Chapter 6

~Logan's Pov

Mi svegliai la mattina appoggiato con il mento a qualcosa di morbido.
Aprii lentamente gli occhi e, dopo aver messo a fuoco, capii che ero nel letto della dea stronzetta e che ero appoggiato con il mento alla sua spalla.
Era stata una delle notti più belle della mia vita. Ken e Jay avevano ragione... Era fantastica a letto.

Ma molte domande mi frullavano nel cervello... Perché una ragazza del genere si era ridotta a questo? Perché non ha voluto che la baciassi sulle labbra? Perché i genitori non erano a casa?

Mi fece tanta pena.
Per tirare a campare doveva scoparsi mezza scuola.

-Oh ma andiamo. Logan a che cazzo stai pensando. Lei è solo una puttana brava a letto, niente di più.
E tu non dovresti pensare a questo. Ricordi? Sei il ragazzo bastardo e senza sentimenti. Non puoi provare compassione per una ragazza bellissima e con una vita di merda. Si meriterebbe di meglio.
Ok, non ce la faccio a non trattenere i sentimenti-

Le accarezzai il viso inconsciamente. Non so se dormiva perché era di spalle e anche se era sveglia non mi interessava la reazione che avrebbe avuto.

Posai il braccio sul suo fianco per poi cingerle il bacino e abbracciarla attaccando le sue spalle al mio petto mentre le lasciavo un piccolo bacio sul collo.

~Erika's Pov

Mi svegliai sentendo una mano accarezzarmi dolcemente la guancia e un braccio che mi abbracciò e delle labbra che si posarono dolcemente sul mio collo.
Feci mente locale del ragazzo che di trovava nel mio letto e mi ricordai che c'era il moretto stronzo.

Mi girai e trovai difronte i miei occhi un paio di occhi marroni che mi trasmisero sicurezza e un sorriso dolce al contrario di quelli che aveva di solito sul viso.

"Buongiorno" mi disse ancora con voce impastata dal sonno.
"Giorno" dissi un po' fredda.
"Che ore sono?"
Prese il telefono che aveva sul comodino e dopo averlo guardato mi disse "le 7:30".
"Dobbiamo andare a scuola!" gridai.
"Oggi è sabato... Niente scuola" rise lui.

-Ma che ti ridi?!-

"Ohu ok" dissi.

Mi alzai e presi i vestiti e me ne andai in bagno.

Dopo essermi vestita, ritornai in camera mia per vedere se lui era ancora lì, ma non c'era. Probabilmente se ne era già andato.
Mi rattristii.

-UN ATTIMO PERCHÉ SONO TRISTE?! IO NON PROVO SENTIMENTI-

Comunque scesi in cucina e con mio stupore lo trovai vestito intendo a fare qualcosa davanti i fornelli.

"Scusa che stai facendo?" dissi avvicinandomi a lui.
"Siccome avevo fame e volevo farti compagnia sto preparando la colazione per entrambi. Per te va bene?" disse guardandomi.
"Ok, basta che non mi mandi a fuoco la cucina" dissi accennando un sorriso, ma non ero più riuscita a sorridere dalla morte di mamma.
"Promesso" disse ridendo.

Che sorriso fant -Shhh che stavo dicendo?!-

"Vai a sederti, ci penso io qui" disse continuando a 'cucinare'.

Andai a sedermi al tavolo e lo aspettai.
Dopo due minuti venne con dei cornetti e dei plumcakes. Non facevo una colazione del genere da anni.

"Grazie" dissi sbavando.
"Spero ti piacciano. Ho optato per cornetti con Nutella. Va bene per te?" disse sedendosi vicino a me.
"Se va bene? Io mi accontentavo anche di una tazza di latte"

Sorrise dinuovo e prese un cornetto e iniziò a mangiarlo.
Feci la stessa cosa io.

Dopo un po' si girò verso di me e mi disse "Ieri sera... Sai prima di... Bé insomma hai capito... Perché non hai voluto che io ti baciassi?" quella domanda mi lasciò spiazzata.
"Mi prenderai per pazza, ma non voglio che il mio primo bacio sia con un ragazzo da una notte e via... Vorrei che insomma fosse il ragazzo della mia vita a darmi il primo bacio" dissi abbassando lo sguardo, pronta a sentirmi sfottere.
"Quindi tu non hai mai dato il primo bacio?" disse con tono serio. Io negai semplicemente con il capo.
"È molto romantico"
Lo guardai. Non mi stava prendendo in giro.
"Trovi?" dissi stupita.
"Si, certe volte noi ragazzi non capiamo quando un bacio può significare molto per una ragazza"

Le sue parole mi lasciarono sorpresa.
Un ragazzo che aveva detto questo. E poi non un semplice ragazzo... Logan Henderson: il ragazzo stronzo senza sentimenti che mi aveva detto quelle parole.

~Logan's Pov

Dopo le mie parole, mi guardò stupita. Già... Non si aspettava una risposta del genere da me.
Avevo provato ad essere stronzo come mio solito, ma con lei non ci riuscivo e porca miseria lei era diventata il mio punto debole e ora lei era la prima e unica ragazza che conosceva la mia vera natura, la mia parte sentimentale e dolce.
Così cercai di ritornare lo stronzo.

