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Alla fine, Keith ed Amber erano riusciti a salvare la festa di Capodanno al Seraphim, anche grazie all'aiuto di Daniel e Jeffrey – e quest'ultimo, aveva pure assicurato a Keith che non aveva alcuna intenzione di licenziarlo, facendogli tirate un sospiro di sollievo.

Evan arrivò al locale poco dopo le undici di sera e venne accolto da un'atmosfera abbastanza tranquilla, ma dai toni decisamente sensuali. In sottofondo si poteva udire la solita musica esotica, arricchita dalle movenze crepitanti di alcuni ballerini, sparsi per la sala, che si muovevano come sirene tra gli invitati, cercando di coinvolgerli in brevi siparietti di danza, che duravano il tempo necessario da lasciare i clienti senza fiato e desiderosi di avere di più.

I serafini non erano da meno e sfoggiavano un abbigliamento diverso dal solito completo di un candido bianco con sotto T-shirt dai colori pastello, seducendo coloro che li circondavano con abiti aderenti come una seconda pelle, arricchiti di preziosi scintillanti che mettevano in risalto i loro fisici in quelli che erano i loro punti di forza.

Le uniche donne a cui era stato concesso di partecipare erano le loro amiche – ovviamente – e le ragazze del bar che, per quella sera, erano state chiamate a lavorare insieme, per evitare che la sola Amber fosse di turno – cosa che spesso era capitata in passato durante eventi come quello – con il rischio di non godersi la festa.

"Ci stanno proprio tutti" notò Evan con un gemito di sofferenza, captando la presenza di Titty, intenta a chiacchierare con Greg e Bryan. Con un sospiro di rassegnazione si avvicinò da solo al gruppetto degli amici – dato che non riusciva a localizzare Keith tra la folla –, pronto a qualche ramanzina: dopotutto, a seguito degli episodi con Loreen, Evan si era dato abbastanza da fare per evitare gli amici e immaginava che avrebbe pagato caro questo suo comportamento.

-Ma guarda un po' chi c'è!- trillò Titty, rivolgendogli un'occhiataccia, mentre Evan si fermava al fianco di Bryan. L'amico reclinò il capo da un lato, fissandolo in tralice, rivolgendogli una muta domanda a cui lui rispose con un sorriso tirato. La stessa domanda gli venne posta da Greg, ma a voce.

-Come stai?- gli chiese infatti l'uomo ed Evan scrollò le spalle.
-Bene- disse con poca convinzione e Titty assottigliò lo sguardo, facendosi minacciosa. Greg batté una mano su una spalla di Evan, per mostrarglisi solidale, e la sua pelle nera spiccò in netto contrasto con la giacca di colore neutro che l'uomo indossava. Bryan fece un passo verso di lui, continuando a fissarlo, e poi lo abbracciò brevemente, prima di tornare al suo posto con un po' di imbarazzo.

-Ragazzi... sto bene. Sul serio- tentò di rassicurarli Evan. -E poi sono troppo preso dalle cose belle della mia vita, per farmi distrarre da quelle brutte- disse.
-Le cose brutte vanno affrontate. Così quelle belle brillano di più- udì e si girò verso destra, da dove gli era giunta la voce di Isaac, e vide l'uomo sorridergli, per poi abbracciare da dietro Bryan, suo marito, poggiando il mento sui suoi capelli azzurri, tagliati molto corti.

Evan comprese l'allusione dell'amico e annuì, sorridendogli. Era stata proprio la mancanza di comunicazione tra i due ad allontanarli, qualche mese prima, mentre nel tempo si erano accorti entrambi di avere accumulato tante di quelle cose "brutte", da non riuscire più a guardare alle belle. Per fortuna, con amore e infinita pazienza – e qualche amichevole "spintarella" – tutto si era risolto per il meglio, tra di loro.

-Sul serio. Sto bene- disse Evan. -Certe persone, semplicemente, non possono cambiare-
-Basta che non ti fai rovinare la vita da lei- sbottò Titty, gonfiando le guance con fare infantile e incrociando le braccia sotto al seno.
-Non ne ho nessuna intenzione. Sento la sua mancanza, sarebbe stupido negarlo. È sempre mia madre, no? È difficile accettare che mi rifiuti. Però ho Keith, ho voi. Potrebbe esserci pure qualche nanerottolo in giro tra di noi, tra un po'...- disse con fare allusivo e Greg sgranò gli occhi.

-Chi è incinta?!- chiese con una punta di panico, rivolgendo uno sguardo in direzione del bar, dove si trovava la sua compagna. Titty rise sguaitamente.
-Stanno parlando del loro possibile nanerottolo, idiota!-
-Oddio, che faccia hai fatto, Greg- disse Bryan. -Amber lo sa che l'idea di avere figli t'impanica tanto?-
-Non mi impanica...- borbottò l'uomo e Isaac gli rivolse un lungo sguardo, studiando la sua espressione, per poi sorridere e scuotere la testa, ma rimase in silenzio, perché vide proprio Amber avvicinarsi a loro.

