Chapter 33
~Erika's Pov
"Sono agitato" disse Logan passando una mano tra i capelli.
"Logan calmati dai... Ti hanno già preso... Devi scrivere solo una canzone"
"Si... Ma hai visto come ha detto... Se non gliela porto prima di Natale, mi licenziano" disse disperato.
"Ora non ci pensare, andiamo a casa e ti riposi un po'. Ok?"
Annuì.
Il pomeriggio eravamo andati alla casa discografica, visto che Logan aveva un appuntamento con il discografo. Le parole emesse da quell'omone furono: "Portami una canzone di successo prima del 25 o sei fuori".
E Logan ora era in crisi.
Ritornammo a casa; la madre ci venne subito incontro.
"Com'è andata?" chiese lei.
Logan mugolò e si buttò a pancia in giù sul divano.
Mi guardò.
"È meglio non parlarne" dissi io a Pamela.
Mi avvicinai a lui e mi inginocchiai difronte alla sua faccia.
Lui girò il viso verso me; gli sorrisi.
"Dai... Ci riuscirai. Ti aiuterò io" dissi dandogli un bacio sulla guancia.
Sorrise e si avvicinò per darmi un bacio sulle labbra; lo accontentai.
"Andiamo a prendere una boccata d'aria? Così ti distrai" gli chiesi dolcemente.
Annuì e si alzò.
Ci mettemmo i giubbotti e i cappelli di lana e andammo nel giardino.
La luna era già alta nel cielo e le stelle decoravano la notte buia.
Logan mi avvolse il bacino con il braccio e io poggiai il capo sulla sua spalla.
"Sai... Mi sto già calmando" disse lui dandomi un bacio sulla tempia.
Sorrisi.
Ci sedemmo sull'altalena che era legata ai rami di due alberi.
~Logan's Pov
C'eravamo solo noi due e tutta quiete intorno a noi.
La guardai di profilo, mentre lei ammirava la natura intorno a noi.
La amavo con tutto me stesso, non se ne sarebbe mai andata dalle mie braccia.
Braccia...
Mi venne un colpo di genio e così senza alcun preavviso, senza alcuna melodia già preparata, cantai: "Cause the world stops when I put my arms around you, around you, whoa oh, and nothing even matters, eh, and nothing even matters"
Lei si girò verso di me e mi guardò esterrefatta.
"Allora... Com'è?" chiesi io impaziente.
"E hai il coraggio di chiederlo?" chiese lei seria.
Ok... Mi stavo spaventando.
"È semplicemente perfetta" disse lei abbracciandomi.
Mi rilassai.
"Grazie" le dissi nell'orecchio.
Lei sciolse l'abbraccio "Per cosa?" chiese.
"Sei stata tu ad ispirarmi" le dissi, ed era la verità.
Lei sorrise e ci baciammo dolcemente.
"E che ne dici di 'They can talk, say what they want about us, about us, oh woah, and nothing even matters, woah, and nothing even matters'" cantò lei.
Le diedi un bacio a stampo e le dissi "È fantastica"
Sorrise... Quel magnifico sorriso che non dimenticherò mai e poi mai.
"A che stai pensando?" chiese lei baciandomi.
"A te" dissi prendendola per i fianchi e facendola stendere delicatamente sul legno dell'altalena.
Lei mise le braccia attorno al mio collo e mi trascinò su di lei.
Vorrei momenti così ogni secondo.
I miei occhi si fusero con i suoi, i nostri cuori si unirono in uno solo.
"Dove sei stata per tutto questo tempo" chiesi retoricamente dandole un bacio sul naso.
"Ti amo" rispose lei.
"Sono pazzo di te" dissi, facendo poi combaciare le mie labbra con le sue.
Ma cos'è realmente un bacio?
È quel simbolo in cui due persone si dicono che non gli interessa degli altri, che non li riusciranno mai a separare, che non importa di quanto uno dei due sia ricco o di come vesta, quando stanno insieme, ogni cosa va via.
Mi staccai dal bacio e le cantai sussurrando nell'orecchio "It's like one for the haters, two for all of those who try to shut us down.
They don't really know.
There ain't nothing they can do that can tear us apart.
No. I don't care about the money, don't care about the clothes.
When we're together, baby, anything goes.
We don't even need to prove what we feel in our hearts. No"
"Logan... Mi stupisci ogni giorno di più" disse abbracciandomi forte.
