ragazzo dagli occhi di ghiaccio. Non conosco il suo nome, non so niente di lui. Non potevo avvisarlo o mandargli un messaggio. Tanto meglio penso, una parentesi che si chiude ancora prima di aprirsi. Torno a casa più sconfortata di prima. Ambra è fuori in terrazzo che fissa il vuoto mentre Azzurra sta riposando in camera sua.

«Ambra cosa fai qui fuori?»

«Cosa farò? Cosa mi metto a fare?»

«Intanto domani mattina abbiamo il turno al supermercato e poi si vede. Dicono che è solo per due settimane!»

«E tu ci credi? Domani Azzurra non va a lavoro. Cosa farà chiusa in casa per tutto questo tempo! »

«Cos'è che ti preoccupa realmente?»

«Restare sola.»

«Ambra, noi siamo qui con te. Abbiamo la fortuna di vivere tutte e tre insieme, chi ci ferma!»

«Quindi niente appuntamento stasera? »

«Niente appuntamento, niente nome o cognome, niente di niente! »

«Certo che tu hai una sfiga da paura! »

Cominciamo a ridere. Poco dopo ci raggiunge anche Azzurra. Noi tre insieme siamo una forza. Niente e nessuno potrebbe mai separarci, stare chiuse in casa è una sfida non facile ma noi l'avremmo superata. Avremmo vinto anche quella battaglia. La cosa importante è stare insieme.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top