-Tesorino!- esclamò Titty, abbracciandola tanto forte da schiacciarle i seni contro al viso. Amber alzò gli occhi al soffitto, rassegnata agli assalti poco casti della sua amica e che, ormai, aveva compreso, con sollievo, che non erano frutto di un trattamento esclusivo nei suoi confronti – memore di una cotta che Titty aveva avuto per lei, diverso tempo prima – dato che la giovane si comportava allo stesso modo un po' con tutti i loro amici. -Ma lo sai che a Greg gli è preso quasi un colpo perché pensava che tu fossi incinta?!- esclamò e Amber si sentì ardere di rabbia, rivolgendo uno sguardo severo al compagno che, nonostante la sua mole da lottatore di wrestling con qualche chilo in più, parve farsi piccolo al suo fianco, anche se lei era fisicamente più esile di lui.

-Lo sapevo!- esclamò vittorioso Isaac e Bryan sussultò stupito dalla reazione del marito.
-Avevamo detto di non rubare la scena a nessuno e di aspettare un altro po' prima di dirglielo!- tuonò Amber e Greg alzò entrambe le mani in segno di resa.
-Non ho detto niente- tentò di giustificarsi il compagno e Titty cacciò fuori un urlo così acuto che rischiò di rendere sordi i presenti, attirando su di loro l'attenzione di quasi tutti coloro che si trovavano in sala.
-Sei incinta!- esclamò e Amber arrossì, distogliendo lo sguardo dall'amica.

-Perché non ce l'avete detto?- domandò Evan, un po' preoccupato dalle accuse che Amber aveva mosso contro il proprio compagno.
-Detto, cosa?- domandò Keith, affiancandosi al marito, e Amber, con sgomento, notò che erano stati circondati dall'intera combriccola di amici.

-Che succede?- chiese Ryan.
-Ma vi siete fatti male o Titty ha dato di matto come di suo solito perché ultimamente vede poche nudità femminili?- domandò Claud, mentre Jade scuoteva la testa e si batteva una mano sulla fronte e Titty metteva a tacere il serafino con uno scappellotto.
-Mi sembrano tutti in salute- disse Isaac con uno strano sorriso a illuminare la sua espressione di una luce giocosa, mentre i suoi denti bianchi parevano brillare a contrasto con la sua pelle color cioccolato.

-Allora ci sta una catastrofe in corso- sentenziò Jeffrey e Daniel si fece sfuggire un gemito di sofferenza.
-No, sul serio, non fateci preoccupare e tirare fuori tutto e subito!- esclamò Keith in preda al panico.
-Ci stanno i clienti...- disse Greg, tentando di cambiare argomento, ma capiva da solo che, ormai, era troppo tardi per mantenere il segreto.

-Sono curiosi pure loro di farsi i fatti nostri- ribatté Titty.
-Perché siamo troppo favolosi?- chiese Claud, strappando un sorrisino tirato pure ad Amber che, alla fine, sbuffò e pestò un piede a terra con stizza.
-Volevamo dirvelo appena passava un po' l'entusiasmo dell'adozione di Keith ed Evan- borbottò.

-Per non "rubarci la scena"?- la interruppe Evan. -Sei scema?! Come ti salta in mente?-
-Qualcuno può dirmi che diavolo sta succedendo prima che mi venga un colpo?!- tuonò Keith con voce acuta e Titty agitò una mano in aria con fare approssimativo.
-Amber è incinta-

-Oh mio Dio...- mormorò Keith, sotto shock per l'emozione.
-Hai visto che si ottiene con il mischiare i sessi? Ogni tre per due si figlia!- esclamò Claud, premendosi una mano sul petto con fare drammatico, cercando di nascondere agli altri il luccichio di commozione che rese i suoi occhi celesti ancora più sfavillanti.

-Ma smettila!- tuonò Ryan, dandogli una spintarella. -Che come mischi i sessi tu...- aggiunse allusivo, facendo riferimento alle tendenze polisessuali del compagno.
-È u... una notizia... b... bellissima!- esclamò Daniel.
-Stiamo per diventare tutti zii- disse Keith, incominciando a tirare su col naso, mentre Evan scuoteva la testa e gli passava un braccio intorno alle spalle, baciandogli i capelli.

-Tutti insieme e appassionatamente!- esclamò Titty.
-Troppi mocciosi in giro- borbottò Claud e Jade gli tirò una ciocca di capelli con fare molesto.
-Tranquillo- disse quest'ultimo con tono ironico. -Tu rimani sempre favoloso e nessuno ti porterà via le tue attenzioni-
-Ecco. Mettiamo le cose in chiaro- sbottò il serafino. -Allora... auguri!- esclamò pochi istanti dopo, come se avessero azionato un interruttore per modificare il suo umore, e riuscì a trasformare diverse lacrime di commozione in sorrisi divertiti.

-Come rovina i momenti Claud...- borbottò Jeffrey e allora risero davvero tutti e la festa poté proseguire fino al fatidico countdown.