Presi il portafogli dai pantaloni e le diedi i 100 dollari.

"Usali saggiamente" le dissi mentre lei continuava a fissarli.
"Lo farò" disse schiarendosi la voce.
"E i tuoi genitori?" chiesi cercando di non far trasparire la mia curiosità.
Lei abbassò lo sguardo e si girò dall'altra parte.

~Erika's Pov

Ecco la domanda che non volevo mi facesse.
Mi girai per non guardarlo mentre una lacrima scendeva repentina sul mio viso.

"Ehi ho detto qualcosa che non va?" disse preoccupato(?)
Io negai con il capo per poi asciugare la lacrima e girarmi verso lui.
Mi fissò per qualche secondo per poi dire "racconta" "No" dissi balbettando.
"Perché?"
"Non sono cose che ti riguardano" dissi fredda.
"Ok" disse con un tono leggermente arrabbiato.

Si alzò e si diresse verso l'ingresso. Sentii la porta sbattere segno che se ne era andato.

Scoppiai in un pianto silenzioso. Si sentiva solo qualche singhiozzo.

~Logan's Pov

"Non sono affari che ti riguardano" mi disse fredda.
"Ok" dissi arrabbiato.

Mi alzai e andai verso l'ingresso, aprii la porta, ma invece di uscire la chiusi e rimasi in silenzio per sentire cosa avrebbe fatto.

Dalla cucina provenirono singhiozzi. Stava piangendo.

Andai verso la cucina.

-Henderson ma che stai facendo?! Non può farti pena quella puttanella. Hai una reputazione. No, non posso essere così stronzo-

Lei sentì i miei passi e si girò verso me.
Quei suoi bellissimi occhi erano rossi e gonfi.
Mi fece tanta compassione.

Aprii le braccia, lei si alzò e in un attimo me la ritrovai avvinghiata al mio petto.
La abbracciai accarezzandole la schiena per cercare di consolarla mentre la mia maglia si bagnava delle sue lacrime.

"Non ho nessuno" disse tra un singhiozzo e l'altro.

Rimasi in silenzio e mi limitai ad abbracciarla ancora di più e appoggiai il mento sulla sua fronte.

"Shh va tutto bene" le dissi dolcemente.
"Non è vero" disse continuando a piangere "Voglio morire" disse per poi abbracciarmi ancora più forte "Sono inutile"
"Non sei inutile. Sei la ragazza più bella che io abbia visto"
-OK SONO IMPAZZITO-
"Sono utile solo come puttana"
"Finiscila ora. Dai andiamo a sederci"

Andammo verso il soggiorno e ci sedemmo.
Appoggiò la sua testa alla mia spalla, ma cambiai le posizioni e la abbracciai dalla vita e lei appoggiò nuovamente il suo capo sul mio petto.

"Logan" disse con un filo di voce.
Era la prima volta che mi aveva chiamato per nome.
"Dimmi piccola"
"Perché sei gentile con me?" disse guardandomi.
Sorrisi e le stampai un bacio in fronte per poi abbracciarla.

Fu il momento più dolce della mia vita. Ma purtroppo venne interrotto dal cellulare. Si staccò da me e risposi.

"Pronto"
"Ehi amico, come va?" erano i ragazzi
"Tutto ok"
"Come tutto ok?" disse Carlos.
"Già non ci descrivi la tua notte bellissima?" disse James.

La guardai mentre teneva il viso abbassato cercando di frenare il pianto.

"Ragazzi non è il momento" dissi serio.
"Oh ok amico. Ci sentiamo dopo" disse Carlos con fare interrogativo.
"Ciao"

E attaccai.
Misi il cellulare in tasca e la mano di Erika si intrecciò con la mia.
Sorrisi a quella situazione.

-MA CHE MI STA SUCCEDENDO?!-

"Dovresti andare dai tuoi amici" mi disse spezzando il silenzio imbarazzante che si era costruito tra noi due.

Misi una mano sotto il suo mento e le girai il viso verso me.
"Loro possono aspettare"

Cercò di sorridere ma non ci riuscì.
Mi abbracciò e mi disse "Sei l'unica persona che si preoccupa per me"

Rimasi immobile... l'unica persona che si preoccupa per me

Significa che i genitori l'avevano abbandonata e non aveva neanche un amico. E io le avevo chiesto dei suoi genitori. Mi sentii in colpa.

Presi il suo visino tra le mie mani e le asciugai le lacrime.

"Dai basta piangere. Usciamo. Ci facciamo un giro al parco o dove vuoi tu, eh?" dissi sorridendo.
"Vorrei rimanere a casa"
"Allora non so noleggiamo un film o dimmi tu"
"Ho dei film lì" disse indicando uno scaffale "scegli tu"
"Ok"

Mi alzai dal divano e andai davanti allo scaffale. Optai per 'Quo Vado?'; lo avevo già visto ma, siccome era divertente, lo scelsi per tirarle su il morale.

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