Ricambiai l'abbraccio.
~Erika's Pov
Era il ragazzo più dolce che io avessi mai incontrato.
Gli diedi un bacio sul collo e uno sulla mandibola.
Mi sedetti sulle sue gambe e lui ci dondolò.
Soffiò un leggero vento invernale che ci fece rabbrividire, ma non ci importò: ci scaldavamo a vicenda.
"Vuoi entrare?" chiese Logan poggiando il mento sulla mia testa.
Scossi il capo; volevo stare un altro po' con lui.
Mi fece alzare e andammo al centro del giardino.
Mi prese le mani e mi diede un bacio.
"Signorina... Vuole concedermi un ballo?" chiese lui dolcemente.
Annuii e gli gettai le braccia al collo, poggiandomi sulla sua spalla; lui mi cinse i fianchi.
Cominciammo a muoverci lentamente e lui cantò sussurrando: "Cause the world stops when I put my arms around you, around you, oh woah, and nothing even matters, eh, and nothing even matters.
It's like one for the haters,
two for all of those who try to shut us down.
They don't really know.
There ain't nothing they can do that can tear us apart.
No. I don't care about the money, don't care about the clothes.
When we're together, baby, anything goes.
We don't even need to prove what we feel in our hearts. No.
This wall we built together, there ain't no way of knocking it over.
We'll be here forever, getting closer, and closer baby.
Cause the world stops when I put my arms around you, around you, oh woah, and nothing even matters, eh, and nothing even matters, eh.
They can all talk, say what they want about us, about us, oh woah, and nothing even matters, woah, and nothing even matters"
La sua voce era semplicemente perfetta, le parole fantastiche, l'atmosfera piena d'amore, piena di noi.
"Erika" sussurrò lui dopo qualche attimo di silenzio.
Sollevai il capo dalla sua spalla e lo guardai.
"Dimmi" dissi dandogli un bacio sul mento.
Lui divenne serio.
"Logan, cosa c'è?" chiesi con un filo di preoccupazione.
Lui si staccò dall'abbraccio e mi diede un bacio in fronte.
"Ricordi quando ti dissi 'ci sarà un ragazzo un giorno di cui ti innamorerai e con cui avrai una famiglia'? Bé, quel ragazzo vorrei essere io" disse prendendo una collanina dalla tasca del suo giubbotto.
A giudicarne dall'aspetto, era abbastanza vecchia; c'era un ciondolo a forma di fulmine.
Lo guardai con gli occhi lucidi; era il momento più romantico della mia vita.
"Logan" balbettai.
Lui sorrise "Erika Maslow, vuoi diventare la mia ragazza?" balbettò anche lui.
Gli saltai addosso scoppiando a piangere.
"Questo era un si?" chiese lui ridendo.
Lo guardai, presi il suo viso tra le mie mani e mi fiondai sulle sue labbra.
Lui mi strinse i fianchi e mi avvicinò ancora di più al suo corpo.
Durò circa due minuti.
Ci staccammo lentamente e Logan mi allacciò la collana.
"Sai... Quella collana era di papà" disse sorridendo "Prima di morire, mi disse di darla alla ragazza che volevo al mio fianco per il resto della mia vita"
"Ti odio" gli dissi abbracciandolo.
"Perché?" chiese lui inarcando un sopracciglio.
"Perché così piango ancora di più" dissi stringendolo a me.
Lui mi diede un bacio in fronte.
Entrammo in casa mentre ci baciavamo; non riuscivamo più a staccarci.
"Ehi ragazzi" disse Presley ridendo.
Noi due ci staccamo e la guardammo.
Lei notò la mia collana.
"Ma era quella di papà" constatò Pres.
"Si sorellina" disse Logan.
"Oddio... Cioè... Voi due vi siete fidanzati ufficialmente?" disse la sorella entusiasta.
Annuii ridendo per la sua espressione.
"MAMMA LOGAN ED ERIKA SI SONO FIDANZATI" gridò.
La madre venne da noi e disse "Io sapevo che sareste finiti insieme... Avete caratteri simili e vi completate a vicenda"
Rimasi stupita dalle sue parole.
Logan mi sussurrò "È una psicologa"
Ora si capiva tutto.
"Bè, il sottoscritto ha fame... Mangiamo?" chiese alla madre.
Lei annuì divertita e andammo a tavola.
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