Il nuovo anno entrò scoppiettante di entusiasmo e di prospettive dai toni decisamente positivi.
Eppure... non tutti erano proprio allegri.

-Sei stata davvero scema a nascondere una cosa tanto bella solo per non "rubarci la scena"- disse Evan e Amber, che sapeva quanto l'amico avrebbe insistito su quel punto finché non si fossero chiariti, trasse un profondo sospiro di rassegnazione, decidendo di chiudere il discorso una volta e per tutte.

-Hai ragione...- disse.
-Anche perché davi per scontato che noi non volessimo che tu ci "rubassi la scena"... Non mi sembra che siamo mai stati così egocentrici-
-Ma non c'ho pensato proprio, a questo- ribatté Amber, aggrottando la fronte. -Volevo solo che vi godeste tutte le coccole e le attenzioni degli altri in pieno, prima che le riversarsero su di me. Tanto io c'ho nove mesi di gravidanza per essere coccolata-

-Sei stupida. E se io volessi coccolarti adesso?-
-E poi siamo tutti importanti allo stesso modo- disse Keith, intromettendosi nella discussione tra i due, abbracciando Evan da dietro, avvicinandosi al marito che sedeva su uno sgabello a ridosso del bar e poggiandogli il mento su una spalla.

Greg, che teneva Amber in braccio, seduto sullo sgabello di fianco, annuì e sorrise, concordando con lui.

-Eccovi qui!- esclamò Jeffrey, sbucando dalla folla che ancora riempiva la sala – che si era fatta ormai ubriaca e caotica – seguito da due persone, un uomo e una donna.

Lei pareva essere loro coetanea, non arrivava al metro e sessanta e sfoggiava un viso sapientemente truccato, con colori neutri e brillantinati che mettevano in risalto il suo incarnato olivastro, gli occhi grandi e castani. I suoi capelli erano bianchi e restituivano dei riflessi lilla; sfoggiava un abbigliamento in pieno stile rock anni Novanta, con tanto di catene e borchie, esattamente come l'uomo sulla quartina al suo fianco, dai tratti somatici asiatici, i cui capelli erano invece di un intenso rosso fuoco. Tatuaggi e piercing riempivano buona parte della sua pelle lasciata scoperta dalla camicia a quadri, crivellata di buchi, che indossava sopra dei pantaloni di pelle.

Non sembravano affatto persone con cui uno come Jeffrey potesse accompagnarsi, ma in realtà si trattava di Nate Chang e Lily Thompson: lavoravano per lui nella sua agenzia di modelli come grafico e truccatrice, ma erano anche suoi grandi amici.

-Finalmente sono arrivati anche loro!- esclamò Jeffrey, indicando i due con un pollice.
-Scusate il ritardo, ma avevamo un appuntamento alle ventidue e poi siamo rimasti imbottigliati nel traffico- disse Nate, accarezzandosi la parte posteriore del collo con fare distratto. Lily rivolse uno sguardo in tralice in direzione di Jeffrey e arrossì un po', picchiettandosi poi le labbra carnose e tinte di nero con un dito.

-Ignorate gli sguardi ambigui e le mezze parole- disse Jeffrey, sbuffando. -L'appuntamento ce l'avevano con Theo e non vogliono dirmermelo apertamente-
-E dai, J.!- sbottò Lily, arrossendo ancora di più. -Sappiamo che adesso sei super-iper-innamorato di Daniel! E noi siamo felici per te-
-Rinvangare il passato non ha senso- aggiunse Nate con tono pacato e l'altro scosse la testa, mentre gli amici restavano in silenzio non sapendo bene che dire, dato che era stato pronunciato il nome di "Theo".

Keith conosceva il ragazzo in questione dall'infanzia e il caso aveva voluto che Jeffrey e il suo vecchio amico finissero per avere una relazione: non era andata a buon fine, Jeffrey aveva sofferto molto per essere stato lasciato da Theo, finché non aveva incontrato Daniel. E Keith sapeva che, per tutti questi motivi, e perché Theo era stato il suo "primo amore", Evan non era molto contento quando si parlava di lui. Rivolse uno sguardo al profilo del marito e, infatti, non si stupì di leggere in lui un'espressione rigida e imperscrutabile.

Ma Lily e Nate erano la famiglia di Theo ed era naturale che loro continuassero ad avere rapporti con il ragazzo e, se Jeffrey poteva sopportarlo ed essere lo stesso amico della coppia, Keith pensava che fosse pure giusto rispettare la sua volontà, senza mettere troppo il broncio quando saltava fuori il nome di Theo – anche perché, pure loro due erano rimasti amici, seppure continuando a sentirsi solo sporadicamente tramite messaggi telefonici.

-Anche perché sono felice nel presente- disse Jeffrey e Nate annuì. -Quindi... eccoci qui, nel presente- aggiunse, mentre Daniel si avvicinava a loro e Jeffrey gli passava un braccio intorno ai fianchi, per poi rubargli un bacio. -Buon anno!-

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